LSU - Riaperta la contesa con il Governo
Una bella giornata, segnata da una imbattibile determinazione di centinaia di precari lsu, in presidio sotto al Ministero del Lavoro, da Puglia, Lazio, Calabria e Campania affatto rassegnati, con un obiettivo preciso: riaprire la discussione a livello istituzionale e ottenere un confronto serrato con il Governo.
Già dalle ore 8 fino alle 10 il presidio lsu in diretta con il programma Agorà su Rai 3, con vari collegamenti e commenti dallo studio dei politici e giornalisti presenti, con le testimonianze dei precari, ha riaperto la discussione sulle condizioni di estrema precarietà di lavoro e di salario.
Dopo continue interlocuzioni con le Segreterie del Ministro Poletti e del Sottosegratario agli ammortizzatori sociali, di fronte alla indisponibilità da parte istituzionale i lavoratori sono stati protagonisti di ripetuti blocchi stradali, preceduti e seguiti da momenti di concitazione con le forze dell’ordine, ma lo scopo è stato raggiunto e alla fine il Governo è stato costretto dalla forte protesta a ricevere la delegazione in tarda mattinata.
L’incontro con il Sottosegretario Bellanova e con la Dirigente del Ministero del Lavoro, è stato preceduto dalla esternazione del Sottosegretario sulla modalità con cui USB è riuscita ad ottenere l’incontro, dichiarandosi “indisponibile in futuro a concedere incontri sotto ricatto delle proteste” .
La Usb e i delegati delle diverse regioni hanno contestato al Governo il congelamento dei decreti per le stabilizzazioni e le relazioni con le regioni per la stesura delle leggi e delle liste regionali finalizzate alle assunzioni, la mancanza di un piano complessivo per la contrattualizzazione, l’impegno finanziario per proroga 2015, l’adeguamento dell’assegno, prepensionamenti e soprattutto una revisione della programmazione per destinare i Fondi Europei alla regolarizzazione del rapporto di lavoro, chiedendo di conoscere la volontà del Governo su questi temi.
Il Sottosegretario ha dichiarato che il Governo è consapevole della “gravità” della condizioni dei lavoratori lsu e si è limitato a comunicarci che stanno lavorando su alcuni provvedimenti (senza anticipazione alcuna) oggetto di successivo confronto con le organizzazioni sindacali, impegnandosi a convocare anche USB.
Il Sottosegretario Bellanova si è impegnata per il rifinanziamento delle proroghe 2015 con la legge di stabilità e la Dirigente ha annunciato per la Calabria l’imminente adozione di un altro decreto che dovrebbe confermare le assunzioni per l’intero bacino regionale Lsu/lpu ed avviare la stabilizzazione.
Abbiamo ribadito la nostra disapprovazione sulla localizzazione dell’intervento ad una sola regione e chiesta l’estensione a tutte le regioni, anche se il contratto a tempo determinato previsto in Calabria dovrà essere solo un passaggio per rendere strutturali le risorse necessarie.
L’incontro di ieri è stato senza dubbio interlocutorio, era evidente che non sapevano cosa raccontarci e come uscirne, ma abbiamo costretto il Governo Renzi ad occuparsi del precariato lsu, considerato da sempre marginale, in estinzione e magari da cancellare dall’agenda del Governo e continueremo ad incalzarlo sulle questioni poste, presentando un documento USB con le proposte da attuare.
Abbiamo dimostrato che unendo le forze tra regioni siamo imbattibili e dobbiamo continuare con ancora maggiore determinazione, lavorando per preparare una grande manifestazione a Roma, perché ci sono le giuste condizioni: la recente condanna dell’Europa per l’utilizzo indiscriminato del precariato in Italia e la denuncia di USB a Bruxelles contro il Governo Italiano per infrazione alle disposizioni europee sulla programmazione e l’utilizzo dei Fondi comunitari, milioni di euro da destinare alle assunzioni di tutti i precari e a maggior ragione dei lsu/lpu/asu. Daremo vita nelle prossime settimane ad iniziative in ogni regione per preparare uno SCIOPERO GENERALE dei lsu con Manifestazione Nazionale a Roma, da ricordare, come la giornata di ieri.
Elisabetta Callari
Riscolta in podcast l'intervista rilasciata da Elisabetta Callari a Radio Roma Capitale cliccando qui.