dirett@web del 9 novembre 2007 - foto e video - Sciopero generale e generalizzato
La diretta con le iniziative dalle città.
In allegato le foto.
Ore 6,12 - Audionews
Oggi lo sciopero dei trasporti
06.12: Venerdì nero per trasporti, sanità, scuola e pubblica amministrazione. Nel mirino della protesta, proclamata dai sindacati di base, la Finanziaria e l'accordo sul Welfare. Previste oltre 30 manifestazioni nelle maggiori città italiane. I disagi più pesanti sul fronte trasporti: solo Alitalia ha cancellato 96 voli.
Ore 7,00 a Roma
RdB Sanità romana in volantinaggio nei maggiori ospedali per sottolineare la sofferenza dei lavoratori dovuta alla carenza di personale e ai bassi salari per contro le continue esternalizzazioni dei servizi e gli appalti milionari; si sottolinea l'impossibilità di aderire allo sciopero per molti lavoratori a causa della garanzia dei servizi di emergenza
Ore 8,30 a Fiumicino (RM)
I lavoratori del settore checkin e carico/scarico bagali -quasi tutti precari- sono intenzionati a partecipare allo sciopero; l'azienda, che non ha previsto le comandate, attraverso capi e capetti minaccia i lavoratori. La CUB ha avvisato le forze dell'ordine.
Ore 9,06 - Ansa
TRASPORTI: SCIOPERO; ROMA, TRAFFICO IMPAZZITO SUL GRA
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - Disagi, stamani, a Roma per gli automobilisti a causa dello sciopero generale dei sindacati di base che ha coinvolto i trasporti pubblici ed è coinciso con una giornata di pioggia. La paralisi della circolazione si è verificata già dal primo mattino, quando si sono create lunghe file sulla carreggiata interna del Grande raccordo anulare. Secondo quanto riferito dalla polizia stradale, sul raccordo, alle 8.30, risultava una coda ininterrotta dall'Appia alla Roma-Fiumicino. Sulla carreggiata esterna del raccordo i problemi risultavano invece limitati al tratto tra la Salaria e la Cassia. Particolarmente difficile è stata la situazione sull'Appia dove, a causa di un incidente stradale mortale avvenuto alle 7, all'altezza del km 17, c'erano mezzi in coda fino ad Albano. Intenso il traffico anche su tutte le consolari in entrata nella città.
Ore 9,45 - Radio Città Aperta
Roma - E' iniziato tra gli studenti delle università lo sciopero generale di oggi
A piazzale Aldo Moro sotto una pioggia battente circa 400 studenti stanno partendo dall'Università La Sapienza per incontrarsi con gli studenti medi e convogliare verso piazza della Repubblica per il grande corteo romano, che stando agli organizzatori dovrebbe essere il più partecipato tra i 30 convocati per oggi in altrettante città italiane. Già in questi giorni gli studenti hanno manifestato e occupato alcuni spazi contro la "fabbrica del sapere" che produce precarietà e subordinazione culturale. Martedì la protesta aveva avuto già un inizio significativo con la contestazione di un centinaio di studenti e ricercatori precari nei confronti del leader della CGIL Gugliemo Epifani, artefice di quel protocollo del 23 luglio siglato con il governo e nel mirino di tutte le sigle del sindacalismo di base.
Ieri mattina invece un corteo interno ha percorso le vie interne della città universitaria della Sapienza e occupato l'aula Sei della facoltà di Lettere. "Stiamo bloccando i cancelli di piazzale Aldo Moro dopo aver bloccato tutte le facoltà. Abbiamo purtroppo registrato un atteggiamento di enorme chiusura da parte delle autorità accademiche e repressivo da parte del governo. Gli studenti vogliono spazi. Oggi bloccheremo il traffico per bloccare la metropoli e partecipare " ha detto Vanessa, studentessa del Collettivo di Scienze Politiche, ai nostri microfoni
Anche il movimento di lotta per la casa si è già mobilitato con presidi davanti ad alcune occupazioni realizzate nelle ultime settimane. Blocco Precario Metropolitano e Asia Rdb stanno realizzando un blocco di Via Nomentana all'altezza di Piazza Sempione. "Il blocco della città è una forma di sostegno allo sciopero generale. Il paese deve segnalare a questo governo il dissenso dei precari, dei giovani e delle famiglie. Siamo contro la legge 431 varata all'epoca del precedente governo di Centrosinistra e chiediamo fortemente un finanziamento vero da parte delle istituzioni pubbliche per affrontare l'emergenza casa che coinvolge sempre più cittadini i cui salari e pensioni non riescono a stare al passo con l'incremento vertiginoso degli affitti e dei mutui" ha dichiarato ai nostri microfoni Paolo di Vetta dell'Asia-RdB. Anche il presidio di Piazza Sempione si trasformerà presto in corteo che raggiungerà il concentramento centrale a piazza della Repubblica.
Ore 9,55 a Napoli
Si ingrossa il concentramento, si aspettano i lavoratori da Salerno, Benevento, Caserta. Stamattina picchetti alla Fiat di Pomigliano. Buoni segnali dai posti di lavoro in merito all'adesione allo sciopero.
Ore 10,02 - Ansa
SCIOPERI: SCUOLA,CORTEO STUDENTI MANIFESTA DAVANTI MINISTERO
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - Una rappresentanza degli studenti romani ha dato vita ad un corteo che è partito stamani dal liceo Virgilio - il liceo classico del centro storico reduce da una recente occupazione - e ha raggiunto la sede del Ministero della pubblica istruzione . I collettivi studenteschi , che hanno chiamato in piazza alcune centinaia di giovani, intendono poi congiungersi al corteo dei cobas. Intanto viale Trastevere è rimasta bloccata dagli studenti che scandivano slogan contro la precarietà.
Ore 10,05 - Omniroma
SCIOPERO, CANCELLI BLOCCATI A LA SAPIENZA
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - Ingressi «bloccati» all'università La Sapienza. Un grosso striscione in cima al colonnato «Ateneo bloccato», un altro all'ingresso principale «Ateneo precarizzato chiuso per sciopero» ed accessi chiusi simbolicamente. È la protesta degli studenti universitari contro «la fabbrica del sapere» e «contro il Governo che con l'accordo del 23 luglio aumenta il precariato». Gli universitari si sono dati appuntamento alle 9 e dopo circa mezz'ora è partito un corteo che si unirà intorno alle 11 a via del Castro Pretorio con quello della scuola. Ad aprire il corteo un camion seguito da circa 200 studenti e da 4 carrelli della spesa pieni di sacchetti della spazzatura con su scritto «3+2=precariato». «No al numero chiuso. No ai tagli alla scuola e all'università in Finanziaria. No alla didattica dequalificata. Oggi i bamboccioni si ribellano» continuano a urlare al megafono i manifestanti. Gli accessi da piazzale Aldo Moro sono stati simbolicamente transennati.
Ore 10,10 a Bologna
Il corteo ancora non è partito. Lavoratori, studenti medi e universitari, precari ingrossano il concentramento, folto lo spezzone RdB CUB. Il corteo si congiungerà con un altro in partenza dalla zona università. Nel pomeriggio RdB e Asia RdB presidieranno le case in periferia per denunciare il caro-affitti.
Ore 10,20 a Genova
Il corteo sta partendo. Lavoratori, precari, studenti, centri sociali in piazza.
Ore 10,20 - Radio Città Aperta
Sta partendo ora a Genova il corteo del sindacato di base
"Sta partendo in questo momento sotto un cielo azzurro una grande manifestazione contro il massacro sociale. Mediaticamente la piattaforma è uscita su tutti i giornali, compresi quelli distribuiti gratuitamente nei trasporti pubblici. Chiediamo la stabilizzazione di tutti i precari che sono molto presenti nella manifestazione, siamo contro le esternalizzazioni nella sanità, i lavoratori delle riparazioni navali sono in piazza contro l'accordo del 23 luglio e il referendum truffa. Uno sciopero contro la Finanziaria e il massacro sociale. Non abbiamo governi amici e ne denunciamo le politiche al di là che governi il centrosinistra o il centrodestra. A Genova non ci sono altre organizzazioni sindacali radicate tra i lavoratori che non siano quelle di base. Siamo soddisfatti del risultato di oggi.
Esiste una sfiducia generalizzata nei confronti dei confederali che accettano tutto: privatizzazioni, liberalizzazioni, licenziamenti, aumenti del carico di lavoro. L'unità del sindacalismo di base è fondamentale per recuperare fiducia tra i lavoratori; abbiamo comunque già ottenuto un importante risultato sconfiggendo il piano di privatizzazione dei TFR appoggiato da governo e sindacati concertativi." Lo ha dichiarato ai nostri microfoni Attilio Ratto del coordinamento regionale delle RdB della Liguria.
Ore 10,23 - Omniroma
SCIOPERO, MARIANI (VERDI): «SU WELFARE SI STA FACENDO POCO»
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - «Ho aderito ufficialmente a questa manifestazione perchè i problemi che riguardano i giovani, il precariato e più in generale il welfare sono argomenti irrinunciabili sui quali sta facendo poco. Condivido i temi di questa manifestazione, sono cose già in discussione ma che vanno sollecitate». Lo ha dichiarato il presidente della commissione regionale Lavoro, Giuseppe Mariani, presente in piazza della Repubblica assieme ai sindacati di base Cobas, Cub ed Sdl, in attesa dell'avvio del corteo per lo sciopero generale.
SCIOPERO, BERNOCCHI (COBAS): «IN PIAZZA CONTRO LA PRECARIETÀ»
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - «Oggi scenderanno in piazza centinaia di migliaia di lavoratori precari, studenti e pensionati, per manifestare contro la precarietà quindi anche contro i provvedimenti contenuti nel pacchetto welfare. Siamo qui anche contro una finanziaria che dà fondi solo ai padroni e alla spesa militare. La finanziaria quest'anno assegna ai padroni 8 miliardi di euro, che si sommano ai 7 dello scorso anno, mentre non viene dato niente per migliorare i salari dei lavoratori dipendenti e per le detrazioni al lavoro dipendente». Lo ha dichiarato, Piero Bernocchi leader della Confederazione dei Cobas, presente a piazza della Repubblica in attesa dell'avvio del corteo per lo sciopero generale indetto dalle sigle sindacali di base Cub, Cobas e Sdl. «Cgil, Cisl e Uil evidentemente si sentono sindacati di governo - prosegue - se questi provvedimenti fossero stati presi dal governo Berlusconi ci sarebbero già stati tre o quattro scioperi. La nostra manifestazione porta avanti anche una contestazione alla politica generale del governo, per protestare contro i provvedimenti come quelli anti-rumeni appena presi. Qui comunque si svolgerà una manifestazione di carattere locale, che si ingrandirà numericamente quando arriveranno gli alti 8 cortei che si stanno svolgendo in varie parti della Capitale. Aspettiamo numerosi studenti che arriveranno con un corteo che partirà da La Sapienza. I conti sulla consistenza numerica della manifestazione si potranno fare verso le 11 quando confluiranno qui in piazza della Repubblica gli altri manifestanti ed il corteo principale partirà per arrivare a piazza Navona».
Ore 10,25 a Milano
Si sta muovendo il corteo.
Ore 10,30 a Roma
La piazza è piena, il corteo ancora non si muove in attesa di due spezzoni da Porta Pia e dall'Università.
Ore 10,30 - Radio Città Aperta
A Milano un corteo chilometrico
"Malgrado la posizione geografica il clima a Milano è caldo - ci dice al telefono Guido Trefiletti della Cub - il corteo è immenso, la coda non è ancora partita. Ci sono i lavoratori della Vodafone e della Wind esternalizzati. Ci sono centinaia di lavoratori di Malpensa. Siamo ancora all'inizio del corteo, arriveremo in piazza Duomo verso mezzogiorno se tutto va bene". Anche nel trasporto pubblico c'è una grossa adesione: "non c'è più un mezzo dell'Atm in giro per il centro della città" ha aggiunto Guido ai nostri microfoni. Forte la partecipazione giovanile così come nelle altre città; "il corteo è lunghissimo, non so ancora dare dati significativi, ma saremo 40.000-50.000" ha concluso Guido Trefiletti.
Ore 10,42 - Omniroma
SCIOPERO, A PIAZZA REPUBBLICA SVENTOLANO BANDIERE E STRISCIONI
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - «Fantasmi di tutto il mondo unitevi», firmato dal coordinamento Lavoratori fantasma del Sant'Andrea, «23 luglio accordo bidone, né scalone né scalini l'unica scala che vogliamo è la scala mobile della retribuzione», firmato dal sindacato dei Lavoratori Intercategoriale, «Una sola certezza, espellere Prodi e Berlusconi difendere reddito e pensioni», per Sinistra critica, «Comune di Roma fabbrica del lavoro precario!», per Rdb-Cub. È questo il contenuto di alcuni degli striscioni che stanno srotolando i manifestanti che si stanno radunando in piazza della Repubblica, per dare vita al corteo per lo sciopero generale contro la precarietà indetto dalle sigle sindacali di base Cobas, Cub ed Sdl. In piazza della Repubblica si stanno assemblando diverse centinaia di manifestanti in attesa dell'avvio del corteo. Bandiere rosse, striscioni ed un carro allegorico con issato sopra un fantoccio che riproduce le sembianze del presidente del Consiglio Romano Prodi, colorano la piazza.
Ore 10,44 - Ansa
SCIOPERO: COBAS; A ROMA SI RADUNA SINDACALISMO DI BASE
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - Le prime bandiere delle Rdb-Cub, dei Cobas e di Sdl cominciano a sventolare in piazza della Repubblica, a Roma, da dove in mattinata partirà la manifestazione promossa in concomitanza con la giornata di sciopero generale del sindacalismo di base. Mentre nella capitale si snoderà il corteo che raggiungerà piazza Navona, anche in altre città italiane si svolgeranno altre manifestazioni che riguardano tutte le categorie di lavoratori pubblici e privati. Tra i presenti in piazza della Repubblica Pierpaolo Leonardi, coordinatore nazionale delle Cub e Piero Bernocchi per la Confederazione dei Cobas.
Ore 10,46 - Ansa
SCIOPERO: A FIUMICINO CANCELLATI PER ORA 74 VOLI
(ANSA) - FIUMICINO (ROMA), 9 NOV - Giornata difficile anche per il trasporto aereo, per una serie di scioperi che si aggiungono a quello dei sindacati di base nel settore pubblico e privato, contro la precarietà e l'accordo sul welfare. All'aeroporto di Fiumicino sono per ora previsti 74 voli cancellati, per la maggior parte Alitalia: dei 37 collegamenti soppressi in partenza, 23 sono nazionali e 14 internazionali, mentre dei 37 in arrivo 19 sono nazionali e 18 internazionali. Dalle 10, e fino alle 18, è in corso lo sciopero generale proclamato dai sindacati di base Sdl e Cub (e con la partecipazione, negli scali di Fiumicino e Ciampino, di Filt Cgil, Cisl Uil, Ugl limitatamente alla società di handling FlightCare), mentre dalle 10 alle 14 l'agitazione riguarda il personale tecnico di linea Alitalia aderente a Uiltrasporti e dalle 10 alle 18 il personale navigante Alitalia aderente a Cisal Assovolo. Dalle 12 alle 16, inoltre, è in programma lo sciopero dei piloti Anpac della compagnia Eurofly. Alitalia che, sull'intera rete ha cancellato 96 voli, di cui 30 in partenza da Fiumicino, invita gli utenti a verificare i collegamenti interessati dalle agitazioni, contattando il numero unico 062222 o consultando il sito www.alitalia.it. A sua volta, Aeroporti di Roma informa i passeggeri dei possibili disagi con ripetuti annunci nelle aerostazioni e attraverso avvisi sul sito internet www.adr.it, mentre la società di handling FlightCare Italia fa sapere che per lo sciopero del proprio personale «sta mettendo in atto tutte le iniziative possibili per ridurre i disagi all'utenza».
Ore 10,48 - Ansa
SCIOPERO: LEONARDI, CONTESTIAMO ATTACCO A MONDO DEL LAVORO
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - «C'è in corso la votazione sulla Finanziaria che non risolve i problemi del mondo del lavoro. È in corso poi l'approvazione del pacchetto del welfare, che abbiamo pesantemente contestato, perchè lo riteniamo un attacco al mondo del lavoro». Così Pierpaolo Leonardi, coordinatore nazionale delle Cub, spiega le ragioni dello sciopero generale di oggi. «Siamo in piazza per questo - ha spiegato Leonardi - e da quello che stiamo vedendo finora, già dai trasporti e dalla gente che sta scendendo in piazza, lo sciopero è partecipato».
Ore 10,45 a Milano
Oltre due km di corteo e la coda è ancora bloccata a Largo Cairoli. In testa i lavoratori Vodafone; si attendono i lavoratori della SEA Malpensa. Oltre ai lavoratori e precari, molti studenti. Non si vedono circolare i mezzi dell'ATM.
Ore 10,50 - Radio Città Aperta
Firenze in piazza contro la precarietà e gli allarmismi delle forze dell'ordine
Una forte partecipazione al corteo di Firenze malgrado le intimidazioni delle autorità di polizia nei giorni scorsi. "La Prefettura ieri aveva parlato di ipotetici disordini che il nostro corteo avrebbe non si sa bene perché prodotto durante la giornata di oggi. Il corteo invece è numeroso, almeno 2000 le persone, è partito da un quarto d'ora. Sono presenti oltre ai lavoratori anche i centri sociali di Firenze e di altre città toscane. La situazione è tranquilla, molte bandiere colorano il corteo, gli striscioni puntano tutti il dito contro la precarietà. Ci sono molti precari degli enti locali, oltre che precari di diverse aziende sia pubbliche che private. Ci sono anche molti studenti provenienti sia dalle scuole superiori che dalle facoltà universitarie scesi in piazza con un sound system che anima il corteo. I primi dati parlano di una forte adesione allo sciopero nei posti di lavoro, una adesione capillare negli uffici pubblici e in alcune aziende. Avevamo già avuto sentore nei giorni scorsi che molto lavoratori non si sarebbero oggi recati al lavoro." Lo ha dichiarato Rocco Russo delle RdB di Firenze. Un altro corteo dei sindacati di base è in corso anche nelle vie di Pisa.
Ore 10,50 a Potenza
Durante il presidio presso la Regione c'è stato un incontro con il Presidente della Regione a cui ha partecipato il coordinatore nazionale Tiboni; sono state esposte le ragioni dello sciopero, si è evidenziato il problema dei licenziamenti alla Fiat tra cui un delegato sindacale CUB. Si attendono ancora i lavoratori del Vulture. Ci si sposterà in Prefettura per chiedere un incontro anche con il Prefetto.
Ore 10,50 - Omniroma
SCIOPERO, FERRANDO (PCL): «CORTEO CONTRO LA FINANZIARIA»
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - «Il sindacalismo di base ha avuto il merito di organizzare uno sciopero e delle manifestazioni contro la legge Finanziaria che regala altri 8 miliardi di dettassazioni degli utili alle grandi imprese, alle banche e alle assicurazioni, mentre colpisce il pubblico impiego, la scuola e aumenta le spese militari». Così, Marco Ferrando, portavoce nazionale del Partito comunista dei lavoratori (Pcl), in piazza della Repubblica per il corteo contro la legge finanziaria e la precarietà. «È scandaloso - ha aggiunto - che le direzioni confederali scelgano di sostenere questa finanziaria e ancor più scandaloso che i partiti della sinistra di Governo votino una legge finanziaria esaltata da Montezemolo. Lo sciopero di oggi è aria fresca e salutare».
Ore 11,10 a Cosenza
E' partito il corteo formato da tutto il sindacalismo di base della Calabria, molti i precari.
Ore 11,15 a Firenze
Il corteo è in movimento da circa mezz'ora. E' un grande e colorato corteo formato da tutto il sindacalismo di base, molti i lavoratori del pubblico impiego, i precari, studenti e centri sociali, il comitato di lotta per la casa, la Telecom, la Coop Livorno. Si ha notizia che lo sciopero ha bloccato la centrale del latte.
Ore 11,15 - Omniroma
SCIOPERO, LAVORATORI S.ANDREA SI TRAVESTONO DA FANTASMI
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - Circa 40 lavoratori interinali dell'ospedale Sant'Andrea sono presenti in piazza della Repubblica vestiti da fantasmi, con una tunica bianca ed un cappellino con due mani sulla testa, per prendere parte al corteo per lo sciopero generale, organizzato dai sindacati di base. «Sant'Andrea, sono passati due anni non avete fatto nulla di sinistra» firmato coordinamento Lavoratori fantasma del Sant'Andrea: questo lo striscione che portano con loro. «Oggi ci siamo vestiti da fantasmi perchè questo è il modo in cui siamo considerati - dice uno di loro - siamo quasi 400 lavoratori al Sant'Andrea a stare in questa condizione tutti interinali, ausiliari medici, personale amministrativo, magazzinieri. Ogni anno ci rinnovano questo tipo di contratto senza darci alcuna prospettiva di stabilizzazione».
Ore 11,19 - Agi
STUDENTI CONTESTANO VELTRONI IN PIAZZA OROLOGIO
(AGI) - Roma, 9 nov. - Circa duecento studenti provenienti dai licei romani Virgilio, Mamiani, Talete, Morgagni, Manara e Pasteur si sono dati appuntamento questa mattina in piazza dell'Orologio dove era prevista la presenza del sindaco di Roma e segretario nazionale del Partito democratico Walter Veltroni per contestare le politiche, a dire degli studenti, "troppo concilianti nei confronti della destra e dei fascisti". I ragazzi hanno citato, in particolare, cio' che e' successo all'indomani della morte di Renato Biagetti, il giovane del centro sociale Acrobax ucciso a Focene nell'agosto del 2006: "Veltroni ha mascherato le aggressioni fasciste e, prima fra tutte, quella che ha ucciso Renato Biagetti", a queste parole gridate al megafono il gruppo di ragazzi ha intonato "Renato vive e lotta insieme a noi" e poi ancora sono partite le note di Bella ciao cantata a pugni levati.
Ore 11.20 - RadioCittà aperta
Roma, Cortei studenteschi arrivano a Piazza dei Cinquecento
"Il corteo degli studenti universitari si è congiunto poco fa con gli studenti medi del Mamiani e del Virgilio e sono giunti a piazza dei Cinquecento dove da più di un’ora sono presenti migliaia di lavoratori in procinto di dare inizio al corteo principale indetto dai sindacati di base.
Il corteo degli universitari si è ulteriormente gonfiato nel corso della mattinata, si è svolto in maniera tranquilla nonostante non fosse autorizzato. Gli studenti hanno lungamente percorso le vie del Quartiere di San Lorenzo bloccando la viabilità. All’arrivo in via di Castro Pretorio la confluenza con gli studenti di alcune scuole medie, mentre altre si erano concentrati questa mattina in Piazza dell’Orologio, al centro di Roma. Sugli striscioni degli studenti parole d’ordine contro la deriva securitaria del governo e delle giunte locali di centro sinistra; la difesa del diritto alla mobilità e di quello a manifestare; la lotta contro le privatizzazioni. Quando il corteo è passato vicino ad una sede dell’aeronautica militare gli studenti hanno ribadito il loro impegno contro la guerra, contro le spese militari e la loro solidarietà alla lotta dei vicentini contro la base USA." Ce lo ha raccontato in diretta la nostra corrispondente Alessandra Cocaina. Il microfono è poi passato a Francesco, uno studente del Liceo Tasso: "Gli studenti medi sono oggi in piazza contro un governo che non ha cambiato affatto la sua linea politica rispetto al precedente esecutivo. Siamo in piazza per la difesa della scuola pubblica, per l’abolizione totale della riforma Moratti, contro la precarietà che rischia di rendere impossibile la vita degli studenti nel momento in cui entreranno nel mercato del lavoro. Siamo in piazza contro la legge 30, contro le Scuole-fondazioni perché non vogliamo che i privati mettano le mani sulla scuola pubblica. Siamo oggi qui per ribadire l’importanza dell’indipendenza delle lotte degli studenti rispetto a governi e forze politiche che si descrivono come amiche ma che in realtà cercano di strumentalizzare le mobilitazioni per deviare l’attenzione dai problemi reali".
Ore 11,21 - Dire
SCUOLA. STUDENTI PROTESTANO DAVANTI A MINISTERO
(DIRE) Roma, 9 nov. - Gli studenti dei licei Manara, Virgilio, Morgagni e Colonna hanno protestato stamattina davanti al ministero della Pubblica istruzione attorno alle dieci scandendo slogan contro la riforma Fioroni e la precarieta'. In particolare quelli del Virgilio, che negli scorsi giorni avevano occupato la scuola, sono arrivati in corteo da Via Giulia attraversando viale Trastevere. Sotto als ministero sono stati accesi diversi fumogeni. Ora gli studenti sie stanno spostando a piazza Esedra per unirsi alla manifestazione dei Cobas.
Ore 11,24 - Omniroma
SCIOPERO, PARTITO CORTEO PIAZZA DELLA REPUBBLICA
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - È partito il corteo contro la precarietà e contro la legge finanziaria che si sta muovendo da piazza della Repubblica e raggiungerà piazza Navona. In apertura lo striscione «No al protocollo del 23 luglio, no alla finanziaria, no alla precarietà. Diritto al lavoro - diritto al reddito».
Ore 11,24 - Ansa
SCIOPERO: MILANO;ATM, METRO REGOLARE,33% ADESIONE SUPERFICIE
(ANSA) - MILANO, 9 NOV - Non ha fermato le tre linee della metropolitana lo sciopero dei trasporti a Milano, indetto dai Cobas e altre sigle sindacali. L'ATM, nella situazione aggiornata alle ore 11, comunica che la circolazione dei treni sulle tre linee metropolitane è regolare. L'adesione allo sciopero per le linee di superficie è stata del 33%. C'è quindi una riduzione del servizio e fino alle ore 15, quando termina la prima fascia di sciopero, potranno verificarsi disservizi per quanto riguarda tram e autobus. La seconda fascia di sciopero è prevista dalle 18 al termine del servizio.
Ore 11.30 - Radio Città Aperta
A Torino in piazza anche i no TAV, assenti partiti centrosinistra
Ci ha raccontato Antonio Lania, delle RdB Cub di Torino: "Siamo partiti da mezzora, un corteo aperto dai precari con uno striscione che chiede lavoro vero e non nero, siamo passati davanti all'INPS dove un nostro delegato ha parlando ai lavoratori dell'azienda che ci ascoltano dalle finestre. Saremo almeno 10.000 e questi sono dati della Questura, non i nostri. Oggi in piazza anche il movimento no Tav della Val di Susa che lotta contro la devastazione ambientale. Non ci sono partiti politici a portare la loro solidarietà, come invece avviene ogni volta che si mobilitano CGIL CISL e UIL. Per la prima volta sul territorio regionale del Piemento sono stati organizzati autobus da ben 16 città, anche da zone che non si erano mai mobilitate. Registriamo una grande adesione dei lavoratori del trasporto pubblico. Con noi anche San Precario, i Cobas, i lavoratori della Cub di Novara, un grande spezzone per una scuola pubblica laica e gratuita. Un bilancio più che soddisfacente per questa giornata di lotta."
Ore 11,31 - Omniroma
SCIOPERO, MANIFESTANTI AFFLUISCONO IN VIA CAVOUR
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - «No al protocollo del 23 luglio, alla finanziaria, alla precarietà. Diritto al lavoro diritto al reddito». Questo lo striscione che apre il corteo per lo sciopero generale organizzato dalle sigle sindacali di base Cobas, Rdb, Sdl che è appena partito da piazza della Repubblica. In testa al corteo anche due manifestanti del Sant'Andrea vestiti da fantasmi. «Ma quali bamboccioni, ma quali fannulloni, qui lottiamo per salario e pensioni» urla nel megafono uno degli organizzatori dal camion che guida i manifestanti. La testa del corteo in questo momento sta imboccando via Cavour per dirigersi verso via dei Fori imperiali, in coda sta confluendo il corteo degli studenti proveniente dall'università La Sapienza. Appelli al sindaco Veltroni da parte del camion dell'organizzazione per richiamare la sua «attenzione sui problemi dei precari degli asili nido e le scuole materne».
Ore 11,34 - Omniroma
CORTEI, STUDENTI SFILANO: «IMBRATTATI MURI ASSESSORATO»
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - Si sta congiungendo con il presidio dei collettivi universitari il corteo partito da piazza Sempione e che dopo aver bloccato piazza Bologna e viale XXI Aprile sta raggiungendo via Castro Pretorio. Ha da poco superato invece piazza della Chiesa Nuova in corso Vittorio Emanuele il corteo degli studenti delle scuole medie che ha di nuovo bloccato il lungotevere. «Siamo circa un migliaio - dice uno degli studenti - abbiamo avuto notizia che questa notte giovani precari hanno imbrattato per protesta i muri dell'assessorato comunale alla Sicurezza e hanno scritto 'Walter texas rangers fuorì. Inoltre un altro gruppo ha chiuso un centro per l'avviamento professionale dell'Opus dei». Si è fermato invece a viale Marconi il concentramento partito da Roma Tre che raggiungerà con i mezzi pubblici piazza della repubblica. Infine bloccando Castro Pretorio avanzano con slogan e fumogeni i 300 senza casa dell'ex regina Elena e stanno arrivando a piazza Esedra. Tutto si è svolto in maniera pacifica con la presenza discreta delle forze dell'ordine a controllare la situazione.
Ore 11,35 - Ansa
SCIOPERO: ALLA FIAT DI POMIGLIANO ADESIONE DEL 90%
(ANSA) - NAPOLI, 9 NOV - Secondo quanto rende noto il sindacato, alla Fiat Auto di Pomigliano d'Arco, è massiccia l'adesione allo sciopero indetto dalle organizzazioni di base «contro il Governo Prodi, la precarietà, la repressione e la guerra»: i metalmeccanici, si legge in una nota, hanno aderito in una percentuale del 90%. Prevista una forte adesione anche al secondo turno. Le organizzazioni sindacali, insieme ad una delegazione dell'Area antagonista campana, hanno tenuto un'assemblea davanti ai cancelli della Fiat invitando i lavoratori in uscita per il turno di notte a partecipare alla manifestazione di protesta regionale in programma oggi a Napoli.
Ore 11,36 - Agi
SCIOPERO: A FIRENZE BIMBI ROM SFILANO IN CORTEO
(AGI) - Firenze, 9 nov. - Sono una quindicina i bimbi rom che sfilano a Firenze insieme ai genitori per lo sciopero indetto dal sindacalismo di base che vede oggi trentadue manifestazioni in tutta Italia. Vivono in case occupate che presto verranno sgomberate. Anche loro hanno le loro piccole grandi richieste: vogliono un pulmino per poter andare a scuola. C'e' paura tra la comunita' rom dopo la morte di Giovanna Reggiani. Hanno paura di essere cacciati ma in realta' vogliono solo un lavoro. Insieme a loro tanti magrebini tutti appartenenti al Movimento di lotta per la casa. Lamentano il fatto che non trovando lavoro tanti di loro sono costretti a rubare per poter mangiare. "Non ne possiamo piu'- si legge in un volantino - dei finti governi amici che in realta' sono solo servitori utili al mercato globale e alla guerra diffusa- Sono governi che vanno a braccetto con i padroni e con l'industria di guerra. Sono governi che cancellano i diritti e alimentano la precarieta' del lavoro e della vita". Urlano slogan 'le vostre condanne non ci fan paura, la nostra lotta sara' sempre piu' dura'. Sono oltre 3mila per gli organizzatori. La Questura attualmente non ha fornito dati ma da quanto si apprende e' una manifestazione che e' stata particolarmente attenzionata. Una falce e un martello su un grande striscione con scritto 'emergenza sicurezza? si' a quella sul lavoro'. E poi urlano ancora altri slogan 'basta sacrifici per i proletari contro la vertenza della precarieta'. Occupiamo tutta la citta''. E ancora 'Cgil, Cisl e Uil siete peggio di Cernobil'. 'Contro il precariato non basta una sfilata la legge 30 deve essere abrogata'. La manifestazione, indetta in tutta Italia, e' contro la Finanziaria e l'accordo del 23 luglio. Infine uno slogan contro l'assessore alla Sicurezza recita: 'Cioni leghista sei il primo della lista'. Falce e martello e pugni alzati per i giovani di sinistra.
Ore 11,38 - Omniroma
SCIOPERO, DA AVEZZANO PER PROTESTA ANCHE AMBULANZA 118
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - «Pane amore e sanità? Ma voi ndo ve curate». Questo il manifesto affisso dai lavoratori aderenti alla Rdb Sanità su un'ambulanza del 118 abruzzese. Questi manifestanti sono giunti a Roma da Avezzano con il loro mezzo di lavoro per prendere parte al corteo per lo sciopero generale organizzato dai sindacati di base a piazza della Repubblica. «Siamo qui per protestare contro i tagli e la carenza di mezzi di servizio - dice uno di loro - a parte questo catorcio che ha 30 anni abbiamo una sola ambulanza ad Avezzano, non basta per svolgere il servizio».
Ore 11,35 a Taranto
Il corteo da circa un'ora sfila per la città. E' partito dall'Arsenale militare, luogo simbolo dello smantellamento della P.A.
Lavoratori del pubblico impiego, precari, metalmeccanici e studenti formano il grosso del corteo.
Ore 11,40 a Cagliari
Il corteo è a metà percorso. Sono presenti i lavoratori e i precari di tutte le sigle del sindacalismo di base; pubblico impiego, chimici, metalmeccanici, lavoratori dei trasporti.
Ore 11,40 - Radio Città Aperta
Perugia - Sciopero contro morti sul lavoro e sindacati concertativi
Oggi al centro della mobilitazione in Umbria c'è la denuncia delle morti sul lavoro, essendo la regione che ha il triste primato delle cosiddette morti bianche. La mobilitazione è iniziata con una rappresentazione teatrale che ha proprio prodotto lo scandalo dei morti sul lavoro, con alcuni lavoratori vestiti con tute bianche che a un certo punto di sono macchiate di rosso. Quando il corteo è passato davanti alle sedi di CGIL e CISL i sindacati concertativi sono stati contestati dai lavoratori aderenti ai sindacati di base. Presenti soprattutto le Rdb, i Cobas e lo Slai, i lavoratori delle industrie di Spoleto che oggi portano in piazza anche la solidarietà ai cinque giovani che sono stati arrestati nei giorni scorsi e accusati di reati di terrorismo.
Ore 12,04 - Omniroma
SCIOPERO, AL CORTEO ANCHE I PRECARI ALITALIA DI FIUMICINO
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - In questo momento sono confluiti all'interno del corteo per lo sciopero generale organizzato dai sindacati di base in via Cavour anche alcune decine di lavoratori precari di Alitalia del personale di terra dell'aeroporto Leonardo Da Vinci. «Siamo lavoratori precari del personale di terra, operatori dei check-in, hostess di terra - dicono alcuni di loro - il 70% del personale dell'aeroporto è precario. Sappiamo di molti disagi in aeroporto legati allo sciopero».
Ore 12,10 da Roma
I primi dati sulla partecipazione allo sciopero ci dicono che 2 milioni di lavoratori hanno partecipato allo sciopero, superando di gran lunga la partecipazione a quello dello scorso anno.
A Roma sono scese in piazza oltre 50.000 persone così come a Milano.
Ore 12,10 - Radio Città Aperta
Da Taranto riparte la riscossa del mondo del lavoro e contro il degrado ambientale
Ci ha raccontato Pino Pellegrini delle RdB-CUB: "Stiamo sfilando in corteo davanti alla provincia con varie delegazioni. In piazza è sceso il precariato diffuso, le cooperative, i lavoratori dei servizi in appalto, quelli dell'arsenale militare e dell'Ilva, i lavoratori del trasporto pubblico, tante sigle del sindacalismo di base che stanno animando lo sciopero generale di oggi. Nella scelta della città in cui tenere la manifestazione regionale abbiamo privilegiato Taranto per il suo carattere di territorio degradato sul piano ambientale e sul piano sociale. Proprio da questo territorio vogliamo far ripartire un movimento di riscossa del mondo del lavoro, con un segnale forte al governatore Nichi Vendola che sembra aver tradito le aspettative che aveva destato la sua elezione. In piazza oggi sono rappresentate tante vertenze ambientali che stanno caratterizzando la mobilitazione nei territori della nostra regione"
Ore 12,14 - Adnkronos
SCIOPERO: DIPENDENTI SANITÀ PUBBLICA E PRIVATE IN PIAZZA
ADERISCONO ALLO SCIOPERO NAZIONALE INDETTO DAI SINDACATI DI BASE
Roma, 9 nov. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Una nutrita rappresentanza di lavoratori della sanità, pubblica e privata, si è data appuntamento a Roma in Piazza della Repubblica per un corteo di protesta contro la Finanziaria. Sono medici, veterinari, infermieri e personale tecnico amministrativo che aderiscono allo sciopero nazionale di tutte le categorie del pubblico impiego e del privato indetto oggi, per l'intera giornata, dalle organizzazioni sindacali Cub, Sdl intercategoriale, Confederazione Cobas, Cib Unicobas, Slai Cobas, A.L. Cobas, Usi Ait e Confederazione unione sindacale italiana. Oltre al corteo di Roma sono previste manifestazioni a livello regionale. «Lo sciopero - riferisce all'ADNKRONOS SALUTE Mariateresa Pascucci, responsabile del settore sanità della Confederazione unitaria di base (Cub) - comporterà l'astensione dal lavoro per l'intera giornata. È stato indetto per dire no alla Finanziaria 2008 e alla concertazione di luglio tra il Governo e i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil sul Welfare». Tra le richieste degli scioperanti: rivalutazione dei salari, taglio delle tasse con abbassamento dell'aliquota Irpef dal 23% al 18%, lavoro stabile e rilancio della previdenza pubblica. Numerosi gli striscioni di protesta. Molti prendono di mira la campagna 'Per una buona sanita', promossa dal ministero della Salute e realizzata dal noto pubblicitario Oliviero Toscani. Si va dallo striscione 'Tagli, appalti e precarietà, è questa la vostra sanità?', che fa il verso allo slogan 'Pane, amore e fantasia' scelto per la campagna ministeriale. E ancora, un più irriverente 'La Turco non fa uso solo di toscani...'.
Ore 12,14 - Ansa
TRASPORTI: STRETTO; PROTESTA DIPENDENTI RFI,BLOCCATI APPRODI
(ANSA) - MESSINA, 9 NOV - Gli approdi per gli imbarchi e sbarchi delle navi traghetto delle Ferrovie nello stretto di Messina sono bloccati da pochi minuti da una trentina di lavoratori a tempo determinato della Rfi. I lavoratori protestano contro la decisione della società di trasferire la nave 'Scillà da Messina a Civitavecchia e di operare una conseguente variazione dell'organizzazione del lavoro, senza la prevista trattativa sindacale. Ieri i sindacati avevano deciso di spostare lo sciopero e il blocco dei traghetti, in programma oggi, al prossimo 19 novembre, dopo una richiesta in tal senso avanzata dal Prefetto. A causa del blocco, si stanno dunque creando numerose code agli imbarcaderi dei privati; sebbene i dipendenti della società Caronte siano in sciopero, l'azienda sta garantendo i servizi minimi.
Ore 12,18 - Omniroma
SCIOPERO, ORGANIZZATORI: 50MILA LE PRESENZE
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - Gli organizzatori del corteo per lo sciopero generale organizzato dalle sigle sindacali Cobas, Rdb, Sdl, riferiscono che «le manifestazioni organizzate questa mattina a Roma stanno facendo registrare la presenza di 50.000 persone».
Ore 12,28 - Ansa
SCIOPERO: STOP COBAS, 400 MILA IN CORTEO; DISAGI CONTENUTI
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - E' la Capitale a patire, nella prima parte della giornata, le maggiori conseguenze dello sciopero generale dei sindacati di base, in corso in tutt'Italia. Nelle altre principali citta' si registrano al momento disagi limitati. Gli organizzatori parlano di ''adesioni oltre le aspettative'' e di un totale di 2 milioni di lavoratori in sciopero di tutte le categorie. Secondo la Cub sono 50.000, tra cui molti precari, i manifestanti a Roma, altrettanti a Milano. Circa 400.000 in tutt'Italia dove si stanno svolgendo 25 cortei. Traffico impazzito sul Grande raccordo anulare di Roma fin dalle prime ore; giornata difficile all'aeroporto di Fiumicino: 74 voli gia' cancellati, per la gran parte di Alitalia. Alla protesta di Sdl e Cub, dalle 10 alle 18 (con la partecipazione, a Fiumicino e Ciampino, di Filt Cgil, Cisl Uil, Ugl limitatamente alla societa' di handling FlightCare), si aggiungono infatti altri scioperi; dalle 10 alle 14 stop del personale tecnico di linea Alitalia aderente a Uiltrasporti e dalle 10 alle 18, del personale navigante Alitalia aderente a Cisal Assovolo. Dalle 12 alle 16 inoltre si fermano i piloti Anpac di Eurofly. Intanto, sempre nella Capitale e' incorso il corteo di Cub, Cobas, Sdl, rappresentanze di base e molti stdenti. A Milano lo sciopero non ha fermato per ora le tre linee della metropolitana, riduzione del servizio del 30% invece sulle linee di superficie e i disservizi potrebbero proseguire fino alle 15. Disagi e cancellazioni negli scali di Linate e Malpensa. Metro e traffico regolari a Torino dove secondo le Rappresentanze di base l'adesione dei lavoratori dei trasporti sarebbe dell' 80% e di poco piu' bassa negli uffici pubblici. Mattinata tranquilla a Napoli: la protesta non sta causando particolari disagi, sostanzialmente regolari i mezzi pubblici comprese funicolari e circumvesuviana. Treni regolari in Emilia Romagna, dove si registrano solo due cancellazioni, sulla tratta Bologna-Porretta. Situazione tranquilla anche in Sicilia dove il traffico ferroviario e' regolare cosi' come i mezzi pubblici urbani a Palermo e Catania. Bloccato invece un treno alla stazione di Padova da un gruppo di 'disobbedienti' che vogliono raggiungere Venezia, senza pagare il biglietto, per partecipare al corteo dei Cobas. Sempre in Veneto vengono segnalati code, intasamenti e forti disagi al traffico automobilistico, a causa dello sciopero che ha fatto riversare una massa di auto e mezzi privati sulle strade. Cortei con bandiere e striscioni inneggianti alla lotta contro il precariato si stanno svolgendo in molti citta' e in quasi tutti capoluoghi di regione.
Ore 12,28 - Adnkronos
SCIOPERO: COBAS, MIGLIAIA DI LAVORATORI IN PIAZZA
PIU' DI UN MILIONE E MEZZO HANNO INCROCIATO LE BRACCIA
Roma, 9 nov. (Adnkronos) -Centinaia di migliaia di lavoratori hanno partecipato oggi alle oltre 30 manifestazioni in occasione dello sciopero generale indetto dai Cobas, insieme ad altri sindacati di base come la Cub-RdB e l'SdL, ai principali Centri sociali, alle strutture studentesche, ai movimenti di lotta per la casa e dei migranti. Lo annuncia in una nota la Confederazione dei Cobas precisando che sono stati bloccati i trasporti, le scuole, i servizi pubblici e amministrativi, in una giornata di sciopero che ha coinvolto piu' di 1 milione e mezzo di lavoratori. Lo sciopero, dell'intera giornata, spiegano i Cobas, e' stato indetto per cancellare il Protocollo del 23 luglio ''che massacra ulteriormente il sistema pensionistico e rende permanente la precarieta' del lavoro; per abrogare la legge 30 e il pacchetto Treu; contro la Finanziaria, che non stanzia le risorse per il rinnovo dei Contratti di scuola e pubblico impiego e da' soldi solo al padronato, e la politica economico-sociale del governo Prodi''. Tra le altre motivazioni che hanno portato i lavoratori ad incrociare le braccia, il diritto al lavoro stabile e al reddito; la difesa e il potenziamento la scuola, la sanita' e i servizi sociali pubblici; il taglio drastico delle spese militari; contro le politiche securitarie, il razzismo e la xenofobia; per dire no al monopolio Cgil-Cisl-Uil sui diritti sindacali e per la democrazia nei luoghi di lavoro''.
Ore 12,41 - Adnkronos
SCIOPERO: COBAS, MIGLIAIA DI LAVORATORI IN PIAZZA
PIU' DI UN MILIONE E MEZZO HANNO INCROCIATO LE BRACCIA
Roma, 9 nov. (Adnkronos) -Centinaia di migliaia di lavoratori hanno partecipato oggi alle oltre 30 manifestazioni in occasione dello sciopero generale indetto dai Cobas, insieme ad altri sindacati di base come la Cub-RdB e l'SdL, ai principali Centri sociali, alle strutture studentesche, ai movimenti di lotta per la casa e dei migranti. Lo annuncia in una nota la Confederazione dei Cobas precisando che sono stati bloccati i trasporti, le scuole, i servizi pubblici e amministrativi, in una giornata di sciopero che ha coinvolto piu' di 1 milione e mezzo di lavoratori. Lo sciopero, dell'intera giornata, spiegano i Cobas, e' stato indetto per cancellare il Protocollo del 23 luglio ''che massacra ulteriormente il sistema pensionistico e rende permanente la precarieta' del lavoro; per abrogare la legge 30 e il pacchetto Treu; contro la Finanziaria, che non stanzia le risorse per il rinnovo dei Contratti di scuola e pubblico impiego e da' soldi solo al padronato, e la politica economico-sociale del governo Prodi''. Tra le altre motivazioni che hanno portato i lavoratori ad incrociare le braccia, il diritto al lavoro stabile e al reddito; la difesa e il potenziamento la scuola, la sanita' e i servizi sociali pubblici; il taglio drastico delle spese militari; contro le politiche securitarie, il razzismo e la xenofobia; per dire no al monopolio Cgil-Cisl-Uil sui diritti sindacali e per la democrazia nei luoghi di lavoro''.
Ore 12,42 - Ansa
SCIOPERO: ROMA, CORTEO COBAS CONTRO FINANZIARIA
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - ''No al protocollo del 23 luglio, no alla Finanziaria, no alla precarieta'. Diritto al lavoro, diritto al reddito''. E' questo lo striscione che apre il corteo partito da Piazza della Repubblica, a Roma, organizzato dai sindacati di base in concomitanza con la loro giornata di sciopero generale. Dietro il grande striscione sono sventolate le bandiere dei Cobas e delle Rdd Cub che partecipano alla protesta nazionale. In piazza, nella Capitale, sono scesi lavoratori, tantissimi i precari della Sanita' e della Scuola che aderiscono al sindacalismo di base. Tra i manifestanti i lavoratori interinali e delle cooperative dell'Ospedale Sant'Andrea che, travestiti da fantasmi, con tanto di lenzuolo bianco indosso e cappello da fantasma, stanno sfilando lanciando il messaggio ''Sono passati due anni non avete fatto niente di sinistra'', come recita un loro striscione. Accanto ci sono altri colleghi della Sanita' di Roma e del Lazio e anche un'ambulanza che sfila a sirene accese. Su una di queste ambulanze che ha circolato a sirene accese erano attaccati tanti cartelli tra cui ''La Sanita? Un'unica grande lista di attesa'', ma c'era anche lo striscione della Rdb Sanita' Roma e Lazio che recita ''Tagli appalti e precarieta' e' questa la vostra Sanita' ''. Mentre il corteo ha sfilato per le vie del centro di Roma, si sono uniti alla manifestazione anche gli studenti universitari di Roma. Ci sono stati poi i Cub della Scuola, le Rdb del Pubblico impiego. Ha sfilato anche una grande statua in cartongesso del presidente del Consiglio Romano Prodi, messa su un camioncino e accanto un cartello con la scritta ''Manifesto perche' sono precario anch'io''.
Ore 12,46 - Omniroma
SCIOPERO, MANIFESTANTI A LARGO TORRE ARGENTINA
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - La testa del corteo per lo sciopero generale organizzato dalle sigle sindacali di base in questo momento sta transitando a Largo Argentina per poi concludere la manifestazione a piazza Navona. Il resto dei manifestanti, divisi in diversi tronconi, sta avanzando lungo piazza Venezia e via dei Fori imperiali.
Ore 12,48 - Apcom
SCIOPERO/ SINDACATI DI BASE: PARTECIPANO DUE MILIONI LAVORATORI
Dal trasporto locale alla scuola, 400 mila in piazza
Roma, 9 nov. (Apcom) - Secondo i sindacati di base che hanno indetto lo sciopero generale di oggi sono circa due milioni i lavoratori che si astengono dal lavoro con un'adesione all'agitazione "oltre le aspettative", in tutte le categorie sia nel pubblico che nel privato, mentre in piazza sono scese in tutta Italia oltre 400mila persone. Secondo gli organizzatori, 50 mila partecipano al corteo di Roma, altrettanti sfilano per le vie di Milano in un serpentone lungo due chilometri. Altissima, secondo i Cub la partecipazione di lavoratori precari alla manifestazione di Roma: dai precari dell'Ikea a quelli di Vodafone, alle educatrici degli asili nido del Comune di Roma.
Ore 12,46 - Ansa
SCIOPERO: ROMA; FERRANDO (PCL), RENDO MERITO A COBAS
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - ''Sono qua perche' il sindacalismo di base ha avuto il merito di organizzare uno sciopero e delle manifestazioni contro la legge Finanziaria che si sta votando in Parlamento''. Lo ha detto il portavoce nazionale del Partito comunista dei lavoratori Marco Ferrando che stamani e' in piazza della Repubblica, a Roma, per partecipare al corteo dei sindacati di base. ''E' una legge Finanziaria che regala altri 8 miliardi di detrazione degli utili alle grandi imprese, alle banche e alle assicurazioni - ha aggiunto Ferrando - mentre colpisce il pubblico impiego e la scuola e aumenta le spese militari''. Per Marco Ferrando e' ''semmai scandaloso che le direzioni confederali decidano di sostenere questa Finanziaria ed e' ancor piu' scandaloso che i partiti della sinistra di governo votino una legge Finanziaria esaltata da Luca Cordero di Montezemolo''. ''A maggior ragione - ha concluso Ferrando - in questo quadro lo sciopero di oggi e' aria fresca e salutare''.
Ore 13,00 - Comunicato Federazione RdB CUB Liguria
Genova. Grande partecipazione nazionale allo
SCIOPERO GENERALE
indetto da tutto il sindacalismo di Base nella giornata di oggi.
A Genova un corteo di 3.000 lavoratori e di aderenti ai centri sociali ha bloccato il centro cittadino per ore.
Hanno sfilato lavoratori e lavoratrici di tutti i settori pubblici e privati: delle cooperative sociali e di produzione, del settore Autoferrotranvieri, del settore Portuale, della Scuola, delle Autostrade, delle Guardie Giurate, della Sanità, dell’Università, del Comune, della Provincia, della Regione, delle Agenzie Fiscali, dei Ministeri Economia, Grazia e Giustizia, Trasporti, Beni Culturali, Infrastrutture, Difesa, Interni, del Parastato INAIL, INPDAP, ENPALS e INPS ed i precari del pubblico impiego.
In Italia è necessario un sindacato pronto, disposto ed in grado di rappresentare gli interessi dei lavoratori, più o meno precari, più o meno italiani.
La riuscita della giornata di lotta ci incoraggia come CUB insieme a tutto il sindacalismo di base ad andare avanti su questa strada.
UN ALTRO SINDACATO E’ POSSIBILE
Ore 13,00 - Ansa
SCIOPERO: MILANO; A MALPENSA 46 VOLI CANCELLATI, A LINATE 33
(ANSA) - MILANO, 9 NOV - A Malpensa 46 voli cancellati, a Linate 33. Questo è il bilancio dello sciopero negli scali milanesi, secondo la Sea, la società che li gestisce. Per la precisione a Malpensa sono stati cancellati 22 voli in arrivo e 24 in partenza, a Linate 16 in arrivo e 17 in partenza. Secondo la Sea, non sono stati molti i disagi per i passeggeri dei voli annullati: in buona parte, già informati, non si sono infatti neanche presentati in aeroporto.
Ore 13,00 - Radio Città Aperta
Bologna: diventa realtà la parola d'ordine della generalizzazione dello sciopero
Il corteo di Bologna - aperto da tre asini sui quali campeggiavano le scritte "Cgil Cisl e UIL" - sta iniziando a entrare nella piazza Verdi, dove si terranno gli interventi finali. Queste le parole di Luigi Marinelli delle RdB Cub: "Abbiamo attraversato tutto il centro. Nel corteo tante realtà del lavoro privato, del settore pubblico, delle realtà di lotta della città, delle associazioni degli inquilini, gli studenti. Tutti insieme hanno trasformato in una realtà la parola d'ordine della generalizzazione dello sciopero. E' partita anche qui a Bologna la raccolta delle firme, curata dalla Rete Nazionale Disarmiamoli, sulla legge di iniziativa popolare contro basi militari, trattati internazionali e missioni all'estero. La giornata non si conclude con la manifestazione di questa mattina, perché nel pomeriggio l'ASIA-RDB realizzerà dei presidi contro il caro affitti e per il diritto alla casa in diversi quartieri della città. Registriamo a Bologna un'alta partecipazione dei lavoratori immigrati che protestano contro le leggi razziste varate dal governo Prodi e la deriva securitaria del centrosinistra in generale. Al corteo c'erano anche delle mamme che chiedono che gli asili nido e le scuole siano garantiti a prezzi accessibili, ed è questo il nostro concetto di sicurezza e non certo quello propagandato dalle autorità di governo e dalle forze politiche anche della cosiddetta sinistra radicale che utilizzano l'allarme sulla criminalità per deviare l'attenzione dei cittadini dai veri problemi sociali e dalla mancanza di garanzie per i lavoratori. Per ora possiamo dare un dato parziale sulla partecipazione che è intorno alle 6000 persone. Segnalo la presenza di uno striscione che riportava la scritta "Fannulloni in lotta" mentre su un altro campeggiava uno slogan contro la triennalizzazione dei contratti dei dipendenti pubblici."
Ore13,07 - Asca
SCIOPERO GENERALE: CUB, ADERISCONO OLTRE DUE MILIONI DI LAVORATORI
(ASCA) - Milano, 9 nov - Lo sciopero generale nazionale di 24 ore indetto dal sindacato di base ha visto una partecipazione di almeno 2 milioni di lavoratori. E durante lo sciopero, secondo i dati diffusi dalla Cub, si sono svolte 32 manifestazioni nei capoluoghi di regione e nelle principali citta'. A Milano e Roma sono oltre 50 mila persone le persone che hanno partecipato ai cortei. E nel capoluogo lombardo in piazza sono scesi anche i lavoratori del Teatro alla Scala. Bloccati gli aeroporti di Fiumicino e Malpensa, con alta adesione dei lavoratori del trasporto pubblico locale. Alla Fiat di Pomigliano ha scioperato il 70% dei lavoratori. Dito puntato sulle ''politiche liberiste di governi succubi a padronato e banchieri'' e sulla ''concertazione di Cgil, Cisl e Uil'' che per la Cub ''hanno generato bassi salari, precarizzazione del lavoro, riduzione dello stato sociale, aumento delle tasse per i lavoratori e un gigantesco trasferimento di reddito ai profitti e alle rendite''. Tra il 2007 e il 2008, denuncia il sindacato di base, ''sono stati concessi sgravi fiscali e contributivi permanenti alle imprese per 8 miliardi di euro all'anno. Ai lavoratori un futuro precario, aumento dell'eta' pensionabile, riduzione delle pensioni attese e una presa in giro sui lavori usuranti''. La confederazione unitaria di base chiede pertanto ''salari europei, lavoro stabile con l'abolizione del pacchetto Treu e della legge 30, taglio delle tasse su salari e pensioni portando la prima aliquota Irpef dal 23 al 18%, rilancio della previdenza pubblica''.
Ore 13,10 - Radio Città Aperta Palermo. In piazza l'opposizione sociale e sindacale in una realtà dominata dall'omertà e dalla cappa dei poteri occulti
Ha affermato ai nostri microfoni Paolo di Gaetano, coordinatore regionale siciliano delle RdB - "E' stata una manifestazione soddisfacente in termini di partecipazione, almeno 1500 persone. Una presenza più che rispettabile in una realtà dominata dal controllo della criminalità organizzata e da una classe politica subalterna totalmente agli interessi forti, anche con derivazioni di carattere sindacale all'interno dei sindacati confederali e concertativi. Anche a Palermo oltre ai lavoratori al corteo hanno partecipato i centri sociali della città mentre era scarsa la presenza dei partiti del centrosinistra. Qua il governo sta costruendo 4 megainceneritori che costituiranno una vera e propria bomba ecologica alla quale partiti e sindacati ufficiali non si oppongono, l'opposizione è appannaggio dei sindacati di base e di alcune associazioni ambientaliste che cercano di rompere il muro di silenzio e di omertà. Abbiamo chiesto la stabilizzazione di più di 3000 lavoratori socialmente utili sfruttati dalle amministrazioni pubbliche"
Ore13,11 - Agi
SCIOPERI: SINDACATI BASE, FERMI OLTRE 2 MILIONI LAVORATORI
(AGI) - Roma, 9 nov. - Sono circa due milioni i lavoratori che hanno aderito, secondo i primi dati forniti dai sindacati di base, allo sciopero generale di tutti i settori indetto oggi. Per gli organizzatori, gli oltre 25 cortei in corso in tutta Italia, hanno portato piu' di 400 mila persone in piazza: 50 mila nel corteo che si sta svolgendo a Roma e altrettante in quello a Milano. Oltre alle sigle che hanno indetto lo sciopero (Cub, Cobas e Sdl e altre sigle dei sindacati di base) sarebbero presenti anche il coordinamento universitario, i movimenti di lotta per la casa e i centri sociali.
Ore 13,15 - Ansa
SCIOPERO: ROMA, AL VITTORIANO SCRITTA CONTRO VELTRONI
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - Una scritta contro il sindaco di Roma, Walter Veltroni, tracciata con una bomboletta di vernice spray, è stata fatta in un muro laterale del Vittoriano durante il corteo dei sindacati di base che sta sfilando a Roma. La scritta, lunga un metro e 50, diceva «ore nove casa della Letteratura 9/11 sindaco Veltroni non pervenuto».
Ore 13,23 - Omniroma
SCIOPERO, CORTEO MANIFESTANTI SI RADUNA IN PIAZZA NAVONA
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - I manifestanti del corteo contro la legge finanziaria e la precarietà stanno lentamente confluendo a piazza Navona dove a breve la manifestazione si concluderà con un concerto dell'orchestra di Roma e del Lazio, composta di «30 musicisti da mesi senza stipendio perché Veltroni parla di cultura ma ha tagliato i fondi», ha detto dal palco Emilia, aderente Rdb. «Cattedre vacanti vogliamo gli insegnanti», cantano alcune insegnanti precarie.
Ore 13,30 - Radio Città Aperta Un grande corteo attraversa il centro di Roma
Alta l'adesione allo sciopero nel settore pubblico
Roma - La testa del grande e partecipato corteo della capitale è già arrivato a piazza Venezia mentre la coda è ancora all'inizio di via Cavour. Si può parlare già di 50.000 partecipanti a questa manifestazione incentrata nella denuncia della precarietà e del protocollo del 23 luglio, della spesa militare, della Finanziaria 2008. La richiesta dei lavoratori è quello di un reddito per tutti. E' stata forte l'adesione dei lavoratori del trasporto pubblico come dimostra l'assenza di autobus in città. All'interno del corteo sono visibili i lavoratori del comparto Sanità, le lavoratrici dell'Alitalia che protestano contro la ristrutturazione e la privatizzazione della compagnia di bandiera. Ci ha raccontato Flavio, un precario che lavora alla Camera dei deputati da ormai 5 anni: "Siamo una cinquantina noi precari impiegati alla Camera, dopo vari cambiamenti di mansione ora siamo disoccupati dal 3 ottobre. Siamo elettricisti, idraulici, dattilografe, pittori, addetti alla manutenzione. Pretendiamo la stabilizzazione viste anche le dichiarazioni di Bertinotti, rimaste disattese finora, sulla necessità di affrontare la precarietà del mondo del lavoro. Io non so cosa mi succederà nel giro di 3 o 6 mesi. Come si fa a vivere così?". Tanti anche i lavoratori socialmente utili presenti al corteo. Ci ha spiegato Adriano, uno di loro: "Sono in questa condizione ormai dal 1995, cioè da ben 12 anni. Se hanno così bisogno di noi perché non ci assumono con un contratto a tempo indeterminato? E' una questione di giustizia sociale". A Roma era visibile uno striscione dei lavoratori dell'Ikea che hanno scioperato già sabato scorso. A Piazza Navona, ad attendere i manifestanti, un concerto della Banda di Roma che ha aderito alla giornata di sciopero generale per protestare contro il taglio dei fondi alla cultura. Se a Roma il corteo ha visto la presenza di almeno 50.000 persone, è di oltre 400,000 quello che riguarda il totale delle tante manifestazioni convocate in Italia. A Roma cominciano ad arrivare i primi dati sull'adesione allo sciopero particolarmente alti negli ospedali, nelle scuole e negli asili nido con punte anche dell'80%, nel trasporto pubblico di superficie con punte del 70%.
Ore 13,32 - Agi
SCIOPERO: PUGNI CHIUSI E FALCE E MARTELLO A FIRENZE
(AGI) - Firenze, 9 nov. - Pugni chiusi e falce e martello ad aprire il corteo di stamane a Firenze. 'O bella ciao' a chiuderlo. Oltre tremila per gli organizzatori i manifestanti scesi in piazza nel capoluogo toscano, come nelle altre 31 citta' italiane, per urlare il loro no contro la Finanziaria e l'accordo del 23 luglio. Uno sciopero indetto da "sindacalismo di base". Bambini, giovani e meno, tutti scesi in piazza per reclamare il loro diritto alla casa e lo stop alla guerra. "Non ne possiamo piu' - si legge in un manifesto di movimento di lotta per la casa a Firenze - di una magistratura, quella fiorentina che si ingolfa solo nel processare le protagoniste e i protagonisti delle trasformazioni sociali. Anni di condanne per chi tutela il diritto alla casa e altri anni (troppi) di richiesta per chi si e' battuto in prima persona contro la guerra o per chi ha difeso Genova dalla mattanza nei giorni del G8. Sono sempre uguali, forti con i deboli e deboli con i forti". In prima fila a sfilare i centri popolari fiorentini. "E' uno sciopero - si legge nel loro volantino - con un chiaro significato politico che non vuole essere solo contro il Governo Prodi ma contro tutti i governi che perseguono e vogliono perseguire le stesse politiche antipopolari". Per i centri sociali "e' necessario che tutte le realta' e i singoli che si riconoscono nella contrarieta' a queste misure antipopolari si mobilitino per favorire la partecipazione piu' ampia e il successo migliore dello sciopero e delle future iniziative".
Ore 13,41 - Adnkronos SCIOPERO: CREMASCHI, OGGI SEGNALE IMPORTANTE PER SINDACALISMO CONFEDERALE
Roma, 9 nov. - (Adnkronos)- ''La mobilitazione del 9 novembre e' un importante segnale per il sindacalismo confederale''. A sottolinearlo e' il segretario nazionale della Fiom, Giorgio Cremaschi, che cosi' commenta l'adesione allo sciopero indetto dai sindacati di base contro la finanziaria e il protocollo sul welfare. ''La forte partecipazione alle manifestazioni e, in alcuni settori agli scioperi indetti dai movimenti e dal sindacalismo di base, e' un importante segnale che afferma la necessita' di continuare la lotta contro la precarieta', per i salari e i diritti'', dice Cremaschi. ''Ritengo che Cgil, Cisl e Uil- prosegue Cremaschi- debbano tenere conto della mobilitazione di questa giornata che ha coinvolto, in particolare, lavoratrici, lavoratori e giovani precari. E' tutto un mondo del lavoro con cui il sindacalismo confederale deve confrontarsi e misurarsi, senza porre steccati preventivi. Si ripropone inoltre la questione centrale di un sistema di regole e democrazia sindacale, definito anche per legge, che garantisca ai lavoratori il diritto a decidere pienamente sulla rappresentanza e sugli accordi''.
Ore 13,50 - Ansa SCIOPERO: CREMASCHI, MOBILITAZIONE SEGNALE PER CONFEDERALI
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - La forte partecipazione alle manifestazioni e, in alcuni settori agli scioperi indetti dai movimenti e dal sindacalismo di base, è «un importante segnale che afferma la necessità di continuare la lotta contro la precarietà, per i salari e i diritti». Lo afferma il segretario nazionale della Fiom-Cgil e leader della Rete 28 aprile, Giorgio Cremaschi. «Ritengo che Cgil, Cisl e Uil - afferma in una nota - debbano tenere conto della mobilitazione di questa giornata che ha coinvolto, in particolare, lavoratrici, lavoratori e giovani precari. È tutto un mondo del lavoro con cui il sindacalismo confederale deve confrontarsi e misurarsi, senza porre steccati preventivi. Si ripropone inoltre la questione centrale di un sistema di regole e democrazia sindacale, definito anche per legge, che garantisca ai lavoratori il diritto a decidere pienamente sulla rappresentanza e sugli accordi».
Ore 13,50 - Agi
SCIOPERO: ROMA; ORGANIZZATORI, SIAMO 60 MILA
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - In 60 mila, secondo gli organizzatori, hanno dato vita alla manifestazione del sindacalismo di base della Capitale. Intanto il corteo ha raggiunto Piazza Navona dove si concludera' la protesta che e' stata promossa in contemporanea in altre citta' d'Italia. In strada a Roma lavoratori pubblici accanto a quelli privati, studenti accanto ai precari: e' questo il popolo, aderente ai sindacati di base, che questa mattina ha manifestato per le vie del centro della capitale contro la legge Finanziaria che e' in discussione al Senato. In piazza i lavoratori della Vodafone con cartelli 'Vendesi' appesi al collo; poi i precari della Camera dei deputati e i lavoratori del settore della Ricerca; ancora i precari del Comune di Roma, e quelli della Sanita' della Capitale. E poi i precari dell'Alitalia, i cui colleghi stamani hanno manifestato all'aeroporto Leonardo Da Vinci, a Fiumicino.
Ore 13,52 - Ansa SCIOPERO: A FIUMICINO VOLI CANCELLATI, PROTESTE PASSEGGERI
(ANSA) - FIUMICINO (ROMA), 9 NOV - Passeggeri penalizzati per la serie di scioperi nel settore aereo e conseguenti cancellazioni di voli. ''Sapevo dello sciopero, ma ieri, in agenzia, mi era stato garantito che il volo per Sofia era assicurato - e' il racconto di Vera, una passeggera bulgara, in fila all'aeroporto di Fiumicino ai banchi di assistenza Alitalia - Questa mattina, una volta arrivata in aerostazione, gli addetti a un banco d'informazione mi hanno detto che il collegamento era in piedi, ma al check-in mi attendeva la brutta sorpresa: volo cancellato''. Ma lo sciopero generale dei sindacati di base, che ha coinvolto anche i trasporti pubblici e che ha causato la paralisi della circolazione sul grande raccordo anulare della Capitale, non ha risparmiato neanche i passeggeri diretti allo scalo romano: ''Sono partito all'alba da Pescara ed ho trovato dalle 6.30 un serpentone interminabile di auto dalla barriera di Roma Est fino a Fiumicino - spiega un passeggero - La conseguenza e' che ho perso il volo per Mosca: e dire che gia' avevo anticipato la partenza per non incorrere nello sciopero. Ora sono costretto a partire via Milano, ho un altro volo a mezzanotte ed arrivero' in Russia alle 5.30 di domattina, perdendo la notte in hotel ed il contatto con la persona che doveva venire a prendermi in aeroporto. Un'odissea, insomma''. A incappare nei disagi anche chi proveniva dall'estero: ''Sono arrivato da Tunisi ed avevo una coincidenza Alitalia con Palermo, ma il volo e' stato soppresso - e' la testimonianza di un altro viaggiatore - adesso devo riuscire a trovare un posto su un altro volo''.
Ore 13,58 - Ansa SCIOPERO: ROMA, ANCHE STUDENTI E SENZATETTO IN CORTEO
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - Sono stati lo spezzone piu' chiassoso e colorato del corteo romano gli studenti di alcuni licei della Capitale e universitari che hanno aderito alla protesta del sindacalismo di base di questa giornata di sciopero generale in tutta Italia. Gli studenti universitari sono partiti in corteo dalla citta' universitaria della Sapienza e sono poi confluiti nella principale manifestazione dei Cobas, Cud e Rdb. Gli studenti del Tasso, del Righi e del Newton, stanno sfilando per le vie del centro di Roma e chiedono ''piu' soldi alla scuola''. Animano il corteo romano con musica diffusa dagli altoparlanti del camion che li precede e balli. Dietro di loro ci sono i movimenti cittadini di lotta per la casa della capitale, ovvero il coordinamento cittadino lotta per la casa, il Coc ed action. Sono numerose le famiglie che vivono in stabili occupati che stanno manifestando questa mattina. Giovani, adulti ma anche intere famiglie con bambini al seguito che sfilano rivendicando il diritto alla casa e al reddito.
Ore 14,15 - Comunicato CUB Piemonte Riuscito anche in Piemonte lo sciopero e la manifestazione
del sindacalismo di base
Si è svolta oggi a Torino, con partenza da Piazza Arbarello, la manifestazione del sindacalismo di base organizzata in occasione dello sciopero generale indetto dalla Confederazione Unitaria di Base assieme agli altri sindacati alternativi.
Lo sciopero ha coinvolto molte decine di migliaia di lavoratori, per fare un solo esempio alla GTT ha scioperato oltre il 70% del personale in servizio e robuste adesioni vi sono state in molte aziende pubbliche e private nonostante i molti sabotaggi delle direzioni aziendali e di CGIL-CISL-UIL che sono arrivate al punto di organizzare assemblee in concomitanza con lo sciopero.
Un nutrito e colorato serpentone costituito da oltre diecimila lavoratrici e lavoratori ha percorso le vie del centro cittadino protestando contro una Legge Finanziaria che ancora una volta ha finanziato lautamente le imprese e non ha restituito assolutamente nulla a chi lavora.
Insieme alla Legge Finanziaria i partecipanti alla manifestazione hanno anche contestato duramente l'accordo sul Welfare del 23 Luglio con il quale CGIL-CISL e UIL hanno accettato che il governo innalzasse l'età pensionistica a 62 anni a partire dal 2011 e non cambiasse nulla delle inique leggi che hanno introdotto ed esteso l'utilizzo del lavoro precario in Italia.
Insieme ai lavoratori organizzati dai sindacati di base hanno sfilato anche a molti appartenenti all'opposizione sociale: studenti, militanti dei Centri Sociali, delle case occupate e della sinistra non governativa.
Significativa la presenza di un nutrito spezzone del movimento NO TAV che ancora una volta ha portato in luce la connessione tra il rastrellamento del TFR dei lavoratori da parte dell'INPS e il finanziamento delle Grandi Opere invise alle popolazioni che le devono subire e amate dalle imprese ingrassate da questi mostri bulimici.
La giornata è stata chiusa dai comizi dei sindacalisti e dei rappresentanti delle forze sociali e politiche presenti che hanno sottolineato la riuscita della manifestazione e dello sciopero sia a livello piemontese che nazionale e l'impegno a proseguire nella mobilitazione per la conquista degli obiettivi alla base dello sciopero.
Ore 14,20 - Agi SCIOPERO SINDACATI BASE: E.ROMAGNA, IN MIGLIAIA A BOLOGNA
(AGI) - Un corteo - aperto da tre asinelli, su uno dei quali c' era il volto di carta del Presidente del Consiglio Romano Prodi - ha sfilato per le vie del centro di Bologna per la manifestazione regionale dei lavoratori che hanno aderito allo sciopero nazionale indetto dai sindacati di base contro finanziaria e accordo su pensioni e welfare. Slogan e striscioni: in corteo- all'insegna di "lavoro ciao, lavoro ciao", precari, lavoratori pubblici, semplici operai che dicono di non arrivare alla fine del mese, ma anche studenti che lamentano gli scarsi fondi alle scuole e un futuro che , anche loro, temono di precariato. In regione lo sciopero, che ha interessato un po' tutti i settori - dai trasporti alla sanita' - non sembra aver provocato particolari disagi.
Ore 14,20 - Adnkronos
SCIOPERO: DI PAOLO (AN), SOLIDARIETA' A LAVORATORI COTRAL
SU SCISSIONE AZIENDA SILENZIO MARRAZZO E DALIA
Roma, 9 nov. - (Adnkronos) - "Esprimo la mia solidarieta' e personale adesione alla giornata di sciopero dei lavoratori Cotral". E' quanto dichiara il consigliere regionale di Alleanza nazionale nel Lazio, vicepresidente della commissione bilancio, Pietro Di Paolo, allo sciopero dei dipendenti dell'azienda di trasporti laziale Cotral. L'azienda sta infatti procedendo ad un'operazione di separazione e alla costituzione di due societa'. "Ad oggi - sottolinea Di Paolo - mentre l'iter di scissione dell'azienda procede speditamente, permane una situazione confusa e in alcuni casi contraddittoria che sta seminando serie apprensioni fra i dipendenti". "Da oltre un mese - conclude Di Paolo - ho richiesto un consiglio straordinario su questi argomento ma finora non ve ne e' traccia di convocazione. Nel frattempo, mentre settori di maggioranza del centrosinistra contestano la scissione dell'azienda, l'assessore ai trasporti Dalia e il presidente Marrazzo si sono contraddistinti solo per un assordante silenzio".
Ore 14,24 - Ansa
SCIOPERO: MANCINI (SDL), ALTE ADESIONI ALITALIA E FIUMICINO
(ANSA) - FIUMICINO (ROMA), 9 NOV - ''Il 40 per cento tra il personale di terra Alitalia e il 90 per cento in quello della societa' di handling Flight Care'': sono le cifre dell'adesione negli aeroporti di Fiumicino e di Ciampino agli scioperi che interessano oggi il trasporto aereo, rese note da Walter Mancini, uno dei coordinatori nazionali per il trasporto aereo del Sindacato dei lavoratori. Dallo scalo romano molti lavoratori si sono dati appuntamento alla manifestazione dei sindacati di base che si e' svolta a Roma. ''Scioperiamo contro la finanziaria che sta portando avanti il Governo - spiega Mancini - perche' peggiora il problema del precariato e delle pensioni. E ancora contro l'ingresso dei subappalti nei settori operativi, per imporre regole alla concorrenza selvaggia e per rivendicare migliori condizioni di lavoro. Nel trasporto aereo e nelle societa' di handling si e' a tal punto ingigantito il fenomeno del precariato, che molti lavoratori da 7 anni vengono assoldati ma mai confermati. La concorrenza, poi, sta spingendo le compagnie aeree ad abbassare le tariffe e a chiedere di abbassarle anche alle aziende di assistenza aeroportuale, le quali si rifanno sui lavoratori precarizzando cosi' il lavoro a non finire''.
Ore 14,46 - Agi
SCIOPERO: CARUSO (PRC), SEGNALE CHIARO DISAGIO VERSO GOVERNO
(AGI) - Roma, 9 nov. - "L'adesione massiccia allo sciopero generale del sindacalismo di base dimostra quanto sia diffuso il disagio del mondo del lavoro e del precariato nei confronti del governo Prodi, che non solo tiene ancora in piedi la legge 30, ma vara anche un protocollo sul welfare che accentua ancor di piu' la precarieta'". Francesco Caruso, deputato indipendente Prc, che oggi ha preso parte alla mobilitazione in concomitanza dello sciopero dei Cobas, commenta cosi' la giornata di sciopero generale. "Il grido di rabbia dei tanti lavoratori, precari, disoccupati che oggi e' risuonato in tutte le piazze d'Italia - prosegue - e' un messaggio chiaro anche per i sindacati confederali che, pur di non disturbare il manovratore, hanno di fatto reso la Confindustria l'unico soggetto che oggigiorno pratica quotidianamente e attivamente la lotta classe, una lotta ostinata e continua per difendere i loro privilegi e i loro profitti. Dopo questa giornata di lotta - conclude - dobbiamo ritornare in piazza il 17 novembre a Genova per riempire quelle stesse piazze che sei anni fa ci videro uniti contro le ingiustizie della globalizzazione simbolicamente incarnate dal G8, per impedire che soffochino la nostra voglia di liberta' sotto la scure delle condanne dei tribunali".
Ore 15,00 - Adnkronos SCIOPERO: PER CUB PIEMONTE 70% ADESIONE SCIOPERO A GTT, PER AZIENDA 23%
Torino, 9 nov. - (Adnkronos) - Diecimila lavoratori, secondo la Cub Piemonte, sono scesi in piazza questa mattina a Torino per partecipare alla manifestazione promossa dal sindacato di base contro la Finanziaria e il protocollo sul Welfare. I lavoratori, in sciopero per 24 ore, da piazza Arbarello hanno sfilato per le vie del centro citta'. Tra i manifestanti anche studenti, rappresentanti dei centri sociali, delle case occupate e del movimento No Tav. Secondo il sindacato di base al Gtt, il Gruppo torinese trasporti, il 70% dei lavoratori ha aderito allo sciopero, secondo l'azienda invece la percentuale tra gli autisti a Torino e' stata del 23%, mentre metropolitana e ferrovie (Canavesana e Torino-Ceres) hanno funzionato regolarmente.
Ore 15,12 - Adnkronos SCIOPERO: ROMA, HA ADERITO 38% LAVORATORI TRAMBUS
Roma, 9 nov. (Adnkronos) - A fine mattinata il 38% dei lavoratori Trambus, la societa' che gestisce il trasporto pubblico di Roma, ha aderito allo sciopero contro la Finanziaria e il protocollo sul Welfare.
Ore 15,14 - Adnkronos
SCIOPERO: CANNAVO' (PRC), OPPOSIZIONE SOCIALE C'E' E OGGI E' SCESA IN PIAZZA
Roma, 9 nov. - (Adnkronos) - ''Un successo evidente che dimostra l'esistenza di un'opposizione sociale alle politiche liberiste del governo. E' quanto ci dice la giornata di oggi con importanti cortei in tutti i capoluogo di regione e soprattutto con una decisa partecipazione di lavoratori e lavoratrici allo sciopero indetto dai sindacati di base''. Ad affermarlo in una nota e' l'esponente del Prc e portavoce della Sinistra Critica, Salvatore Cannavo'. Sciopero importante, sottolinea, ''che ha saputo collegarsi ad altri settori come gli studenti, i migranti o gli occupanti di case. E' la prova che nel paese esiste un'opposizione convinta alla politica economica del governo a cominciare dal pacchetto sul Welfare per passare alla Finanziaria ma anche al pacchetto sicurezza, oggetto di accuse in tutti i cortei''. Sinistra Critica, aggiunge l'esponente del Prc, ''e' stata pressoche' l'unico soggetto politico organizzato presente in tutti i cortei con un'adesione convinta e partecipata. La manifestazione ci dice pertanto che e' giusta la nostra posizione contraria alla Finanziaria e al pacchetto Welfare che, e' ormai evidente, non avranno il nostro voto in Parlamento'' conclude Cannavo'.
Ore 15,17 - Adnkronos
SCIOPERO: CUB, HANNO ADERITO OLTRE 2 MILIONI LAVORATORI
E 400 MILA SONO SCESI IN 25 PIAZZE
Roma, 9 nov. (Adnkronos) - Oltre 2 milioni di lavoratori in sciopero e 400.000 in piazza nelle 25 manifestazioni che hanno accompagnato lo sciopero generale indetto per oggi dal sindacalismo di base. Questi i primi dati registrati nella mattinata, che superano le previsioni delle stesse organizzazioni promotrici. Elevata, per il sindacato, la partecipazione nel settore dei trasporti locali ed aerei, con pesantissimi risentimenti negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa e citta' paralizzate. Alta l'adesione fra i metalmeccanici, con punte del 90% alla Fiat di Pomigliano e forte partecipazione a Melfi, anche in risposta al recente licenziamento di due delegati CUB. Alta anche la adesione in tutto il Pubblico Impiego, ed in particolare nella Scuola e nella Sanita'. Da rilevare nelle manifestazioni la cospicua presenza dei lavoratori precari di tutti i comparti e dei coordinamenti degli studenti, dei centri sociali e dei movimenti di lotta per la casa. ''Un governo di centro-sinistra non puo' non tenere conto della portata del nostro sciopero'', dice Pierpaolo Leonardi, Coordinatore nazionale CUB. ''Cgil Cisl Uil, che hanno circondato lo mobilitazione di oggi con scioperi improbabili sia per motivazioni che per proporzioni, devono smettere di pretendere il monopolio della rappresentanza sindacale'', aggiunge ricordando come la protesta di oggi sia stata a difesa del Contratto Collettivo Nazionale "che Partito Democratico e sindacati concertativi vorrebbero smantellare. Dimostra definitivamente che si e' consolidato nel paese un sindacalismo conflittuale e propositivo, capace di esprimere mobilitazioni come quella odierna'' .
Ore 15,20 - Adnkronos SCIOPERO: CARUSO (PRC), SEGNALE CHIARO CONTRO ACCORDO WELFARE
Roma, 9 nov. - (Adnkronos) - ''L'adesione massiccia allo sciopero generale del sindacalismo di base dimostra quanto sia diffuso il disagio del mondo del lavoro e del precariato nei confronti del governo Prodi che non solo tiene ancora in piedi la legge 30, ma vara anche un protocollo sul welfare che accentua ancor di piu' la precarieta'''. Con queste parole Francesco Caruso, parlamentare indipendente del Prc che oggi ha preso parte alla mobilitazione in concomitanza dello sciopero dei cobas, commenta la giornata di sciopero generale indetta dai sindacati extraconfederali. "Il grido di rabbia dei tanti lavoratori, precari, disoccupati che oggi e' risuonato in tutte le piazze d'Italia -continua Caruso- sono un messaggio chiaro anche per i sindacati confederali che, pur di non disturbare il manovratore, hanno di fatto reso la confindustria l'unico soggetto che oggiggiorno pratica quotidianamente e attivamente la lotta classe, una lotta ostinata e continua per difendere i loro privilegi e i loro profitti". Dopo questa giornata di lotta, conclude Caruso, ''dobbiamo ritornare in piazza il 17 novembre a Genova per riempire quelle stesse piazze che sei anni fa' ci videro uniti contro le ingiustizie della globalizzazione simbolicamente incarnate nel g8, per impedire che soffochino la nostra voglia di liberta' sotto la scure delle condanne dei tribunali''.
Ore 15,40 - Ansa SCIOPERO: CARUSO, GRANDE DISAGIO FRA LAVORATORI
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - Francesco Caruso, deputato no global del gruppo di Rifondazione comunista, sostiene che le adesioni allo sciopero del sindacalismo di base ''dimostra quanto sia diffuso il disagio del mondo del lavoro e del precariato nei confronti del governo Prodi che non solo tiene ancora in piedi la legge 30, ma vara anche un protocollo sul welfare che accentua ancor di piu' la precarieta'''. Caruso parla di ''un messaggio chiaro anche per i sindacati confederali che, pur di non disturbare il manovratore, hanno di fatto reso la Confindustria l'unico soggetto che pratica quotidianamente e attivamente la lotta classe'', una lotta, spiega Caruso, per difendere ''i loro privilegi e i loro profitti''. Il parlamentare da' appuntamento per ''il 17 novembre a Genova, per riempire quelle stesse piazze che sei anni fa ci videro uniti contro le ingiustizie della globalizzazione simbolicamente incarnate nel G8, per impedire che soffochino la nostra voglia di liberta' sotto la scure delle condanne dei tribunali''.(
Ore 15,40 - Comunicato Federazione RdB CUB Calabria Buona l’adesione allo sciopero e alla manifestazione regionale di Cosenza
Si è svolta oggi a Cosenza la manifestazione regionale, in occasione dello sciopero generale indetto da tutti i sindacati di base.
Le manifestazioni (32 in tutta Italia), hanno visto dappertutto una grandissima partecipazione, e a Cosenza circa mille lavoratori giunti da tutta la Regione, hanno sfilato per le vie della città manifestando il proprio dissenso per la politica di questo Governo.
Incoraggianti anche i primi dati sulla partecipazione allo sciopero, che ha creato non pochi disagi negli uffici pubblici così come nella circolazione ferroviaria e nei collegamenti con la Sicilia.
Lo sciopero è stato indetto contro la finanziaria che è in questi giorni in discussione in Parlamento e che ancora una volta non affronta il problema di una equa distribuzione del reddito, che non prevede risorse per i rinnovi contrattuali, che aumenta le spese militari, che taglia le pensioni e lo stato sociale e che non intende risolvere il drammatico problemi del lavoro precario, acuendolo anzi, con la proposta di detassare il lavoro straordinario.
A Cosenza, assieme a questi temi nazionali, i lavoratori in piazza, sotto le bandiere delle RdB/CUB, hanno portato all’attenzione anche temi regionali, come il ripristino della legalità, la commistione tra affari e politica e la richiesta di una sanità degna di un Paese civile e che rispetti la dignità degli ammalati.
Assieme ai lavoratori a Cosenza hanno sfilato anche numerosi studenti, preoccupati per un futuro che vedono sempre più precario.
Un’altra manifestazione dei lavoratori forestali aderenti alla CUB, si è tenuta contemporaneamente a Villa San Giovanni, dove una delegazione di un centinaio di lavoratori ha protestato anche per problemi inerenti alla categoria.
Oltre alle RdB/CUB, hanno aderito alla manifestazione di Cosenza anche le altre sigle del sindacalismo di base, il Comitato di lotta per la casa, il collettivo Controverso e gruppi politici che hanno fatto proprie le istanze dei lavoratori.
Ore 15,43 - Federazione RdB CUB Friuli Venezia Giulia Anche nel Friuli Venezia Giulia i lavoratori si sono fermati quest’oggi per protestare contro la Finanziaria , il protocollo sul welfare e la precarietà ; a favore di «una politica di redistribuzione del reddito e di rilancio del sistema previdenziale pubblico, assieme alla tenuta del contratto nazionale e il reinserimento della scala mobile
Nonostante il salario - da terzo mondo - percepito da tutti i lavoratori - neo assunti - che in molti casi si trovano nelle condizioni di non poter aderire agli scioperi, in quanto non possono permettersi di rinunciare neppure alla retribuzione di mezza giornata di lavoro e nonostante le pressioni e le intimidazioni adottate anche in questa occasione, da molte aziende private, che hanno tentato di dissuadere i lavoratori dalla partecipazione.
Le percentuali regionali di adesione allo sciopero generale promosso a livello nazionale dalle 5 maggiori Organizzazioni Sindacali di Base, sono state molto considerevoli in tutte le categorie, del Pubblico Impiego, della Scuola e della Sanità.
Lo sciopero è riuscitissimo nei trasporti, dove si è registrata una fortissima riduzione dei voli nello scalo aereo regionale, con percentuali che hanno superato il 50 %.
Anche il trasporto ferroviario regionale ha subito una riduzione consistente, valutata mediamente nell’ ordine del 20 %.
ll trasporto pubblico locale ha registrato la riduzione del 48 % a Trieste, del 27 % a Gorizia, del 19 % a Udine e del 11 % a Pordenone.
A causa delle avverse condizioni atmosferiche non si è potuto invece svolgere a Trieste, il previsto corteo cittadino, anche se i lavoratori non hanno comunque voluto rinunciare a scendere in piazza, dando vita ad una nutrita manifestazione in P.za della Borsa.
Lo si apprende dal Coordinatore regionale della C.U.B. Francesco DE ROSA, che in una nota sottolinea che : "Si ha ragione di ritenere che nel corso della giornata le percentuali di adesione allo sciopero, siano destinate ad aumentare ulteriormente."
Ore 15,45 - Comunicato CUB Toscana - Cobas - SdL MIGLIAIA DI LAVORATORI IN PIAZZA A FIRENZE IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO GENERALE DEL SINDACALISMO DI BASE
Si è svolta stamattina a Firenze la manifestazione regionale in occasione dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base.
Circa cinquemila lavoratori, stabili e precari, hanno affollato la manifestazione, alla quale hanno preso parte anche studenti, centri sociali, il movimento di lotta per la casa, cittadini aderenti a vari comitati e tanti altri…
La protesta che ha attraversato le vie della città è stata caratterizzata da slogan contro la precarietà, la Legge Treu e Legge 30 (cosiddetta Legge Biagi); nonché contro l’accordo di luglio e la Finanziaria che non affronta la redistribuzione del reddito e la precarietà.
L’obiettivo della protesta di oggi è anche quello di dare voce ai milioni di lavoratori che si sono rifiutati di partecipare alla farsa del referendum, bocciando il protocollo di luglio nei fatti.
Forte è stata l’adesione allo sciopero sui posti di lavoro.
Infine c’è da rilevare che l’allarmismo su probabili "disordini causati dai centri sociali", diffuso nei giorni precedenti alla manifestazione da alcuni organi di stampa locale, probabilmente imboccati da chi nelle istituzioni era intenzionato ad alzare la tensione, si è rivelato la solita bufala, il solito tentativo di disinformare per delegittimare l’opposizione sociale.
Ore 15,45 - Comunicato CUB
2 MILIONI DI LAVORATORI IN SCIOPERO GENERALE:
LEONARDI, UN GOVERNO DI CENTRO-SINISTRA NON PUO’ IGNORARLI
Oltre 2 milioni di lavoratori in sciopero e 400.000 in piazza nelle 25 manifestazioni che hanno accompagnato lo sciopero generale indetto per oggi dal sindacalismo di base . Questi i primi dati registrati nella mattinata, che superano le previsioni delle stesse organizzazioni promotrici.
Elevata la partecipazione nel settore dei trasporti locali ed aerei, con pesantissimi risentimenti negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa e città paralizzate. Alta l’adesione fra i metalmeccanici, con punte del 90% alla FIAT di Pomigliano e forte partecipazione a Melfi, anche in risposta al recente licenziamento di due delegati CUB. Alta anche la adesione in tutto il Pubblico Impiego, ed in particolare nella Scuola e nella Sanità. Da rilevare nelle manifestazioni la cospicua presenza dei lavoratori precari di tutti i comparti e dei coordinamenti degli studenti, dei centri sociali e dei movimenti di lotta per la casa.
"Un governo di centro-sinistra non può non tenere conto della portata del nostro sciopero", dichiara Pierpaolo Leonardi, Coordinatore nazionale CUB. "Cgil Cisl Uil, che hanno circondato lo mobilitazione di oggi con scioperi improbabili sia per motivazioni che per proporzioni, devono smettere di pretendere il monopolio della rappresentanza sindacale".
"Questa giornata è anche a difesa del Contratto Collettivo Nazionale - prosegue Leonardi – che Partito Democratico e sindacati concertativi vorrebbero smantellare. Dimostra definitivamente che si è consolidato nel paese un sindacalismo conflittuale e propositivo, capace di esprimere mobilitazioni come quella odierna", conclude il Coordinatore CUB.
Ore 15,45 - Omniroma
SCIOPERO, FABBRI (PRC): «SUPERARE FORME CONTRATTUALI ANOMALE»
(OMNIROMA) Roma, 09 nov - «La partecipazione allo sciopero di oggi dimostra un grande successo e un risultato importante per rilanciare l'autonomia delle organizzazioni sindacali nella sollecitazione del governo nazionale ed enti locali». Lo dichiara in un comunicato Maurizio Fabbri, capogruppo del Prc alla provincia di Roma. «Come in altre occasioni (metalmeccanici, scuola e pubblico impiego) - si legge nella nota - il contributo delle forze sindacali di base e anche degli studenti e dell'associazionismo sociale è stato prezioso per sollecitare il governo nazionale e anche gli enti locali e per innescare un percorso che tenda al superamento delle forme contrattuali anomale. In questo caso auspico che, come previsto dalla finanziaria, negli enti locali si riesca a superare quelle forme di contratto a progetto, espressione di una precarietà preoccupante». «Diverse condizioni di rapporto di lavoro nei comuni e nelle province - prosegue Fabbri - possono garantire un percorso virtuoso per migliorare importanti servizi sociali, asili nido, trasporti e gestione dell'energia, dell'acqua». «Il successo di oggi deve dare nuovo slancio positivo al governo e all'attuazione del programma - conclude Fabbri - i governi, nazionali e locali, devono essere giudicati in piena autonomia dai sindacati e nella concretezza di dare dignità al lavoro, in particolare quello pubblico, contro i processi di esternalizzazione e privatizzazione dei servizi sociali».
Ore 15,54 - Adnkronos ROMA: CODICI, CODE E INGORGHI PER MANIFESTAZIONE E SCIOPERI
'LA CAPITALE E' SOTTO ASSEDIO, REGNA IL CAOS'
Roma, 9 nov. - (Adnkronos) - ''Traffico, code, ingorghi; in una parola: caos. E' questo l'aggettivo che esemplifica le condizioni della capitale stamane. Gia', perche' se uno sciopero dei mezzi nella nostra Roma e' capace di condizionare fortemente la viabilita', uno sciopero dei mezzi associato a una delle consuete manifestazioni sindacali non puo' non creare tilt, paralisi, nevrosi. Ci chiediamo con quale criterio le autorita' abbiano permesso che due simili eventi capitassero nello stesso giorno e, soprattutto, con quale coraggio mandare vigili urbani a dirigere il traffico se non sono in grado di fornire all'automobilista in panne un percorso alternativo per evitare le strade chiuse e giungere a destinazione. Sono state moltissime le lamentele degli utenti della strada, paralizzati nel traffico e ignari di come poter raggiungere la propria meta''. Lo afferma Ivano Giacomelli, segretario nazionale del Codici. ''E' per questo, infatti, che abbiamo inoltrato una accesso agli atti alla Polizia Municipale affinche' ci fornisse il piano organizzativo redatto per questa situazione particolare ed i criteri mediante i quali sono state decise le postazioni'', aggiunge Carmine Laurenzano, responsabile ufficio legale Codici. Pertanto il Codici ha deciso di inviare una nota alla Commissione di Garanzie per gli scioperi.
Ore 15,59 - Adnkronos
SCIOPERO: FABBRI (PRC), PROTESTA DIA SLANCIO POSITIVO AL GOVERNO
'BISOGNA SUPERARE CONTRATTI A PROGETTO, FORMA DI PRECARIETA' PREOCCUPANTE'
Roma, 9 nov. - (Adnkronos) - "La partecipazione allo sciopero di oggi dimostra un grande successo e un risultato importante per rilanciare l'autonomia delle organizzazioni sindacali nella sollecitazione del governo nazionale ed enti locali". E' quanto dichiara in una nota Maurizio Fabbri, capogruppo del Prc alla Provincia di Roma. "Come in altre occasioni, metalmeccanici, scuola e pubblico impiego - spiega Fabbri - il contributo delle forze sindacali di base e anche degli studenti e dell'associazionismo sociale e' stato prezioso per sollecitare il governo nazionale e anche gli enti locali e per innescare un percorso che tenda al superamento delle forme contrattuali anomale. In questo caso auspico che, come previsto dalla finanziaria, negli enti locali si riesca a superare quelle forme di contratto a progetto, espressione di una precarieta' preoccupante. Diverse condizioni di rapporto di lavoro nei comuni e nelle province possono garantire un percorso virtuoso per migliorare importanti servizi sociali, asili nido, trasporti e gestione dell'energia, dell'acqua". "Il successo di oggi - conclude - deve dare nuovo slancio positivo al governo e all'attuazione del programma. I governi, nazionali e locali, devono essere giudicati in piena autonomia dai sindacati e nella concretezza di dare dignita' al lavoro, in particolare quello pubblico, contro i processi di esternalizzazione e privatizzazione dei servizi sociali".
Ore 16,01 - Dire
BOLOGNA. MILLE A CORTEO RDB, DIETRO AI 3 'ASINI CONFEDERALI'
PROTESTA CONTRO GOVERNO-CGIL-CISL-UIL; SCIOPERO ANCHE IN FACOLTA'
(DIRE) Bologna, 9 nov. - Guidato dai tre asini "Cgil", "Cisl" e "Uil", e' partito intorno alle 10.15 di questa mattina il corteo dei sindacati di base a Bologna. Da piazza XX Settembre, i manifestanti in sciopero (un migliaio secondo la questura, almeno cinque volte tanto per gli organizzatori) si sono diretti verso piazza Verdi passando per via dei Mille, Marconi, Ugo Bassi e Rizzoli. In testa al corteo, tre somari: al collo di ognuno, un cartello con il nome di uno dei tre sindacati confederali. Sono loro, infatti, insieme al Governo, i bersagli principali della protesta di Rdb-Cub e Cobas contro la Finanziaria 2008 attualmente in discussione al Parlamento e, soprattutto, contro l'accordo sul welfare firmato da esecutivo e confederali. Cgil, Cisl e Uil, attacca Massimo Betti, leader delle Rdb bolognesi, "hanno un padrone, che si chiama Prodi, e hanno la sindrome del Governo amico". Contro la Camera del lavoro hanno protestato con forza i dipendenti della Vodafone, che hanno partecipato al corteo. Quando il serpentone di manifestanti e' passato sotto le finestre della Cgil, in via Marconi, i lavoratori della Vodafone si sono fermati per diversi minuti, urlando "vergogna" e "venduti". Le Rdb hanno invece preferito la strada dell'ironia, accompagnando "l'asino Guglielmo", quello con il cartello Cgil, fin sulla porta della Camera del lavoro, esortandolo ad "andare a lavorare". Insieme ai lavoratori Vodafone, in corteo c'erano anche i colleghi della Tim e diversi dipendenti di Hera, Cup2000, Sabiem, Aeroporto e Alma Mater. Dall'Universita' si sono uniti agli scioperanti anche i ricercatori precari e i collettivi studenteschi. Al loro fianco, una ventina di ragazzi delle scuole superiori e i centri sociali Crash e Tpo. Lo sciopero generale del sindacalismo di base si e' infatti allargato anche alla facolta' di Lettere di Bologna in via Zamboni, dove i collettivi C-38, Cua e Aut-of hanno messo in atto, fin dalle 8.30, picchetti e blocchi delle lezioni. "Contro la precarieta' dei ricercatori e contro un Ateneo sempre piu' baronale- gli slogan dei collettivi- sciopero sociale nella fabbrica della conoscenza". Poco dopo le 9, davanti alla Facolta', si e' anche presentato il preside Giuseppe Sassatelli, chiedendo agli studenti le ragioni del nastro biancorosso steso a impedire l'ingresso in facolta' e le urla al megafono. "Molti vostri colleghi hanno appena protestato con me per la confusione", ammonisce il preside prima di andarsene. Blocchi alle lezioni e megafono sono tornati intorno alle 13 nella facolta', al termine del corteo delle Rdb, che si e' concluso in piazza Verdi. I collettivi universitari continueranno infatti il loro sciopero sociale fino alle 18, quando partiranno i "Blocchi precari metropolitani" al traffico. Intanto, per rivendicare il "libero accesso ai saperi", davanti alla libreria Feltrinelli si sono messi a distribuire volumi fotocopiati dell'ultimo successo esposto in vetrina. I manifestanti hanno invece rotto le righe dopo il discorso conclusivo, in piazza Verdi, di Betti. "Lo sciopero generale e generalizzato di oggi era obbligatorio- urla dal camion il leader bolognese delle Rdb- il Governo ci crede una massa di deficienti. E' un Governo vergognoso che non ci rappresenta piu'. Ha fatto passare tagli profondi alla sanita' e alle tasse per le imprese, i padroni, mentre non fa nulla per i lavoratori". Betti rivendica poi la "vittoria nella battaglia contro lo scippo del Tfr: il Governo non fornisce le cifre perche' sa di essere stato sconfitto".
Ore 16,26 - Ansa
SCIOPERO:NAPOLI; POCHI DISAGI,IN TRASPORTI PUNTA MASSIMA 24%
(ANSA) - NAPOLI, 9 NOV - Adesioni che hanno raggiunto punte del 24 per cento all'Azienda napoletana mobilità (Anm), voli regolari allo scalo di Capodichino, scarse conseguenze sul traffico ferroviario, metropolitane, circumvesuviana e funicolari in servizio. A Napoli il temuto black-out dei trasporti non c'è stato; lo sciopero proclamato dai sindacati di base ha provocato solo lievi conseguenze sulla mobilità dei cittadini. La partecipazione più alta all'astensione è stata registrata all'Anm dove nella prima parte della mattinata risultava rientrato nei depositi poco meno del 19 per cento dei mezzi disponibili. Percentuale che è salita a quota 24 nel corso del pomeriggio. Al Ctp, che garantisce i collegamenti tra il capoluogo e la provincia, adesioni significative solo tra il personale dei depositi di Pozzuoli e Teverola, ma nessun effetto negativo sul servizio. Per quanto riguarda il trasporto aereo, anche a Capodichino il programma di arrivi e partenze è stato rispettato in pieno. Solo tre i voli annullati, tutti Alitalia, ma per un altro sciopero che ha interessato i soli addetti della compagnia di bandiera. Trenitalia non ha segnalato problemi nelle Stazioni partenopee. Stessa situazione alla Circumvesuviana e alla Circumflegrea. Sul fronte traffico, sono stati segnalati ingorghi soprattutto nelle ore di punta. Molti i napoletani che hanno scelto di raggiungere il proprio luogo di lavoro con l'auto privata, in conseguenza dei ripetuti annunci all'utenza da parte delle aziende sui «possibili disservizi» provocati dallo sciopero. Un'astensione che la Cgil Campania non ha esitato a definire, in una nota, «clamoroso flop» in termini di partecipazione.
Ore 16,29 - Agi
SCIOPERI: CUB, GOVERNO NON PUO' IGNORARE 2 MILIONI DI PERSONE
(AGI) - Roma, 9 nov. - Un Governo di centro-sinistra non puo' ignorare due milioni di lavoratori in sciopero generale. Lo sostiene il Coordinatore Nazionale della Confederazione Unitaria di Base (Cub), Pierpaolo Leonardi secondo il quale oggi "piu' di due milioni di lavoratori" sono scesi in sciopero e ben "400 mila in piazza nelle 25 manifestazioni che hanno accompagnato lo sciopero generale indetto per oggi dal sindacalismo di base". Questi dunque i dati registrati a fine mattina che superano le previsioni delle stesse organizzazioni promotrici. "Elevata la partecipazione nel settore dei trasporti locali ed aerei con risentimenti negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa e citta' paralizzate - aggiunge Leonardi - Alta l'adesione fra i metalmeccanici, con punte del 90% alla FIAT di Pomigliano e forte partecipazione a Melfi. Alta poi l'adesione nel Pubblico Impiego, ed in particolare nella Scuola e nella Sanita'". Da rilevare nelle manifestazioni la presenza dei lavoratori precari di tutti i comparti e dei coordinamenti degli studenti, dei centri sociali e dei movimenti di lotta per la casa. "Un governo di centro-sinistra non puo' non tener conto della portata del nostro sciopero", nota Leonardi ed aggiunge, "questa di oggi e' un'iniziativa anche a difesa del Contratto Collettivo Nazionale che Partito Democratico e sindacati concertativi vorrebbero smantellare".
Ore 16,33 - Adnkronos
SCIOPERO: TORINO, LANCI CARTA IGIENICA E SCRITTE SUI MURI DURANTE CORTEO STUDENTI
Torino, 9 nov. - (Adnkronos) - Carta igienica, ''come simbolo delle sempre piu' carenti e decadenti strutture scolastiche torinesi'', lanciata contro il palazzo della Provincia e qualche scritta sui muri di Intesa-Sanpaolo in via Santa Teresa. Sono i due episodi che hanno caratterizzato il troncone degli studenti del corteo organizzato a Torino per lo sciopero promosso dal sindacato di base contro la Finanziaria e il protocollo sul Welfare. In particolare i Giovani Comunisti e gli Studenti In Movimento hanno ''sanzionato palazzo Cisterna'' con la carta igienica per chiedere ''soldi per le strutture pubbliche, reddito di formazione, accesso libero alla cultura in tutte le sue forme, riforma delle lezioni e dei metodi di apprendimento, fondi per l'edilizia scolastica e riforma degli organismi di governo degli istituti''. I manifestanti, che hanno poi incontrato il presidente Antonio Saitta, annunciano che quella che definiscono ''L'azione di generalizzazione dello sciopero prodotta davanti al palazzo della Provincia'' e' ''la prima tappa dell'insubordinazione che attraversera' gli istituti scolastici torinesi''.
Ore 16,37 - Dire
TRAMBUS. IN MATTINATA ADESIONE ALLO SCIOPERO DEL 38%
(DIRE) Roma, 9 nov. - Nella fascia mattutina sino alle 13 l'adesione allo sciopero dei lavoratori della Trambus Spa e' stata pari al 38 per cento. Lo fa sapere una nota della stessa azienda.
Ore 16,40 - Comunicazione RdB Sepsa Napoli Napoli. Buona l'adesione allo sciopero
Scioperano anche non iscritti, fatto anomalo mai successo in precedenza
Delle due linee ferroviarie gestite dalla sepsa di napoli (TPL) una completamente ferma,l'altra a singhiozzo con notevoli disagi.
Purtroppo, come già successo altre volte, si registrano episodi di antisciopero coordinati da funzionari aziendali di provenienza sindacal/confederale (UIL e UGL in particolare ma anche la CGIL fa la sua brava figura) che indirizzano personale, anch'esso sindacalizzato cgil-cisl-uil, sui treni degli scioperanti.
Ore 16,41 - Adnkronos SCIOPERO: SDL, ORA GOVERNO PRENDA ATTO DI FINE MONOPOLIO CGIL, CISL E UIL
PROTESTA RIUSCITA IN PIENO
Roma, 9 nov. (Adnkronos) - "A fronte di questo sciopero riuscito e del forte dissenso che si e' espresso in tutto il paese, le forze politiche ed il Governo devono prendere atto che i lavoratori sono stanchi e non vogliono piu' sentir parlare del monopolio sindacale di Cgil Cisl e Uil. Ma soprattutto la voce che si alza forte e' quella contro la precarieta', per la redistribuzione del reddito, per il taglio delle spese militari".Lo ha detto Fabrizio Tomaselli coordinatore nazionale SdL intercategoriale chiedendo "una svolta radicale su questi temi e sull'intesa politica economica e sociale del governo". I dati della protesta di 24 ore di oggi, d'altra parte, parlano per il sindacato di uno "sciopero generale riunscito in pieno". "Trasporti bloccati in tutto il paese,lavoratori fermi nel pubblico impiego, nell'industria e nei servizi.500.000 manifestanti in tutto il Paese, (oltre 50.000 mila a Roma e 50.000 a Milano), qualche milione gli scioperanti, blocco del trasporto aereo, dello stretto di Messina, del trasporto pubblico locale delle principali citta', forti disagi nelle ferrovie. Forte adesione in tutto il pubblico impiego, della scuola, e di tutta l'industria (compresa un' altissima adesione nella Fiat) e dei servizi dove e' fortissima e' la presenza di giovani e lavoratori precari.Forte anche la partecipazione alle manifestazioni degli studenti e delle realta' sociali presenti sul territorio", si legge nella nota.
Ore 16,43 - Adnkronos
SCIOPERO: SULT, RAGGIUNTO 80% ADESIONE IN TRASPORTO PUBBLICO
Roma, 9 nov.(Adnkronos) - Lo sciopero dei sindacati di base nel trasporto pubblico ha raccolto adesioni che vanno oltre l'80%. E' il Sult a fornire una prima fotografia della protesta di 24 ore di oggi. "E' stato raggiunto l'80% di astensione a Livorno; Padova; Firenze; Verona; in Calabria; Umbria e anche a Roma, dove sebbene le metro non si siano fermate integralmente,si e' passati dal 50% al 90% complessivo", si legge nella nota. "Sono state confermate le astensioni molto alte nel Trasporto Pubblico locale nelle maggiori citta' italiane nella fascia del pomeriggio", prosegue ricordando come con questi dati "i lavoratori hanno confermato in modo estremamente democratico, cioe' con l'astensione dal lavoro, che non vogliono la riforma del welfare del Protocollo 23 luglio 2007 e non vogliono la privatizzazione e liberalizzazione del servizio pubblico".
Ore 16,45 - Comunicato CUB Emilia Romagna Emilia romagna. SUCCESSO DELLO SCIOPERO DEL SINDACALISMO DI BASE MANIFESTAZIONE E INIZIATIVE IN CITTA’
La giornata di sciopero generale e generalizzato contro la finanziaria del Governo Prodi e l’Accordo sul Welfare, firmato da CGIL CISL UIL, è iniziata questa mattina con una manifestazione che partendo da p.zza XX settembre ha attraversato il centro della citta di Bologna.
Ad aprire il corteo tre asini con cartelli con su scritto "cgil cisl uil" tirati da un Prodi, un richiamo immediato alla subalternità dei sindacati istituzionali all’attuale governo e alla rinata concertazione, che dopo l’attacco a pensioni, precari e welfare si apprestano a demolire, come dichiarato da Epifani, anche la contrattazione collettiva nazionale.
A seguire le varie realtà del mondo del lavoro e dei movimenti: un striscione dei comunali recitava "i fannulloni in sciopero", come risposta all’attacco quotidiano ai dipendenti pubblici, a seguire i lavoratori dei trasporti, lo striscione contro le esternalizzazioni dei dipendenti e lavoratori in appalto del gruppo Hera, gli operatori degli sportelli di prenotazione del CUP 2000, i soci delle cooperative sociali con lo striscione "la ricchezza del no profit e la miseria dei lavoratori", i dipendenti e i ricercatori dell’Università, gli addetti della Vodafone e Tim e altre realtà del mondo del lavoro bolognese. Intervenute delegazioni da Parma, Modena, Ferrara, Ravenna.
A seguire le altre realtà del sindalismo di base, studenti medi del coordinamento di base Iskra, gli universitari, i centri sociali e associazioni politiche e sociali.
Oltre cinquemila alla partenza del corteo, che ingrossandosi lungo il percorso è arrivato in p.zza Verdi da dove la giornata proseguirà con altre iniziative, tra le quali un presidio di solidarietà e di lotta agli abitanti dello stabile di via Pontevecchio "contro le speculazioni per il diritto alla casa".
La piazza tematica è stata anche l’occasione per il lancio della raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare contro le spese militari, le basi e le missioni di guerra promosso dall’associazione Disarmiamoli e altri.
Ore 16,49 - Ansa SCIOPERO: TOMASELLI (SDL), MEZZO MILIONE IN PIAZZA
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - ''Lo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base e' riuscito in pieno.Non solo i trasporti sono stati bloccati in tutto il paese, ma i lavoratori si sono fermati nel pubblico impiego, nell'industria e nei servizi''. Lo afferma Fabrizio Tomaselli, coordinatore nazionale della Sdl. Secondo il sindacato, ''in 500.000 hanno manifestato in tutto il Paese, oltre 50.000 mila a Roma e 50.000 a Milano, qualche milione gli scioperanti''. Oltre che molti disagi nei settori dei trasporti, soprattutto quello aereo, dei mezzi pubblici locali, e marittimi, lo sciopero ha registrato ''forte adesione'' in tutto il pubblico impiego, scuola, nell' industria e nei servizi ''dove e' fortissima e' la presenza di giovani e lavoratori precari. Forte anche la partecipazione alle manifestazioni degli studenti e delle realta' sociali presenti sul territorio''. ''A fronte di questo sciopero e del forte dissenso espresso'', Sdl Intercategoriale chiede una svolta radicale al governo sui temi della politica economica e sociale. ''Le forze politiche ed il Governo devono prendere atto - afferma Tomaselli - che i lavoratori sono stanchi e non vogliono piu' sentir parlare del monopolio sindacale di Cgil, Cisl e Uil. Ma soprattutto la voce che si alza forte e' quella contro la precarieta', per la redistribuzione del reddito, per il taglio delle spese militari''.
Ore 16,52 - Adnkronos
SCIOPERO: ROMA, ADESIONE 17% SU LINEE TEVERE TPL
REGOLARE SERVIZIO METRO E TRENINI
Roma, 9 nov. (Adnkronos) - Nella prima parte della giornata a Roma l'adesione allo sciopero del trasporto pubblico e' stata rispettivamente del 17% sulle 76 linee Tevere Tpl, la societa' che gestisce i collegamenti della periferia; del 38% sulle linee Trambus, la societa' che gestisce i restanti 280 collegamenti della citta'. Regolare, anche se con qualche rallentamento, il servizio della metropolitana e delle ferrovia concesse Roma-Lido, Roma-Pantano e Roma-Viterbo. Lo comunica Atac spa.
Ore 17,00 - Apcom
SCIOPERO/ SODDISFAZIONE SDL: MEZZO MILIONE IN PIAZZA
Forte adesione tra pubblico impiego, industria, servizi
Roma, 9 nov. (Apcom) - Lo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base "è riuscito in pieno". Lo afferma l'Sdl secondo cui "non solo i trasporti sono stati bloccati in tutto il paese, ma i lavoratori si sono fermati nel pubblico impiego, nell'industria e nei servizi". Queste le cifre fornite dal sindacato: 500.000 manifestanti in tutto il Paese, (oltre 50.000 mila a Roma e 50.000 a Milano), qualche milione gli scioperanti, blocco del trasporto aereo, dello stretto di Messina, del trasporto pubblico locale delle principali città, forti disagi nelle ferrovie. "Forte adesione" in tutto il pubblico impiego, della scuola, e di tutta l'industria (compresa "un'altissima" adesione nella Fiat) e dei servizi dove è fortissima è la presenza di giovani e lavoratori precari. "Forte" anche la partecipazione alle manifestazioni degli studenti e delle realtà sociali presenti sul territorio. "A fronte di questo sciopero riuscito e del forte dissenso che si è espresso in tutto il paese, le forze politiche ed il Governo - afferma il sindacato - devono prendere atto che i lavoratori sono stanchi e non vogliono più sentir parlare del monopolio sindacale di Cgil Cisl e Uil. Ma soprattutto la voce che si alza forte è quella contro la precarietà, per la redistribuzione del reddito, per il taglio delle spese militari".
Ore 17,06 - Agi
FINANZIARIA: TURIGLIATTO, SERVE LOTTA CONTRO PRECARIATO
(AGI) - Roma, 9 nov. - 'Le misure inconsistenti contro la precarieta' in Finanziaria e il prossimo sostegno al Protocollo sul welfare anche da parte della sinistra, preoccupata unicamente di salvare la maggioranza, indicano che la battaglia va fatta prioritariamente rilanciando l'opposizione sociale. Il respingimento bipartisan del mio emendamento sull'effettiva stabilizzazione dei precari negli enti locali ne e' la dimostrazione. Bisogna dare continuita' all'iniziativa di lotta dopo la buona riuscita dello sciopero di oggi dei sindacati base' dichiara il senatore di Sinistra Critica Franco Turigliatto, che ha lasciato l'aula di Palazzo Madama per sfilare con il corteo dei lavoratori. 'Non ho dubbi che, dopo aver regalato ancora somme enormi alle imprese, anche nelle prossime votazioni per cancellare l'aumento vertiginoso delle spese militari e persino quelle per realizzare il vertice del G8 in Sardegna si ripetera' lo stesso copione: la sinistra di governo volta le spalle alla sua storia e avalla le politiche liberiste e di guerra di Prodi' continua Turigliatto. 'Prodi e il PD reggono guardando sempre piu' a destra; una vera sinistra di alternativa - conclude il parlamentare di Sinistra Critica - si puo' e si deve ricostruire solo nella mobilitazione sociale, fuori e contro questo quadro politico'.
Ore 17,17 - Adnkronos SCIOPERO: LAZIO, 80% ADESIONE A PROTESTA TRASPORTO PUBBLICO
SINDACATO, LAVORATORI CONTRARI A LIBERALIZZAZIONE AZIENDA
Roma, 9 nov. - (Adnkronos) - Sciopero all'80% nell'azienda Cotral Spa, l'azienda del trasporto pubblico del Lazio. Secondo il Sindacato Unitario Lavoratori Comparto Trasporti, settore trasporto pubblico locale, «l'astensione ha dimostrato che i lavoratori sono contrari alla liberalizzazione prevista dalla 422/97 che, basata sullo spacchettamento della società in due parti, ciascuna dotata di proprio Cda, non potrà migliorare le condizioni di lavoro, nè renderà l'azienda più efficiente, bensì, sarà un danno per i lavoratori, gli utenti e per la collettività». «Siamo soddisfatti del segnale che i lavoratori hanno voluto dare alle istituzioni locali e nazionali contro la liberalizzazione di questa azienda - afferma il sindacato - che si porta un buco di bilancio a carico della collettività causato da interessi passivi (nella stragrande maggioranza) per il ritardo dei finanziamenti regionali e dagli aumenti di carburante, pezzi di ricambio, e non certo per mancanza da parte dei lavoratori che fino ad oggi hanno contribuito ad un forte risanamento dell'azienda per il mantenimento pubblico della stessa». «È bene - continua Pronestì, segretario del Sul-Tpl di Roma e del Lazio - che le istituzioni provvedano a modificare la 422/97 e si adeguino alla normativa europea che lascia spazio anche all'affidamento diretto, senza guardare a foraggiare le lobby private del Tpl, una risposta che il Governo può dare per scongiurare ulteriori lotte sindacali già programmate a breve».
Ore 17,25 - Comunicato Federazione RdB CUB Basilicata Comunicato Stampa
A Potenza un nutrito e colorato presidio ha caratterizzato lo sciopero generale indetto per oggi dalla CUB, dalla Confederazione Cobas e da altre sigle del sindacalismo di base contro l’accordo sul Welfare dello scorso 23 Luglio, per un sistema previdenziale pubblico e ancorato a meccanismi automatici antinflattivi, contro le leggi che consentono il ricorso al lavoro precario e distruggono la speranza di futuro di un’intera generazione, contro lo smantellamento del sistema contrattuale nazionale,contro il monopolio dei sindacati concertativi,contro le spese di guerra.
La denuncia dei licenziamenti arbitrari alla SATA di Melfi e del tentativo dell’azienda di impedire la normale attività sindacale è stata presentata nei due diversi incontri che una delegazione sindacale,tra cui il coordinatore nazionale CUB, ha avuto con il Presidente della Giunta Regionale e con il Capo Gabinetto della Prefettura di Potenza.
Ad entrambi è stato consegnato un numero speciale del giornale "Mondo Lavoro"che riassume la situazione dei licenziamenti e delle risposte che i lavoratori a vario livello stanno organizzando.
Il presidente De Filippo ha dato la sua disponibilità ad approfondire il problema con la FIAT.
Il Dott. Rotondi, ribadendo l’interesse da parte della rappresentanza territoriale del governo per le vicende che interessano il mondo del lavoro, fermo restando il giudizio di merito che spetterà all’organo giurisdizionale, si è impegnato a rappresentare al governo centrale e alla stessa azienda la denuncia di attività antisindacale mossa dal sindacato di base.
Ore 17,40 - Ansa SCALA: PER CONCERTO ANNULLATO DANNO DA 150 MILA EURO
(ANSA) - MILANO, 9 NOV - I portoni sono chiusi e sulle locandine che annunciano il 'Requiem' di Verdi diretto da Daniel Barenboim in programma questa sera, è stata sovrapposta una nota del Teatro alla Scala di Milano che avverte il pubblico che il concerto è stato annullato a causa dello sciopero indetto dalle maestranze sindacali e porge le proprie scuse. Un mancato incasso per il teatro che è stato valutato attorno ai 150mila euro e una festa mancata per oltre due mila spettatori (si registrava il tutto esaurito), visto che non ci sarà una replica. Il costo del biglietto verrà restituito - come è spiegato cliccando sul sito principale del teatro www.teatroallascala.org - ma resterà la delusione per essere arrivati alla chiusura delle celebrazioni di Arturo Toscanini con uno sciopero. Il maestro Barenboim ha preso atto della situazione senza fare commenti, esprimendo soltanto il suo dispiacere perchè il pubblico non potrà ascoltarlo. «Dobbiamo trovare il modo - ha detto Domenico Dentoni, della Uil - di riallacciare le trattative».
Ore 17,45 - Adnkronos
SCIOPERO: BERNOCCHI (COBAS), OLTRE LE PIÙ ROSEE PREVISIONI
È MONITO A GOVERNO CHE PRATICA BERLUSCONISMO SENZA BERLUSCONI
Roma, 9 nov.(Adnkronos) - Eravamo fiduciosi che lo sciopero generale e generalizzato di oggi e i cortei in 32 città avrebbero dato buoni risultati: ma la realtà è andata oltre le nostre più rosee previsioni«. Così Pino Bernocchi, portavoce nazionale dei Cobas commenta la riuscita della protesta e delle manifestazioni proclamata per oggi. »Il monito ad un governo che pratica il berlusconismo senza Berlusconi è fortissimo. Ma la lotta non si ferma qui: da domani, unitariamente, concorderemo altre iniziative di protesta che esercitino la massima pressione nei confronti di un parlamento sordo alle esigenze dei salariati e dei settori popolari e ad un governo che dà soldi solo al padronato e per le spese militari mentre impoverisce sempre più salari e servizi sociali«, aggiunge. Secondo Bernocchi gli scioperanti nei principali comparti del lavoro pubblico e privato hanno abbondantemente superato i due milioni. In piazza più di quattrocentomila lavoratori, precari e studenti hanno affollato i cortei, con punte particolarmente rilevanti a Roma e Milano dove si sono superate le 50 mila persone. I trasporti urbani nelle principali città sono rimasti bloccati con punte del 70% e medie intorno al 50%. Bloccato l'aereoporto di Roma e gravi difficoltà per il traffico di altri aereoporti nonchè a quello ferroviaro. Nelle più importanti città il 50% delle scuole è stato bloccato o ha visto presenze minime al lavoro. Buoni i risultati negli ospedali, nel pubblico impiego in generale e in tante e importanti fabbriche (quelle del gruppo Fiat in primo luogo). Tante le presenze studentesche nei cortei e la massiccia partecipazione dei precari dei Centri socaili dimostrano che questo sciopero ha unito giovani e meno giovani, lavoratori relativamente stabili e precari, stanziali e migranti in una corale protesta contro le politiche economiche, sociali e securitarie del governo Prodi. «I Cobas e gli altri sindacati di base -spiega Bernocchi- sono stati il fulcro della protesta per cancellare il Protocollo del 23 luglio che massacra il sistema pensionistico e rende permanente la precarietà del lavoro; per abrogare la legge 30 e il pacchetto Treu; contro la Finanziaria, che dà soldi solo al padronato, e la politica economico-sociale del governo Prodi; per il diritto al lavoro stabile e al reddito; per difendere e potenziare la scuola, la sanità e i servizi sociali pubblici; per il taglio drastico delle spese militari; contro le politiche securitarie, li decreto nazistoide »anti-romeni e anti-rom«, il razzismo e la xenofobia; per dire no al monopolio Cgil-Cisl-Uil sui diritti sindacali e per la democrazia nei luoghi di lavoro», conclude Bernocchi.
Ore 17,45 - Repubblica.it
L'agitazione indetta dai sindacati di base, 50.000 in piazza a Milano e Roma, 400.000 in tutta Italia. Gli organizzatori: "Risultati oltre ogni aspettativa, un governo di centrosinistra non può non tenerne conto"
Statali, scuola e trasporti in sciopero,alta l'adesione ma disagi contenuti
Ripercussioni soprattutto all'aeroporto di Fiumicino, nella capitale: cancellati 74 voli. Padova, Disobbedienti bloccano un treno e chiedono un prezzo politico per andare al corteo di Venezia
ROMA - Oltre 2 milioni di lavoratori in sciopero e 400 mila in piazza nelle 25 manifestazioni che hanno accompagnato lo sciopero generale indetto per oggi dal sindacalismo di base. Questi i dati sulla protesta di Cub, Cobas, Sdl, Usi-Ait, Cib-Unicobas e altre sigle, diffusi dalla Cub. E' stata Roma a patire le maggiori conseguenze dello sciopero. Disagi limitati nelle altre città, e "adesioni oltre le aspettative", dicono gli organizzatori.
Centro. Traffico impazzito dal mattino sul Grande raccordo anulare di Roma. Pesanti le ripercussioni all'aeroporto "Leonardo da Vinci" di Fiumicino: oltre 70 voli cancellati, perlopiù Alitalia. Alla protesta di Sdl e Cub (con la partecipazione, a Fiumicino e Ciampino, di Filt Cgil, Cisl Uil, Ugl limitatamente alla società di handling FlightCare) si è aggiunta quella del personale tecnico di linea Alitalia aderente a Uiltrasporti e del personale navigante Alitalia aderente a Cisal Assovolo. Fermi anche i piloti Anpac di Eurofly. Nella capitale corteo di Cub, Cobas, Sdl, rappresentanze di base e studenti. Treni regolari in Emilia Romagna, con due sole cancellazioni.
Nord. A Milano il corteo ha attraversato la città da largo Cairoli a Piazza Duomo passando per via Torino e via Pantano a lambire la sede di Assolombarda. La cittàè stata solo parzialmente toccata dallo sciopero dei mezzi, che - spiega l'Atm - non ha fermato le tre linee della metropolitana. L'adesione per quanto riguarda le linee di superficie è stata del 33%. Disagi e cancellazioni a Linate e Malpensa. Metro e traffico regolari a Torino dove - secondo le rappresentanze di base - l'adesione è stata dell'80% e di poco più bassa negli uffici pubblici. Cancellati numerosi voli all'aeroporto di Caselle, a causa dello sciopero ma anche del vento. A Padova un treno è stato bloccato da alcuni Disobbedienti che volevano raggiungere Venezia pagando un "prezzo politico". Contuso un dipendente delle Ferrovie, caduto dopo lo spintone di un manifestante. Sempre in Veneto disagi per il traffico: lo sciopero ha fatto riversare sulle strade una gran massa di auto e mezzi privati.
Sud. A Napoli la protesta non ha provocato disagi particolari. Regolari i servizi delle linee della metropolitana, le funicolari, la circumvesuviana. Le adesioni hanno raggiunto punte del 24% all'Anm. Voli regolari a Capodichino. Qualche difficoltà per il traffico urbano. Massiccia l'adesione alla Fiat di Pomigliano d'Arco, circa il 90% dei metalmeccanici. Situazione tranquilla in Sicilia, traffico ferroviario regolare così come i mezzi pubblici a Palermo e Catania. Code e ritardi, invece, nell'attraversamento dello Stretto di Messina a causa del blocco degli invasi Rfi operato alla stazione marittima del capoluogo peloritano da una ventina di marittimi precari. Due i treni coinvolti: l'Intercity 720 Sicilia-Roma e l'espresso 1931 Venezia-Sicilia.
"Scuola, sciopero riuscito". La protesta nelle scuole "è riuscita" sostiene Altrascuola-Unicobas, secondo il quale a Roma è rimasto chiuso il 30% degli istituti e si è registrata un'astensione a macchia di leopardo altrove. Insegnanti e personale ausiliario, tecnico e amministrativo, commenta il segretario nazionale Stefano D'Errico, "rimandano al mittente il contratto-truffa siglato da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda".
"Il governo non ignori la protesta". Il coordinatore nazionale Cub, Pierpaolo Leonardi, segnala l'"alta adesione in tutto il pubblico impiego, in particolare nella scuola e nella sanità" e rileva la "cospicua presenza", alle manifestazioni, "dei precari di tutti i comparti e dei coordinamenti degli studenti, dei centri sociali e dei movimenti per la casa". Secondo Leonardi, "un governo di centrosinistra non può non tenere conto della portata dello sciopero". E Cgil Cisl e Uil "devono smettere di pretendere il monopolio della rappresentanza sindacale". Un giornata, aggiunge, "anche a difesa del contratto collettivo nazionale, che Pd e sindacati concertativi vorrebbero smantellare. Nel Paese si è consolidato un sindacalismo conflittuale e propositivo, capace di esprimere mobilitazioni come questa".
Sui giornali di oggi
9 novembre 2007 - Il Tempo
L'Italia si ferma contro la Finanziaria
L'Italia si ferma per protestare contro la Finanziaria, il protocollo sul welfare e la precarietà. A favore di «una politica di redistribuzione del reddito e di rilancio del sistema previdenziale pubblico assieme alla tenuta del contratto nazionale e il reinserimento della scala mobile.
Dunque, il Paese vuole dare un chiaro segnale al governo.
Giornata nera oggi per chi dovrà spostarsi, anche in città, e per chi dovrà rivolgersi a un ospedale o recarsi a uno sportello pubblico: lo sciopero generale dei sindacati di base proclamato per la giornata per le aziende pubbliche e private riguarda, secondo i dati della Cub, oltre 1,5 milioni di lavoratori, con riflessi significativi soprattutto nei trasporti e nella pubblica amministrazione. Nella stessa giornata sono previste circa 32 manifestazioni nei capoluoghi di regione e nelle principali città; i Cobas dei sindacati contano di portare in piazza oltre 350.000 persone, 50.000 delle quali in corteo di Roma dove, insieme a Milano, si svolgeranno le manifestazioni più importanti. Ovunque saranno rispettate le fasce di garanzia e assicurati i servizi minimi, afferma il coordinatore nazionale della Cub Pierpaolo Leonardi.
Per i trasporti, le fasce di astensione saranno articolate per settore, ma i disagi maggiori potrebbero riguardare mezzi pubblici urbani, soprattutto a Roma e Milano, e il trasporto aereo: per la sola Alitalia i voli cancellati sono 96, di cui 30 tagliati a Fiumicino. Anche per ospedali e sportelli della sanità pubblica i cittadini dovranno attendersi funzionamenti a singhiozzo, assicurano gli organizzatori della protesta che ha nel mirino Finanziaria, accordo sul welfare e precariato.
E venerdì 30 novembre sarà un'altra giornata da brividi, con i trasporti pubblici a rischio paralisi per lo sciopero generale di 8 ore indetto questa volta dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil a motivo della non centralità e le scarse risorse per il settore in Finanziaria. Uno sciopero bollato come «irregolare» dalla Commissione di garanzia. Le Fs prevedono invece una circolazione dei treni pressochè regolare.
Tornando a agli stop di oggi, invece, ogni settore incrocia le braccia a suo modo. Per il trasporto aereo il personale non operativo non lavora l'intera giornata, mentre l'ooperativo sarà fermo dalle 10 alle 18. Per il trasporto pubblico locale previste modalità articolate a livello regionale: a Roma dalle 9 alle 13, a Milano dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio; Torino dalle 4.30 alle 6.00, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 2.00. I Vigili del fuoco dalle 10 alle 14. La sanità, invece, da inizio a fine turno della giornata (saranno garantiti i servizi minimi e le emergenze). Scuola, Università, ricerca, enti locali, parastato, ministeri, presidenza del Consiglio e agenzie fiscali sciopereranno l'intera giornata.
9 novembre 2007 - Il Sole 24 Ore
SCIOPERO NAZIONALE
Oggi blocco per aerei, bus e metrò
Rischio paralisi oggi in tutta Italia per lo sciopero generale nazionale di 24 ore indetto dal sindacalismo di base ( Cub, Sdl Intercategoriale, Confederazione Cobas, Cub Unicobas, Slai Cobas, Al Cobas e UsiAit). Alla protesta hanno aderito infatti tutte le categorie dei lavoratori del trasporto locale, aereo e marittimo, della pubblica amministrazione e delle aziende pubbliche e private.
Lo sciopero potrebbe riguardare, secondo i dati della Cub, oltre 1,5 milioni di lavoratori, con riflessi significativi soprattutto nei trasporti e nella pubblica amministrazione. Ad aumentare il pericolo di caos, soprattutto nelle grandi città, sono le 32 manifestazioni in programma in tutta Italia: i lavoratori scendono in piazza contro la Finanziaria e l'accordo sul Welfare. I Cobas contano di portare in piazza oltre 350mila persone, 50mila delle quali in corteo a Roma dove, insieme a Milano, si svolgono le manifestazioni più importanti.
9 novembre 2007 - Corriere della Sera
Si fermano i Cobas, a rischio treni, bus e metropolitana. Ztl disattivata dalle 6.30 alle 10
Sciopero dei trasporti, venerdì nero per il traffico
Un corteo attraverserà la città da piazza della Repubblica a piazza Navona
Roma - Giornata calda sul fronte dei trasporti. Da questa mattina, infatti, scatta lo sciopero dei mezzi pubblici, che interesserà diversi sindacati con modalità e orari differenti.
Si prevedono, naturalmente, disagi per chi si deve spostare in autobus, metropolitana, collegamenti su rotaia e anche i pullman extraurbani. Due sigle sindacali, Sul e Cub, sciopereranno dalle 9 alle 13 e l'agitazione riguarderà le società Trambus, Met.Ro. e Tevere Tpl. La Faisa Cisal, nell'ambito di una vertenza in atto, si asterrà dal lavoro per tre ore, dalle 12.30 alle 15.30, sulle linee della Tevere Tpl.Il sindacato Sdl Intercategoriale ha proclamato lo sciopero per 24 ore per i lavoratori di Atac, Trambus, Met.Ro e Tevere Tpl. Potrebbero essere interessati tutti i tipi di trasporto: bus, tram, metropolitana, le linee ferroviarie Roma Lido, RomaCivita CastellanaViterbo e Roma Pantano. Nel caso di sciopero di 24 ore saranno rispettate le fasce di garanzia: prima delle 8 e tra le 17 e le 20. Garantiti anche i collegamenti tra Roma Termini e l'aeroporto di Fiumicino con il treno Leonardo Express o autobus sostitutivi. I pullman Cotral si fermeranno per 4 ore, dalle 9.30 alle 13.30. Ripercussioni molto limitate, invece, dovrebbe avere lo sciopero nazionale dei treni proclamato dalle 9 alle 17.
In città, proprio per evitare ulteriori problemi alla circolazione, però, i varchi Ztl nel centro storico e di Trastevere saranno disattivati dalle 6.30 alle 10 del mattino.
Ma quella di oggi si annuncia una giornata calda anche per il traffico: da piazza della Repubblica a piazza Navona c'è il corteo dei Cobas, che attraverserà tutto il centro e coinvolgerà servizi essenziali come trasporti, scuola, sanità e pubblica amministrazione.
Ieri un corteo di circa 150 ragazzi ha attraversato l'Ateneo bloccando le lezioni
Sapienza, occupate due facoltà E i presidi presentano denuncia
Roma - «Tensioni nell'aria», «Non accetterò alcuna imposizione ». E già sono partite le denunce, contro ignoti. Le parole pronunciate ieri dai presidi di Lettere e Scienze umanistiche — Guido Pescosolido e Roberto Antonelli — la dicono lunga sul clima che si respira in queste ore all'università «La Sapienza», dove da ieri le due facoltà (che coabitano nello stesso edificio) sono «ufficialmente occupate » dopo che nella mattinata alcune lezioni erano state interrotte o impedite con azioni di disturbo.
Mercoledì 150 studenti dei «collettivi e rete per l'autoformazione », dopo un'assemblea, avevano già preso possesso dell'aula VI al piano terra.
E ieri sera, dopo il consueto orario di chiusura delle strutture di ateneo, in quell'aula sono rimasti nonostante ripetuti solleciti. I cancelli della facoltà sono rimasti aperti anche nella notte dopo la «cena sociale con grigliata di carne e piatti per vegetariani». E sempre nella notte — hanno annunciato gli occupanti — «saranno preparate le azioni di disturbo di domani» (oggi, n.d.r.) in concomitanza con lo sciopero contro il precariato e i tagli in Finanziaria indetto dai sindacati di base.
I due presidi però non sono stati a guardare e hanno inoltrato una denuncia contro ignoti per interruzione di pubblico servizio. «Viviamo troppi disagi — hanno lamentato i ragazzi del collettivo studentesco di Lettere — stanno chiudendo tutte le biblioteche e non partono le borse di collaborazione mentre hanno speso un miliardo e mezzo per la ristrutturazione. Lottiamo anche contro la precarietà, gli appelli e le sessioni di laurea anticipati ».
Il preside di Lettere Pescosolido e il suo collega Antonelli hanno però detto di non essere intenzionati a tollerare l'occupazione oltre la notte appena trascorsa: «Siamo stati costretti ad intervenire — hanno spiegato i due — per interruzione di pubblico servizio. In quell'aula si tengono normalmente delle lezioni che sono state impedite». Sul posto i due presidi hanno fatto intervenire anche gli uomini del commissariato che si trova all'interno nell'ateneo. «Abbiamo anche dato incarico di identificare i presenti», ha spiegato Pescosolido. Questo perché «nell'aula ci sono pochi studenti e molti esterni. Non si può usare una facoltà come base logistica di gruppi politici, il suo ruolo istituzionale è un'altro». Peraltro, hanno aggiunto i due accademici, «gli studenti che sono in aula VI sono meno di cento, mentre le nostre due facoltà sono frequentate da 19 mila universitari».
C'è anche preoccupazione per eventuali danni: «Non è ancora finita la ristrutturazione » (nell'aula sono in corso lavori dalla scorsa estate) si è rammaricato Antonelli, che ha anche risposto alle lamentele degli occupanti sulla mancanza di spazi dove aggregarsi (uno dei motivi dell'occupazione). Un'occupazione senza scusanti, per i due presidi, che liquidano come «sopraffattori» i membri dei collettivi: «Gli abbiamo concesso l'aula III dalle 10 alle 14 per le assemblee, e nella Vetreria Sciarra, dove andremo presto, ci sarà uno spazio dedicato agli studenti. Sperando che sia di tutti e non dei soliti pochi sopraffattori».
9 novembre 2007 - Il Secolo XIX
Oggi sciopero generale per il welfare
Sindacati di base. Secondo i dati del Cub l'adesione dovrebbe riguardare 1,5 milioni di lavoratori. I maggiori disagi nei trasporti
Roma - Giornata nera , quella di oggi, per chi dovrà spostarsi, anche in città, e per chi dovrà rivolgersi a un ospedale o recarsi a uno sportello pubblico: lo sciopero generale dei sindacati di base proclamato per la giornata per le aziende pubbliche e private infatti potrebbe riguardare, secondo i dati della Cub, oltre 1,5 milioni di lavoratori, con riflessi significativi soprattutto nei trasporti e nella pubblica amministrazione. Sempre oggi sono previste circa 32 manifestazioni nei capoluoghi di regione e nelle principali città; i Cobas dei sindacati contano di portare in piazza oltre 350.000 persone, 50.000 delle quali in corteo di Roma dove, insieme a Milano, si svolgeranno le manifestazioni più importanti. Ovunque saranno rispettate le fasce di garanzia e assicurati i servizi minimi. Per i trasporti, le fasce di astensione saranno articolate per settore ma i disagi maggiori potrebbero riguardare mezzi pubblici urbani, soprattutto a Roma, Milano e Genova, e il trasporto aereo. La protesta ha nel mirino Finanziaria, accordo sul welfare e precariato.
Ecco le modalità dello sciopero per quanto riguarda i servizi pubblici essenziali. Trasporto ferroviario: dalle 9.00 alle 16.00. Trasporto aereo: personale non operativo (non soggetto alla legge sugli scioperi nei servizi essenziali) intera giornata. Trasporto aereo: personale operativo dalle 10.00 alle 18.00. Trasporto pubblico locale: modalità articolate a livello regionale: a Roma dalle 9.00 alle 13.00, a Milano dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio; Torino dalle 4.30 alle 6.00, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 2.00. Vigili del fuoco: personale operativo turnista dalle 10.00 alle 14.00. Personale a servizio giornaliero, intera giornata. Sanità da inizio a fine turno della giornata. Saranno garantiti i servizi minimi e le emergenze. Pubblica amministrazione: sciopero per l'intera giornata per Scuola, Università, ricerca, enti locali, parastato, ministeri.
Pubblico impiego, per lo sciopero disagi in vista
Proclamato dai cub. Manifestazione dei lavoratori, alle 9, in piazza De Ferrari. Nei trasporti, i disservizi maggiori previsti sulle linee del Levante
Genova - «L'INPS chiuderà gli sportelli e anche nel trasporto pubblico lo sciopero potrebbe procurare parecchi disagi». Aldo Cardino, segretario regionale della Confederazione unitaria di base (Cub-Liguria), invita a non sottovalutare l'impatto dello sciopero (nazionale) proclamato oggi dai sindacati di base nel pubblico impiego. A Genova, stamane alle 9, i lavoratori che si sono astenuti dal lavoro daranno vita a una manifestazione in piazza De Ferrari. «I cub, in molti enti pubblici, non sono affatto un'organizzazione minoritaria - sottolinea con orgoglio Cardino -. Anzi, ogni anno cresciamo in molti settori di pari passo con il malcontento per la condotta dei sindacati confederali».
Quali i possibili disagi in città? Per quanto riguarda i bus, i maggiori disservizi potrebbero riguardare le linee del Levante. Perché, dei 27 autisti che risultano iscritti a Cub Trasporti su un totale di 1.700, l'80 per cento lavora nella rimessa di Boccadasse. Amt ricorda che, nell'ambito dello sciopero di 24 ore che riguarderà il personale viaggiante e non, «saranno comunque rispettate le fasce di garanzia: dalle 6 alle 9 e dalle 17,30 alle 20,30». Tuttavia - si legge ancora nel comunicato dell'azienda - «in occasione dell'ultimo sciopero nazionale proclamato dai Cub le astensioni dal lavoro hanno avuto un'incidenza pari al 12 per cento nel servizio urbano e nessuna adesione per impianti speciali e metropolitana». Problemi potrebbero verificarsi anche per treni, asili nido, cooperative sociali e altri sportelli pubblici, oltre a quelli già citati dell'Inps. L'invito ad astenersi dal lavoro è rivolto, infine, ai dipendenti degli ospedali San Martino, Galliera, Gaslini, Villa Scassi e Asl 3 aderenti alla Rdb-Cub: «Contro il mancato rinnovo del contratto nazionale, ogni forma di privatizzazione dei servizi sanitari, le inutili consulenze esterne e a favore della stabilizzazione dei precari».
«Sono anni - riprende Cardino - che ci tagliano salari, pensioni e servizi negli ospedali. Ci dicono che le riforme sono per noi, ma in realtà abbiamo sempre meno diritti e siamo sempre più poveri. Sulla precarietà del lavoro, poi, questo governo fa le stesse cose che facevano i predecessori del centrodestra con l'avallo dei sindacati confederali». Cinque le principali rivendicazioni dei sindacati di base: no all'accordo del 23 luglio; abolizione del precariato; salari e stipendi di livello europeo, aumento delle pensioni; stop alle spese militari e alle missioni di guerra.(V.G.)
9 novembre 2007 - La Repubblica
LO SCIOPERO
Treni, ambulatori, scuole e sportelli a rischio
LO sciopero dei dipendenti pubblici aderenti ai sindacati di base potrebbe creare nella giornata di oggi disagi in numerosi settori pubblici, dai trasporti ferroviari a quelli locali, dagli ambulatori alle scuole e agli uffici comunali. Lo sciopero è stato indetto da Rdb, Cub, Cobas contro l´accordo sul welfare siglato fra governo e sindacati confederali e contro la mancata copertura dei contratti di lavoro nel pubblico impiego. L´impatto sui servizi dipenderà dalle adesioni dei lavoratori alla protesta indetta dai sindacati di base. Si prevedono problemi sulle linee ferroviarie, sia nazionali che regionali, anche perché i macchinisti dell´Orsa hanno annunciato in Toscana uno sciopero dalle 9 alle 17, salvando solo le fasce dei pendolari. Quanto al trasporto locale, i Cobas hanno annunciato lo sciopero all´Ataf dalle 15,15 al termine dell´orario di lavoro, alla Sita dalle 14,30 a fine orario e alla Lazzi dalle 15 a fine servizio. A rischio chiusura ci sono numerosi uffici statali, regionali, provinciali e comunali, asili nido e scuole materne, ambulatori e laboratori di analisi. Saranno però assicurate tutte le urgenze e i servizi minimi essenziali.
Tram e bus in sciopero salta lo stop antismog
Si temono grandi ingorghi nelle ore di punta: bloccati anche il metrò e le ferrovie per Ceres e la Canavesana
Torino - Si fermano per un giorno i mezzi pubblici e si bloccano pure i provvedimenti antismog di Palazzo Civico. Oggi, in coincidenza con lo sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori dei trasporti locali proclamato da Cobas e Rdb il Comune sospende il divieto di circolazione per i veicoli non ecologici (Euro 0 benzina e diesel ed Euro 1 diesel) e le limitazioni di accesso alla Ztl, sia quella centrale che quella ambientale. Per i proprietari delle vecchie vetture sarà un sospiro di sollievo ma è facile immaginare un venerdì nero per la circolazione a causa dei disagi provocati dallo stop di bus, tram, metro e treni (difficoltà anche per chi deve viaggiare in aereo).
A Torino il servizio pubblico urbano e suburbano (escluse le linee 43, 46 barrato e 19) è assicurato nelle fasce di garanzia prevista dalla legge, dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15. La metropolitana è in funzione dalle 6 alle 9 e dalle 14.30 alle 17.30. Le autolinee extraurbane, le linee urbane 43, 46 barrato e 19 e le ferrovie Torino-Ceres e Canavesana circoleranno, invece, da inizio servizio alle 8 e dalle 14.30 alle 17.30. E´ inoltre garantito il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce "protette" (Per informazioni si può contattare il numero verde Gtt: 800/019152). Ma i disagi si estendono anche al servizio ferroviario gestito da Gtt per lo sciopero di quattro ore, dalle 17.30 alle 21.30, indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti. Il venerdì nero dei trasporti - lo sciopero è stato indetto dai sindacati di base: Cub, Sdl Intercategoriale, Cobas, Cub Unicobas, Slai Cobas, Al Cobas e Usi-Ait - è accompagnato da un corteo contro la precarietà che si snoderà per le vie centrali, da piazza Arbarello a piazza Castello. Scuole, università e sanità, oltre ai lavoratori delle aziende private, si fermano per protestare contro la Finanziaria e l´accordo sul Welfare, siglato dalle parti sociali, che allunga l´età pensionabile e riduce i trattamenti previdenziali.
Sulle politiche della giunta per limitare l´inquinamento, a Palazzo Civico il dibattito è sempre vivo. Monica Cerutti, capogruppo di Sinistra democratica lancia una proposta: «Nell´ottica di ridurre il traffico privato - spiega - ho chiesto di verificare se sia possibile importare il modello Firenze a Torino, dove dall´inizio del 2005 non sono stati rinnovati o rilasciati nuovi permessi di transito per la Ztl per i veicoli immatricolati come "autovettura" caratterizzati da ruote con diametro, compreso il pneumatico, superiori a 730 mm». Sarebbero i suv, in altre parole. «Tali vetture - precisa Cerutti - consumano una quantità di carburante maggiore, emettono più anidride carbonica e rappresentano un pericolo per le auto più piccole, le biciclette e i pedoni, causato da peso, altezza, rigidità e paraurti sporgenti».
Il centrodestra continua a polemizzare sull´ordinanza anti-Euro 0 ed Euro 1. L´atto di «disponibilità e di sollecita apertura» - richiesto al sindaco da Roberto Ravello (An) che ha invitato la giunta a sospendere per oggi il divieto di circolazione - non basta all´opposizione. «Continuo a pensare - sottolinea il capogruppo del Carroccio Mario Carossa - che questo provvedimento sia più una misura di facciata che una reale soluzione antismog. Come previsto, sta solamente accrescendo le difficoltà dei cittadini. La Lega Nord aspetta le comunicazioni del sindaco in aula».(simo.savo.)
Indetta dai sindacati di base
LA PROTESTA Autobus e treni a singhiozzo tutto il giorno
A rischio a Bari anche le navette del park and ride
Bari - Autobus a rischio per tutto il giorno, treni a singhiozzo fino alle 17: oggi Bari e in tutta la Puglia i mezzi pubblici si fermano per lo sciopero di ventiquattrore indetto dai sindacati di base dell´Rdb Cub e dei Cobas. L´astensione generale dal lavoro è stato organizzato per ribadire la contrarietà dell´organizzazione dei lavoratori agli accordi sul pacchetto welfare approvato dal governo nazionale. Allo sciopero parteciperanno gli autisti e i macchinasti dell´Rdb. Quelli dell´Amtab non lavoreranno per l´intera giornata.
A rischio anche i Park&ride e il servizio navetta. Trenitalia ha assicurato la quasi regolarità dei treni a lunga percorrenza, ma per chi viaggia sui locali e i regionali potrebbero esserci dei disagi almeno fino alle 17. Ma, sia per i treni che per i bus urbani, saranno garantiti i servizi minimi essenziali. A rischio anche l´attività degli aeroporti. Lo stop dei lavoratori che lavorano nel settore del trasporto aereo sarà dalle 10 alle 18 di questo pomeriggio. In questa stessa fascia oraria saranno in agitazione anche i dipendenti di Alitalia. Allo sciopero di 24 ore aderiscono anche i lavoratori della scuola e del pubblico impiego iscritti ai sindacati di base.(pa.ru.)
La protesta è dei sindacati di base
Otto ore a rischio per tram e metrò Fermi anche i voli
Milano - Trasporto pubblico extraurbano e urbano (di superficie) e trasporto aereo a rischio, oggi, per lo sciopero proclamato dai sindacati di base. Sciopero nazionale e generale che riguarda tutte le categorie pubbliche private, ma è sui trasporti che dovrebbe far sentire i maggiori effetti, perché indetto, oltre che contro il protocollo sul welfare del 23 luglio, contro la mancanza di un piano generale dei trasporti. Grazie ai servizi minimi imposti dalla legge, su tram e bus si potrà viaggiare dall´inizio del turno alle 8.45 e dalle 15 alle 18. Cgil, Cisl e Uil, che non partecipano allo sciopero (indetto, anzi, contro di loro, firmatari del protocollo) ritengono di controllare la metropolitana. Dunque il metrò dovrebbe funzionare regolarmente. Atm, come sempre, si astiene da qualunque previsione. I servizi minimi riguardano comunque anche la sotterranea. Il Comune ha sospeso le limitazioni alla circolazione dei mezzi inquinanti.
Capitolo treni. L´astensione comincia alle 9 e finisce alle 17. Le Fs prevedono «disagi». Le Nord annunciano soppressioni totali o parziali di corse tra Seveso e Camnago e nel Passante milanese. Regolari le tratte sui rami di Milano e Brescia, compreso il Malpensa Express. Potrebbe esserci maggior tensione negli aeroporti: il 22 novembre è in calendario uno sciopero regionale di 24 ore di tutti i sindacati a Malpensa, Linate e Orio al Serio contro il piano Alitalia di riduzione dei voli e marginalizzazione di Malpensa. L´agitazione di oggi è una sorta di anticipo, tanto più che proprio ieri la Cisl accusava Alitalia di avere peggiorato la qualità del servizio con le ultime correzioni che salvano alcune rotte soppresse e ne cancellano di nuove.
Tornando allo sciopero di oggi, alle 9.30 partirà il corteo da piazza Cairoli al Duomo, una delle 32 manifestazioni nazionali. «Ci aspettiamo 50mila partecipanti - dice Walter Montagnoli della Cub - perché negli ultimi anni la distribuzione della ricchezza fra salari e profitti delle imprese è regredita agli anni Cinquanta».(ste.ro.)
9 novembre 2007 - Il Manifesto
Sciopero generale «contro il governo»
di Sara Farolfi
«No alle politiche economiche e sociali del governo Prodi». E' questa in sintesi la parola d'ordine che oggi vedrà convergere in 19 manifestazioni regionali decine di migliaia di persone. In occasione dello sciopero generale e «generalizzato», come hanno spiegato ieri sul manifesto esponenti di movimenti e centri sociali, indetto dai sindacati di base (Cobas, Cub Rdb, SdL, Cub Unicobas, Slai Cobas, Al Cobas e Usi Ait)) ma anche dai principali centri sociali, dalle strutture studentesche e dai movimenti di lotta per la casa e dei migranti.
Una mobilitazione larga, come larga è la piattaforma su cui è stata chiamata, con lo sciopero per l'intera giornata di tutto il lavoro dipendente, della pubblica amministrazione e del privato. «Ci aspettiamo di superare le cifre dello sciopero generale del 17 novembre 2006, quando gli scioperanti furono circa un milione e mezzo e in piazza andorono circa 300 mila persone», dice Piero Bernocchi, portavoce Cobas.
Il cahier de dolèance dei sindacati di base, è stracolmo. Il protocollo del 23 luglio massacra ulteriormente il sistema pensionistico e rende permanente la precarietà sul lavoro; non sono state abrogate la legge 30 e il pacchetto Treu; la finanziaria, e più in generale la politica economica del governo Prodi, non stanzia le risorse per il rinnovo dei contratti della scuola e del pubblico impiego, dando soldi solo al padronato; si continua a rimpinguare il capitolo spese militari, e non si pensa alla salvaguardia e al potenziamento dei servizi pubblici, dalla scuola alla sanità; infine, contro il decreto «nazistoide anti-romeni e anti-rom», e per dire no al monopolio Cgil, Cisl e Uil sui diritti sindacali.
A fermarsi per l'intera giornata di lavoro, sono i lavoratori della scuola, della sanità, del trasporto aereo, ferroviario e urbano, delle poste e del pubblico impiego, oltre a tutto il lavoro dipendente dell'industria e del privato. Un «venerdì nero» per i trasporti era il refrain ieri dei mezzi di comunicazione. Le modalità per quanto riguarda il trasporto pubblico locale sono articolate a livello regionale (a Roma, mezzi fermi dalle 9 alle 13, a Milano dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio). Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, l'astensione dal lavoro è stata proclamata dalle 9 alle 17. Le Ferrovie dello Stato minimizzano e parlano di «ripercussioni limitate». L'adesione allo sciopero, in Toscana, anche da parte del sindacato Orsa che nella regione è maggioritario, lascia invece pensare che di ripercussioni ce ne saranno eccome (transitando per la Toscana la maggior parte dei treni di media e lunga percorrenza). «C'è tensione tra i ferrovieri - dice Dante De Angelis, del Coordinamento macchinisti - Tra il contratto scaduto ormai da quasi un anno, e il piano di impresa delle Ferrovie di cui ancora non si conoscono i termini».
Per la sanità, lo sciopero è da inizio turno a fine giornata (con la garanzia dei servizi minimi essenziali), mentre per quanto riguarda la pubblica amministrazione, scioperano per l'intera giornata scuola, università, ricerca, enti locali, parastato, ministeri e agenzie fiscali.
Manifestazioni regionali si terranno in 19 città (Roma, Milano, Torino, Genova, Venezia, Trieste, Bologna, Firenze, Napoli, Brescia, Campobasso, Teramo, Ancona, Taranto, Cosenza, Perugia, Potenza, Palermo e Cagliari). A Milano, il corteo partirà da largo Cairoli alle 9,30. Mentre a Roma, i manifestanti si muoveranno alle 10 da piazza della Repubblica diretti a piazza Navona davanti al Senato, dove saranno in corso le votazioni sulla finanziaria.
Contro la precarietà e per il diritto al lavoro stabile e al reddito, sindacati di base e movimenti oggi si faranno sentire.
E a Roma...
Studenti occupano Lettere alla Sapienza
Anche a Roma ieri è stata occupata la facoltà di Lettere dell'università La Sapienza, dopo che nei giorni scorsi era stata occupata un'aula. L'occupazione, temporanea, è stata compiuta in vista dello sciopero generalizzato di oggi indetto dai sindacati di base e al quale parteciperanno anche collettivi universitari e movimenti. Il preside ha chiesto l'intervento della polizia, che è entrata nell'ateneo ma fortunatamente non è intervenuta. In diverse facoltà sono state bloccate le lezioni. La protesta degli universitari è indirizzata contro «il processo di precarizzazione presente nei luoghi della formazione» che «ci vede schiacciati in meccanismi perversi di un'università fabbrica... e fabbrica di precari», spiegano gli studenti. Che per questa mattina promettono di bloccare la città universitaria e alcune strade di Roma, prima di partecipare al corteo dei sindacati di base.
9 novembre 2007 - La Provincia Pavese
Disagi soprattutto a Milano e Roma
Sciopero dei Cobas Trasporti a rischio
ROMA - Giornata nera oggi per chi dovrà spostarsi, anche in città, e per chi dovrà rivolgersi a un ospedale o recarsi a uno sportello pubblico: lo sciopero generale dei sindacati di base proclamato oggi per le aziende pubbliche e private infatti potrebbe riguardare, secondo i dati della Cub, oltre 1,5 milioni di lavoratori, con riflessi significativi soprattutto nei trasporti e nella pubblica amministrazione. Sono previste circa 32 manifestazioni nei capoluoghi di regione e nelle principali città; i Cobas dei sindacati contano di portare in piazza oltre 350.000 persone, 50.000 delle quali in corteo di Roma dove, insieme a Milano, si svolgeranno le manifestazioni più importanti.
Ovunque saranno rispettate le fasce di garanzia e assicurati i servizi minimi, afferma il coordinatore nazionale della Cub Pierpaolo Leonardi. Per i trasporti, le fasce di astensione saranno articolate per settore ma i disagi maggiori potrebbero riguardare mezzi pubblici urbani, soprattutto a Roma e Milano, e il trasporto aereo: per la sola Alitalia i voli cancellati sono 96, di cui 30 tagliati a Fiumicino; altre compagnie potrebbero cancellare collegamenti. Anche per ospedali e sportelli della sanità pubblica i cittadini dovranno attendersi funzionamenti a singhiozzo, assicurano gli organizzatori della protesta che ha nel mirino Finanziaria, accordo sul welfare e precariato. Il venerdì ancora più nero sarà quello del 30 novembre, con i trasporti pubblici a rischio paralisi per lo sciopero generale di 8 ore indetto questa volta dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil contro le scarse risorse della Finanziaria.
9 novembre 2007 - L'Unità
Sciopero dei trasporti un venerdì difficile
Giornata a rischio, oggi, per chi deve spostarsi. E non solo. I sindacati di base hanno proclamato uno sciopero generale (con una trentina di manifestazioni nelle principali città) per protestare contro la legge Finanziaria e il protocollo sul Welfare. Le conseguenze maggiori dovrebbero aversi soprattutto nei trasporti e nella pubblica amministrazione, compresa la sanità. Ovunque saranno rispettate le fasce di garanzia e assicurati i servizi minimi. Ma soprattutto nel settore del trasporto urbano - specie a Milano e Roma - e in quello aereo i disagi non dovrebbero mancare.
L’Alitalia ha annunciato la cancellazione di 96 voli, di cui 30 a Fiumicino, ma anche altre compagnie potrebbero cancellare collegamenti. Anche per ospedali e sportelli della sanità pubblica i cittadini potrebbero fare i conti con funzionamenti a singhiozzo. Le Fs prevedono invece una circolazione dei treni pressochè regolare.
Tornando al trasporto pubblico locale, le modalità saranno articolate a livello regionale: a Roma dalle 9.00 alle 13.00, a Milano dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio, a Torino dalle 4.30 alle 6.00, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 2.00.
Sciopero per l’intera giornata per Scuola, Università, ricerca, enti locali e statali.
9 novembre 2007 - Il Tirreno
SCIOPERI, TRASPORTI A RISCHIO
Giornata nera per chi deve spostarsi, anche in città, e per chi dovrà rivolgersi a un ospedale o recarsi a uno sportello pubblico: lo sciopero generale dei sindacati di base potrebbe riguardare, secondo i dati della Cub, oltre 1,5 milioni di lavoratori, con riflessi significativi soprattutto nei trasporti e nella pubblica amministrazione. Nella stessa giornata sono previste circa 32 manifestazioni nei capoluoghi di regione e nelle principali città; i Cobas dei sindacati contano di portare in piazza oltre 350.000 persone (a Roma e Milano le manifestazioni più importanti). Per i trasporti, le fasce di astensione saranno articolate per settore ma i disagi maggiori potrebbero riguardare mezzi pubblici urbani e il trasporto aereo: per la sola Alitalia i voli cancellati sono 96, di cui 30 tagliati a Fiumicino; altre compagnie potrebbero cancellare collegamenti. Anche per ospedali e sportelli della sanità pubblica i cittadini dovranno attendersi funzionamenti a singhiozzo, assicurano gli organizzatori della protesta che ha nel mirino Finanziaria, accordo sul welfare e precariato.
In Comune posto a rischio per una sessantina di precari
LUCCA - Idee, proposte, innovazione, ma anche conflitti sindacali nel mondo del lavoro. È il caso del pubblico impiego e segnatamente del Comune di Lucca i cui precari aderiscono allo sciopero generale di oggi contro l’accordo su precarietà, welfare e pensioni del 23 luglio. Lo sciopero è indetto da Cub, Sdl intercategoriale, Confederazione Cobas, Cib Unicobas, Slai Cobas, Al Cobas, Usi Ait. «Al comune di Lucca lavorano, ormai da molti anni, circa 60 collaboratori precari con forme contrattuali diverse, ricoprendo ruoli fondamentali per il buon andamento dell’ente - dicono i sindacati -. Per alcuni il contratto è appena scaduto, per tutti gli altri scadrà il 31 dicembre.
«Il Comune non ha ancora presentato un piano occupazionale mirato alla stabilizzazione dei precari e non ha ritenuto opportuno, come invece hanno fatto altre città, bandire dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo determinato, sfruttando le opportunità offerte dalla Finanziaria 2007. Il coordinamento chiede una risposta immediata e precisa circa la situazione in cui si troveranno i 60 precari dell’ente allo scadere del contratto».
9 novembre 2007 - Il Resto del Carlino
FINANZIARIA, MANIFESTAZIONI IN 32 CITTA’
Scioperi dei Cobas Stop a trasporti e sanità
ROMA — GIORNATA nera oggi per chi deve spostarsi e per chi deve rivolgersi a un ospedale o recarsi a uno sportello pubblico: lo sciopero generale dei sindacati di base proclamato per le aziende pubbliche e private infatti potrebbe riguardare, secondo i dati della Cub, oltre 1,5 milioni di lavoratori, con riflessi significativi soprattutto nei trasporti e nella pubblica amministrazione. Sono previste anche 32 manifestazioni nei capoluoghi di regione e nelle principali città. I Cobas dei sindacati contano di portare in piazza oltre 350mila persone, 50mila delle quali in corteo a Roma dove, assieme a Milano, si svolgeranno le manifestazioni più importanti. Ovunque saranno rispettate le fasce di garanzia e assicurati i servizi minimi, afferma il coordinatore nazionale della Cub Pierpaolo Leonardi.
PER I TRASPORTI, le fasce di astensione saranno articolate per settore ma i disagi maggiori potrebbero riguardare mezzi pubblici urbani, soprattutto a Roma e Milano, e il trasporto aereo: per la sola Alitalia i voli cancellati sono 96, di cui 30 tagliati a Fiumicino; altre compagnie potrebbero cancellare collegamenti. Anche per ospedali e sportelli della sanità pubblica i cittadini dovranno attendersi funzionamenti a singhiozzo, assicurano gli organizzatori della protesta che ha nel mirino Finanziaria, accordo sul welfare e precariato.
Ma il venerdì ancora più nero sarà quello del 30 novembre, con i trasporti pubblici a rischio paralisi per lo sciopero generale di 8 ore indetto questa volta dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil a motivo della non centralita' e le scarse risorse per il settore in Finanziaria. Uno sciopero bollato come «irregolare» dalla Commissione di garanzia.
Act, sciopero dei Cub Trasporti a rischio
E a Bologna manifestano i precari della Provincia
Bologna - GIORNATA di disagi per il trasporto reggiano. La direzione di Act fa infatti sapere che, a causa dello sciopero di 24 ore proclamato dall’Organizzazione sindacale Cub trasporti, i servizi di trasporto urbano, extraurbano e ferroviario di Reggio e provincia potranno subire disagi nelle fasce orarie interessate.
In particolare, il personale viaggiante addetto al trasporto ferroviario passeggeri di Act e il personale viaggiante addetto al trasporto passeggeri di Ae Autolinee dell’Emilia Spa, Til Trasporti Integrati Logistica e Aziende del Consorzio Orfeo si asterrà dal lavoro dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 fino al termine del servizio; il personale addetto agli impianti fissi (uffici ed officina) sospenderà le attività per l’intera giornata. Vista l’agitazione, ripercussioni si potranno verificare anche sulle corse immediatamente precedenti o successive.
SUL FRONTE dei lavoratori precari, poi, l’agitazione continua anche a Reggio, e dalla nostra provincia partirà una delegazione di lavoratori per partecipare alla manifestazione di oggi a Bologna, in adesione allo sciopero nazionale indetto da RdB/Cub per «contrastare sia le politiche liberiste dei governi succubi a padronato e banchieri, sia il metodo concertativo di Cgil, Cisl, Uil che in questi anni hanno generato bassi salari, precarizzazione del lavoro, riduzione dello stato sociale, aumento delle tasse per i lavoratori e un gigantesco trasferimento di reddito ai profitti e alle rendite».
A ciò si aggiunga anche che mercoledì l’RdB, davanti al prefetto di Reggio, ha « ufficializzato il raffreddamento per aprire anche in Provincia lo stato di agitazione contro il verbale di concertazione sul piano occupazionale e arrivare alla proclamazione dello sciopero».
In sostanza, il braccio di ferro sul precariato continua e la rappresentanza sindacale «contesta la scelta di ricoprire solo 22 posti, a fronte di ben 116 vacanti in pianta organica e oltre 30 cessazioni dal servizio negli ultimi due anni, e soprattutto non si danno risposte adeguate per un minimo standard qualitativo nel funzionamento dei servizi».
9 novembre 2007 - La Nuova Venezia
Sciopero trasporti, oggi disagi
Targhe alterne sospese: via libera anche alle pari
Venezia - Giornata difficile oggi per il traffico cittadino. E’ in programma, infatti, uno sciopero di 24 ore che coinvolgerà da vicino il settore trasporto pubblico, quindi l’Actv. Per gli utenti dell’azienda, quindi, si preannuncia una giornata di disagi, tanto che l’amministrazione comunale ha deciso di sospendere l’ordinanza che dispone le limitazioni alla circolazione, ovvero l’adozionre delle targhe alterne e il divieto di transito alle vetture non dotate di marmitta catalitica, divieto che di norma è in vigore dalle 8 alle 18 dal lunedì al venerdì (non catalizzate) e il giovedì e venerdì (targhe alterne). Oggi, invece, tutti possono circolare liberamente, una decisione presa dal sindaco Massimo Cacciari che Ca’Farsetti ha ufficializzato l’altroieri con un comunicato. All’interno della nota, infatti, viene evidenziato che «la sospensione è motivata dalla proclamazione a livello nazionale di uno sciopero della durata di 24 ore che interesserà il trasporto pubblico». Sempre secondo Ca’Farsetti il mantenimento in vigore delle limitazioni al traffico avrebbe rischiato di «appesantire ulteriormente la situazione della viabilità».
Quello dei trasporti non è l’unico sciopero in programma oggi. Come già segnalato da Veritas, è prevista anche un’agitazione degli aderenti alle sigle sindacali Confederazione di base (Cub), Sdl Intercategoriale, Confederazione Cobas, Cib Cobas, Slai Cobas, A.L. Cobas e Usi Alt. Nonostante queste organizzazioni non siano presenti all’interno dell’azienda, Veritas non esclude che nel corso della giornata si possano registrare una serie di disagi e ritardi nell’erogazione dei servizi, in ogni caso va ricordato che sarà comunque assicurato il servizio di reperibilità guasti del servizio idrico integrato, basterà contattare il numero telefonico 041/7291111.
Ed è scioperò anche per gli studenti, che si danno appuntamento oggi alle 8.30 in piazzale Roma a venezia, da dove raggiungeranno pil’Ufficio Scolastico di Riva de Biasio.
9 novembre 2007 - La Nazione
Ingorghi, cortei, uffici chiusi. Un venerdì di passione
Oggi la manifestazione dei sindacati di base. Rischi per le scuole, gli ospedali e i trasporti pubblici
di Monica Pieraccini
Firenze - GIORNATA di passione per chi vive e lavora in città. A causa dello sciopero generale dei dipendenti pubblici e privati, indetto dalle organizzazioni sindacali di base, sono previsti disagi per tutta la giornata, a partire dalla circolazione. Durante la mattinata è in programma la manifestazione regionale delle organizzazioni sindacali di base, che partirà da piazza San Marco e si concluderà in piazza Adua, alla Stazione. Il corteo, però, coinvolgerà anche i viali (in particolare piazza Libertà e viale Spartaco Lavagnini) e almeno fino alle 12.30 la polizia municipale prevede rallentamenti e interruzioni della circolazione. Difficoltà anche nel pomeriggio, a causa dello sciopero dei trasporti. Dalle 15.15 a fine giornata Ataf-Linea non garantisce il servizio. Anche Sita non garantisce la regolarità dalle 14.30 a fine servizio e Lazzi dalle 15.00 a fine servizio.
Disagi per tutta la giornata anche per chi vola o prende il treno. Uil-Trasporti ha confermato lo sciopero del personale tecnico di Alitalia, dalle 10 alle 14, e a rischio sono i voli in partenza che decollano dalle 10 alle 18. I treni, invece, sono garantiti per i pendolari negli orari di punta, e cioè dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Ritardi e annullamenti sono invece prevedibili tra le 9 e le 17. Per chi se lo può permettere, dunque, meglio stare a casa.
Per chi avesse pratiche burocratiche da sbrigare, inoltre, meglio rimandare tutto a lunedì. Sconsigliato, infatti, recarsi negli uffici pubblici, dove i servizi non sono garantiti. In particolare, fa sapere il Comune, anagrafe, Urp e servizi dei quartieri potrebbero subire interruzioni e rallentamenti, mentre gli sportelli della direzione urbanistica non garantiranno il ricevimento al pubblico. Possibili disagi anche ai servizi di asili nido e a quelli di supporto alla scuola, come refezione scolastica, trasporti, pre e post scuola e assistenza all’handicap. I cimiteri comunali potrebbero funzionare a singhiozzo o addirittura rimanere chiusi, mentre saranno aperte le Nuove Cappelle del Commiato per l’esposizione, la ricezione e il deposito delle salme.
Anche i vigili del fuoco aderiranno allo sciopero e, pur garantendo i servizi minimi essenziali e le emergenze, incroceranno le braccia per l’intera giornata, salvo il personale operativo turnista, compresi aeroporti, che si fermerà dalle 10 alle 14.
NEL SETTORE della sanità, sia pubblica che privata, il personale ospedaliero sciopererà da inizio a fine ultimo turno della giornata. Garantiti i servizi minimi essenziali, le emergenze e i contingenti minimi stabiliti in ogni azienda.
Infine, stop per l’intera giornata di scuola, università, ricerca, parastato ed agenzie fiscali.
Allo sciopero, indetto da Rdb-Cub, Cobas, Sindacato dei Lavoratori (Sdl), Cib Unicobas, Slai Cobas, Usi Ait e Orsa, hanno aderito anche Movimento di Lotta per la Casa, Firenze Precaria, Movimento Politico dei Cittadini, Collettivo Politico di Scienze Politiche, Collettivo il ‘Fuorilogo’ di Economia, Centro Popolare Autogestito Fi-Sud e Cantiere Sociale Camillo K-100 Fuegos di Campi Bisenzio.
LA SFILATA
I centri sociali scendono in piazza Allarme Interpol: «Arrivi dall’estero»
Firenze - CENTRI sociali, Cobas, Sindacato dei lavoratori, Rdb Cub, Slai, Usi, Orsa e Cib. Saranno presenti quasi tutte le sigle al corteo in programma oggi in centro per lo sciopero generale indetto dalle organizzazioni sindacali di base. Il corteo partirà alle 9.30 da piazza San Marco e terminerà in piazza Adua, vicino alla stazione di Santa Maria Novella. Secondo le informazioni della Digos, che da tempo sta monitorando la situazione, sono attesi al corteo centro sociali provenienti da tutta la Toscana. L’Interpol segnala anche la presenza di alcuni gruppi provenienti dall’estero, ma la questura ha già approntato un piano che dovrebbe evitare problemi di ordine pubblico.
SOTTO CONTROLLO, nel pomeriggio, anche il presidio di protesta in piazza Donatello contro i lavori per la bonifica dei terreni che dovrebbero accogliere a Vicenza la base Usa «Dal Molin». Esponenti del «Movimento di lotta per la casa», di «Rete contro le guerre», del «Comitato contro la guerra» e della «Fucina per la non violenza», tutti riuniti sotto la sigla «Fiorentini contro la guerra», manifesteranno alle 16.30 sotto la sede della «Abc Sas», l’azienda incaricata per la bonifica e lo sminamento dei terreni di Vicenza. «Tutti coloro che si oppongono alla guerra infinita — dicono gli organizzatori — non vogliono che sia costruita la base Dal Molin e non vogliono che il denaro sia sprecato per la costruzione di strumenti di morte. La società che si occupa della bonifica dei terreni ha sede a Firenze e proprio per questo noi fiorentini non possiamo tacere davanti a un pezzo della nostra città che lavora per favorire i conflitti».
Lucca - IL COORDINAMENTO dei precari del Comune di Lucca...
Lucca - IL COORDINAMENTO dei precari del Comune di Lucca chiede all’amministrazione «una risposta immediata e precisa circa l’effettiva situazione in cui si troveranno i 60 precari dell’ente allo scadere del contratto». Intanto lo stesso coordinamento allo sciopero generale di oggi contro l’accordo su precarietà, welfare e pensioni che è indetto da Cub, SdL intercategoriale, confederazione Cobas, Cib Unicobas, Slai Cobas, A.L. Cobas, Usi Ait. «Al Comune di Lucca — spiegano al coordinamento — lavorano, ormai da molti anni, circa 60 collaboratori precari con forme contrattuali diverse, ricoprendo ruoli fondamentali per il buon andamento dell’ente. Per alcuni il contratto è appena scaduto, per tutti gli altri scadrà il 31 dicembre. Il Comune non ha ancora presentato un piano occupazionale mirato alla stabilizzazione dei precari e non ha ritenuto opportuno, come invece hanno fatto molte altre amministrazioni in tutta Italia, bandire dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo determinato, sfruttando le opportunità offerte dalla finanziaria 2007. L’ipotesi attualmente più probabile, quella dell’allontanamento in massa dei precari, è irresponsabile sia dal punto di vista umano sia per i molti disagi che si verranno a creare nella gestione dei servizi dell’ente, repentinamente privato di risorse umane con alta produttività, competenza professionale e conoscenza dell’Ente».
9 novembre 2007 - Il Mattino di Padova
A rischio il trasporto pubblico. Pieretti: «Accordo truffa sul welfare, vogliamo salari europei»
Sciopero dei Cobas, disagi in città
Astensione per tutta la giornata del pubblico impiego
di Felice Paduano
Padova - Oggi sciopero nazionale per tutta la giornata nel pubblico impiego e nelle aziende private, organizzato dai Cobas e da tutti sindacati di base (Rdb, Unicobas, Sdl, Usi). A Padova gli effetti si faranno sentire all’Aps Holding, dove gli 80 autisti iscritti ai Cobas si asterranno dal lavoro dalle 15.30 in poi. Disagi anche nei settori anagrafe, tributi, commercio, manutenzione ed altri servizi del Comune, negli uffici delle Agenzie delle Entrate, del Catasto e di altri enti. I Cobas, hanno anche iscritti nelle scuole ed alle poste. In mattinata una delegazione di lavoratori raggiungerà in treno Venezia, dove i manifestanti, guidati dal padovano Stefano Pieretti, sfileranno in corteo sino a Campo Sant’Angelo, dove si terrà il comizio. «Siamo contro l’accordo-truffa sul welfare del luglio scorso, sottoposto a referendum da Cgil, Cisl ed Uil, contro la trasformazione del contratto del biennio economico in triennio e contro quanto deciso dal Governo sui precari», sottolinea Pieretti. «Vogliamo salari europei e pensioni più alte».
Intanto i Cobas hanno cominciato a mostrare i muscoli all’Agenzia del Fisco di Padova Uno, in via Turazza, dove tutti i dipendenti, coordinati da Celeste Giacon, hanno chiuso gli sportelli del front office mezz’ora prima. Stefano Pieretti e compagni hanno tenuto una manifestazione silenziosa nella sala gruppi di Palazzo Moroni, dove cinque lavoratori si sono imbavagliati perché l’assessore al personale, Marco Carrai, non ha concesso ai Cobas l’autorizzazione di tenere l’assemblea in orario di lavoro dalle 7.30 alle 10.30. «Avremmo dovuto discutere sia dello sciopero che delle elezioni per il rinnovo delle Rsu che si terranno dal 19 al 22 novembre - aggiunge Pieretti -. I dipendenti comunali hanno un monte ore di 12 ore all’anno. Carrai sbaglia a non rispettare la normativa nazionale e poi perché certe cose succedono solo a Padova e non, ad esempio, a Firenze, dove il sindaco Domenici ha un ottimo rapporto anche con i sindacati di base?»
9 novembre 2007 - Il Messaggero
ROMA. Giornata nera oggi per chi dovrà spostarsi...
ROMA - Giornata nera oggi per chi dovrà spostarsi, anche in città, e per chi dovrà rivolgersi a un ospedale o recarsi a uno sportello pubblico: lo sciopero generale dei sindacati di base proclamato per la giornata per le aziende pubbliche e private infatti potrebbe riguardare, secondo i dati della Cub, oltre 1,5 milioni di lavoratori, con riflessi significativi soprattutto nei trasporti e nella pubblica amministrazione. Nella stessa giornata sono previste circa 32 manifestazioni nei capoluoghi di regione e nelle principali città; i Cobas dei sindacati contano di portare in piazza oltre 350.000 persone, 50.000 delle quali in corteo di Roma dove, insieme a Milano, si svolgeranno le manifestazioni più importanti. Ovunque saranno rispettate le fasce di garanzia e assicurati i servizi minimi. Per i trasporti, le fasce di astensione saranno articolate per settore ma i disagi maggiori potrebbero riguardare mezzi pubblici urbani, soprattutto a Roma e Milano, e il trasporto aereo: per la sola Alitalia i voli cancellati sono 96, di cui 30 tagliati a Fiumicino.
Ancona. Partirà oggi alle 9 da piazza Cavour la manifestazione...
Ancona - Partirà oggi alle 9 da piazza Cavour la manifestazione regionale indetta dalla Rdb Cub Marche in occasione dello sciopero indetto dai sindacati di base sull'accordo sul welfare del 23 luglio . Nel mirino anche la Finanziaria che «non stanzia le risorse per il rinnovo dei contratti di scuola».
PESARO. Niente bus per tutti. Per oggi, causa sciopero...
PESARO - Niente bus per tutti. Per oggi, causa sciopero. Le organizzazioni sindacali di base, Cub, Sdl intercategoriale, Confederazione Cobas, Cib Unicobas, Slai Cobas, Al Cobas e Usi Ait, incroceranno le braccia e spegneranno il motore dei propri mezzi per quasi tutta la giornata. Saranno garantite soltanto alcune corse, nelle fasce orarie più delicate. L’astensione, infatti, è prevista tra le 8.30 e le 17 e tra le 20 e fine turni. «Si è cercato di assicurare il servizio nella prima mattina - spiega il coordinatore provinciale della Sdl, Demis Lumbrici - e per tre ore la sera. La manifestazione è nazionale, le modalità dello sciopero, quindi, sono uguali in tutto il Paese». Così come identiche, su tutto lo stivale, sono le rivendicazioni sindacali. «Nei volantini che spiegano il perchè dell’astensione - sottolinea il sindacalista - sono elencate le "9 buone ragioni per scioperare"». Lo sciopero è generale e riguarderà anche altri settori, dalla scuola al pubblico impiego. Nel mirino la Finanziaria e l’accordo del 23 luglio sul welfare. "Se pensi che i governi si giudicano dai provvedimenti che prendono - si legge tra le altre cose nel documento -e che le condizioni dei lavoratori dipendenti continuano a peggiorare e vuoi invertire questa tendenza, quello odierno è l’unico sciopero che ha questo obiettivo".(M.D.F.)
Roma. Monta la tensione al’università La Sapienza...
Roma - Monta la tensione al’università La Sapienza. Dopo l’occupazione dell’aula VI la protesta degli studenti si estende a tutto l’edificio che ospita le facoltà di Lettere e Scienze Umanistiche. Ieri, più di centocinquanta "studenti precari" hanno occupato dopo aver sfilato per l’ateneo, e «nonostante le minacce di sgombero che abbiamo ricevuto da parte dei presidi». I presidi delle due facoltà hanno già fatto partire le prime denunce contro ignoti. «Non ho intenzione di tollerare ancora questa situazione. Devono sgomberare entro stamattina - afferma il preside di Lettere, Guido Pescosolido - altrimenti chiameremo la polizia. Oggi la protesta continua con un corteo da piazza Aldo Moro fino a Castro Pretorio, per unirsi con gli studenti delle superiori e raggiungere insieme piazza Esedra per lo sciopero nazionale dei sindacati di base.
9 novembre 2007 - EPolis
La protesta. Sciopero in vari settori
I sindacati autonomi scendono in piazza: disagi per chi viaggia
Treni e mezzi pubblici fermi. Stop anche nelle scuole. Garantiti i servizi essenziali
Uno sciopero generale paralizzerà oggi tutto il paese. Una protesta che investe tutti i settori, dalla scuola, ai trasporti, passando per sanità e servizio pubblico. Ventiquattro ore di stop, con cortei e manifestazioni in molte città, indetto dai sindacati di base (Cub, Sdl Intercategoriale, Confederazione Cobas, Cub Unicobas, Slai Cobas, Al Cobas e Usi-Ait) Saranno coinvolte tutte le categorie dei lavoratori dei trasporti locale, aereo e marittimo, della pubblica amministrazione e delle aziende pubbliche e private. Uniti per dire no all'accordo sul Welfare del 23 luglio, contro la precarietà e le spese militari. «Sarà uno sciopero utile - spiega il coordinatore nazionale Cub, Pierpaolo Leonardi - Vogliamo imporre al Governo un cambio di rotta sulla Finanziaria. Il nostro è un no netto alla politica economica e sociale dello Stato. Insieme ai lavoratori scenderanno in piazza anche gli studenti, i movimenti di lotta per la casa e pezzi di società per chiedere "reddito, lavoro e casa"». Gli organizzatori parlano di più di un un milione e mezzo di scioperanti e di circa 350mila persone in piazza. Tanti i disagi. Treni fermi dalla 9 alle 17, anche se, assicurano dalle ?errovie dello Stato «l'astensione avrà ripercussioni molto limitate sul traffico ferroviario e circolerà oltre il 94% dei convogli a media e lunga percorrenza». Problemi anche negli aeroporti. DALLE 12 ALLE 16 sciopereranno i piloti Anpac della compagnia Eurofly, mentre dalle 10 alle 14 si fermerà il personale tecnico di linea Alitalia aderente a Uiltrasporti e dalle 10 alle 18 il personale navigante Alitalia aderente a Cisal Assovolo. Mezzi pubblici fermi in tutte le città, ma con modalità diverse: a Roma dalle 9 alle 13, a Milano dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio e a Torino dalle 4.30 alle 6, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 2. I vigili del fuoco sciopereranno dalle 10 alle 14. La sanità si blocca da inizio a fine turno, ma saranno garantiti i servizi minimi essenziali e le emergenze. Sciopero di 24 ore per scuola, università, enti locali, parastato, ministeri, presidenza del Consiglio e agenzie fiscali.
7 novembre 2007 - Il Piccolo
Giornata nera per il servizio pubblico messo a rischio dall’agitazione proclamata dalla Cub. E il 30 novembre sarà la volta dei confederali di Cgil, Cisl e Uil Il leader nazionale Leonardi: «Vogliamo il reinserimento della scala mobile»
Scioperano i Cobas: disagi nei trasporti, sanità e scuola
Previste manifestazioni a Milano e Roma. I sindacati puntano a portare in piazza 350mila persone. Alitalia cancella 96 voli
ROMA - Giornata nera oggi per chi dovrà spostarsi, anche in città, e per chi dovrà rivolgersi a un ospedale o recarsi a uno sportello pubblico: lo sciopero generale dei sindacati di base proclamato per la giornata per le aziende pubbliche e private infatti potrebbe riguardare, secondo i dati della Cub, oltre 1,5 milioni di lavoratori, con riflessi significativi soprattutto nei trasporti e nella pubblica amministrazione. Nella stessa giornata sono previste circa 32 manifestazioni nei capoluoghi di regione e nelle principali città; i Cobas dei sindacati contano di portare in piazza oltre 350.000 persone, 50.000 delle quali in corteo di Roma dove, insieme a Milano, si svolgeranno le manifestazioni più importanti. Ovunque saranno rispettate le fasce di garanzia e assicurati i servizi minimi, afferma il coordinatore nazionale della Cub Pierpaolo Leonardi.
Per i trasporti, le fasce di astensione saranno articolate per settore ma i disagi maggiori potrebbero riguardare mezzi pubblici urbani, soprattutto a Roma e Milano, e il trasporto aereo: per la sola Alitalia i voli cancellati sono 96, di cui 30 tagliati a Fiumicino; altre compagnie potrebbero cancellare collegamenti. Anche per ospedali e sportelli della sanità pubblica i cittadini dovranno attendersi funzionamenti a singhiozzo, assicurano gli organizzatori della protesta che ha nel mirino Finanziaria, accordo sul welfare e precariato.
E se oggi gli utenti dovranno mettere in conto una giornata difficile, il venerdì ancora più nero sarà quello del 30 novembre, con i trasporti pubblici a rischio paralisi per lo sciopero generale di 8 ore indetto questa volta dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil a motivo della non centralità e le scarse risorse per il settore in Finanziaria. Uno sciopero bollato come «irregolare» dalla Commissione di garanzia. Le Fs prevedono invece una circolazione dei treni pressochè regolare.
Ecco le modalità dello sciopero di oggi per quanto riguarda i servizi pubblici essenziali:
- trasporto ferroviario: dalle 9 alle 16;
- trasporto aereo: personale non operativo (non soggetto alla legge sugli scioperi nei servizi essenziali) intera giornata;
trasporto aereo: personale operativo dalle 10 alle 18;
- trasporto pubblico locale: modalità articolate a livello regionale: a Roma dalle 9 alle 13, a Milano dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio; Torino dalle 4.30 alle 6, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 2;
- vigili del fuoco: personale operativo turnista dalle 10.00 alle 14.00. Personale a servizio giornaliero, intera giornata.
- sanità da inizio a fine turno della giornata. Saranno garantiti i servizi minimi e le emergenze;
- pubblica amministrazione: sciopero per l'intera giornata per Scuola, Università, ricerca, enti locali, parastato, ministeri, presidenza del Consiglio e agenzie fiscali.
Nella protesta di oggi i «no» dei sindacati di base sono contro la manovra finanziaria, il protocollo sul welfare e la precarietà, a favore di «una politica di redistribuzione del reddito e di rilancio del sistema previdenziale pubblico insieme alla tenuta del contratto nazionale e il reinserimento della scala mobile. Pensiamo che questo sciopero sarà molto partecipato» assicura Pierpaolo Leonardi, coordinatore della Cub.
Trieste - L’appuntamento, organizzato in parallelo a una serie di manifestazioni dello stesso contenuto che si svolgeranno in molte città italiane, è stato indetto da Adl-invisibili, Cobas, Comitato per la difesa del litorale carsico, Razzismo stop, RdB-Cub, rete Operatori sociali, rete Ricercatori precari, rete degli Spazi sociali, Sdl intercategoriale, Sinistra critica, Snater, Partito umanista, Usi-ait.
Contemporaneamente per stamane è stato indetto uno sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private. Per quanto riguarda il trasporto pubblico lo sciopero riguarderà le fasce dalle 9 alle 13 e dalle 16 fino alle 2.30 di domattina. Sciopererà invece per l’intera giornata il personale interno della Trieste Trasporti.
«Si tratta dell’avvio di un percorso contro la precarietà – hanno affermato Willy Puglia delle RdB, Daniela Antoni del sindacato scuola, Carlo Visentini della rete Spazi sociali parlando anche a nome degli esponenti delle altre organizzazioni che aderiscono alla manifestazione – e per i diritti sociali. Vogliamo lottare contro l’economia neo-liberista. Non guardiamo al confronto fra questi movimenti – hanno aggiunto – come a qualcosa di lineare e progressivo, ma come un utile, liberatorio e produttivo ambito, all’interno del quale trovare percorsi comuni, sperimentando nuove forme di alleanze e patti».
Le motivazioni dello sciopero sono «contro l’ accordo del 23 luglio e contro la legge finanziaria del governo Prodi, per il diritto a un lavoro stabile e tutelato – hanno proseguito i promotori della manifestazione - per il diritto al reddito, per salari europei e rinnovi contrattuali veri, contro la politica economica e sociale del governo, per il taglio alle spese militari, il ritiro delle truppe dai fronti di guerra e la chiusura delle basi Usa e Nato, contro la riforma Fioroni e il finanziamento alle scuole private, per il libero accesso ai saperi. È indispensabile – hanno concluso - inviare alla Confindustria e al governo un segnale di forte dissenso. Stesso dicasi per i confederali Cgil, Cisl e Uil, che hanno gestito l’ultimo referendum sul welfare, travisando i contenuti dell’intesa e adottando una procedura di votazione dai risvolti palesemente antidemocratici».(u.s.)
Protesta e volantinaggio degli operatori sociali
Monfalcone - Anche gli operatori sociali, tra i quali anche quelli che lavorano nel Centro a bassa soglia di via Natisone, aderiranno oggi allo sciopero generale dei sindacati di base. Già ieri gli operatori sociali hanno manifestato in piazza della Repubblica a Monfalcone, dove hanno dato via un volantinaggio, per rivendicare il diritto a un reddito minimo, il riconoscimento di soggetti che agiscono socialmente sul territorio regionale, il diritto il diritto alla formazione e supervisione. «Non possiamo andare tutti in corteo, perchè lavoriamo con persone, che hanno diritto a essere assistite e quindi proseguiremo nel nostro lavoro, ma aderiamo però allo sciopero», spiega Luciano Capaldo, che evidenzia come gli operatori sociali producano ogni giorno ricchezza immateriale, contribuendo alla riconnessione di legami sociali deboli, che spesso favoriscono esclusione e malattia. «Il nostro è un lavoro importante, faticoso, logorante e ha come obiettivo la promozione del benessere. Ma spesso per le condizioni di lavoro, con casi di mobbing e di burn out e per i compensi troppo bassi rischiamo di trasformarci da operatori a utenti - dice ancora, a nome di qualche decina di operatori che lavorano tra Monfalcone e Trieste -. Ci vengono richieste professionalità e assunzioni di responsabilità alte, a fronte di contratti precari, compensi bassi e nessuna tutela per la nostra salute». Capaldo evidenzia anche che agli operatori precari vengono chiesti interventi in vaste zone della regione senza alcun rimborso.
9 novembre 2007 - Libero
Si fermano i Cobas Giornata difficile per il trasporto pubblico
Milano - Trasporti a rischio oggi, per lo sciopero dei Cobas che oggi incrociano le braccia. Il sindacato di base ha indetto uno sciopero generale per protestare contro la finanziaria e l'accordo del welfare: tram, metro, bus funzioneranno a singhiozzo dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 fino al termine del servizio. Disagi anche per chi viaggia in aereo. Le sigle che aderiranno allo sciopero saranno Al Cobas Cub, Cub, Sdl, Usi, Confederazione Cobas e Slai. L'agitazio ne è stata indetta contro la Finanziaria e l'accordo sul Welfare, siglato dai Confederali, Cgil, Cisl e Uil: «Prevediamo un'alta adesione - commenta Giorgio Riboldi, di Al Cobas -I dipendenti di Atm hanno già bocciato l'accordo del Welfare, per questo il 50% dei lavoratori aderirà allo sciopero». Il sindacato manifesterà per le strade del centro, lungo la circonvallazione interna, e la circolazione delle automobili si prevede difficoltosa. Le maestranze manifesteranno dalle nove del mattino in Largo Cairoli, dove incontreranno il corteo degli studenti, ed uniti in protesta attraverseranno le vie del centro. Sea consiglia a chi deve prendere l'aereo di contattare la propria compagnia aerea per verificare la conferma del viaggio. Il Comune ha sospeso l'ordinanza di limitazione della circolazione dei mezzi inquinanti. Palazzo Marino ha autorizzato la liberalizzazione dei turni di servizio taxi, che sarà applicata solo per Milano città, dalle 9 alle 15 e dalle 18 alla mezzanotte.(G.RIV.)
Drink e assemblee per gli "studenti precari" della Sapienza
di BEATRICE NENCHA
Roma - "Blocca l'Università, arresta la Precarietà". Lo slogan che campeggia davanti all'"auletta" VI di Lettere, alla Sapienza, non lascia spazio all'immaginazione. È concreto come "l'okkupazione" che, da mercoledì, prosegue per opera di un centinaio di studenti di Lettere, Scienze Umanistiche, Scienze Politiche e altre facoltà, riuniti con drink e sacchi a pelo. Sono gli stessi studenti che, martedì scorso, hanno fischiato il segretario della Cgil Epifani a Tor Vergata. E che oggi sfileranno per le vie di Roma, durante lo sciopero generale indetto dai sindacati di base, per contestare «gli accordi sul Welfare di luglio». E contro «le nuove politiche securitarie sponsorizzate da Veltroni e da Prodi» che nell'Ateneo romano, secondo Carlo del collettivo Studenti e Precari, «si sono tradotte in una militarizzazione dell'uni versità: durante il corteo interno siamo stati seguiti da una trentina di agenti della Digos in borghese, che sono tornati anche a chiedere i documenti di chi ha occupato l'Aula». Uno spazio che i ragazzi chiedono di co-gestire, per sei ore al giorno, «per la produzione di sapere autogestito». «I presidi di Lettere e Scienze Umanistiche hanno respinto la nostra richiesta minacciando di denunciarci per interruzione di pubblico servizio», aggiunge Dario del collettivo di Fisica, «non volevano neanche farci fare l'assemblea. Un atteggiamento autoritario a cui risponderemo con il blocco simbolico dei cancelli dell'Università». L'occupazione di Lettere andrà avanti tutta la notte, anche se gli studenti si dicono preoccupati per le possibili reazioni "auto ritarie": «Le minacce continue dei presidi e l'interessamento della Questura rendono concreta l'ipotesi di un intervento coatto», chiude Dario. Qualcuno parla di «spintoni» volati durante la visita del preside di Scienze umanistiche in auletta, ma i ragazzi negano. «Già in primavera gli studenti avevano richiesto di un proprio spazio», afferma una docente di Scienze Umanistiche, «e mi pare che il preside avesse concesso un locale. Non vedo la ragione per non accontentarli, salvo che a Lettere abbiamo grossi problemi di spazi e professori senza aule».
9 novembre 2007 - Corriere del Veneto
SCIOPERI
Gli operai Solvay bloccano il traffico Eoggi mezzi pubblici fermi ecortei
di Gloria Bertasi
MESTRE — Oggi trasporto pubblico a rischio dalle 9 per 24 ore per lo sciopero generale indetto dalle Rdb-Cub, che ha fatto cancellare anche le targhe alterne di oggi. La mobilitazione è nazionale e su Venezia convogliano iscritti e simpatizzanti per un corteo regionale. «No al pacchetto welfare del governo, si alla ridistribuzione di reddito». Sono le parole d'ordine della mobilitazione che da piazzale Roma si muoverà alla volta della Regione. L'appuntamento è per le 10.30 ma già dalle 9 di oggi si preannunciano autobus e vaporetti a singhiozzo. I disagi per la popolazione potrebbero estendersi a più settori. L'iniziativa delle Rdb riguarda infatti il mondo del lavoro in ogni suo comparto, dal pubblico al privato. Primi a accogliere l'appello a incrociare le braccia gli studenti delle scuole superiori di Vicenza, Padova e Venezia che il 28 ottobre in un'assemblea nazionale hanno deciso di disertare oggi le aule. Anche i precari di Ca' Farsetti aderiscono alla protesta con la sigla Coordinamento autonomo dei precari del Comune. Alle 9 muniti di pignatte e fischietti saranno sotto la propria sede di lavoro per far sentire nei piani alti del palazzo le rivendicazioni di continuità lavorativa. Possibili intoppi pure per quanto riguarda la pulizia delle strade e dei cassonetti. In un comunicato, Veritas annuncia eventuali ritardi in occasione dello sciopero odierno. L'ex municipalizzata in ogni caso precisa: «Le sigle che indicono la mobilitazione non sono presenti in azienda». E mentre in centro storico sfila il corteo, in terraferma i sindacati confederali della chimica si riuniscono in assemblea dopo il blocco parziale di via Fratelli Bandiera all'altezza della portineria Eni nella prima mattinata di ieri. «La Solvey annuncia 98 esuberi, cassa integrazione alla Montefibre - dice Maurizio Don, Uil - gli ex della Dow senza certezze: la situazione è allarmante». I sindacaTIi promettono l'acuirsi della vertenza.
Stretta della polizia conseguente al pacchetto sicurezza. Protesta Adl Cobas: «Repressione contro le vittime dello sfruttamento»
Alla frontiera anche iclandestini incensurati
Espulsi due operai moldavi: non hanno voluto rivelare il nome del datore di lavoro
di Lucio Piva
PADOVA — Venivano dalla Moldova. Erano entrambi incensurati e lavoravano in nero per un'impresa artigiana. Quale fosse e dove avesse sede la loro ditta, non l'hanno voluto dirlo ai poliziotti che l'altra sera, nell'ambito dei controlli per il rispetto del pacchetto sicurezza, hanno bussato alla porta di un appartamento di via Pindemonte. Non sono insomma delinquenti abituali il carpentiere di 28 anni e l'operaio ventiquattrenne, finiti nella lista degli stranieri da accompagnare alla frontiera. Ma la decisione, finora senza precedenti nei loro confronti, spiega quale energia abbia assunto il giro di vite impresso all'indomani del varo del decreto sicurezza. I due operai moldavi vivevano nell'appartamento della Guizza, di cui era titolare una russa quarantaquattrenne. Oltre a loro, la donna aveva subaffittato l'alloggio ad un romeno finito pure lui nella lista dei destinatari delle intimazioni a lasciare l'Italia, imposte dal Prefetto. Per lei, che pretendeva dai suoi inquilini un corrispettivo mensile pro capite di 180 euro, le conseguenze non andranno oltre una salata sanzione amministrativa. Nello stesso appartamento aveva trovato alloggio, alle stesse condizioni anche un romeno, finito anch'egli nella lista dei possibili destinatari dell'intimazione a lasciare il paese, prossimamente sottoscritta dal Prefetto. Erano stati i residenti del condominio di zona Guizza, nei giorni scorsi a segnalare il continuo andirivieni di facce sconosciute nell'appartamento della donna russa. Passaggi strani ad ore inconsuete ed un continuo vociare nei diversi momenti del giorno erano infatti letti come segnali inequivocabili della presenza di stranieri. Le stesse segnalazioni erano arrivate nei giorni scorsi in Questura anche da altri quartieri, come l'Arcella, nei quali sono stati trovati altri immigrati dall'Est, privi di lavoro e residenza. La controffensiva all'irregolarità moldava e romena ha scatenato le dure proteste dell'Adl Cobas Associazione dei lavoratori. «Vengono messe in atto – ha detto il presidente, Stefano Pieretti –indiscriminate azioni repressive nei confronti di chi è vittima di un sistema di illegalità creato da imprenditori senza scrupoli E' preoccupante che l'ondata emotiva nei confronti degli immigrati dell'Est porti lascia alla fine impuniti coloro che guadagnano impunemente alle loro spalle».
Lo «spazio autogestito»
Al Ciak «Patto contro la precarietà» del Metropolitan
VERONA - La musica degli Assalti Frontali batte nelle casse. Intervallata dagli interventi politici di Andrea del Metropolitan, lo spazio autogestito di Veronetta. A pochi metri il writer disegna sul muro. Sono le 18 di ieri sera nel cortile del cinema Ciak di via XX settembre. E' «Patto contro la precarietà» l'iniziativa dei ragazzi del Metropolitan, che anticipa la manifestazione regionale di oggi a Venezia indetta dai sindacati di base contro il precariato, a cui è legata a doppio filo.
«Spezza il controllo. Ferma la precarietà » è lo slogan del Metropolitan. Dove «controllo», dice Andrea, sta per «le politiche repressive di Tosi qua a Verona e degli altri "sceriffi" altrove». «Precariato e repressione sono due facce di una stessa medaglia – continua – che colpisce i più deboli». Il graffito sul muro è un simbolo di tolleranza «in un quartiere, Veronetta, teatro principale delle politiche repressive e sicuritarie a Verona. Politiche mirate a far dimenticare i reali problemi, in primis il precariato». (f.bar.)
9 novembre 2007 - Il Centro
Oggi lo sciopero degli autobus
Stop ai mezzi pubblici per 24 ore, si ferma anche la sanità
di ANDREA BENE
PESCARA - Si preannuncia una giornata infernale per chi deve viaggiare o spostarsi in città, oggi. Uno sciopero di 24 ore, proclamato dai sindacati Cobas, creerà disagi a chi deve prendere gli autobus, i pullman, gli aerei e i treni. Si fermeranno anche i dipendenti della pubblica amministrazione, della sanità e persino dei vigili del fuoco. La protesta è contro la Finanziaria e l’accordo sul Welfare.
Ma vediamo cosa si prevede per il trasporto pubblico. La Gtm garantirà il servizio degli autobus nelle cosiddette fasce protette, cioè dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15. Anche i pullman extraurbani partiranno regolarmente nelle ore di punta.
Qualche problema ci sarà anche per i treni. La protesta dei dipendenti comincerà alle 9 e andrà avanti fino alle 17. Le Ferrovie dello Stato hanno comunicato che lo sciopero avrà ripercussioni molto limitate sul traffico ferroviario, garantendo la circolazione del 94 per cento dei convogli a media e lunga percorrenza. Per quanto riguarda l’aeroporto, l’astensione dal lavoro avverrà per tutta la giornata, per il personale non operativo e dalle 10 alle 18, per quello operativo.
Nella pubblica amministrazione incroceranno le braccia per l’intera giornata gli iscritti Cobas della scuola, università, ricerca, enti locali, parastato, agenzie fiscali. Lo stesso nella sanità, dove verranno comunque garantiti i servizi minimi essenziali di assistenza e le emergenze. Infine, i vigili del fuoco turnisti si fermeranno dalle 10 alle 14 e il personale in servizio giornaliero, per 24 ore.
Allo sciopero generale, comunque, aderiscono solo le sigle del sindacalimo di base. Più precisamente: Cub, Sdl intercategoriale, Confederazione Cobas, Cub Unicobas, Slai Cobas, Al Cobas e Usi-Ait. Non, quindi, i confederali.
9 novembre 2007 - La Tribuna di Treviso
Sciopero anti-precarietà Cobas in trasferta a Venezia
Treviso - Sciopero generale contro la precarietà e il protocollo sul «welfare» imposto da governo, sindacati confederali e confindustria: lo proclamano i sindacati di base Adl Cobas/Rdb per oggi, venerdì 9 novembre. «Con l’accordo del 23 luglio - dice una nota - viene portato un ennesimo attacco alle condizioni di vita di milioni di lavoratori, vengono fatti ulteriori regali alle imprese e si allarga la dimensione della precarietà. Scendiamo in piazza in molte città italiane per dire no a tutto ciò». Per partecipare alla manifestazione a Venezia, partenza ore 9 dalla stazione dei treni di Treviso.
9 novembre 2007 - Il Messaggero Veneto
Oggi la mobilitazione dei sindacati di base
Pordenone - Potrebbero verificarsi disagi, oggi, in pressoché tutti i settori del pubblico impiego, scuola, trasporto, ecc. a causa dello sciopero generale proclamato dalle organizzazioni del sindacalismo di base contro il protocollo sul welfare e la Finanziaria 2008. «La situazione di pesante perdita del potere di acquisto subita dai lavoratori nel corso di questi anni - spiegano dalla federazione delle Rdb Cobas - sta trovando, purtroppo, una puntuale conferma anche nelle scelte imposte dalla Finanziaria proposta da questo Governo. È inammissibile che anche questa maggioranza, al pari delle precedenti, pensi che il risanamento debba gravare esclusivamente e pesantemente sui lavoratori dipendenti. Le RdB-Cub, ritengono, invece, che ci debba essere un preciso impegno del Governo, per favorire la creazione di nuove possibilità di lavoro per i giovani; per aumentare le retribuzioni adeguandole al costo reale della vita, per rivalutare automaticamente gli stipendi e le pensioni attraverso il ripristino della Scala Mobile; per abolire il pacchetto Treu e la legge 30, operando, invece, una stabilizzazione vera per tutti i precari; per garantire reddito e servizi ai disoccupati, ai cassaintegrati e ai pensionati al minimo; per abolire il silenzio-assenso e scongiurare lo scippo del TFR ai nuovi assunti, per porre un freno allo smantellamento della Pubblica Amministrazione, per tagliare drasticamente le ingenti spese militari».
Questa mattina delegazioni di lavoratori sono partite da Pordenone alla volta di Trieste dove si tiene la manifestazione regionale.(e.d.g.)
Operatori sociali, oggi la protesta con corteo a Trieste
MONFALCONE - «Rivendichiamo il diritto a un reddito minimo. Vogliamo essere riconosciuti come soggetti che agiscono socialmente sul territorio regionale. Rivendichiamo il diritto all’utilizzo gratuito di alcuni servizi comuni come il trasporto pubblico o i rimborsi di benzina. Rivendichiamo il diritto alla formazione e supervisione»: sono questi i punti su cui si basa la protesta degli operatori sociali, che scenderanno in campo oggi, aderendo allo sciopero generale dei sindacati di base (manifestazione alle 9.30 a Trieste in piazza della Borsa, treno da Monfalcone alle 8), ma che già ieri hanno manifestato in piazza della Repubblica a Monfalcone.
«Non possiamo aderire tutti fisicamente al corteo, perché lavoriamo con persone che hanno diritto ad avere l’assistenza che attendono e quindi proseguiremo nel nostro lavoro. Aderiamo però allo sciopero», spiega Luciano Capaldo, che evidenzia come gli operatori sociali producano ogni giorno ricchezza immateriale, contribuendo alla riconnessione di legami sociali deboli, che spesso favoriscono esclusione e malattia. «Il nostro è un lavoro importante, faticoso, logorante e ha come obiettivo la promozione del benessere. Ma spesso per le condizioni di lavoro, con casi di mobbing e burn-out e per i compensi troppo bassi rischiamo di trasformarci da operatori a utenti – dice ancora, a nome di qualche decina di operatori che lavorano tra Monfalcone e Trieste –. Ci vengono richieste professionalità e assunzioni di responsabilità alte, a fronte di contratti precari, compensi bassi e nessuna tutela per la nostra salute».
Evidenzia anche che agli operatori precari, lavoratori "co.co.pro." o soci di cooperativa, vengono chiesti movimenti con vaste zone della regione senza aver alcun rimborso. «Nella società di oggi – prosegue – ci sono contraddizioni e conflittualità, una forbice sempre maggiore tra grandi ricchi e grandi poveri, bullismo, problemi psicologici. Se gli operatori sociali non ci fossero, che cosa succederebbe? Occorre in primis quindi – evidenzia – un’assunzione di responsabilità della politica per garantire maggiore cittadinanza a queste figure professionali, ma soprattutto per garantire efficacia nei servizi».
Efficacia che spesso, nel momento in cui si sta raggiungendo, viene interrotta «perché finisicono le risorse e il rapporto di fiducia e collaborazione instaurato con gli utenti non può essere continuato – dice un operatore del centro a bassa soglia di via Natisone a Monfalcone –. C’è la necessità di continuità perché i nostri utenti, persone che hanno bisogno, si creano delle aspettative che spesso vanno deluse. Basti pensare che al centro di Monfalcone siamo passati da quattro ore di servizio a una sola ora e mezzo».
9 novembre 2007 - Leggo
Un tranquillo venerdì di paralisi
Giornata di gravi disagi, oggi, nei trasporti e nei servizi pubblici per lo sciopero generale dei sindacati di base proclamato per le aziende pubbliche e private. Una protesta che - secondo i dati della Cub - riguarderà oltre 1,5 milioni di lavoratori.
Nella stessa giornata sono previste circa 32 manifestazioni nei capoluoghi di regione e nelle principali città; i Cobas dei sindacati contano di portare in piazza oltre 350.000 persone, 50.000 delle quali in corteo di Roma dove, insieme a Milano, si svolgeranno le manifestazioni più importanti.
Per i trasporti, le fasce di astensione saranno articolate per settore ma i disagi maggiori potrebbero riguardare mezzi pubblici urbani, soprattutto a Roma e Milano, e il trasporto aereo: per la sola Alitalia i voli cancellati sono 96, di cui 30 tagliati a Fiumicino.
Ma il venerdì ancora più nero sarà quello del 30 novembre, con i trasporti pubblici a rischio paralisi per lo sciopero generale di 8 ore indetto questa volta dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil.
9 novembre 2007 - Il Giornale
Giorno di paralisi Fermi Atm, aerei scuola e sanità
Treni, aeroporti, trasporto pubblico locale, vigili del fuoco, sanità, pubblica amministrazione. Oggi inizia un novembre nero sul fronte delle proteste sindacali. Tram, bus e metrò a singhiozzo dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio a causa dello sciopero indetto dai Cobas, insieme ad altri sindacati di base. Il Comune per oggi ha sospeso l’ordinanza che limita la circolazione dei mezzi inquinanti (auto diesel e benzina pre-euro, diesel euro 1, ciclomotori e motocicli a due tempi). Turni liberi anche per i taxi dalle 9 alle 15 e dalle 18 a mezzanotte. Lo stesso sciopero potrebbe creare disagi al trasporto aereo, anche se il blocco dei voli ci sarà solo il 22 novembre, quando i sindacati protesteranno a Malpensa e Linate contro il trasferimento dei voli Alitalia su Fiumicino. Nessun rischio per i treni regionali delle Fs perché l’agitazione in Lombardia è sospesa, restano a rischio invece quelli a lunga percorrenza per lo sciopero nazionale del Cub dalle 9 alle 16. Nella sanità, astensione dal lavoro tutto il giorno, ma sono garantiti i servizi minimi e le emergenze. Ancora, in agitazione i vigili del fuoco e sciopero per l’intera giornata di scuola, università, ricerca, enti locali, agenzie fiscali. Infine lunedì prossimo tocca al Comune. Cgil, Cisl, Uil e Rsu si riuniranno al mattino in assemblea, probabili disagi, all’anagrafe, cimiteri, asili nido e materne.
9 novembre 2007 - La Gazzetta di Reggio
E’ il giorno dei Cobas trasporto pubblico a rischio
REGGIO E. - E’ il giorno dello sciopero dei Cobas. A Reggio come in tutta Italia si fermano i lavoratori aderenti ai Cobas che lavorano nei servizi pubblici. I disagi maggiori nella nostra provincia riguarderanno soprattutto i trasporti, dove la confederazione unitaria di base ha molti iscritti. In questo caso la protesta dei Cobas del gruppo Act si inquadra nella vertenza per il rinnovo del contratto aziendale. Ma, come spiega una nota del sindacato di base, è anche una «battaglia per la difesa di diritti che coinvolge la cittadinanza, utenti, lavoratori». A rischio c’è dunque la mobilità dei treni locali e dei mezzi su gomma.
Interruzioni del lavoro sono prevedibili in uffici e officine oltre che nello scalo di Dinazzano Po. Fra le rivendicazioni avanzate, oltre a un contratto unico aziendale per l’intero sistema dei trasporti e il riallineamento delle retribuzioni al costo della vita, c’è anche l’eliminazioni del precariato.
In mattinata, dalle 9.30, è previsto un presidio davanti al teatro Municipale in occasione del convegno sui trasporti. L’astensione dal lavoro coinvolge anche i Cub della Camera di commercio. L’ente camerale segnala che verranno garantiti solo alcuni servizi. Al Registro imprese ed Albo artigiani il rilascio di certificazioni con carattere di urgenza e visure essenziali per gare di appalto, il deposito di bilanci e atti societari riguardanti. Nell’area del Commercio estero i certificati per esportazione o importazione di merci.
9 novembre 2007 - L'Arena
SCIOPERO. Oggi
Possibili disagi per uffici e trasporti
Verona - Attenzione oggi a possibili disagi per lo sciopero nei trasporti e nei servizi pubblici, anche se non si prevedono adesioni massicce (l’agitazione è dei sindacati autonomi e di base, non dei confederali) e le fasce protette sono garantite.
Per quanto riguarda l’Atv, a seguito dello sciopero nazionale di 24 ore proclamato dal sindacato Cub cui ha aderito il Sul CT, Atv non sarà in grado di garantire in modo completo il servizio di trasporto nell’arco della giornata.
CORSE GARANTITE. Il servizio viene tuttavia assicurato in queste fasce orarie: corse in partenza dai capolinea dalle 6 alle 9 con proseguimento a destinazione rispettando l’orario pubblicato; corse in partenza dai capolinea dalle 12 alle 15 con proseguimento a destinazione rispettando l’orario pubblicato. Sono sempre e comunque garantiti nella loro completezza: il servizio disabili; il servizio di trasporto dalla stazione FS di Porta Nuova all’aeroporto Catullo e ritorno; i servizi conto terzi; il servizio navetta da e per il Santuario di Madonna della Corona.
AGSM. Anche Agsm comunica che oggi a seguito della proclamazione di uno sciopero da parte dei sindacati Cub, Sdl Intercategoriale, Confederazione Cobas, Cib Unicobas, Slai Cobas, A.L. Cobas, Usi-Ait, potranno verificarsi alcuni ritardi nel servizio alla clientela.
COMUNE. Palazzo Barbieri assicura che saranno comunque garantiti i servizi demografici per le denunce di nascita e morte, quelli delle farmacie comunali San Rocco, Quinto, Grattacielo, Olimpia e Palazzina e i servizi di pronto intervento e centrale operativa della Polizia Municipale.
9 novembre 2007 - Il Giornale di Brescia
Sciopero nel trasporto pubblico e negli istituti scolastici, manifestazione in piazza Loggia
I Cobas «frenano» bus e scuole
Agitazione anche nelle cooperative sociali
Brescia - Personale della scuola, autoferrotranvieri (Brescia Trasporti) e dipendenti delle Cooperative sociali, queste le tre principali categorie di lavoratori che oggi partecipano allo sciopero nazionale generale proclamato dalla Confederazione Cobas (Comitati di base). A Brescia, in piazza Loggia, dalle 9.15 si terrà una manifestazione.
Per quanto riguarda il settore dei Trasporti verranno rispettate le fasce di garanzia, saranno comunque inevitabili i disagi per gli utenti dei mezzi pubblici.
La società «Brescia Trasporti» rende noto che anche alcuni propri lavoratori potrebbero partecipare all’astensione dal lavoro con la conseguenza di possibili anomalie nel normale servizio dalle 4.20 alle 6, dalle 9 alle 11.30 e dalle 14.30 a fine servizio, con eventuali salti di corsa, in alcuni punti della rete, mezz’ora prima dello sciopero, essendo previsto il rientro in deposito delle vetture.
Le Rsu aziendali della Sia-Autoservizi, invece, hanno proclamato un’astensione che riguarderà solo le linee 7, 13 e alcune corse della linea 10 dalle 15 alle 19.
È consigliabile a genitori o parenti degli alunni più piccoli che li accompagnano a scuola, di verificare di persona se nella classe sono presenti o meno gli insegnanti.
I Cobas protestano - da quanto scritto nel volantino diffuso sui luoghi di lavoro - «per chiedere la cancellazione del Protocollo d’intesa sul Welfare, sottoscritto il 23 luglio scorso tra Governo e sindacati confederali e non ancora diventato legge», per cui esiste ancora un margine per bloccarlo. Secondo i sindacati di base il protocollo va eliminato perchè «distrugge le pensioni e rende permanente la precarietà».
Dichiaratamente in disaccordo con la Finanziaria perchè «regala altri miliardi ai padroni», si scagliano contro la concretizzazione salariale, la triennalizzazione dei contratti, lo scalone Maroni e il monopolio dei diritti dei sindacati da parte di Cgil, Cisl e Uil.
Rivendicando invece «la difesa e il potenziamento del carattere pubblico dei servizi sociali e beni comuni quali: previdenza; scuola; sanità; casa; acqua; comunicazioni; trasporti ed energia». Sostenendo anche: il diritto al lavoro stabile, tutelato e in sicurezza; al reddito; livelli salariali europei; la difesa del Contratto nazionale del lavoro; la difesa del Tfr e la pensione pubblica dalla trappola dei Fondi privati e pari diritti lavorativi e sociali tra migranti e stanziali».
Per quanto riguarda il settore scuola, i Cobas sono nettamente contrari al «contratto farsa» firmato dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda.
Franco Turigliatto, esponente della Sinistra critica, associazione che gravita su Rifondazione comunista e presidente della manifestazione di Roma, insieme a Salvatore Cannavò, facente parte della stessa associazione, dichiara: «Lo sciopero nazionale indetto dai sindacati di base rappresenta un’importante iniziativa contro le politiche liberiste del Governo e, in particolare, contro il Protocollo sul welfare che ha visto le confederazioni Cgil, Cisl e Uil assumere la funzione di vero e proprio governo allargato - aggiungendo -: se il protocollo conferma la famigerata Legge 30 peggiora persino i contratti a termine sancendo la precarietà della vita». Auspicando quindi la «generalizzazione dello sciopero - afferma -: È importante che questa volta anche altri settori sociali, come gli studenti, i comitati di lotta per la casa e più in generale per i diritti democratici siano in piazza con i lavoratori».(g.s.)
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Le manifestazioni per lo SCIOPERO GENERALE del 9 novembre 2007