Lazio. LA LOTTA RENDE POSSIBILE L'ASSEGNO PER DISOCCUPATI E PRECARI

Roma -

L’introduzione di un reddito di 530 Euro al mese per disoccupati, inoccupati e precari del Lazio con reddito inferiore a 8.000 Euro, è un primo e significativo risultato della lotta per l’istituzione della legge sul reddito sociale minimo sostenuta della Rete per il reddito e dal sindacalismo di base.

 

Sicuramente la crisi in atto ha contribuito ad accelerare l’approvazione della legge regionale, ma la proposta per il reddito e il percorso di lotta per la sua approvazione è iniziato 2 anni fa, è stato sostenuto dalle forze sociali e sindacali di base con la convinzione che il reddito minimo sia un diritto universale e uno strumento necessario a contrastare il ricatto del precariato introdotto dalle politiche liberiste nel mercato del lavoro.

 

Secondo la RdB-CUB sarà però necessario un consistente incremento del fondo, finanziato dalla Regione Lazio con 20 milioni di euro per il 2009 e con impegno ad incrementare la spesa per gli anni 2010/2011, per rispondere adeguatamente alle necessità di tutela sociale e al diritto al reddito di una più ampia platea di disoccupati e precari. Platea che, se non si interviene subito anche con la stabilizzazione dei precari presenti nel territorio regionale, è destinata a crescere nell’immediato futuro.