IL NO SOCIALE AL REFERENDUM SI COSTRUISCE SOPRATTUTTO ATTRAVERSO LE MOBILITAZIONI CHE PORTERANNO AL 21 E AL 22 OTTOBRE
Riportiamo alcuni stralci dei documenti emersi nell'Assemblea dei Comitati territoriali svoltasi a Roma il 18 settembre 2016, organizzata dal Comitato nazionale per il No nel referendum costituzionale.
USB ha aderito da tempo al Comitato nazionale e sta collaborando alla campagna di informazione perché riteniamo sia importante costruire un fronte il più ampio possibile per battere Renzi e la sua controriforma costituzionale.
Rimane però per noi fondamentale la campagna che si svilupperà nei prossimi giorni e che sosterrà la mobilitazione e l'organizzazione dello SCIOPERO GENERALE del 21 OTTOBRE, seguito dalla MANIFESTAZIONE NAZIONALE del 22 OTTOBRE che si svolgerà a Roma.
Dall'Introduzione di Domenico Gallo, del Consiglio Direttivo del “Comitato per il No nel referendum costituzionale”
….....Per questo il referendum non è stato ancora indetto ed è facile prevedere che i tempi del referendum saranno dettati dalla legge di stabilità. Il voto sarà fissato subito dopo il primo passaggio alla Camera dei Deputati della legge di stabilità. Gli eventuali bonus o benefici concessi o promessi a questa o quella categoria diventeranno l’esca per propiziare il voto per il Si, con la minaccia di essere revocati in caso di crisi di governo. Per creare il clima adatto quest’estate è iniziato il fuoco di sbarramento delle cannoniere della finanza internazionale. Ha cominciato il Wall Street Journal che nell'edizione del 15 agosto ha sganciato una bomba a favore del Sì, paragonando, senza vergogna alcuna, il referendum costituzionale italiano alla Brexit. All’attacco del Wall Street Journal hanno fatto eco il New York Times ed il Financial Times che hanno evocato scenari disastrosi se gli elettori italiani bocceranno la riforma di Renzi, mentre l’Agenzia di rating FITCH ha minacciato di rivedere la pagella dell’Italia in caso di vittoria del No. Infine siamo arrivati alla strabiliante dichiarazione dell’Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, secondo la quale la vittoria del No al referendum costituzionale produrrebbe una specie di catastrofe finanziaria per l’Italia. Il problema non è quello della marchiana ingerenza di una potenza straniera in una competizione elettorale italiana, che ha già suscitato una generale alzata di scudi, quanto quello di rendersi conto che la dichiarazione dell’ambasciatore Phillips ricalca i desiderata dei poteri finanziari del suo Paese, a partire dal famoso documento di JP Morgan del maggio 2013; quindi costituisce – in fondo – la confessione che vi sono dei poteri sovranazionali che hanno interesse ad una trasformazione della natura della nostra democrazia nel senso di una verticalizzazione del poter …...............
...... Quest’orientamento, assieme a quello assunto già da tempo dai sindacati autonomi, apre la possibilità di un grande spazio d’intervento nel mondo del lavoro che noi dobbiamo essere in grado di valorizzare al massimo nei territori, proponendo iniziative varie rivolte al mondo del lavoro. …... Analoghi incontri sono stati svolti e saranno svolti con U.S.B …....
[SULLO SCIOPERO GENERALE DEL 21 OTTOBRE E LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 22 OTTOBRE]
…...Sappiamo che il Coordinamento per il No sociale alla riforma Renzi Boschi ed i sindacati autonomi hanno indetto un’importante iniziativa politica che prevede uno sciopero generale il 21 ottobre ed una manifestazione nazionale a Roma (No Renzi Day) il 22 ottobre per dire No alla controriforma costituzionale ed ai suoi autori. Si tratta di un’iniziativa che può essere di grande utilità per accrescere il contrasto sociale alla riforma e quindi rendere più solido il fronte del no. …...
[NON UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE FINALE MA INIZIATIVE LOCALI]…...proponiamo che per la chiusura della campagna elettorale, il giovedi ed il venerdi precedente al voto, vengano organizzate - in contemporanea - delle manifestazioni locali regionali: venti o più piazze per la Costituzione e la democrazia, magari collegate fra di loro in streaming, a testimonianza di un impegno corale, di una nuova resistenza civile per la libertà e la democrazia......
- Dalla comunicazione di Mauro Beschi, responsabile dell'Organizzazione del Comitato nazionale per il NO
…....Il primo impegno che dovremo assumere è quello di riprodurre in tutti i territori un rapporto con queste forze e costituire un Coordinamento di natura informale, a cui possano partecipare tutti, che metta insieme intelligenze, risorse, capacità organizzativa e mobilitazione per l’intera campagna referendaria. …..... vi sono stati inviati i riferimenti di altri soggetti che intendono lavorare in questa nostra sfida a difesa dei diritti e della partecipazione democratica. ….... Da ultimo l’USB ci ha messo a disposizione i riferimenti provinciali con cui prendere contatto.....
Infine sottolineiamo un passaggio contenuto nella Mozione Finale dell'Assemblea riguardante l'omicidio di Piacenza del 14 settembre e che riteniamo particolarmente significativo
…....Le modifiche della Costituzione insieme all’Italicum avranno effetti profondi sui principi fondamentali della prima parte della Costituzione proprio perché la loro attuazione verrebbe affidata a chi avrà il potere di gestirli e realizzarli. La Costituzione ha già oggi molti aspetti inattuati, così si rischia di completare un disegno di svuotamento, del resto suggerito dalle banche di affari internazionali. A questo riguardo esprimiamo grande preoccupazione per l'omicidio di un lavoratore in sciopero a Piacenza, che conferma la caduta dei diritti e della tutela di chi lavora, a cui sono seguite due morti sul lavoro nel giro di poche ore. ....