P.A.: USB, DOPO DOCUMENTO SULLA RIFORMA È SEMPRE PIÙ NECESSARIO SCIOPERO GENERALE 19 GIUGNO
12 giugno presidio sotto Funzione Pubblica – dalle ore 9.30
19 giugno sciopero generale con manifestazioni regionali
Secondo l’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego, il documento inviato dalla Funzione Pubblica ai sindacati in preparazione dell’incontro del 12 giugno prossimo è da respingere totalmente al mittente.
Non solo nel documento non vengono minimamente affrontati i veri problemi che gravano sulla pubblica amministrazione, ma viene delineato un quadro pesantissimo nel quale la P.A. viene trasformata definitivamente in un’azienda dominata da logiche privatistiche.
Nessuna ipotesi di stabilizzazione per i 250 mila lavoratori precari della P.A.; nessuna inversione di marcia rispetto alle esternalizzazioni e ai tagli di funzioni e servizi. Di contro, introduzione della mobilità forzata, finora negata a parole dal ministro Madia; arretramento dallo Stato dai territori, con la chiusura di centinaia di presidi locali; demansionamento dei lavoratori in caso di esubero; accorpamento degli enti di Ricerca.
Anche la questione del rinnovo contrattuale, citata nel documento, appare come uno sfacciato specchietto per le allodole: al di là della litania sull’ingiustizia del blocco dei contratti, si afferma che il tema merita di essere affrontato a partire dal prossimo anno senza però spendere una sola parola sullo stanziamento delle risorse. In più si introduce il principio del collegamento tra retribuzione individuale ed andamento economico del Paese.
E’ evidente che le provocazioni del governo necessitano di una risposta adeguata. Quella che l’USB continuerà a dare il giorno 12 giugno, con un presidio sotto Palazzo Vidoni in concomitanza con l’incontro governo/sindacati, per poi arrivare allo sciopero generale del 19 giugno, che alla luce dei contenuti del documento appare più che mai necessario e al quale sono chiamati tutti i lavoratori pubblici e quelli privati che svolgono funzioni pubbliche.