Enti Pubblici Non Economici. LA RdB PRESENTA LA PIATTAFORMA PER IL CONTRATTO 2006-2009
In allegato il testo della Piattaforma
L’analisi dei questionari proposti dalla RdB per la costruzione della piattaforma contrattuale ha evidenziato la maturità ed il desiderio di partecipazione dei lavoratori del Parastato. In tanti hanno risposto all’appello lanciato dal sindacato di base, con un coinvolgimento che è andato molto probabilmente al di là della militanza nella RdB, interessando anche molti lavoratori non iscritti a questo sindacato.
Dalle risposte è possibile rilevare una sostanziale condivisione delle proposte della RdB in merito a:
> La destinazione dell’incremento contrattuale esclusivamente allo stipendio tabellare;
> La difesa e la valorizzazione della contrattazione integrativa, anche attraverso uno spazio maggiore alla contrattazione locale;
> L’elezione diretta dei rappresentanti sindacali per tutti i livelli di contrattazione;
> La modifica sostanziale dell’ordinamento professionale;
> La classificazione del personale delle aree specialistiche su due sole posizioni (C3/C4);
> Il finanziamento dello straordinario a carico dell’amministrazione fuori dal Fondo di Ente;
> Il finanziamento dei passaggi a carico dell’amministrazione.
Dibattuto invece il capitolo relativo allo sviluppo professionale degli apicali dell’area C.
Una quota maggioritaria di lavoratori non ravvisa l’esigenza di una funzione di collaborazione della dirigenza. Divisione pressoché equanime rispetto alla collocazione di questa funzione dentro o fuori le aree, mentre si raggiunge quasi l’unanimità sulla considerazione che questa funzione debba comunque essere temporanea e soggetta a verifica.
I temi della salute e della sicurezza, del mansionismo e del precariato sono stati trattati con grande attenzione dai lavoratori del comparto, che si sono dichiarati in modo plebiscitario a favore della stabilizzazione degli attuali precari ed all’introduzione di una norma nel contratto che vieti in futuro il ricorso al lavoro precario. Sul mansionismo, a parte la modifica all’ordinamento professionale, i lavoratori sostengono la richiesta di attestazione delle mansioni svolte ed il pagamento della differenza stipendiale in presenza di effettivo svolgimento di mansioni superiori, anche senza conferimento formale d’incarico. Su salute e sicurezza c’è pieno appoggio alla proposta di elezione diretta del rappresentante dei lavoratori (RLS) e si chiedono maggiori controlli sanitari.
Stessa piena condivisione si riscontra sulla proposta di bloccare il ricorso alle esternalizzazioni.
Su alcuni argomenti come l’area unica, le indennità, lo straordinario e la formazione, pur registrando una consistente maggioranza di lavoratori (70/80%) che concorda con le proposte della RdB, si pone in evidenza che la parte rimanente mostra perplessità in merito alla costituzione dell’area unica, all’abolizione del sistema indennitario e dello straordinario.
La formazione attuata presso gli Enti è considerata complessivamente inadeguata, tuttavia un 33 % di lavoratori la ritiene comunque utile alla crescita professionale ma non ai fini delle selezioni interne. Gli stessi lavoratori manifestano interesse all’accorpamento delle attuali posizioni economiche, ad una revisione del sistema indennitario, a porre a carico dell’amministrazione il finanziamento dello straordinario, sgravando il Fondo di Ente di questa spesa. Posizioni meno nette, quindi, che allo stesso tempo non negano l’esistenza dei problemi e l’esigenza di porvi rimedio.
La Rdb valuta molto positivamente la risposta dei lavoratori all’iniziativa, a conferma della volontà di partecipazione e del desiderio di essere protagonisti, almeno in occasioni così rilevanti come la costruzione della piattaforma sul rinnovo del CCNL.
Un’esperienza concreta, che ha marcato ancora una volta la divisione netta tra un sindacato di delega ed un sindacato che favorisce la partecipazione attiva dei lavoratori.