NON SPARATE SUI LAVORATORI!
La RdB-CRI rinvia al mittente le accuse che traspaiono da diversi articoli di stampa (ultimo dei quali il servizio apparso on-line ieri 9/11 sul sito di "Repubblica", proprio mentre gli stessi lavoratori della Croce Rossa manifestavano sotto il Parlamento), basate sulla recente ispezione disposta dal Ministero dell’Economia.
Le motivazioni della manifestazione, oltre alla richiesta di stabilizzazione degli oltre 2400 precari, erano proprio ispirate alla soluzione della vertenza che vede i lavoratori CRI ancora in attesa di emolumenti riferiti all’applicazione di norme contrattuali, pienamente legittime, risalenti al 1998 (che in altri Enti sono state già applicate da tempo).
La RdB-CRI, che sta predisponendo le proprie controdeduzioni alla relazione ispettiva, non si stupisce che la "croce" gravi ancora una volta sulle spalle dei lavoratori che, nella vicenda specifica, risultano essere danneggiati due volte, primo perché non hanno ancora percepito quanto dovuto, secondo in quanto vengono additati come i responsabili del dissesto finanziario.
Auspicando che eventuali illeciti vengano giustamente perseguiti dalla Magistratura, i lavoratori CRI continueranno a mettere in atto tutte le iniziative di lotta necessarie a smuovere l’inerzia del Governo e dell’Amministrazione stessa, fino al pieno conseguimento dei propri diritti.