MUTUI INPDAP - SOCIALIZZARE LE PERDITE E PRIVATIZZARE I PROFITTI
Si cominciano a vedere i primi risultati della campagna di controinformazione avviata dalla RdB/CUB Pubblico Impiego per informare i lavoratori pubblici cosa c’è dietro la circolare Inpdap che blocca alla data del 9 luglio 2006 la concessione di mutui per l’acquisto della casa ai dipendenti iscritti al Fondo.
Registriamo nervosismo tra gli alti vertici dell’Ente e rassicurazioni circa l’accoglimento delle richieste di mutuo presentate dopo il 9 luglio, mentre cresce la consapevolezza tra i lavoratori dell’imbroglio che si sta perpetrando ai loro danni sulle loro teste. Nel più completo silenzio degli altri sindacati.
Lo 0,35 % che viene trattenuto mensilmente sulle buste paga dei dipendenti pubblici, che ammonta a circa 500 milioni l’anni, vogliono trasferirlo alle banche che si aggiudicheranno l’appalto per l’erogazione dei mutui per compensare il tasso di interesse operato fin qui dal Fondo Inpdap (3%) e il tasso di mercato (attualmente del 5,2%).
Al danno la beffa! Oltre che finanziare con i nostri soldi le banche si vedrebbe deperire fino alla scomparsa un Fondo che con i proventi degli interessi attivi finanzia le borse di studio per i figli dei dipendenti, le colonie, i viaggi studio all’estero, i soggiorni per i pensionati, e tutte le attività sociali svolte dall’Ente.
La RdB/CUB P.I. ha indetto per domani 21 ottobre una giornata nazionale di mobilitazione con volantinaggi in tutte le sedi provinciali dell’Impdap in cui si esprimerà ai direttori di sede tutta la contrarietà per il provvedimento di blocco dei mutui e il disagio che i dipendenti dell’Inpdap sopportano a dover dare risposta alle giuste proteste delle migliaia di dipendenti che in questi giorni si recano nelle sedi per protestare o per richiedere un mutuo.
A Roma, oltre che nelle 4 sedi provinciali, una delegazione si recherà presso la sede centrale per chiedere al Presidente dell’Ente dott. Staderini, il Presidente del CIV Abbadessa e il direttore Generale Marchione per quale motivo non hanno dato seguito alla richiesta di RdB/CUB P.I. di incontro urgente su questo problema.
21 settembre 2006 - La Nazione
Mutui Inpdap sit-in e volantini dei sindacati
GROSSETO — Presidio e volantinaggio alla sede dell’Inpdap di via Roma oggi dalle 8. L’iniziativa parte da RdB pubblico impiego e Cub. «Senza soluzione di continuità con le politiche del governo di centrodestra — afferma il coordinatore territoriale, Stefano Corsini — l’attacco alla pubblica amministrazione e ai dipendenti pubblici prosegue e si arricchisce di un nuovo capitolo, quello dei mutui erogati dall’Inpdap alle lavoratrici e ai lavoratori pubblici». Al centro delle accuse la disposizione dell’Inpdap «di affidare agli istituti di credito — prosegue Corsini — la concessione dei mutui ai dipendenti e ai pensionati iscritti alle casse dell’Inpdap, ricevendo dalle banche l’impegno ad applicare il tasso di interesse del 3 per cento applicato dall’ente». Secondo i sindacati, cioè, poiché le banche hanno tassi di interesse del 5 per cento, il restante 2, scontato a chi chiede il mutuo, lo metterebbe proprio l’Inpdap, «precostituendo — conclude Corsini — il totale azzeramento del fondo che non verrebbe più alimentato dalle restituzioni degli importi dei mutui e degli interessi. Ovvero, la socializzazione delle perdite e la privatizzazione dei profitti».
20 settembre 2006 - Comunicato RdB CUB P.I. Liguria
Le RdB CUB protestano contro il furto dei fondi assistenziali ai dipendenti Pubblici
Domani, 21 settembre, a partire dalle ore 10,30, a Genova, come nel resto d’Italia, una delegazione delle RdB/CUB, terrà un presidio di protesta presso la sede INPDAP, in Piazza Borgo Pila, 40 (Corte Lambruschini).
L’INPDAP, infatti, ha comunicato ai lavoratori iscritti alle sue casse, che continuano a versare un contributo obbligatorio mensile, di non avere più i fondi per erogare mutui.
Questo a chi, nel frattempo, aveva già sottoscritto impegni per l’acquisto, obbligatori per la concessione del mutuo…
Ma dove sono i soldi? Il Governo Berlusconi, nel 2003, ha ceduto, per fare cassa e ovviamente sottocosto, 4 miliardi e mezzo di euro di crediti alle banche, facendo pagare ai lavoratori i circa 600 milioni di euro di differenza, e snaturando il Fondo, che non aveva così più la possibilità di alimentarsi con gli interessi del credito.
In questo contesto, una recente modifica dei criteri di erogazione dei mutui, che in teoria li semplifica, ha messo in ginocchio definitivamente il Fondo, che, come dicevamo, ha dichiarato forfait, cercando di delegare alle banche anche il compito di erogazione dei mutui… naturalmente la differenza tra il tasso INPDAP e quello di mercato, sarà a carico del Fondo… chiudendo così un circolo vizioso per cui si usano i soldi dei lavoratori per arricchire i banchieri.
Le RdB CUB vogliono la salvaguardia dei soldi dei lavoratori ed il ritiro immediato di qualsiasi disposizione sulle domande di mutuo già presentate e la garanzia dell’erogazione dei mutui rispetto agli impegni che il singolo lavoratore ha assunto, nella certezza del soddisfacimento della richiesta.
20 settembre 2006 - Dire
CASA. RDB: MUTUI INPDAP SVANITI, DOMANI PROTESTA A BOLOGNA
SIT-IN IN VIA DEI MILLE DAVANTI ALLA SEDE DELL'ISTITUTO
Bologna - Brutta sorpresa per tanti dipendenti pubblici: il Consiglio di amministrazione dell'Inpdap (istituto previdenziale dei lavoratori pubblici) ha disposto il ritiro delle pratiche di erogazione di mutui per l'acquisto della prima casa presentate dopo il 12 luglio scorso dai dipendenti iscritti all'Istituto. Una faccenda che, a livello locale, "riguarda alcune decine di famiglie, ma stiamo ancora cercando di capire bene l'entita' del fenomeno", spiega Antonio Franceschi, delle Rdb, il sindacato di base che lancia l'allarme sul problema. Tanto che, proprio domani, le Rappresentanze sindacali di base manifesteranno davanti alla sede bolognese dell'Inpdap, in via dei Mille, dalle 10 alle 12, con richiesta di incontro ai vertici locali dell'Istituto. Le Rdb del pubblico impiego, infatti, hanno avviato una vasta operazione di controinformazione nei confronti dei lavoratori visto anche che "i mutui sono erogati attingendo ad un Fondo alimentato dal contributo obbligatorio dello 0,35% prelevato dalle buste paga dei dipendenti pubblici. Fondo gia' largamente saccheggiato dall'ex ministro Tremonti che incamero' 4 miliardi a favore del Tesoro e circa 600 milioni per un consorzio di banche con la famigerata operazione di cartolarizzazione dei crediti". Il nuovo Governo, protestano le Rdb, "in linea con le politiche del precedente, ora raschia il barile. Si appropria dei soldi dei lavoratori, evita qualsiasi forma di confronto con i sindacati e avvia un bando di gara per dare in convenzione alle banche l'erogazione dei mutui, compensando il differenziale del tasso d'interesse con i soldi del Fondo, cioe' di tutti i lavoratori pubblici".
20 settembre 2006 - Nove da Firenze
Stamani protesta della RdB/CUB davanti la sede Inpdap
di via Masaccio a Firenze dove ha sede l’U.R.P.
Firenze - Il Sindacato di Base ha inteso così alzare l’attenzione di lavoratori, utenti, pensio-nati sulle modifiche che interverranno sulle prestazioni credizie quali mutui, pre-stiti ecc. verso i propri iscritti. L’iniziativa, che ha trovato grande attenzione da parte dell’utenza, è stata un anti-cipo di una giornata di iniziativa nazionale che si terrà domani 21 settembre con presidi in tutte le sedi Inpdap del Paese. A Roma la manifestazione presso la sede centrale chiederà di incontrare il Presidente del Civ e dell’Ente.
20 settembre 2006 - Miaeconomia
Inpdap, al via la gara per i mutui seconda casa
Dopo la cartolarizzazione dei crediti del Fondo dipendenti Inpdap, l’Istituto previdenziale si appresta ora ad indire una gara per l’affidamento dei mutui agli impiegati pubblici per la prima e la seconda casa a tassi agevolati.
Una manovra che, tuttavia, è duramente contestata dai sindacati unitari di base che parlano di un ‘‘ennesimo regalo alle banche con i soldi dei lavoratori pubblici" e si preparano così ad una nuova protesta, indetta per il 21 settembre proprio sotto gli uffici dell’istituto previdenziale.
Le rappresentanze di base criticano infatti l’affidamento agli istituti di credito della concessione dei mutui degli iscritti alle casse dell’Inpdap, nonostante l’impegno ad applicare il tasso di interesse del 3% applicato dall’ente.
‘‘Visto che il tasso d’interesse medio praticato attualmente dalle banche si aggira intorno al 5% - dice la Cub - l’Inpdap verserà a queste ultime la differenza del 2% rispetto ai mutui concessi, prelevandola dal fondo di tutti. Per Confederazione Unitaria di Base si tratta quindi di un ‘‘vero e proprio regalo, fatto con i contributi obbligatori dei dipendenti pubblici".
Le organizzazioni sottolineano, tra l’altro, che ‘‘tutto l’iter procedurale continuerà ad essere effettuato dai lavoratori dell’ente lasciando cioè alle banche il solo onere di incassare il dovuto, e precostituendo il totale azzeramento del Fondo, che non verrebbe più alimentato dalle restituzioni degli importi dei mutui e degli interessi".
Va ricordato che tutti i dipendenti pubblici iscritti alle casse dell’Inpdap (Enti locali, Ministeri, Sanità, Scuola) versano in forma obbligatoria un contributo pari allo 0,35% della propria busta paga al Fondo istituito per legge e gestito dall’Inpdap, che finanzia il credito e le cosiddette attività sociali, ovvero prestiti e mutui ipotecari (cessione del quinto), assistenza agli anziani (case di soggiorno) ed ai figli degli iscritti (convitti, borse di studio, vacanze studio all’estero e vacanze estive in Italia). Tale Fondo oltre al contributo dello 0,35% viene alimentato dagli interessi che accompagnano la restituzione del prestito o del mutuo.
Ma recentemente, spiega la Cub, l’Inpdap ha modificato i criteri di erogazione dei mutui, inserendo la possibilità di acquisto della seconda casa, anche nel breve raggio di 50 Km da quella di residenza dell’iscritto. Questa modifica, assunta con la motivazione di allargare i benefici, ha determinato l’insufficienza delle risorse e conseguentemente, a decorrere dal 12 luglio 2006, il blocco delle richieste di mutuo anche per chi faceva semplicemente domanda per l’acquisto della prima casa. A completare l’operazione, ‘‘vista la crescente domanda", il cda dell’Istituto ha quindi deciso il 1° agosto di predisporre ‘‘l’indizione di una gara pubblica per l’erogazione dei mutui ipotecari edilizi per l’acquisto e la ristrutturazione della prima e seconda casa a tassi agevolati".
20 settembre 2006 - Comunicato RdB CUB P.I. Firenze
PRESIDIO DI PROTESTA DELLA RdB/CUB DAVANTI ALLA SEDE INPDAP DI FIRENZE
Stamani 20 settembre si è svolta una protesta della RdB/CUB davanti la sede Inpdap di via Masaccio a Firenze dove ha sede l’U.R.P..
Il Sindacato di Base ha inteso così alzare l’attenzione di lavoratori, utenti, pensionati sulle modifiche che interverranno sulle prestazioni credizie quali mutui, prestiti ecc. verso i propri iscritti.
L’iniziativa, che ha trovato grande attenzione da parte dell’utenza, è stata un anticipo di una giornata di iniziativa nazionale che si terrà domani 21 settembre con presidi in tutte le sedi Inpdap del Paese.
A Roma la manifestazione presso la sede centrale chiederà di incontrare il Presidente del Civ e dell’Ente al quale porteremo la richiesta di non regalare agli istituti di credito i soldi dei lavoratori spostando verso questi l’erogazione dei mutui ipotecari edilizi, un regalo alle banche che socializzano le eventuali perdite mentre privatizzano i profitti.
Anche a Firenze abbiamo chiesto di incontrare i Dirigenti locali ai quali esprimeremo la nostra preoccupazione e il nostro disaccordo.
Continueremo l’opera di informazione ai lavoratori del Pubblico Impiego per allargare il dissenso verso queste scelte sciagurate.