DICONO: "POSTO FISSO MONOTONO", "L'ARTICOLO 18 FRENA GLI INVESTIMENTI". LICENZIAMOLI PER GIUSTA CAUSA!
In questi giorni, Mr. Monti, meglio conosciuto come Mr. Goldman Sachs, ha profuso una serie di teoremi sul posto fisso di lavoro, così cari a Confindustria, inneggiando alla mobilità in uscita … in parole povere licenziamenti più facili e totale deregolamentazione delle attuali normative contenute nell’Art 18 della Legge 300 del 1970, con frasi a effetto: “Sulla terribile noia che è rimanere tutta la vita al medesimo posto di lavoro”, oppure “di come è bello cambiare e accettare delle sfide…”, del “terribile apartheid nel mercato del lavoro tra chi è già dentro e chi giovane fa fatica a entrare”.
La ricetta di Mr.Monti è una sola: Giovani e meno giovani scordatevi il posto fisso, vi porterò tanta precarietà, tanta insicurezza, tanta miseria, vi ridurrò a semplice merce di scambio come una qualsiasi materia prima, pacchi pronti da usare e poi gettare, secondo i bisogni del padrone e del grande capitale internazionale.
Mr.Monti sta portando avanti l’incarico affidatogli dai suoi padroni: la distruzione completa di ogni sicurezza sociale e lavorativa in Italia.
E’ da tempo che perseguono questo obiettivo. Prima di questo ultimo governo tecnico impostoci di Mr. Monti, già i precedenti esecutivi si erano prodigati per distruggere le sicurezze sul lavoro, per depotenziare gli organi ispettivi, tagliare la spesa nel campo sociale, precarizzare le assunzioni con le varie Leggi Treu e Biagi, bloccare i salari, stravolgere la valenza dei Contratti Collettivi Nazionali a favore di trattative di secondo livello dove, con la complicità dei maggiori sindacati, ora è possibile introdurre anche norme peggiorative rispetto ai CCNL ecc.
Mr.Monti, punta a creare un conflitto generazionale tra i giovani, che devono entrare nel lavoro, e chi già vi è da tempo dentro, ingenerando tra i primi il sospetto che siano i secondi, già tutelati dalle leggi ancora vigenti e determinati, a mantenere le posizioni giustamente acquisite, a impedire quei cambiamenti… che favorendo una maggiore flessibilità, sempre secondo i teoremi di Mr.Goldman Sachs, faciliterebbero le assunzioni. Punta a mettere gli uni contro gli altri, come se i padri fossero responsabili della disoccupazione dei propri figli.
I giovani dovrebbero accettare la sfida di rinunciare all’aspettativa di un posto fisso a vita, monotono, e accettare la sfida di cercare/accettare/chiedere al ribasso un posto di lavoro mal pagato, insicuro, flessibile negli orari … con il quale sarà praticamente impossibile accedere ad un mutuo Sono queste le eccitanti aspettative che i giovani dovrebbero cercare/accettare per il futuro?
Ma perché si dovrebbe accettare/abituarsi all’idea di non avere un posto di lavoro fisso, sicuro che consenta di programmare il proprio futuro, costruire la propria aspettativa di vita e famigliare?
Mostri Mr.Monti, la Fornero e tutta la razza padrona filo bancaria che è stata messa a “governarci” e che, tra una lacrimuccia e l’altra, si atteggiano a salvatori della Patria, dove questi cambiamenti hanno portato un maggior benessere civile ed economico …. probabilmente intende/intendono benessere, ricchezza e profitti per pochi e la miseria per tanti!!!
Mostri dove il liberismo selvaggio, che vogliono imporci, nel mondo del lavoro ha avuto benefiche ricadute sulle persone, sugli Stati, sulle famiglie, sulla sicurezza sociale, sulla minor criminalità, sulla salute ecc. …. DOVE???
In realtà i sermoni televisivi di Mr. Monti nascondono solo il degrado della figura del lavoratore, della sua dignità di uomo, messo in subordine del profitto ad ogni costo, ridotto a semplice ingranaggio di una macchina economica che invece di soddisfare i suoi reali bisogni punta a cercare nuovi modi per poter produrre e consumare. Per fare ciò c’è la necessità di tanti schiavi, docili, sottomessi, che accettano di vivere consumando e consumano per vivere.
Sul nostro fronte, il fronte del mondo del lavoro, anziché contrapporsi, qualcuno già da tempo sventola bandiera bianca e si limita a sedersi al tavolo del “confronto” dimostrando di aver già metabolizzato e accettato le favolette di Mr.Monti, accontentandosi non l’abolizione dell’art. 18 ma si una “sua robusta manutenzione”.
E’ una scelta flebile, balbettante, timorosa, che mira a non disturbare il “manovratore”. Del resto è la strategia portata avanti in questi ultimi anni dai maggiorenti sindacali che si è rivelata complice con il nemico, corresponsabile di questa situazione….una strategia sindacale che li ha visti accettare e sottoscrivere contratti di lavoro sempre peggiorativi dei precedenti e aderire a tutte le richieste dei governi liberal che si sono succeduti, sia di centro destra sia di centro sinistra.
Ora Mr.Monti vorrebbe propinarci la favola che per far ripartire la crescita economica italiana servono sessanta giorni di tempo per dare “una svolta” al Paese perché lo spread lo impone e lo chiedono i suoi burattinai della City e di Wall Street che hanno fretta di chiudere la partita Italia, dopo aver commissariato la Grecia, per poi passare alla Spagna e far pagare a noi i conti della crisi provocata da loro.
Mr.Monti e la sua “banda” ci sta portando verso il baratro sociale, ci chiede di accettare le solite ricette che, il FMI e la Banca Mondiale, propinano da anni chiamandole “crescita”, in nome della quale puntano a svendere il patrimonio pubblico nazionale, privatizzare i servizi essenziali, cedere quel poco che resta di sovranità economica.
LICENZIAMOLI!!! RIAFFERMANDO la nostra “Civiltà del Lavoro” per pretendere ed ottenere la certezza del posto di lavoro, il miglioramento della qualità della nostra vita, della nostra famiglia, dei nostri figli….. perché non è «Il posto fisso a non esistere più», ma se sono veri come sono veri i dati Istat, sono i posti di lavoro tout court a non esistere più!!
Con la disoccupazione ai livelli italiani specialmente dei giovani e con la facilità con cui si licenzia, la ricetta non è un lavoro ancor più precario e abolizione dell'articolo 18 ma una riconversione dell'economia fondata sulla sostenibilità sociale e ambientale, sulla qualità dell'occupazione, assumendo come valori i diritti acquisiti dalle classi lavorativi che vanno estesi non ridotti.
Lottiamo assieme a quel pezzo di Italia che protesta, si dispera, sale su torri e si auto-segrega all'Asinara, per avere diritto di cittadinanza mediatica per qualche nano secondo, per costruire un futuro di speranza che cancelli le nostre delusioni, le nostre amarezze e fallimenti. Basta con il continuare con l’adattarci, a vivere di rinunce, a guardare con terrore il futuro senza sicurezze che Mr.Monti vuole convincerci ad accettare e prepara per noi ed i nostri figli.
La Fata fiducia che dovrebbe aiutarci a respirare non passa per l’accettazione supina di tutto quello che ci viene imposto.