Il lavoro gratuito all' EXPO è fuorilegge!
Giovedì 9 aprile 2015, a nome dell'associazione Forum Diritti Lavoro Giorgio Cremaschi e l'avvocato Antonio Carbonelli, anche a nome degli avvocati Antonio Di Stasi e Carlo Guglielmi, assieme a dirigenti sindacali USB, Opposizione Cgil, ADL , hanno presentato alla Direzione Territoriale del Lavoro di Milano un esposto denuncia sul lavoro gratuito per Expo. La denuncia chiede un intervento tempestivo degli Ispettori del Lavoro di fronte alla clamorosa violazione della legge rappresentata dai protocolli sottoscritti dalle parti e le istituzioni che organizzano Expo con CGILCISLUIL.
"Il lavoro gratuito è fuorilegge in Expo per la semplice ragione che non rientra nelle fattispecie del volontariato previste e autorizzate dalla legge 266 del 1991 e confermate da importanti sentenze della magistratura. Expo non è una organizzazione no profit e i volontari non agiscono per ragioni di solidarietà sociale . Essi dovrebbero essere lavoratori retribuiti a tutti gli effetti, compresi quelli previdenziali e non basta un accordo sindacale per violare la legge"
"È scandaloso che in un affare dove i profitti sono tanti e anche illegali, gli unici gratis siano i lavoratori che concretamente faranno funzionare la Fiera. Chiediamo un intervento tempestivo della pubblica autorità per imporre il rapporto di lavoro retribuito per i 18500 volontari previsti e che anche siano applicate le sanzioni di legge, con i riflessi retributivi e contributivi, che possono ammontare fino ad un valore complessivo di un milione e trecentomila euro. Questa è solo una prima iniziativa, altre legali e sindacali seguiranno perché non intendiamo lasciare nulla di intentato per combattere questa piaga del lavoro gratis, di cui Expo rappresenta il precedente più grave e importante. Crediamo anche che dovrà esserci particolare attenzione per le società di volontariato che si prestano a questa scandalosa operazione di sfruttamento del lavoro. Occorre fare luce sulle tante troppe ambiguità e sui veri affari che son coperti dalla voce terzo settore"
Leggi l'esposto cliccando qui o scaricando il file allegato.