Napoli. Assolti in appello gli attivisti condannati per l'autoriduzione dei prezzi all'Ipercoop di Afragola
Il 12 gennaio c'è stata la sentenza di appello per i nove attivisti che parteciparono nel 2005 all’iniziativa di autoriduzione dei prezzi dei generi di prima necessità all’Ipercoop di Afragola in provincia di Napoli.
In primo grado la sentenza fu di 3 anni e 4 mesi più cinque anni di interdizione dai pubblici uffici.
Alle nove sotto il Tribunale di Napoli si è svolto un presidio organizzato dai movimenti sociali napoletani e nel pomeriggio una carovana di solidarietà si dè diretta ad Afragola partendo da piazza Carlo III.
La sentenza per tutti gli imputati è stata l'assoluzione perchè "il fatto non sussiste".
Nel 2004 oltre 200 precari realizzarono un presidio contro il carovita dentro l'ipercoop di Afragola.
L'iniziativa si iscriveva in una campagna pubblica nazionale contro il carovita e per il diritto al reddito, che coinvolse, in decine di iniziative, i sindacati di base, i centri sociali, i collettivi e i movimenti dei disoccupati,dei precari e delle precarie.
Si apriva lo scontro politico su un tema, quello del diritto al reddito, la cui centralità è oggi sempre più evidente rispetto alla qualità della vita e della democrazia nel nostro paese.
Il presidio si concluse con la messa a disposizione volontaria, da parte della direzione aziendale, di pasta e pelati distribuiti gratuitamente agli stessi clienti del supermercato per un valore complessivo, calcolato dalla stessa Ipercoop, di circa 350 euro.
L'iniziativa nacque spontaneamente e il tutto si svolse in forme assolutamente pubbliche e pacifiche, tanto che furono diffuse ovunque le immagini della protesta per pubblicizzarne ulteriormente i contenuti.
Pochi mesi dopo, del resto, la stessa direzione dell’Ipercoop accettò di intavolare con i Comitati per la Quarta Settimana una contrattazione che definì e rese fruibile un elenco di prodotti di vario genere a prezzi calmierati.