Nessuno tocchi Costantino Saporito
Oggi alle 12 nella stanza 10 al secondo piano del Palazzo del Viminale va in scena la farsa del procedimento disciplinare contro Costantino Saporito, coordinatore nazionale dei Vigili del Fuoco dell’Unione Sindacale di Base, reo di lesa maglietta per aver osato esprimere le proprie opinioni davanti a un microfono e nel corso dell’ultimo Roma Pride. Atto inqualificabile per i severi censori del Dipartimento, assai solerti nel diffondere una circolare piena di divieti e prescrizioni dopo aver saputo che i vigili del fuoco USB avrebbero sfilato insieme al popolo arcobaleno, in difesa dei diritti della persona.
Vogliono farci credere, i signori del Dipartimento, che quando si indossa quella che loro si ostinano a chiamare divisa non si è più una persona e tanto meno un cittadino, ma un manichino teleguidato autorizzato solo ad austeri silenzi.
Cosa troverà oggi Costantino nella stanza numero 10, una bella mordacchia nuova di zecca? Una letterina di licenziamento sulla base delle tre contestazioni disciplinari emesse in data 20 giugno, 4 luglio e 28 agosto di quest’anno?
Sappiate, cari signori del dipartimento, che Costantino non è solo. Con lui ci sono non soltanto tutta l’Unione Sindacale di Base, non soltanto tutte le persone che hanno partecipato anche idealmente al Roma Pride, ma i 56.254 firmatari della petizione che domani, mercoledì 13 settembre, consegneremo al ministro di polizia Minniti, in difesa di Costantino Saporito e dei diritti, in “divisa” o senza.
L’appuntamento di domani è alle 12 in via Napoli 36, nella Sala delle Carte Geografiche.
#nessunotocchiCostantino
Unione Sindacale di Base