LOGISTICA: AUTISTI IN SCIOPERO A SANTA PALOMBA (POMEZIA), BLOCCATE LE FORNITURE ALLA SMA DEL LAZIO
USB, almeno 10 anni di superfruttamento, evasione fiscale ed illegalità
Nel corso della passata notte, a Santa Palomba (Pomezia, RM) sono entrati in sciopero tutti gli autisti della cooperativa Le Crociate, società di logistica che per conto della SMA S.p.A. trasporta generi alimentari a tutti i negozi SMA ed associati del Lazio.
Alle 2.00 del mattino, ora di inizio turno, gli autisti hanno posizionato i camion lontani dalle banchine di carico merci, hanno spento i motori ed hanno dato inizio ad uno sciopero ad oltranza, bloccando interamente le attività del magazzino di via Verbaschi 28, nei pressi della via Ardeatina, e della struttura più piccola di Fiumicino.
Allo sciopero si sono uniti i facchini, circa 20 lavoratori, e sono venuti a portare la loro solidarietà numerosi attivisti dei movimenti sociali del Lazio.
Gli autisti, circa 45 lavoratori tutti organizzati con l’Unione Sindacale di Base, svolgono anche la funzione di movimentazione delle merci e denunciano che da lungo tempo (molti da oltre dieci anni) sono costretti a lavorare più di 12 ore al giorno pur essendo tutti con contratto part-time di 25 ore settimanali.
Il loro turno comincia alle 2.00 di notte e finisce alle 14.00, con un orario settimanale effettivo di 72/80 ore. A questo proposito l’USB ricorda che il Contratto Nazionale trasporto merci e logistica vieta di lavorare più di 48 ore settimanali, straordinari compresi.
La loro paga è in media di 800 euro mensili lordi, più degli arbitrari “fuori busta”, che l’azienda elargisce sfuggendo al fisco ed eludendo la contribuzione.
L’USB ritiene che la committente, la SMA S.p.A., non possa continuare ad ignorare questa situazione, funzionale a tenere bassi i salari e mantenere tutti i lavoratori in una condizione di forte ricattabilità.
Anche le istituzioni hanno per troppo tempo chiuso gli occhi, consentendo non solo uno sfruttamento brutale ma anche una massiccia evasione fiscale e contributiva.
L’USB ha pertanto scritto al Prefetto, al sindaco di Pomezia e alla Regione Lazio, affinché intervengano sulla vertenza.