E ci risiamo con i finti scioperi!
CGIL CISL UIL hanno deciso di rispondere con un finto sciopero generale al malessere che la nuova Legge di Stabilità, alias vecchia finanziaria, sta evidentemente provocando tra i loro iscritti.
Una manovra da far pagare ai pensionati, ai quali non si applicherà neppure quella miseria di sgravio fiscale che frutterà ai lavoratori attivi forse 30 centesimi al giorno, ma che in compenso si vedranno ridotta di un punto l’aliquota delle spese detraibili per interessi dei mutui, spese mediche e per l’istruzione; ai dipendenti pubblici che da cinque anni non vedono uno straccio di contratto e a quanto pare non lo vedranno fino al 2017 e che per questo periodo hanno già perso una media di 5.000 euro e che comporterà un ulteriore taglio ai loro salari pari al 10%.
Da far pagare a tutti i cittadini con una nuova tassa sulla casa, la TRISE, che potrebbe anche superare l’IMU, con un taglio di 1 miliardo nel 2014 alla spesa pubblica, che significa sforbiciate pesanti ancora alla sanità, già annunciate sotto forma di blocco del turnover, che significa privatizzazione dei pochi servizi locali rimasti pubblici e abbattimento di quello che rimaneva del welfare.
E ora CGIL CISL UIL rispondono con un poderoso sciopero di quattro ore da realizzare nell’arco di un mese a livello locale?
Ma chi vogliono continuare a prendere per fessi, dopo aver annunciato neppure tre settimane fa di essere pronti a mobilitarsi per difendere Letta ed il suo governo?
Qualcuno può spiegarci perchè mai, dopo anni e anni di finanziarie lacrime e sangue, di tagli alla spesa sociale, di privatizzazioni, di diminuzione del numero dei dipendenti pubblici, il debito pubblico aumenta invece di diminuire? Perché l’evasione fiscale aumenta mentre si fanno ampi sconti agli evasori e chi esporta capitali all’estero? Perché i burocrati europei continuano a finanziare le banche che praticano l’usura nei confronti dei cittadini inermi mentre riempiono i loro caveau di Titoli pubblici, i cui interessi vanno ad aumentare i deficit pubblici nazionali?
Le due giornate di sciopero generale e di manifestazioni nazionali del 18 e del 19 Ottobre hanno dato il segno che ormai costoro, veri e propri rottami della storia, sono fuori da un mondo di giovani e anziani, precari/e, di lavoratrici/ori, di migranti e rifugiati, di chi lotta per i bisogni primari a partire da casa e reddito, da tutti coloro insomma che portano sulle spalle il peso di una crisi che l’Europa Unita, il FMI, la BCE fanno pagare interamente alle fasce più deboli di quei paesi che la logica del capitale condanna alla marginalità e di cui il mercato ha bisogno per alimentare economie basate sullo schiavismo e su salari di fame.
Agli scioperi finti rispondiamo con una nuova alleanza sociale che si profila all’orizzonte, un blocco sociale che dovremo saper alimentare con intelligenza sulla strada dell’opposizione a questo Governo e a tutti quelli per i quali i diktat e le imposizioni della Troika sono legge.