Il Tribunale di Roma respinge il ricorso presentato dall'associazione sindacale Intesa contro il Ministero del Lavoro nel tentativo di impedire alla RdB l'intervento sindacale

Roma -

E’ fallito il becero tentativo messo in atto dall’associazione sindacale Intesa attraverso un ricorso presentato davanti al Giudice del Lavoro volto a ridurre gli spazi di agibilità e di democrazia che intendeva escludere le RdB dal tavolo della trattativa.

Da tempo la suddetta associazione sindacale, se si può definire tale, considerata l’arroganza e l’antidemocraticità dimostrata, in diversi Ministeri agitava lo spauracchio della denuncia sostenendo che la RdB non aveva titolo a partecipare al tavolo delle trattative, mettendo quasi in crisi, anche con minacce, quei Ministeri che osavano regolarmente convocare la RdB considerato il grado di rappresentatività che spesso supera il dieci per cento.

L’atteggiamento dell’associazione Intesa ha comportato nell’ultimo periodo, da parte di qualche zelante Direttore Generale responsabile delle relazioni sindacali presso alcuni Ministeri, l’esclusione della RdB dal tavolo delle trattative con la conseguente limitazione delle normali relazioni sindacali, determinando un grave danno per una Organizzazione Sindacale che rappresenta decine di migliaia di lavoratori nel Comparto dei Ministeri superando la fatidica soglia del cinque per cento.

Sono miseri tentativi volti a ridurre gli spazi di democrazia sostanziale, al solo scopo di imbrigliare il dissenso, disconoscendo il sacrosanto diritto di una Organizzazione Sindacale ad esprimere un parere diverso in merito a determinate scelte scaturite da accordi fra le parti. Pertanto, riteniamo che su tutti i luoghi di lavoro in cui pretestuosamente è stato limitato l’intervento sindacale della RdB le Amministrazioni debbano ripristinare corrette relazioni sindacali.

 

In allegato la sentenza