Non bastava la morte di Abd El Salam: avvisi di garanzia ai dirigenti USB per le proteste contro quell'assassinio

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Piacenza pare concorrere per il triste primato delle denunce e degli avvisi di garanzia contro chi ha protestato per il barbaro assassinio di Abd El Salam avvenuto il 14 Settembre 2016 durante il picchetto alla GLS contro i licenziamenti e per i diritti contrattuali  dei lavoratori della logistica.


Sergio Bellavita e Maria Teresa Chiarello, due nostri dirigenti sindacali,  hanno ricevuto due avvisi di garanzia in ordine a gravi reati quali interruzione di pubblico servizio, manifestazione non autorizzata e altri in relazione alle manifestazioni che il giorno seguente all’assassinio del nostro delegato hanno attraversato Piacenza.


Ma la solerzia della questura piacentina non si ferma qui: gli stessi due compagni sono indagati anche per un altro episodio legato alle proteste contro il licenziamento arbitrario di tre lavoratori, deciso dalla RG Servizi,  un’azienda di verniciature industriali che lavora anche in appalti per la Difesa, sulla base di  accuse pretestuose, tanto che uno dei tre lavoratori ha già ottenuto dalla magistratura il reintegro.


Anche in questo caso accuse pesanti di violenza privata e di concorso, per aver difeso le ragioni dei lavoratori ingiustamente accusati.
Ormai da tempo assistiamo al fatto che sempre più spesso si tenta di rimuovere il conflitto, di annullarlo, colpendo chi ancora non si sottomette alla logica dei ricatti, alle prepotenze e all’arroganza di chi, forte del suo potere,  pensa di poter disporre della vita di lavoratori e delle lavoratrici a suo piacimento.


A@ compagn@ colpiti dalla denunce la solidarietà e il pieno sostegno di tutta la nostra organizzazione.
USB sarà sempre al fianco di chi lotta per i diritti dei lavoratori e per la vera giustizia sociale.

                                                                                                                    Unione Sindacale di Base