Non tutti gli scioperi sono uguali...
PER LE ELEZIONI RSU… STAVOLTA SCIOPERANO!
In vista dell’appuntamento elettorale di novembre per il rinnovo delle RSU CGIL-CISL-UIL si rifanno il trucco, cercando di recuperare consenso tra i lavoratori pubblici.
Lo sciopero del pubblico impiego indetto da queste organizzazioni per il 26 ottobre mira a fornire la rappresentazione di un sindacato che mostra i muscoli, capace di marcare una distanza, almeno apparente, dal governo amico, colpevole di non aver stanziato nella Finanziaria 2008 le risorse necessarie ai rinnovi contrattuali del biennio 2008/2009. Si torna a parlare di precariato e si scopre la questione salariale, aggravata da rinnovi contrattuali che non hanno tenuto il passo con l’inflazione reale e l’aumento del costo della vita.
Viene da dire: fermi tutti, un momento, vi state appropriando dei contenuti delle nostre piattaforme contrattuali e vertenziali.
Allora come mai non avete scioperato lo scorso anno, contro una Finanziaria che non stanziava risorse sufficienti per i rinnovi dei contratti? Forse perché le RSU erano ancora lontane?
Voi siete quelli degli accordi del luglio ’93, che hanno cancellato definitivamente la scala mobile e previsto il rinnovo dei contratti in base all’inflazione programmata.
Voi siete quelli che hanno difeso la riforma Dini, che ha introdotto il sistema contributivo per il calcolo delle pensioni, spaccando le generazioni e ridimensionando le pensioni pubbliche.
Voi siete quelli che hanno difeso il pacchetto Treu prima e la Legge 30 poi, che hanno precarizzato il mondo del lavoro.
Voi siete quelli del Memorandum sul pubblico impiego, che ha aumentato la flessibilità organizzativa, attribuito maggior potere alla dirigenza e ridotto le tutele ed i diritti dei lavoratori pubblici.
Voi siete quelli dell’accordo del 29 maggio, che ha previsto la trasformazione del modello contrattuale con un colpo di mano notturno, senza alcun coinvolgimento dei lavoratori.
Voi siete quelli dell’accordo del 23 luglio sul Welfare, che ha peggiorato lo scalone della riforma Maroni, ha concesso ulteriori regali alle imprese ed aggravato le norme sul precariato.
Volete scioperare perché temete di perdere consensi alle prossime elezioni RSU?
I consensi sono il frutto di un lavoro coerente, dell’impegno quotidiano nella difesa dei diritti dei lavoratori, dei risultati positivi conquistati con trasparenza senza clientelismo.
Noi sciopereremo il 9 novembre, contro il vostro Memorandum, contro il vostro accordo del 23 luglio e contro la Finanziaria del vostro governo amico. La nostra indipendenza è scritta nella storia della nostra organizzazione, così come la lotta alla precarietà del lavoro è un impegno che ci accompagna fin dalla nascita della RdB.
Il 12 ottobre una grande assemblea di precari ha deciso di aderire allo sciopero generale del 9 novembre, per proseguire quella esperienza comune che aveva portato già il 6 ottobre dello scorso anno oltre 30.000 lavoratori precari in piazza con la RdB-CUB e che sicuramente ha influito sulle scelte, pur parziali, contenute nella Finanziaria 2007 in materia di stabilizzazione.
Dov’eravate voi? Ah, già, non era ancora tempo di elezioni RSU…