MORESE (CONFSERVIZI) SI APPELLA A CGIL CISL UIL UGL PER SMANTELLARE I DIRITTI DEI LAVORATORI DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI
CONFSERVIZI: MORESE CHIEDE AI SINDACATI DI ACCELERARE LA SVENDITA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI A FAVORE DEI PROFITTI DELLE IMPRESE DI SERVIZIO LOCALE
APRE A CGIL-CISL-UIL E UGL, ESCLUDE LA CUB DAL CONFRONTO SULLE RELAZIONI SINDACALI
Il presidente della CONFSERVIZI, Raffaele Morese (ex segretario nazionale CISL), invita i sindacati CGIL-CISL-UIL e UGL all’apertura di un confronto sulle prospettive sindacali nelle aziende dei servizi pubblici locali.
Morese si “dimentica”, non a caso, di indirizzare la propria richiesta anche alla CUB, questo nonostante l’importante e crescente presenza della CUB nel settore dei servizi pubblici locali, e nonostante il fatto che la CUB come la CONFSERVIZI sono entrambe rappresentante nel CNEL (l’organismo istituzionale delle rappresentanze sindacali e di categoria).
Questa discriminazione è strettamente legata ai contenuti dell’invito della CONFSERVIZI, contenuti che si possono riassumere della richiesta ai sindacati di accelerare la svendita dei diritti acquisiti dai lavoratori del settore.
I punti principali proposti da Morese e dalla CONFSERVIZI sono:
- cancellare le differenze contrattuali, normative e previdenziali tra le aziende a capitale pubblico e le imprese private
- ammortizzatori sociali per poter procedere a ristrutturazioni delle aziende pubbliche (CIG, MOBILITA’, ecc… quindi licenziamenti)
- riduzione della conflittualità sindacale nel settore tramite nuove norme di raffreddamento delle lotte
- revisione dei CONTRATTI NAZIONALI (con riferimento al passaggio dalla durata da 4 anni a 3 anni)
- livellamento (ovviamente verso il basso ndr) dei salari tra i contratti: esempio tra FEDERAMBIENTE e FISE nel settore ambiente.
- esternalizzazione generalizzata dei servizi non solo tramite appalti ma anche attraverso cessioni di ramo d’azienda
- aggregazione (soprattutto finanziaria) delle imprese locali in grandi gruppi (modello Hera-Iride-Acea)
Si tratta quindi di un vero e proprio MANIFESTO/PROGRAMMA per la ristrutturazione dei servizi pubblici locali, passando sopra i diritti normativi, salariali, previdenziali dei lavoratori del settore, smantellando ogni residuo di natura pubblica nella gestione delle imprese, privatizzando-esternalizzando-appaltando al massimo; in cambio si offre ai sindacati la partecipazione alle scelte strategiche delle imprese, e agli enti locali si offre la riduzione dei costi.
La RdB/CUB si opporrà, insieme ai lavoratori, ad ogni piano di smantellamento dei servizi locali e per la tutela dei diritti dei lavoratori del settore sia pubblico che privato.