Le donne di USB con le studentesse, le migranti e le donne delle periferie verso la manifestazione del 26 novembre, lo sciopero generale del 2 dicembre e il corteo nazionale del 3 dicembre

Nazionale -

Le donne di USB hanno risposto con entusiasmo all'appello ricevuto dalle DONNE DE BORGATA che invitano alla mobilitazione contro ogni discriminazione e violenza che si manifesta nelle mura domestiche, nei quartieri abbandonati dalle istituzioni, nelle scuole e nelle università e nei posti di lavoro dove sfruttamento e precarietà sono ormai una prassi.

Mai come ora occorre dare una risposta immediata e dirompente ad un governo che già dichiara guerra a diritti essenziali conquistati con le lotte, ponendosi ad esempio contro la libera scelta dell'aborto, contro una legge per l'introduzione del salario minimo a 10 euro e contro il reddito di cittadinanza.

Ciò significa che il Presidente del Consiglio, seppur donna, non conosce le reali condizioni di lavoro femminili nel paese, basate sul gap salariale, la precarietà, il part time obbligatorio e spesso finanche sulle violenze fisiche e verbali. Uscire dalla discriminazione salariale diventa elemento indispensabile per uscire dal vortice della violenza.

Per questo USB intende farsi parte attiva già dai prossimi appuntamenti di mobilitazione, a partire dalla manifestazione cittadina contro la violenza sulle donne promossa da Non una di meno per il 26 novembre a Roma, lo sciopero generale del 2 dicembre e la manifestazione nazionale del 3 dicembre a Roma, promossi dal sindacalismo di base e conflittuale.

#donnedeborgata
#vittimemai

Le Donne di USB