È l’ora della variante operaia: senza lavoratori non c’è vera ripresa. Appello per una grande mobilitazione il 22 aprile a Roma

Nazionale -

Non ce ne frega niente se aumenta o meno il PIL e se la produzione industriale è in rialzo e tutti i bla bla bla di cui ci parlano ogni giorno sugli indici economici della nazione. Noi siamo operai e sappiamo che senza di noi non c’è produzione, né ricchezza, né servizi. Siamo noi che mandiamo avanti la baracca, senza di noi tutto si ferma. Per cui se parliamo di ripresa è dal lavoro che si deve partire.

Licenziamenti, bassi salari, precarietà, smantellamento dei servizi pubblici, contratti nazionali di lavoro al servizio degli interessi e del guadagno delle imprese, degli enti bilaterali, della sanità e pensioni integrative, sono le cose che noi operai dobbiamo combattere per migliorare le nostre condizioni di vita e di lavoro.

L’aumento del costo della vita, dai beni di consumo alle bollette ai carburanti, non è sostenibile senza importanti e automatici aumenti salariali e senza interventi dello stato per casa, scuola, pensioni, trasporti, sanità pubblici. 

E invece tutte le risorse per la ripresa vengono messe a disposizioni delle grandi imprese. A prescindere da quanti lavoratori assumono, dai contratti che utilizzano, dalla quantità di lavoro precario che producono, dall’attenzione che hanno per le misure di sicurezza. Le aziende delocalizzano, spostano i profitti sulle attività finanziarie, eludono il fisco ma continuano ad essere foraggiate. Inquinano e devastano le nostre terre. Chiudono impianti in attivo solo perché vogliono guadagnare di più, assumono a giornata, finanche a ora, pur di ricattare e speculare sul lavoro. Assumono al nero o al grigio e ti licenziano con un sms. Però dovremmo fare affidamento sulle imprese per la ripresa!

Basta con questo eterno ritornello sul valore delle imprese. I padroni sono interessati esclusivamente a far soldi e utilizzano il lavoro come arma di ricatto per aumentare lo sfruttamento. Bisogna ristabilire il senso vero delle cose e per farlo bisogna partire dalle condizioni in cui lavoriamo.

C’è un filo che lega la nostra vita di operai sia che lavoriamo in fabbrica o nei magazzini della logistica oppure nei porti o nei servizi, nel commercio o nelle campagne: è aumentato lo sfruttamento. Tengono bassi i salari e ci spremono fino all’osso senza più riguardo per orari, contratti e sicurezza. Per questo è ora di costruire un’azione comune e promuovere una mobilitazione che rimetta il lavoro al primo posto. La ripresa deve essere valutata sulla base di quanto lavoro buono, di qualità, ben retribuito viene realizzato.

Proponiamo l’organizzazione comune di una grande mobilitazione operaia a Roma per il prossimo 22 aprile che metta insieme le tante vertenze irrisolte e le mille voci inascoltate e punti ad invertire l’ordine delle priorità: prima il lavoro! E in quella data vogliamo costruire un grande sciopero di tutti quelli che producono e distribuiscono le merci in questo paese.

La ribellione degli studenti per gli omicidi di Lorenzo e Giuseppe e contro la pretesa di imporre la logica dell’impresa finanche nella scuola è la nostra stessa ribellione. Proponiamo di mobilitarci insieme, operai e studenti, a partire dalle condizioni di vita e di lavoro, ma non certo solo per noi ma per tutti. Per dare un segnale di riscossa a tutta la società.

Abbiamo una Piattaforma che vogliamo condividere con tutti quelli che si riconoscono nella stessa condizione e che sono stanchi di essere presi in giro. Essa è solo una base per la discussione, che rimane aperta, ma è soprattutto un invito alla lotta comune. I temi che qui riassumiamo in sintesi sono: basta con gli appalti, rialzo dei salari e delle pensioni e legge sul salario minimo, ritorno dello Stato in economia e nazionalizzazione dei settori strategici (Nuova IRI), riduzione dell’orario di lavoro, reato di omicidio sul lavoro e potenziamento degli istituti di controllo e tutela degli RLS, difesa del patrimonio pubblico (No al Decreto Concorrenza), stop al part time obbligatorio e ripristino del pagamento della quarantena.

Se non saremo noi operai a rimettere questi temi al centro della discussione, nessuno lo farà per noi. Hanno fatto in modo che il nostro punto di vista uscisse completamente di scena, come fossimo destinati ad estinguerci. E invece hanno continuato a spremerci spegnendo la nostra voce.

Senza di noi non ci può essere nessuna ripresa. Per uscire dalla crisi c’è bisogno della variante operaia.

14 febbraio 2022

Per adesioni  manifestazioneoperaia22aprile@gmail.com

Primi firmatari

Francesco Rizzo - Ex Ilva Taranto

Fabio Cocco - Sevel Atessa

Alessandra Benvenuti - Piaggio Pontedera

Cleofe Tolotta - Alitalia Fiumicino

Riccardo Rudino - GNV Porto di Genova

Josè Nivoi - Porto di Genova

Gabriele Severi - Marcegaglia Forlì

Fabio Barbo - Elettra Sincrotrone Trieste

Massimo Mazza - ALP Porto di Livorno

Ester Bassi - Esselunga Firenze

Fabiola Bravi - Energia e Ambiente Roma

Oihbi Noredine - Logistica TNT Trento

Annarita Simone - Logistica DHL Vicenza

Massimo Pedretti - Logistica SDA Roma

Maria Giorla - Logistica DHL Pavia

Zoumana Sylla - Lavoratori Migranti Vasto

Kouyate Souleymane - Lavoratori Migranti Viterbo

Claudio Ceccacci - Logistica Amazon

Vincenzo Guerrieri - Titan Finale Emilia

Soumaila Sambare - Bracciante Foggia

Alfa Bary - Bracciante Foggia

Romeo  Paquarelli - Sevel Atessa

Stefania Fantauzzi - Stellantis FCA Termoli          

Vollaro Ottavio - Atitech Napoli

Nunzio Briante  - Logistica GLD Caserta

Mario    Maddaloni - A2 Rete Gas Napoli

Ferdian Hoxha - Logistica  Safta Piacenza

 Tarek   Elderdah - Logistica Leroy Merlin Piacenza          

Khaled Noureddine - Logistica Gls  Piacenza

Hicham Kamkam - Logistica IKEA Piacenza

Cristina Gaggioli - GD Bologna

Silvia      Di Fonzo - Flextronics  Trieste   

Giancarlo  Marcialis - Alitalia Fiumicino

Gianni Bragalone - AVIO S.p.A. Frosinone

Simona Pellegrini - Ist. Poligrafico Zecca dello Stato  Roma

Mauro Panunzi - Compagnia Portuale Civitavecchia      

Romeo Pellicciari - CULMV porto di Genova

Mohamed Arafat - Antonio Ferrari Logistics Lodi

Florin    Zafi - Logistica Carrefour Pavia  

 Akum   Honore - Logistica Dhl Pavia       

 Mohamed Mhmza - Logistica Galbani Lodi

Shalabi Awad Elzeki Abou E. - Logistica Ceva Lodi             

Ruben   Sanchez - Logistica PAM-XPO Milano

Amro Omar Abdelghaffar - PROSUS Cremona   

 Mohammad Ayaz - Logistica Ikea Brescia            

Anghel Marius  Petrisor - Logistica Whirlpool Cremona

Emanuele Palmisano - ILVA in AS Taranto            

Angelo Pastore - Appalto Acciaierie Italia Taranto           

Antonio Marino - Appalto Acciaierie Italia Taranto          

Giuliano Giuliani - ALP porto di Livorno 

Alessio Accardo - MT Logistica   Livorno Toscana

Massimo Lami - Acciaieria  JSW  Piombino          

Simone Selmi - Piaggio  Pontedera         

Paolo Bonardi - CSO Firenze      

Andrea Sarti - CSO Firenze         

Luca  Lucchese Corradi - Vetri Speciali    Trento 

 Mirko   Amabile - Logistica ALS Triveneto  Isola Vicentina