OCCUPATO OSPEDALE SAN GIACOMO FORZE DELL'ORDINE CARICANO MANIFESTANTI

Roma -

Un gruppo di manifestanti di RdB-CUB Sanità, Asia RdB e Blocco Precario Metropolitano, che insieme ai lavoratori San Giacomo hanno occupato questa mattina l’ospedale romano, sono stati caricati dalle forze dell’ordine all’interno del cortile del nosocomio.

 

Parte dei manifestanti ha dovuto riparare al terzo piano dell’edificio, mentre l’esterno dell’ospedale è presidiato un cospicuo schieramento di agenti.

 

L’iniziativa è stata attuata per protestare contro la chiusura dell’ospedale, contro il piano di rientro dal deficit sanitario che penalizza lavoratori e cittadini e per chiedere un utilizzo sociale del patrimonio immobiliare.

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OCCUPAZIONE SAN GIACOMO: UNA TAPPA DELLA MOBILITAZIONE A DIFESA DELLA SANITA’ PUBBLICA

 

La RdB-CUB Sanità ha partecipato questa mattina insieme ai lavoratori del San Giacomo, ai senza casa, all’Asia RdB ed al Blocco Precario Metropolitano all’occupazione dell’ospedale romano, attuata contro la speculazione privata e per la riappropriazione del bene comune all’interno della città.

 

“Ci chiediamo quali siano gli interessi in gioco che abbiano determinato un intervento così massiccio e aggressivo nei confronti di lavoratori, malati e famiglie con bambini che manifestavano pacificamente”, ha dichiarato al termine dell’occupazione Teresa Pascucci, del Coordinamento RdB-CUB Sanità. “La nostra è stata un’iniziativa contro la macelleria sociale operata da Marrazzo e Berlusconi con il piano di rientro dal deficit, contro il taglio dei posti letto e la chiusura degli ospedali pubblici, contro la mobilità dei lavoratori della sanità pubblica, il rischio di licenziamento di migliaia di lavoratori della sanità privata, la mancata stabilizzazione di migliaia di precari”.

 

“La lotta del san Giacomo – ha proseguito Pascucci - è solo una tappa del percorso a difesa della Sanità Pubblica della regione, del diritto alla salute dei cittadini, del diritto al lavoro. Se la Giunta Marrazzo non modificherà questa operazione di tagli tutta a carico dei cittadini e dei lavoratori, continueremo con le iniziative di lotta e di mobilitazione perché non intendiamo pagare un deficit costruito con gli appalti, le consulenze e gli sprechi, per regalare alla sanità privata il servizio sanitario pubblico”, ha concluso la sindacalista RdB-CUB.

 

 

RdB CUB P.I. Sanità - Asia RdB - Blocco Precario Metropolitano

 

 

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31 ottobre 2008 - Omniroma

SAN GIACOMO, RDB-CUB: MANIFESTANTI CARICATI DA FORZE ORDINE

(OMNIROMA) Roma, 31 ott - «Un gruppo di manifestanti di Rdb-Cub Sanità, Asia Rdb e Blocco Precario Metropolitano, che insieme ai lavoratori San Giacomo hanno occupato questa mattina l'ospedale romano, sono stati caricati dalle forze dell'ordine all'interno del cortile del nosocomio». Così in una nota Rdb-Cub. «Parte dei manifestanti ha dovuto riparare al terzo piano dell'edificio, mentre l'esterno dell'ospedale è presidiato un cospicuo schieramento di agenti - continua - L'iniziativa è stata attuata per protestare contro la chiusura dell'ospedale, contro il piano di rientro dal deficit sanitario che penalizza lavoratori e cittadini e per chiedere un utilizzo sociale del patrimonio immobiliare».

S.GIACOMO,RDB-CUB:OCCUPAZIONE TAPPA MOBILITAZIONE PER SANITÀ PUBBLICA

(OMNIROMA) Roma, 31 ott - «La RdB-CUB Sanità ha partecipato questa mattina insieme ai lavoratori del San Giacomo, ai senza casa, all'Asia RdB ed al Blocco Precario Metropolitano all'occupazione dell'ospedale romano, attuata contro la speculazione privata e per la riappropriazione del bene comune all'interno della città». Così in una nota della Rdb-Cub. «Ci chiediamo quali siano gli interessi in gioco che abbiano determinato un intervento così massiccio e aggressivo nei confronti di lavoratori, malati e famiglie con bambini che manifestavano pacificamente», ha dichiarato al termine dell'occupazione Teresa Pascucci, del Coordinamento RdB-CUB Sanità. «La nostra - ha proseguito - è stata un'iniziativa contro la macelleria sociale operata da Marrazzo e Berlusconi con il piano di rientro dal deficit, contro il taglio dei posti letto e la chiusura degli ospedali pubblici, contro la mobilità dei lavoratori della sanità pubblica, il rischio di licenziamento di migliaia di lavoratori della sanità privata, la mancata stabilizzazione di migliaia di precari». «La lotta del san Giacomo - ha proseguito Pascucci - è solo una tappa del percorso a difesa della Sanità Pubblica della regione, del diritto alla salute dei cittadini, del diritto al lavoro. Se la Giunta Marrazzo non modificherà questa operazione di tagli tutta a carico dei cittadini e dei lavoratori, continueremo con le iniziative di lotta e di mobilitazione perché non intendiamo pagare un deficit costruito con gli appalti, le consulenze e gli sprechi, per regalare alla sanità privata il servizio sanitario pubblico», ha concluso la sindacalista RdB-CUB.

SAN GIACOMO, ASIA RDB: NON ANDREMO A INCONTRO CON REGIONE

(OMNIROMA) Roma, 31 ott - «Questa mattina, con l'occupazione dell'ospedale San Giacomo, i Blocchi Precari Metropolitani e la rete cittadina per il diritto all'abitare hanno voluto dichiarare a chi governa questa città l'indisponibilità ad accettare che un altro bene pubblico venga consegnato alla speculazione e alla rendita». Così in una nota Asia Rdb. «Ancora una volta, a pochi giorni dallo sgombero di Horus, abbiamo avuto prova dell'incapacità delle istituzioni pubbliche di dare risposte ai diritti - prosegue il comunicato - Ancora una volta, la gestione di una protesta che riteniamo legittima è diventata una questione di ordine pubblico e di certo i pochi pazienti rimasti all'interno della struttura, i lavoratori del San Giacomo, le famiglie e i precari in emergenza abitativa non si aspettavano le cariche a freddo eseguite dalle forze dell'ordine, che non hanno guardato in faccia nessuno, malati e bambini compresi. Con grande senso di responsabilità, abbiamo deciso, insieme agli altri, di opporre resistenza passiva e dopo essere stati identificati abbiamo lasciato volontariamente la struttura. Successivamente si è svolta un'assemblea, durante la quale l'assessore al Bilancio della Regione Lazio, Luigi Nieri, ha comunicato la propria disponibilità e quella di Montino a incontrare una delegazione di lavoratori e dei movimenti per il diritto all'abitare, che avevano invece chiesto di parlare con il presidente Marrazzo. Reputando insufficiente la rappresentatività regionale, la rete cittadina per il diritto all'abitare insieme al comitato 'Salviamo il San Giacomò ha deciso di non partecipare all'incontro. I Blocchi Precari Metropolitani proseguiranno la mobilitazione per impedire che un bene comune come il San Giacomo venga consegnato alla città merce e vigileranno affinché la struttura mantenga una funzione sociale e pubblica».


31 ottobre 2008 - Adnkronos

ROMA: PASCUCCI, MOBILITAZIONE SAN GIACOMO A DIFESA SANITÀ PUBBLICA
'INIZIATIVA CONTRO MACELLERIA SOCIALE OPERATA DA MARRAZZO E BERLUSCONI'

Roma, 31 ott. - (Adnkronos) - «Ci chiediamo quali siano gli interessi in gioco che abbiano determinato un intervento così massiccio e aggressivo nei confronti di lavoratori, malati e famiglie con bambini che manifestavano pacificamente». È quanto ha dichiarato al termine dell'occupazione del San Giacomo Teresa Pascucci, del Coordinamento RdB-Cub Sanità. «La nostra è stata un'iniziativa contro la macelleria sociale operata da Marrazzo e Berlusconi con il piano di rientro dal deficit - ha aggiunto - contro il taglio dei posti letto e la chiusura degli ospedali pubblici, contro la mobilità dei lavoratori della sanità pubblica, il rischio di licenziamento di migliaia di lavoratori della sanità privata, la mancata stabilizzazione di migliaia di precari». «La lotta del San Giacomo - ha proseguito Pascucci - è solo una tappa del percorso a difesa della Sanità Pubblica della Regione, del diritto alla salute dei cittadini, del diritto al lavoro. Se la Giunta Marrazzo non modificherà questa operazione di tagli tutta a carico dei cittadini e dei lavoratori, continueremo con le iniziative di lotta e di mobilitazione perchè non intendiamo pagare un deficit costruito con gli appalti, le consulenze e gli sprechi - ha concluso - per regalare alla sanità privata il servizio sanitario pubblico».

Questa mattina era stato occupato da un gruppo di manifestanti
Roma, Polizia sgombera San Giacomo
"Sono stati caricati dalle forze dell'ordine all'interno del cortile del nosocomio"

Roma, 31 ott. - (Adnkronos) - E' stato sgomberato dalla polizia l'ospedale 'San Giacomo' di Roma dopo che questa mattina era stato occupato da un gruppo di manifestanti. In questo momento gli agenti stanno identificando gli occupanti. L'ospedale era stato occupato questa mattina da un gruppo di manifestanti di Rdb-Cub Sanita', Asia RdB e Blocco Precario Metropolitano. ''Un gruppo di manifestanti di Rdb-Cub Sanita', Asia RdB e Blocco Precario Metropolitano - afferma Rdb-Cub - che insieme ai lavoratori San Giacomo hanno occupato questa mattina l'ospedale romano, sono stati caricati dalle forze dell'ordine all'interno del cortile del nosocomio. Parte dei manifestanti ha dovuto riparare al terzo piano dell'edificio, mentre l'esterno dell'ospedale e' presidiato da un cospicuo schieramento di agenti''. ''L'iniziativa e' stata attuata per protestare contro la chiusura dell'ospedale, contro il piano di rientro dal deficit sanitario che penalizza lavoratori e cittadini e per chiedere un utilizzo sociale del patrimonio immobiliare'', conclude il sindacato.

ROMA: POLIZIA SGOMBERA SAN GIACOMO

(Adnkronos) - È stato sgomberato dalla polizia l'ospedale 'San Giacomò di Roma dopo che questa mattina era stato occupato da un gruppo di manifestanti. In questo momento gli agenti stanno identificando gli occupanti. L'ospedale era stato occupato questa mattina da un gruppo di manifestanti di Rdb-Cub Sanità, Asia RdB e Blocco Precario Metropolitano. «Un gruppo di manifestanti di Rdb-Cub Sanità, Asia RdB e Blocco Precario Metropolitano - afferma Rdb-Cub - che insieme ai lavoratori San Giacomo hanno occupato questa mattina l'ospedale romano, sono stati caricati dalle forze dell'ordine all'interno del cortile del nosocomio. Parte dei manifestanti ha dovuto riparare al terzo piano dell'edificio, mentre l'esterno dell'ospedale è presidiato da un cospicuo schieramento di agenti». «L'iniziativa è stata attuata per protestare contro la chiusura dell'ospedale, contro il piano di rientro dal deficit sanitario che penalizza lavoratori e cittadini e per chiedere un utilizzo sociale del patrimonio immobiliare», conclude il sindacato.


31 ottobre 2008 - Apcom

S. Giacomo,Cobas: intervento polizia massiccio e aggressivo
Critiche da Pdl e An sull'operazione voluta dalla Regione

Roma, 31 ott. (Apcom) - L'intervento della polizia al San Giacomo, dove le forze dell'ordine sono intervenute per portare a termine lo sgombero del nosocomio, è stato "massiccio e aggressivo nei confronti di lavoratori, malati e famiglie con bambini che manifestavano pacificamente". Lo denuncia in una nota l'RdB-CUB Sanità che ha partecipato questa mattina insieme ai lavoratori del San Giacomo, ai senza casa, all'Asia RdB ed al Blocco Precario Metropolitano all'occupazione dell'ospedale romano, attuata "contro la speculazione privata e per la riappropriazione del bene comune all'interno della città". Ci chiediamo quali siano gli interessi in gioco che abbiano determinato un intervento di questo tipo", ha dichiarato al termine dell'occupazione Teresa Pascucci, del coordinamento RdB-CUB Sanità. "La nostra è stata un'iniziativa contro la macelleria sociale operata da Marrazzo e Berlusconi con il piano di rientro dal deficit, contro il taglio dei posti letto e la chiusura degli ospedali pubblici, contro la mobilità dei lavoratori della sanità pubblica, il rischio di licenziamento di migliaia di lavoratori della sanità privata, la mancata stabilizzazione di migliaia di precari". La lotta del san Giacomo - ha proseguito Pascucci - è solo una tappa del percorso a difesa della sanità pubblica della regione, del diritto alla salute dei cittadini, del diritto al lavoro. Se la Giunta Marrazzo non modificherà questa operazione di tagli tutta a carico dei cittadini e dei lavoratori, continueremo con le iniziative di lotta e di mobilitazione perché non intendiamo pagare un deficit costruito con gli appalti, le consulenze e gli sprechi, per regalare alla sanità privata il servizio sanitario pubblico", ha concluso la sindacalista RdB-CUB. E critiche all'operazione voluta dal commissario straordinario Piero Marrazzo arrivano anche da Federico Guidi, presidente della commissione Bilancio del Comune di Roma, che in una nota afferma: "Con quanto mai sospetta coincidenza, mentre la giunta regionale approvava la norma con la quale si destina permanentemente a uso pubblico il San Giacomo, ecco arrivare l'occupazione dell'ormai ex ospedale da parte dei centri sociali. Voglio fare i miei complimenti al presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, che ha chiuso un ospedale storico senza ottenere un reale beneficio economico dal taglio dei posti letto per ridurre il deficit sanitario ottenendo, invece, il "brillante" risultato di regalare ad Action un pregevole complesso immobiliare nel centro della città". Per Guidi il governatore ha di fatto "cacciato i malati e indirettamente aperto le porte ai centri sociali. Complimenti vivissimi per la sua gestione così oculata della cosa pubblica". Critco anche Luigi Celori, presidente della commissione per la Riforma del sistema sanitario della Regione Lazio, che parla di una sorta di 'occupazione annunciata': "Eppure c'era già stata l'esperienza del Regina Elena - dice - I timori di una possibile occupazione l'avevamo già espressa al presidente Marrazzo. Ci dispiace rilevare che, ancora una volta, i provvedimenti sulla sanità di Marrazzo non solo non comportano alcun risparmio ma aggravano ulteriormente i problemi. Pretendiamo - conclude Celori - che il presidente Marrazzo venga ora in aula per coinvolgere tutto il Consiglio regionale su scelte che mai come in questo settore pesano sulla qualità della vita di tutti i cittadini del Lazio". Positivo invece il parere di Giovanni Carapella, presidente della commissione lavori pubblici e casa della Regione Lazio, secondo il quale la chiusura del San Giacomo "deve segnare l'inizio di una nuova storia da costruire sul caposaldo irrinunciabile dell'uso pubblico e sociale della struttura". L'ex ospedale, dice, deve rimanere unpatrimonio pubblico al servizio dei cittadini di Roma, lanciando "l'ideazione e la progettazione di un nuovo centro polifunzionale, di quella che dovrà essere una vera e propria casa della solidarietà urbana". Carapella rileva anche "con soddisfazione che anche il sindaco di Roma sta cominciando a prendere in seria considerazione l'opzione di un uso pubblico del San Giacomo, e spero - conclude - che a fronte di un obiettivo così importante, le istituzioni tutte si ritrovino a lavorare insieme, per mettere in campo un progetto partecipato di riuso del San Giacomo che lo faccia rivivere, nelle mutate condizioni dell'oggi, al servizio della città e dalla parte dei più deboli".

S.Giacomo, Montino: grave occupazione ospedale in attività
Vice presidente Regione: messa a rischio incolumità pazienti

Roma, 31 ott. (Apcom) - L'occupazione di un ospedale, come il San Giacomo, che è ancora "in piena attività" è una "azione grave" e nel caso specifico "del tutto impropria perché ha messo a rischio l'incolumità dei pazienti lì presenti per curarsi". Lo afferma in una nota il vicepresidente della Regione Lazio, Esterino Montino, commentando l'occupazione di questa mattina nell'ospedale capitolino ad opera di alcuni lavoratori, militanti di Action, dei movimenti per la case e delle RdB-Cub. Tre paziente, sottolinea Montino, "sono stati ricoverati al S. Spirito ed a loro esprimo la mia solidarietà. Tutte le procedure per la dismissione della struttura - precisa - erano già predisposte da tempo sia per quanto riguarda il trasferimento degli ultimi 6 pazienti, avvenuta oggi ed ai quali è stata garantita un assistenza adeguata ai propri bisogni, sia per il personale". Per quanto riguarda i dipendenti del S. Giacomo, a tutti "è stata comunicata la prossima destinazione di lavoro liberamente scelta, cosi come previsto dall'accordo con i sindacati". "L'emergenza casa a Roma è un problema grave - conclude Montino - e non va fatta confusione perché la soluzione del problema non è l'occupazione di una struttura destinata a restare al servizio della città, come prevede la proposta di legge regionale approvata oggi dalla Giunta. Per il S. Giacomo ora si apre la prospettiva del futuro non quella dell'abbandono".


31 ottobre 2008 - Dire

SAN GIACOMO. RDB-CUB: COME MAI INTERVENTO COSÌ AGGRESIVO?

(DIRE) Roma, 31 ott. - La RdB-CUB Sanita' ha partecipato questa mattina insieme ai lavoratori del San Giacomo, ai senza casa, all'Asia RdB ed al Blocco Precario Metropolitano all'occupazione dell'ospedale romano, "attuata contro la speculazione privata e per la riappropriazione del bene comune all'interno della citta'". "Ci chiediamo- si legge in una nota- quali siano gli interessi in gioco che abbiano determinato un intervento cosi' massiccio e aggressivo nei confronti di lavoratori, malati e famiglie con bambini che manifestavano pacificamente". "La nostra- dichiara al termine dell'occupazione Teresa Pascucci, del Coordinamento RdB-CUB Sanita'- e' stata un'iniziativa contro la macelleria sociale operata da Marrazzo e Berlusconi con il piano di rientro dal deficit, contro il taglio dei posti letto e la chiusura degli ospedali pubblici, contro la mobilita' dei lavoratori della sanita' pubblica, il rischio di licenziamento di migliaia di lavoratori della sanita' privata, la mancata stabilizzazione di migliaia di precari". "La lotta del San Giacomo- prosegue Pascucci- e' solo una tappa del percorso a difesa della Sanita' Pubblica della regione, del diritto alla salute dei cittadini, del diritto al lavoro. Se la Giunta Marrazzo non modifichera' questa operazione di tagli tutta a carico dei cittadini e dei lavoratori, continueremo con le iniziative di lotta e di mobilitazione perche' non intendiamo pagare un deficit costruito con gli appalti, le consulenze e gli sprechi, per regalare alla sanita' privata il servizio sanitario pubblico", conclude la sindacalista RdB-CUB.


31 ottobre 2008 - Agi

SAN GIACOMO: RDB-CUB, O SI CAMBIA STRADA O ALTRE INIZIATIVE

(AGI) - Roma, 31 ott. - O la Regione cambia strada e modifica la grave operazione di tagli a carico di cittadini e lavoratori, o continueremo con le iniziative di lotta e mobilitazione perche' non intendiamo pagare un deficit costruito con gli appalti, le consulenze e gli sprechi, per regalare al privato il servizio sanitario pubblico. Lo dice Teresa Pascucci, del Coordinamento RdB-Cub Sanita' che stamane ha partecipato con i lavoratori del San Giacomo, ai senza casa, all'Asia Rdb ed al 'Blocco Precario Metropolitano' all'occupazione dell'ospedale romano, contro la speculazione privata e per la riappropriazione del bene comune all'interno della citta'. "La lotta del San Giacomo - prosegue Pascucci - e' solo una tappa del percorso a difesa della Sanita' Pubblica della regione, del diritto alla salute dei cittadini, del diritto al lavoro: la nostra e' stata un'iniziativa contro la macelleria sociale operata da Marrazzo e Berlusconi con il piano di rientro dal deficit - conclude - contro il taglio dei posti letto e la chiusura degli ospedali pubblici, la mobilita' dei lavoratori della sanita' pubblica, il rischio di licenziamento di migliaia di lavoratori della sanita' privata, la mancata stabilizzazione di migliaia di precari"


31 ottobre 2008 - Repubblica.it

S.Giacomo occupato, poi lo sgombero. Paura e feriti alla vigilia della chiusura
È terminata l'occupazione dell'ospedale San Giacomo messa in atto stamani da alcuni militanti di Action. Dall'ospedale è partito, al grido di "noi la crisi non la paghiamo", un corteo spontaneo per protestare contro la chiusura, fissata per mezzanotte. Al corteo hanno partecipato un centinaio di persone tra cui anche alcuni lavoratori dell'ospedale

''L'affaire San Giacomo'' sembra non aver fine e, nella tarda mattinata, a poche ore dalla chiusura prevista per la mezzanotte, l'antico ospedale del cuore della capitale e' stato occupato. Circa 200 i militanti di Action e di altri movimenti per il diritto alla casa, che hanno occupato l'ex reparto di medicina e breve degenza al terzo piano della struttura insieme ad alcuni lavoratori dello stesso ospedale. Istanti di tensione e di scontri con l'intervento delle Forze dell'ordine in assetto antisommossa, tensione che si è allentata con la smobilitazione degli occupanti che sono stati identificati dopo due ore di trattative. Ci sono stati anche dei feriti. Quattro ambulanze hanno lasciato il San Giacomo subito dopo gli scontri dirette all'ospedale Santo Spirito. Si tratterebbe di quattro persone in tutto, tra pazienti e manifestanti. Durante l'occupazione è giunto sul posto l'assessore regionale al Bilancio, Luigi Nieri, che ha incontrato i manifestanti. "Ho portato qui la proposta di legge votata questa mattina dalla Giunta Marrazzo che sancisce permanentemente l'uso pubblico del San Giacomo", ha detto l'assessore che ha organizzato anche un incontro in Regione con i comitati a cui saranno presenti il presidente della Regione Piero Marrazzo. I manifestanti hanno quindi lasciato l'ospedale improvvisando un piccolo corteo di protesta, composto da famiglie, giovani e precari. Il corteo si è sciolto dopo poco.

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LA CRONACA

14.55 Il corteo si sta disperdendo, rientra la protesta

14.50 Alzetta (Sa): "Siamo intervenuti a custodia della legge"

"Siamo intervenuti questa mattina come custodi di legge - ha detto Andrea Alzetta, consigliere comunale Sa - noi difendiamo l'intervento pubblico che nessuno più vuole difendere". Sull'intervento delle forze dell'ordine Alzetta ha detto che "l'ordine è arrivato dal consiglio dei ministri: il risultato è stato che 4 ambulanze si sono portate via 4 feriti colpiti dalla polizia tra cui anche una malata che non stava manifestando"

 

14.45 L'assessore Nieri: "Così sono intervenuto per sedare gli animi"

"La giunta della Regione Lazio ha approvato questa mattina una legge che assicura la destinazione ad uso pubblico dei locali dell'ospedale San Giacomo". Lo ha dichiarato l'assessore al bilancio della Regione Lazio, Luigi Neri, intervenuto all'ospedale San Giacomo per mediare con i manifestanti. "Le preoccupazioni dei manifestanti questa mattina erano due - ha detto l'assessore Nieri - una riguardava la chiusura dell'ospedale e i problemi dei lavoratori, e l'altra per una possibile privatizzazione della struttura pubblica e una relativa speculazione. Ho voluto intervenire facendo vedere loro la legge approvata questa mattina dalla giunta e che assicura la destinazione ad uso pubblico dei locali. In ogni caso i problemi sociali non vanno mai trasformati in problemi di ordine pubblico".

14.41 Manifestanti a piazzale Flaminio

Dopo l'occupazione, il corteo di protesta contro la chiusura del San Giacomo, che avverà a mezzanotte, ha attraversato via del Corso e piazza del Popolo. Ora si è fermato a piazzale Flaminio.

14.32 La testimonianza di un occupante: "Mi hanno insultato: finocchio"

Anche Antonio, un giovane dei Blocchi precari racconta di essere stato colpito: "Ero uscito, mi trovato a metà di via Canova, dopo l'irruzione della polizia sono uscito dall'ospedale, ho visto poliziotti che avevano fermato un mio amico minorenne. Mi sono avvicinato e ho detto loro di lasciarlo in pace. Subito in 3 mi hanno bloccato al muro, uno mi ha messo le mani al collo e poi sono stato colpito in piena faccia. Mi hanno anche insultato dicendomi finocchio. Gli ho risposto che non c'è problema, sono fiero di essere gay e sono affari miei".

14.32 La testimonianza di un'occupante: "Ci hanno menati tutti"

"Ho avuto paura - racconta Maria Antonietta, una donna anziana anche lei tra gli occupanti - io soffro di fibrillazione atriale, temevo che se mi avessero colpito avrei potuto subire gravi problemi. Hanno picchiato tutti donne uomini persino i lavoratori del San Giacomo".

14.30 Manifestanti in corteo

Gli attivisti che questa mattina hanno occupato il San Giacomo, sono adesso usciti da via Canova e stanno girando all'altezza di via del Corso in direzione piazza del Popolo. Le forse dell'ordine in assetto antisommossa seguono da vicino la loro marcia.

14.20 Il racconto di un attivista

"Appena entrati siamo saliti al 3° piano in circa 200 persone. Nel cortile erano rimaste alcune persone col megafono a spiegare ai giornalisti presenti e ai cittadini i motivi dell'occupazione. Dopo 5 minuti sono arrivate le forze dell'ordine. Siamo saliti su di corsa e poi per un attimo la situazione si è tranquillizzata e siamo riusciti ad uscire". A raccontarlo è un attivista dei Blocchi precari metropolitani nel presidio ancora in corso davanti al portone dell'Ospedale San Giacomo in via Antonio Canova dove un drappello di agenti di Guardia di finanza impedisce l'accesso a chiunque

14.00 Gli occupanti smobilitano dopo la delibera della giunta

Dopo essere stati identificati dalle forze dell'ordine gli appartenenti ad Action e ad altri movimenti per il diritto alla casa, stanno lasciando il terzo piano dell'ospedale San Giacomo che avevano occupato in tarda mattinata. Molti extracomunitari, anche alcuni bambini, per circa due ore avevano occupato l'ex reparto di medicina e breve degenza. "L'assessore al bilancio Nieri - ha detto il consigliere comunale di Sa Andrea Alzetta - ci ha mostrato la delibera approvata oggi in giunta che stabilisce l'uso pubblico permanente dell'ospedale. I lavoratori del nosocomio hanno chiesto una sospensione delle procedure di chiusura per almeno altri tre giorni".

13.40 L'assessore si appella agli occupanti: "Siate saggi"

''L'ultima cosa che serve in questo momento per il San Giacomo e' quella di tramutare l'ospedale in un edificio occupato, con il risultato di dover chiudere un nosocomio su mandato del Governo e di dover gestire un'occupazione che rischia di essere simile a quella dell'Istituto Regina Elena, che dura da anni''. Credo che giunti a ''questo punto debba prevalere la saggezza'' ed auspico che gli occupanti lascino l'edificio ristabilendo un meccanismo di legalita', rinnovando la richiesta ''di sospendere l'ordinanza di chiusura''. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Lazio Alessio D'Amato.

13.34 Sgomberato anche il terzo piano

Le forze dell'ordine hanno sgomberato anche il terzo piano del San Giacomo e stanno identificando i manifestanti.

13.25 Pazienti feriti durante gli scontri

Due feriti e una donna svenuta, tutti pazienti. Sono le persone che il 118 ha soccorso durante i concitati momenti dell'occupazione del San Giacomo. Secondo quanto riferito dai soccorritori, a finire in ospedale (il Santo Spirito), tre persone che nulla avevano a che fare con l'occupazione stessa. Si tratta infatti di tre pazienti che si trovavano nell'ambulatorio per delle analisi. Nel fuggi fuggi generale seguito all'azione degli occupanti, un anziano è caduto e si è fratturato il femore, mentre un altro uomo è stato centrato da un motorino di passaggio e si è rotto un omero. Una donna invece è svenuta. Tutti e tre le persone, sono state portate al Santo Spirito.

13.20 Manifestanti asserragliati al terzo piano

Resta molto tesa la situazione all'ospedale San Giacomo. Poco fa fa circa una quarantina di agenti in tenuta anti sommossa, accompagnati da dirigenti della polizia, sono saliti al terzo piano per tentare di aprire una trattativa con gli occupanti e anche identificarli. All'esterno dell'ospedale un cordone composto da agenti della guardia di finanza impedisce l'ingresso ad altri militanti di Action tra cui anche il consigliere comunale Andrea Alzetta che è stato portato fuori dai carabinieri durante il tentativo di sgombero e l'irruzione delle forze dell'ordine nell'ospedale avvenuto intorno alle 12:15.

13.10 Blocco precario: "Quattro manifestanti feriti"

Quattro manifestanti, riferisce uno dei portavoce del Blocco precario metropolitano, sono rimasti feriti negli scontri con le forze dell'ordine e sono stati portati via in ambulanza. L'ospedale è tuttora controllato da polizia di Stato, Guardia di finanza e carabinieri.

12.40 Arrivano i carabinieri. Momenti di tensione

Poco dopo l'occupazione dell'ospedale San Giacomo sono arrivati una ventina di carabinieri in tenuta antisommossa. C'è stato qualche momento di tensione quando i militari hanno tentato di sgomberare l'ospedale: è volata qualche manganellata perchè alcuni manifestanti, tra cui il consigliere comunale della Sinistra Arcobaleno, Andrea Alzetta, detto Tarzan, si sono opposti all'azione di sgombero. I carabinieri hanno quindi creato un cordone all'ingresso dell'ospedale del centro storico della Capitale, che alla mezzanotte di oggi è destinato a chiudere, per non far entrare e uscire nessuno. I lavoratori del nosocomio gridano "vergogna, vergogna".

12.20 Gli attivisti dei centri sociali occupano il San Giacomo

Pochi minuti fa circa 200 persone appartenenti al movimento per il diritto alla casa, tra cui militanti di Action, hanno occupato l'ospedale San Giacomo che alla mezzanotte di oggi chiuderà i battenti. Tra gli occupanti anche il consigliere comunale della Sinistra Arcobaleno, Andrea Alzetta, per il quale questa iniziativa "nasce dall'esigenza di rivendicare una necessità: questo ospedale non deve chiudere. Siamo qui per restarci - ha aggiunto - vogliamo essere i custodi giudiziari contro la chiusura. Qui ci sono servizi di eccellenza, macchinari ancora nuovi: non capiamo perchè la regione ha tutta questa fretta di chiudere". Alcuni operatori hanno consegnato ad Alzetta le chiavi di alcuni reparti ospedalieri.