P.I., CONTRATTO PARASTATO: RDB-CUB P.I. PRESIDIA ARAN CONTRO METODO E MERITO DEL RINNOVO
Si profila sciopero del Comparto per inizio anno
Un presidio di circa 200 delegati RdB-CUB P.I. ha accompagnato questa mattina presso l’ARAN l’apertura del tavolo per rinnovo del biennio economico del Comparto Parastato.
Daniela Mencarelli, membro della Direzione nazionale RdB-CUB P.I., spiega i motivi della protesta: “Su questo tavolo aleggia il recentissimo parere del Consiglio di Stato richiesto dalla Funzione Pubblica, che va a modificare le regole del gioco mentre la partita è in corso. Questo parere, cancellando le già restrittive norme sulla rappresentatività, limita alle sole organizzazioni sindacali presenti al tavolo la base di calcolo per il raggiungimento della percentuale del 51% necessaria alla validità degli accordi, rendendo così possibile l’approvazione del contratto del Parastato con le sole firme di CISL e UIL e nei tempi ristrettissimi voluti dal Ministero”.
“La RdB-CUB si oppone sia al metodo che al merito di questo rinnovo”, prosegue Mencarelli. “La quantità irrisoria delle risorse, accompagnata alla perdita di salario che da gennaio scatterà per effetto della Legge 133, ci fa respingere la sottoscrizione dell’accordo e ci porta a valutare l’ipotesi di uno sciopero del Comparto da proclamare per l’inizio del nuovo anno”, conclude la dirigente RdB-CUB P.I.
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23 dicembre 2008 - Ansa
STATALI: RDB CUB, VERSO SCIOPERO CONTRO RINNOVO PARASTATO
(ANSA) - ROMA, 23 DIC - «La RdB Cub si oppone sia al metodo che al merito» del rinnovo del contratto dei dipendenti del parastato. Lo afferma Daniela Mencarelli, membro della direzione nazionale RdB-Cub P.i. preannunciando uno sciopero del comparto ad inizio del nuovo anno. «La quantità irrisoria delle risorse, accompagnata alla perdita di salario che da gennaio scatterà per effetto della Legge 133, ci fa respingere la sottoscrizione dell'accordo e ci porta a valutare l'ipotesi di uno sciopero del Comparto da proclamare per l'inizio del nuovo anno» afferma la dirigente sindacale che contesta anche la base di calcolo utilizzata per la firma dell'accordo. Protesta, questa, che ha portato oggi «circa 200 delegati» dell'organizzazione sindacale davanti la sede dell'Aran.«Su questo tavolo - afferma la sindacalista - aleggia il recentissimo parere del Consiglio di Stato richiesto dalla Funzione Pubblica, che va a modificare le regole del gioco mentre la partita è in corso. Questo parere, cancellando le già restrittive norme sulla rappresentatività, limita alle sole organizzazioni sindacali presenti al tavolo la base di calcolo per il raggiungimento della percentuale del 51% necessaria alla validità degli accordi, rendendo così possibile l'approvazione del contratto del Parastato con le sole firme di Cisl e Uil e nei tempi ristrettissimi voluti dal Ministero».