INPS: RDB-CUB PROSEGUE NELLO SCIOPERO DELLA FAME CONTRO IL MANSIONISMO. MANIFESTAZIONE E CONFERENZA STAMPA Roma, Giovedì 26 luglio
Manifestazione - Direzione Generale INPS, Via Civiltà del Lavoro 73 - ore 11.30
Conferenza Stampa, INPS, Stanza Sindacale RdB , Via Chopin 35, III° piano – ore 12.00
I delegati nazionali delle RdB-CUB INPS proseguono nello sciopero della fame iniziato il 23 luglio scorso ed indicono per domani, 26 luglio, una manifestazione ed una conferenza stampa.
Alle ore 11.30, accanto allo specchio d’acqua della fontana nella Direzione Generale INPS, protesteranno in tenuta turistica, con sedie sdraio, ombrelloni e crema solare, contro l’accordo “balneare” sul welfare, che innalza l’età pensionabile e prevede 17.000 esuberi per la creazione del Super-INPS.
Alle ore 12.00, presso la stanza sindacale delle RdB-CUB, i delegati terranno una conferenza stampa che approfondirà le ragioni della protesta affrontando i seguenti temi:
· Mansionismo e rinnovo del Contratto Nazionale . La trattativa per il rinnovo del CCNL 2006-2009, che si definirà nel giro di pochi giorni, richiede una urgente presa di posizione delle amministrazioni del comparto a favore di una revisione dell'ordinamento professionale più in linea con l'organizzazione del lavoro presente negli enti, dove migliaia di dipendenti percepiscono uno stipendio inferiore al lavoro effettivamente svolto Le RDB-CUB propongono l'area unica, da costruire con un percorso delimitato nel tempo.
· Accordo sul welfare tra Governo e CGIL-CISL-UIL. Di fatto mantiene l’aumento dell’età pensionabile. Le proposte delle RdB-CUB per rilanciare il sistema pensionistico pubblico.
· Decreto 45/2007 del Ministero Dell'Economia e delle Finanze .
Con il decreto 45/2007, è stato introdotto l'obbligo di iscrizione d'ufficio alla "Gestione Creditizia Agevolata" dell'INPDAP per tutti i dipendenti pubblici e pensionati pubblici iscritti a forme di previdenza diverse dall'INPDAP. Inoltre la norma si applica anche ai pensionati pubblici iscritti alle casse INPDAP. A partire da novembre 2007, sempre che il lavoratore o il pensionato non comunichino all'INPDAP la volontà contraria, sarà applicato un contributo pari allo 0,35% della retribuzione soggetta a contribuzione per i dipendenti ed allo 0,15% della pensione per i pensionati. Un'ulteriore gabella che poggia sull'odioso meccanismo del silenzio assenso.