LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI PROTESTANO CON USB DAVANTI ALLE SEDI INPS

A Roma chiedono di incontrare il presidente Tito Boeri

Roma -

COMUNICATO STAMPA

 

Una delegazioni di Lavoratori Socialmente Utili ed ex LSU, in rappresentanza degli oltre ventimila lavoratori interessati, sta protestando in queste ore insieme alla USB davanti la sede della direzione generale dell’INPS, in via Ciro il Grande a Roma. Analoghe iniziative sono in corso davanti alle sedi regionali o provinciali di Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia. A Roma i lavoratori hanno chiesto d’incontrare il presidente dell’INPS Tito Boeri.
Oltre ad aver lavorato per anni, molti per decenni, per la pubblica amministrazione con sussidi nettamente inferiori ad un normale stipendio, gli LSU rischiano di andare in pensione con assegni irrisori, al di sotto della pensione sociale, perché i contributi per il lavoro socialmente utile, essendo solo figurativi, valgono ai fini degli anni di servizio ma non sono utili per quantificare la pensione.
L'USB insieme agli LSU chiede all’INPS di sensibilizzare il governo rispetto all’emanazione di una norma che permetta il pieno riconoscimento dei contributi per i periodi di lavoro socialmente utile.
La protesta ha come obbiettivo anche il riconoscimento della possibilità di ricongiungere i contributi versati nella gestione privata e in quella pubblica senza ulteriori oneri per i lavoratori, avendo già pagato i contributi nelle rispettive gestioni, mentre oggi, a seconda del numero di anni che si vogliono ricongiungere, possono essere richieste decine di migliaia di euro.