INPS: OTTENUTO TAVOLO SU MANSIONISMO DELEGATI RdB-CUB INTERROMPONO OCCUPAZIONE E SCIOPERO DELLA FAME
Nella seconda decade di settembre il via ad una negoziazione sulle richieste RdB
Dopo una notte trascorsa nella sala del Consiglio di Amministrazione dell’INPS e 9 giorni di sciopero della fame, i tre delegati nazionali RdB-CUB INPS, a cui si era unita ieri una responsabile sindacale vicentina, hanno tolto l’occupazione della sala del CdA, in Via Civiltà del Lavoro 73 a Roma , e posto fino al digiuno.
La protesta è terminata a fronte di un impegno formale da parte del Direttore Generale dell’INPS Vittorio Crecco e del Capo del personale Franco Porrari ad aprire dalla seconda decade di settembre un tavolo di negoziazione sul problema del mansionismo all’interno dell’Istituto.
Ai delegati RdB è giunta la solidarietà dell’On. Francesco Caruso, che ha sollecitato una positiva risoluzione della protesta.
“Ad oltre un anno dall’apertura di una vertenza molto sentita dai lavoratori, che si sono espressi con determinazione in tante assemblee tenute in tutta Italia, è stata necessaria una protesta estrema come lo sciopero della fame per ottenere un tavolo che finalmente affronti il problema del mansionismo”, dichiara Luigi Romagnoli, uno dei quattro digiunatori RdB INPS, visibilmente provato dallo sciopero della fame.
“Da parte dell’Amministrazione è giunto l’impegno ad avviare per il prossimo futuro delle relazioni sindacali improntate ad un maggiore dialogo”, prosegue Romagnoli. “Ne prendiamo atto e ci auguriamo che l’avvio del tavolo sul mansionismo all’INPS stimoli l’ARAN, nell’ambito della trattativa in corso per il contratto degli Enti Pubblici non Economici, a non chiudere il confronto sul riordino dell’ordinamento professionale e cercare soluzioni idonee a risolvere il problema mansionismo”, conclude l’esponente RdB-CUB.