Forum Ambrosetti, si moltiplicano le adesioni alla manifestazione USB del 2 settembre a Como

Nazionale -

Sono state tante le manifestazioni di solidarietà arrivate ad USB, colpita dal diniego della questura a manifestare nel territorio del comune di Cernobbio: è lampante, infatti, la sospensione arbitraria del diritto costituzionale a manifestare il proprio dissenso. La manifestazione contro il Forum The European House – Ambrosetti si terrà dunque a Como il 2 settembre, dalle ore 11:00 in Piazza Cavour.

Riportiamo qui le manifestazioni di solidarietà che hanno raggiunto USB e le adesioni del mondo politico e sociale alla manifestazione del 2 settembre: contro le ricette neoliberiste e guerrafondaie del gotha della finanza mondiale, non vogliamo competere, vogliamo vivere!

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Anmesty Italia

Dopo il diniego a Sbilanciamoci anche a USB sono state vietate iniziative durante e nel luogo del Forum Ambrosetti. È fondamentale che le autorità italiane si impegnino a rispettare i diritti, garantiti dalla Costituzione, di riunione e manifestazione pacifica.

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Unione Popolare Lombardia

Come ogni anno dal 1975 a Cernobbio si riunisce l'élite della finanza mondiale per discutere di strategie.

Banchieri, manager, CEO ed amministratori delegati, nell’esclusiva location di Villa d'Este, riceveranno un codazzo di politici in ginocchio pronti a rassicurarli che le agende dei governi saranno ancora una volta improntate ad esaudire i loro desideri ed interessi. Il tutto mentre guerra, carovita, maxi-profitti e salari da fame massacrano quotidianamente migliaia di persone.

Di nuovo, assisteremo a conferenze stampa, dichiarazioni ed interviste in cui riproporranno le solite fallimentari ricette che da più di trent'anni vanno ripetendo come un mantra. Termini come digitalizzazione, riconversione ecologica, rigenerazione urbana ed intelligenza artificiale per convincerci che la soluzione è la competizione globale ed il mercato. Parole roboanti per coprire le ingiustizie ed i disastri provocati dalla loro forsennata corsa al profitto.

Il questore di Como ha emesso un’ordinanza di divieto ad effettuare “qualsivoglia tipo di manifestazione pubblica nel territorio del comune di Cernobbio nelle giornate di svolgimento del Forum Ambrosetti” vietando così di fatto la manifestazione indetta da USB utilizzando nell’ordinanza la formula “potrebbe essere motivo di attrazione per elementi o gruppi gravitanti nelle aree antagoniste ed anarco-insurrezionaliste in grado di creare serie turbative per l’ordine pubblico”.

La realtà, però, ha la testa dura ed appare chiaro come questo governo nel preparare la manovra economica non preveda fondi per i contratti pubblici, non abbia nessuna intenzione di introdurre un salario minimo per legge decente di almeno dieci euro, preveda interventi al ribasso sulle pensioni, ulteriori tagli alla sanità in una logica di ritorno alla politica di austerità e politiche fiscali a favore dei ceti ricchi.

I padroni fanno intendere di non avere alcuna intenzione di procedere ai rinnovi contrattuali tenendo conto dei forti aumenti dei prezzi e dalla clamorosa perdita di potere d’acquisto dei salari.

Banche e grandi aziende dettano l’agenda di politica economica all’interno delle rigide regole della Ue.

Quello che si prospetta, quindi, è un ulteriore deterioramento delle condizioni di vita di chi vive del proprio lavoro e delle classi popolari già provate da anni di austerità.

C'è evidente paura che dopo anni di sofferenze la misura possa essere colma e che si possa riavviare un processo di conflitto sociale. Per tale motivo le istituzioni, in barba a qualsiasi diritto costituzionale, vietano qualsiasi espressione di dissenso.

Noi non ci stiamo!

Per questo diamo appuntamento a militanti e simpatizzanti alle ore 11 in piazza Cavour a Como il 2 settembre.

Giù le armi, sù i Salari!

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Potere al Popolo

Tutti gli anni a Cernobbio si svolge l’incontro tra padroni, banchieri, manager ed economisti liberisti per discutere su come sfruttare meglio le persone e la natura.
La USB aveva convocato a Cernobbio il 2 settembre una manifestazione per affermare i diritti del lavoro e del pianeta contro i signori del profitto. Invece la questura di Como ha proclamato Cernobbio zona rossa, vietando manifestazioni e anche assemblee al chiuso. I banchieri trattati come e più di capi di stato da un sistema che obbedisce a loro.

È sempre più chiaro che sfruttamento globale , negazione della democrazia e guerra si muovono assieme.
Contro questo assurdo è incostituzionale divieto la USB ha indetto una manifestazione il 2 settembre alle 11 a Como.
Potere al Popolo aderisce e parteciperà, contro quelli che vogliono essere i padroni delle nostre vite ed il regime politico che li sostiene, per la democrazia e i diritti sociali e ambientali.

Giù le armi su i salari. Ci vediamo a Como.

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Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea

DalL’1 al 3 settembre si terrà nuovamente a Cernobbio (CO) nel lussuosissimo hotel Villa d’Este l’edizione 2023 del Forum Ambrosetti, la periodica riunione dei potenti del modo che, con cadenza annuale, si incontrano per discutere strategie e prendere decisioni, il tutto mentre guerra, carovita, maxi-profitti e salari da fame massacrano quotidianamente migliaia di persone.

Nei giorni scorsi l’Unione Sindacale di Base aveva annunciato una manifestazione contro questo ennesimo “grande evento” del capitale ma, in barba all’Articolo 17 della Costituzione, il questore di Como ieri ha emesso un’ordinanza di divieto ad effettuare “qualsivoglia tipo di manifestazione pubblica nel territorio del comune di Cernobbio nelle giornate di svolgimento del Forum Ambrosetti” vietando così di fatto la manifestazione indetta da USB utilizzando nell’ordinanza la formula “potrebbe essere motivo di attrazione per elementi o gruppi gravitanti nelle aree antagoniste ed anarco-insurrezionaliste in grado di creare serie turbative per l’ordine pubblico”.

A nulla è servita la disponibilità a trattare dimostrata da USB esplicitando la disponibilità a convertire il corteo in una manifestazione statica da tenersi a più di un chilometro di distanza dalla Villa e così anche il diritto democratico al dissenso è stato violato.

Preso atto di questa ulteriore forzatura repressiva la manifestazione – vietata a Cernobbio – è stata riconvocata per il 2 settembre a Como in Piazza Cavour alle ore 11:00.

Rifondazione Comunista aderisce a tutte le istanze; nazionale, regionale e provinciale ed invita tutte le compagne e tutti i compagni alla massima partecipazione.

Basta sfruttamento, basta salari da fame, basta repressione del dissenso.

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Cambiare Rotta

Il forum a Cernobbio che mostra le debolezze da colpire

Come organizzazione giovanile comunista, aderiamo alla piazza del 2 settembre, chiamata dall'Unione Sindacale di Base, che si terrà contro il forum Ambrosetti. Questo appuntamento, che si ritrova ormai dal 1975, è dove CEO, banchieri, finanzieri e padroni di multizionali si ritrovano per parlare dello "scenario di oggi e di domani" per le strategie competitive.

Un vero e proprio appuntamento dei think thank finanziari dell'Occidente, che come ogni anno farà mettere d'accordo i padroni sulle sorti dei nostri paesi e su come poter stendere le mani dello sfruttamento su tutto il globo: una strategia che, come la guerra ancora in corso in Ucraina ci dimostra, vede l'Occidente preparato con ogni mezzo per resistere alla sua crisi.

Per questo è stata indetta la manifestazione che dovrà portare l'opposizione di lavoratori e lavoratrici che vogliono oggi una politica di pace, che hanno bisogno di salari più alti e meno armi, che hanno bisogno di tutele sui posti di lavoro dove si consuma una guerra con le sue centinaia di morti. Come comunisti saremo al loro fianco, per ribadire le ragioni e i bisogni delle classi popolari.

Il forum del think thank Occidentale, ospitato dal nostro paese, non si sente però troppo al sicuro dentro la roccaforte dove si ritroverà, all'albergo Villa d'Este a Cernobbio. Infatti, contro ogni tutela costituzionale e contro qualsiasi formalità democratica, la manifestazione a indetta a Cernobbio è stata vietata: i padroni oggi si sentono vulnerabili, e devono mostrare con ogni trucco possibile di essere l'unica voce in questo modo, provando a fare tacere tutte le altre. Per questo la questura, negando qualsiasi forma di contrattazione, ha proibito il ritrovo della manifestazione a Cernobbio. Nonostante le ritorsioni, la manifestazione è stata confermata a Como alle ore 11.00.

Un ulteriore e grave segnale della risposta alla crisi di legittimità che l'occidente sta vivendo in tutto al mondo, vedendo strapparsi il terreno da quei popoli che non ne vogliono sapere più del vecchio colonizzatore, e che vede anche la sua classe dirigente sempre più timorosa. Il governo Meloni ha dato già ampia dimostrazione di come il diritto a manifestare stia subendo sempre maggiori limitazioni e di come la repressione, anche in forma violenta e repressiva, sia l'unica forma di dialogo. Lo dimostra la repressione davanti ai cancelli della logistica, gli sgomberi coatti degli spazi sociali rimasti che portano avanti la lotta per la casa, la criminalizzazione dell'attività sindacale, la repressione spietata dei movimenti ambientalisti più radicali che additano i responsabili della crisi ecologica che oggi la nostra società si ritrova di fronte.

In questi primi giorni di settembre, la classe dirigente occidentale si chiuderà nelle sue stanze a Cernobbio all'insegna della strategia che da sempre porta avanti: capire come sfruttare e assoggettare il resto del mondo. I tempi degli imperi coloniali, però, sono finiti. E sotto sotto, questo quattro signorotti che si credono ancora padroni del mondo, ben lo sanno per fare chiudere la piazza a qualsiasi manifestazione di dissenso. La superbia dell'Occidente pensa ancora di andare a cavallo, ma ben presto si accorgerà che sarà rimasta a piedi...

Proprio in questi giorni, infatti, i BRICS si stanno allargando, rafforzando la strategia per la costruzione di un mondo multipolare, staccato dalle manipolazioni e dagli interessi dell'occidente, all'insegna della cooperazione. Attraverso anche questa organizzazione, i popoli della giungla si stanno scalzando dal dominio occidentale e, come abbiamo visto anche in quest'ultimo mese, gridano all'Occidente di tornare a casa sua.

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Giovani Comunisti

Vietata "qualsiasivoglia tipo di manifestazione pubblica sul territorio del comune di Cernobbio".

Queste le disposizioni del questore di Como riguardo la manifestazione annunciata dall'Unione Sindacale di Base per contestare lo svolgimento dall'1 al 3 settembre a Cernobbio (CO) del Forum Ambrosetti: l'annuale appuntamento in cui i potenti del mondo si riuniscono per discutere, con totale scollo dalla realtà materiale di milioni di persone, della situazione sociale, economica e geopolitica dell'Europa e del mondo.

Adducendo come motivazione la possibile presenza di "gruppi antagonisti ed anarco-insurrezionaliste" che potrebbero causare disordini, si è calpestato un diritto civile fondamentale previsto dall'articolo 17 della nostra Costituzione.

Nonostante l'USB si sia dimostrata aperta al dialogo, proponendo di svolgere solo un presidio statico in un luogo distante almeno un chilometro dalla Villa d'Este dove si svolgerà il Forum, l'ordinanza del questore rimane.

Non è la prima volta che in Lombardia, le istituzioni vietano alle realtà di sinistra e antifasciste di manifestare liberamente: è del novembre scorso la scelta (poi annullata) della Questura di Pavia di limitare l'annuale corteo antifascista a solo 50 persone sfruttando il "Decreto Rave" che da poco era diventato legge.

Contro questa repressione del pensiero e contro i grandi eventi del capitale l'USB Unione Sindacale di Base ha convocato per il settembre in Piazza Cavour a Como alle 11:00 una manifestazione.

Come Rifondazione e Giovani Comunisti/e aderiamo a livello nazionale, regionale e provinciale all'evento.

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Osservatorio democratico sulle nuove destre

Dal 1° al 3 settembre si tiene all'hotel extra lusso Villa d’Este di Cernobbio l’edizione 2023 del Forum Ambrosetti, incontro che vede partecipare il fior fiore del capitalismo mondiale. La questura ha fatto divieto ad effettuare “qualsivoglia tipo di manifestazione pubblica nel territorio del comune di Cernobbio nelle giornate di svolgimento del Forum Ambrosetti".

Ci sarebbe molto da dire su l'arbitraria sospensione dei diritti costituzionali perché in nessun modo si deve disturbare il gotha della finanza mondiale, ma la manifestazione di protesta giustamente si farà comunque. Si sposta a Como, in piazza Cavour. ADERIAMO e partecipiamo a questa sacrosanta manifestazione per far arrivare il nostro dissenso a questo appuntamento annuale in cui i potenti del mondo si riuniscono per discutere delle nostre vite lontanissimi dalla realtà materiale di milioni di persone.