FAMIGLIE ITALIANE SEMPRE PIU' INDEBITATE: DAL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA UNA MARCIA IN PIU' PER I CREDITORI
La morte di Giuliano, l’operaio di Macerata che si è tolto la vita schiacciato dal peso insostenibile del mutuo, evidenzia tragicamente quella che è oramai una vera emergenza sociale: una fetta sempre più consistente di famiglie italiane annaspa strangolata dai debiti. Secondo l’ultimo bollettino della Banca d’Italia, il 49% del reddito delle famiglie va infatti al pagamento di debiti, di cui ben il 40% è rappresentato dai prestiti bancari a medio e lungo termine. Con la crescita dei tassi di interesse, le insolvenze, ed i conseguenti pignoramenti immobiliari, stanno registrando un impennata mai vista prima nel nostro paese.
“Di fronte all’aumento dell’insolvenza, le banche mirano a contenere le proprie perdite. A questo scopo aspirano anche a velocizzare il recupero del credito assumendosene direttamente la gestione”, dichiara Giuliano Greggi, della Direzione nazionale RdB-CUB P.I.. “Questa possibilità viene ora data alle banche per via di una convenzione stipulata con il Ministero della Giustizia, che consente all’ABI di gestire l’informatizzazione delle procedure di esecuzione immobiliare e fallimentare in un progetto finanziato a sue spese con 3,5 milioni di Euro. Con questa somma le banche ottengono che il servizio di recupero crediti, prima affidato alle società specializzate, possa essere svolto dagli Uffici Giudiziari”.
“Al Tribunale di Roma, attraverso la “Asteimmobili Servizi s.p.a.”, l’ABI è di fatto già entrata con suo personale nella sezione Esecuzioni Immobiliari”, prosegue Greggi. “Le RdB-CUB, che da tempo stanno denunciando questo inquietante ingresso delle banche in diversi Tribunali d’Italia, con urgenza domandano al Ministero della Giustizia: velocizzare il recupero dei crediti rientra fra i compiti istituzionali di questo Ministero? Ed è compito del Ministero quello di mettere i provvedimenti per il recupero dei crediti in esecuzione direttamente dai creditori? Noi crediamo che le attese in materia di Giustizia vadano soddisfatte sì con celerità, ma anche facendo in modo che di fronte alla legge i cittadini siano realmente tutti uguali”, conclude il dirigente RdB-CUB.