LA PROTESTA FA FARE UNA PARZIALE MARCIA INDIETRO RISPETTO ALL'INTERVENTO SULLA PREVIDENZA

In allegato il volantino

Nazionale -

E’ stato sufficiente cha la RdB, unica sigla sindacale di tutto il panorama nazionale, portasse a conoscenza dei lavoratori la proposta di modifica del sistema previdenziale presentata dall’On. Cazzola ed altri, per suscitare una raffica di proteste piovute da più parti.



L’azione di controinformazione che da sempre contraddistingue la RdB ha raggiunto così un risultato straordinario; gli stessi firmatari della proposta fanno marcia indietro e “ove avvenisse avviato l’esame del provvedimento, la norma sul passaggio dal retributivo al contributivo, verrebbe soppressa.”



La RdB rivendicando in toto questo risultato, rispetto al completo silenzio di tutti gli altri, continua tuttavia a sottolineare la gravità delle altre norme contenute nella proposta di legge, che potrebbe comunque arrivare alla discussione parlamentare, e che ha come unico scopo il definitivo smantellamento della Previdenza Pubblica, in favore dei Fondi Pensione privati.



Sulla bontà di tale operazione che è stata avviata da anni nel nostro paese, intendiamo far riflettere tutti in un momento in cui il sistema Borsistico sta subendo un crollo senza precedenti, coinvolgendo gli stessi Fondi Pensione, mettendo a repentaglio non solo i risparmi e le future pensioni ma lo stesso TFR  destinato a finanziarli.

 

Se mai ce ne fosse bisogno, tale marcia in dietro è esemplare anche rispetto al fatto che quando i lavoratori si mobilitano in massa i risultati arrivano,  ed è per questo che invitiamo tutti ad una partecipazione straordinaria allo
Sciopero generale del 17 ottobre
contro l’ennesimo attacco al mondo del lavoro,  mentre i bancarottieri ed i top manager vengono liquidati con compensi in milioni di euro, ed i rinnovi contrattuali si fanno con 8 euro lordi della vacanza contrattuale.

 

 

 

Riportiamo di seguito il comunicato stampa con le dichiarazioni di Cazzola e Lo Presti:

 

COMUNICATO STAMPA SULLE PENSIONI - CAZZOLA E LO PRESTI (PDL)

Roma, 24.09.08: In merito alla proposta di legge n. 1299 “Delega al Governo per il completamento della riforma del sistema previdenziale mediante la revisione dei requisiti e del metodo di calcolo dei trattamenti di pensione, il riordino degli enti pubblici previdenziali e lo sviluppo delle forme pensionistiche complementari” in una nota congiunta gli on. Giuliano Cazzola, primo firmatario e Vicepresidente della commissione lavoro della Camera, e l’on. Antonino Lo Presti rendono noto che “Con riferimento alle preoccupazioni sorte a proposito del progetto di legge n.1299, nella parte in cui all’articolo 1, lettera D), si prevede l’applicazione del calcolo contributivo con decorrenza dal 1 gennaio 2009, intendiamo precisare quanto segue. Il termine ‘pro rata’ sta a significare che tale applicazione riguarderebbe soltanto i periodi successivi al primo gennaio 2009, mentre per il periodo fino al 31 dicembre 2008 continuerebbe ad essere applicato il sistema retributivo agli aventi diritto. Tuttavia – precisano i parlamentari – i proponenti, in ragione delle preoccupazioni manifestate da più parti e considerando che allo stato non è prevista la calendarizzazione della proposta di legge, perché non vi è volontà politica da parte del governo di modificare il sistema previdenziale, comunicano che ove venisse avviato l’esame del provvedimento, la norma citata verrebbe soppressa”.