Finalmente aria pulita: partecipazione clamorosa allo sciopero globale in difesa del clima. USB: sfida vinta

Roma -

È stata una partecipazione entusiasmante quella che ha attraversato quasi duecento città italiane, invase da manifestazioni moltitudinarie, animate in prevalenza di giovani ma anche da pezzi del mondo del lavoro che hanno utilizzato lo sciopero generale indetto dall'USB e da altre sigle del sindacalismo di base. I numeri ci dicono di una nuova sensibilità di massa, un nuovo senso comune, che si sta imponendo e che rappresenta una spina nel fianco per il sistema. Invertire la rotta di uno sviluppo non più sostenibile, infatti, è una contraddizione destinata a diventare sempre più lacerante per chi continua a mettere il profitto e il mercato al centro della vita umana.

La sfida che ci aveva proposto chi ha invitato le organizzazioni sindacali a promuovere lo sciopero generale l'abbiamo vinta e possiamo dirci soddisfatti del coraggio che abbiamo avuto nel sostenere un movimento di massa di proporzioni enormi e con una voglia di cambiamento radicale che si poteva leggere sui cartelli e gli striscioni portati in piazza.

Questo movimento porta una ventata di aria fresca e aiuta a costruire una piattaforma ambientalista nei posti di lavoro. Permette di sviluppare e rafforzare tra i lavoratori quella sensibilità verso l'ambiente, la salute e la lotta alle produzioni nocive che nel mondo del lavoro c'è ma è spesso soffocata dalle difficoltà materiali o anche dalla preoccupazione di non avere la forza sufficiente per cambiare le cose. Questo movimento ci dà più forza per rilanciare tutte le battaglie sul lavoro e sul territorio nelle quali la salute di chi ci vive e  lavora viene prima delle esigenze produttive.

 

Unione Sindacale di Base