MOZIONE SULLA VERTENZA RINNOVO DEI CONTRATTI DEL PUBBLICO IMPIEGO
Il Coordinamento Nazionale della USB Pubblico Impiego, riunito a Roma il 18 luglio 2015, convocato per fare il punto sulla vertenza relativa al rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale in tema di illegittimità del blocco dei contratti, ha ampiamente discusso e valutato la situazione. Il Coordinamento ha altresì analizzato gli effetti del DDL Madia, approvato ieri dalla Camera dei Deputati, confermando la valutazione negativa sul provvedimento del Governo che disegna una Pubblica Amministrazione ostaggio del potere politico e al servizio dell’impresa e non dei bisogni dei cittadini.
In ordine all’apertura della stagione contrattuale, il Coordinamento ha deciso all’unanimità di confermare la piattaforma contrattuale definita e discussa in tutti gli ambiti dell’organizzazione e consegnata all’Aran già nel 2013. Detta piattaforma, a sostegno della quale sono stati indetti e praticati scioperi e incessanti e partecipate mobilitazioni per tutto il periodo del blocco dei contratti, non solo contiene le concrete proposte di USB su tutti gli istituti contrattuali, ma individua con precisione le responsabilità politiche dell’attacco alle condizioni di lavoro e salariali delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici, soggette alle scelte di subordinazione economica dettate dalla troika e supinamente accettate dalle organizzazioni sindacali complici.
Il Coordinamento Nazionale ha altresì affrontato con preoccupazione il tema del previsto riordino dei comparti di contrattazione collettiva che la Legge Brunetta stabilisce debba avvenire prima dell’apertura della stagione contrattuale. USB ritiene che quella norma, datata ed obsoleta, non debba essere applicata e che i contratti collettivi nazionali di lavoro dei dipendenti pubblici non possano tardare ulteriormente; contemporaneamente respinge ogni ipotesi di accorpamento e riduzione dei comparti, che inevitabilmente produrrebbe un livellamento al ribasso dei trattamenti economici e normativi nonché metterebbe a repentaglio il pluralismo sindacale attribuendo la rappresentanza confederale nel settore pubblico solo ai sindacati complici, in linea con quanto avviene con l’accordo del 10 gennaio 2014 nel settore privato.
Il Coordinamento Nazionale decide di avviare un confronto ampio e diffuso in ogni luogo di lavoro per l’immediata elaborazione delle piattaforme di settore, attraverso la convocazione delle Assemblee degli Iscritti, come deciso alla Conferenza di Organizzazione e di Programma di Chianciano, e di indire un’assemblea nazionale degli eletti RSU, dei delegati, dei lavoratori da tenersi entro la fine di settembre.
Il Coordinamento Nazionale USB P.I. chiama tutte le proprie strutture alla massima mobilitazione per la capillare diffusione della piattaforma contrattuale e del materiale informativo che sarà immediatamente prodotto. Tutti sono coinvolti nella preparazione della mobilitazione interna ed esterna ai luoghi di lavoro, rivendicando con forza le scelte e le posizioni di lotta e di iniziativa politica assunte dall’organizzazione che oggi, anche alla luce delle vicende che stanno interessando la Grecia, si dimostrano essere obbiettivamente le uniche adeguate a contrastare e respingere l’assalto al welfare e ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che viene messo in campo in tutti Paesi dell’area euro e dell’Unione Europea.
Il Coordinamento Nazionale ribadisce la ferma convinzione della necessità di rompere la gabbia dell’Unione Europea con i suoi meccanismi monetari ed economici ed invita tutti a sostenere e a partecipare ad ogni iniziativa democratica che vada in tal senso.
Roma 18 luglio 2015
Coordinamento Nazionale USB Pubblico Impiego
Approvata all’unanimità dei presenti al momento del voto