PENSIONI: RIUSCITO LO SCIOPERO GENERALE INDETTO DALLA CUB. MIGLIAIA DI LAVORATORI IN CORTEO A MILANO, ALCUNE CENTINAIA AL PRESIDIO DI ROMA
I dati che arrivano dai luoghi di lavoro testimoniano di una buona partecipazione, superiore alle attese, di lavoratori e lavoratrici in tutti i settori allo sciopero generale indetto per la giornata odierna da Cub, Al Cobas, Sdl e Usi.
Combattive e partecipate sia la manifestazione nazionale di Milano che il presidio a Roma davanti al Ministero del Tesoro. Il corteo di Milano ha sfilato per circa un ora da Largo Cairoli fino a Piazza San Babila, dove si sono tenuti una serie di interventi delle organizzazioni promotrici.
A Roma, sotto le finestre del Ministro Padoa Schioppa, si è tenuto un “panzanella party” con offerta del tipico “piatto povero” rimasto alla portata delle tasche di pensionati e precari, che si è concluso con un blocco stradale.
Lo sciopero generale di oggi è stato indetto per rivendicare il rilancio della previdenza pubblica invece che la linea di tagli indicata a livello nazionale e internazionale e basata su dati falsi; contro l'aumento dell'età pensionabile; per il diritto alla pensione con 35 anni di contributi, il calcolo per tutti al 2% annuo sulle ultime retribuzioni, la rivalutazione automatica legata al costo della vita e alla dinamica salariale, il recupero della perdita di potere d'acquisto.
Il sindacalismo di base dice anche no allo scippo del Tfr con il silenzio-assenso'', chiede lavoro stabile e reddito per tutti con la completa cancellazione delle tipologie contrattuali previste dal pacchetto Treu e dalla legge 30, stabilendo la centralità del lavoro a tempo indeterminato come forma tipica del lavoro subordinato.
Si richiede inoltre il sostegno al reddito (garanzia di un reddito sociale minimo di euro 10.000 per quanti si trovano privi di attività lavorativa o con un reddito inferiore a 8.000 euro e servizi gratuiti) e maggiori tutele per le lavoratrici: rendere nulle le dimissioni in bianco, che in troppi casi le lavoratrici sono costrette a firmare al momento dell'assunzione, misure per far sì che le mamme lavoratrici non debbano essere costrette a scegliere tra lavoro e cura dei figli, e assicurare contributi figurativi per i congedi parentali.
I promotori dello sciopero annunciano che la lotta continuerà anche dopo il periodo feriale, e sarà sviluppata fino a che non si realizzerà un cambiamento radicale delle politiche sociali del Governo.
In allegato rassegna fotografica di Ferruccio di Novara sul corteo di Milano, una immagine del presidio di Potenza e 4 del presidio di Trieste