LA DEMOCRAZIA A SENSO UNICO DELLA CGIL

Quando si tratta dell'USB non vale...

Nazionale -

Singolare concetto di 'democrazia' in materia sindacale ha la Cgil, nonostante la cura Marchionne, che a Mirafiori ha buttato fuori dalle trattative la Fiom e che sembra inizi a far scuola anche in altri settori; il sindacato della Camusso e di Landini ha -giustamente- protestato per l'esclusione dai tavoli, in forza di una norma capestro che esclude appunto chi 'non firma i contratti', e gridato all'attentato ai 'diritti sindacali' e alla 'democrazia', seguito da cori di proteste e appelli di intellettuali, politici e giuristi.

Sacrosanto, diciamo noi. E possiamo ben dirlo perché da 15 anni siamo vittime delle stesse discriminazioni con l'avallo, e a volte su esplicita richiesta, di cgil-cisl-uil.

Ma, evidentemente, la 'democrazia' vale solo a senso unico, come la legge, davanti cui qualcuno è 'più uguale degli altri'. Dobbiamo così registrare altri due episodi in cui la triplice promuove le discriminazioni contro USB.

(Aggiornamento del 18 marzo, altro episodio all'azienda Verlicchi di Bologna)

 

Riportiamo di seguito i 3 comunicati:

 

 

METALMECCANICI: FIM, FIOM E UILM CHIEDONO ALLA THALES ALENIA SPACE DI DISCRIMINARE USB. L'AZIENDA OBBEDISCE
USB, FIOM CHIARISCA DEFINITIVAMENTE SE QUESTA E’ LA PRASSI

Lo scorso 22 febbraio l’Unione Sindacale di Base denunciò l'esclusione della sua rappresentanza sindacale nell'azienda metalmeccanica Thales Alenia Space dalle commissioni costituite per esaminare e valutare le tematiche relative alla contrattazione di secondo livello, esclusione avvenuta su richiesta presentata alla Direzione Aziendale con comunicazione ufficiale firmata dai livelli nazionali di FIM, FIOM e UILM.

La Thales ha accettato e continua a dare seguito a tale richiesta estromettendo le RSU USB  da tutta una serie di incontri aziendali che si sono svolti nei giorni passati. Nonostante la discussione in ambito FIOM seguita alla precedente denuncia della USB, la discriminazione continua.

A questo punto USB si domanda quale coerenza dimostri la FIOM, la quale invoca democrazia quando viene colpita dalle discriminazioni in Fiat e partecipa poi direttamente all'emarginazione di altri sindacati.

USB chiede quindi alle rappresentanze dei lavoratori di FIM e UILM, ma anche e soprattutto alla FIOM a livello nazionale, di chiarire una volta per tutte se le discriminazioni nei confronti di USB devono essere considerate un “errore di percorso”, rispetto al quale porre immediatamente correzione, o se invece è la prassi che si intende seguire. In quest'ultimo caso saranno i lavoratori a giudicare il comportamento dei vari sindacati, e l'azienda a dover far fronte ad una iniziativa sindacale che necessariamente creerà disagi.

 

SCUOLA: FILCAMS, FISASCAT E UIL TRASPORTI CHIEDONO ESCLUSIONE DELLA USB DA TRATTATIVA SU APPALTI PULIZIE
MARINELLI (USB),  A QUANDO UN PO’ DI COERENZA DALLA CGIL?

Il 3 marzo scorso, la Filcams CGIL, insieme alla Fisascat CISL e la UIL Trasporti, ha sottoscritto presso il MIUR con il sottosegretario On. Giuseppe Pizza un verbale che prevede l’esclusione dalle trattative sugli appalti delle pulizie nelle scuole dei “sindacati non firmatari di contratto”, compresa la USB.

“Oltre al fatto che nel settore specifico la nostra organizzazione e più che rappresentativa – puntualizza Luigi Marinelli, della USB Lavoro Privato – vorremmo dalla CGIL una coerenza sul tema della democrazia e dei diritti che finora non riscontriamo”.

“Come USB – prosegue Marinelli - condividiamo l’assoluta negatività dell’accordo del Commercio e del Terziario, firmato solo da CISL e UIL. Ma se per Camusso la pratica della esclusione dei sindacati non firmatari di accordi portata avanti dalla CISL e della UIL è una pratica antidemocratica e illiberale, allora deve essere conseguente anche verso le scelte della propria organizzazione”.

“Invitiamo la Filcams a rivedere la sua posizione ed a ritirare la firma dal verbale del 3 marzo, anche perché - osserva Marinelli - ci pare che così si stia scavando la fossa da sola, visto che legittimando la  prassi di escludere i non firmatari del contratto nazionale fa un grosso regalo alle associazioni datoriali ed ai sindacati complici”.

Conclude il rappresentante USB: “Lo sciopero generale e la grande manifestazione nazionale dello scorso 11 marzo dimostrano che diventa sempre più improponibile ed ingestibile una logica di monopolio sindacale esercitata a prescindere dall’effettiva rappresentatività dei lavoratori e delle loro istanze”.

 

Verlicchi: Fiom contro Usb che solidarizza con i lavoratori


La vicenda dei lavoratori della Verlicchi è l’ennesima e grave situazione in cui ai lavoratori vengono negati diritti minimi, tutto in nome di una crisi che continua a far ingrassare comunque i padroni.

La chiusura di un’altra fabbrica e un altro esempio di lotta: altri lavoratori senza salario che di fronte ai tentativi dei proprietari, vecchi e nuovi, di estorcere fino all’ultimo quanto è possibile, hanno espresso una forte resistenza.

A fronte delle giuste richieste di solidarietà di partecipazione ai presidi lanciate dai lavoratori, funzionari della Fiom non trovano di meglio da fare che preoccuparsi di allontanare attivisti della USB, presenti per dare manforte ai lavoratori.

Questo è successo, con ripetuti tentativi, portati avanti dal responsabile Fiom di zona, Francesco Cecere: già famoso per aver denunciato un lavoratore della Fini Compressori, colpevole di aver espresso i suoi dubbi sui criteri di selezione dei lavoratori da mettere in cassa integrazione nella sua azienda.

E’ tempo che la Fiom nella sua interezza “faccia pace” tra la sua pratica quotidiana e le dichiarazioni pubbliche riguardo la democrazia, la partecipazione e le libertà sindacali.