CUB: SOLIDARIETÀ CON GLI STUDENTI DELLA SAPIENZA. STRACCIARE IL "PROTOCOLLO AMMAZZACORTEI"
A RISCHIO IL CORTEO NAZIONALE ANTI G14 DEL 28 MARZO
“Non possiamo assistere indifferenti all’utilizzo della Polizia e dei Carabinieri nei confronti di chi esercita il diritto di manifestare. Siamo sconcertati dall’utilizzo massiccio di forze dell’ordine che viene impiegato per impedire le manifestazioni. Se questo è l’effetto del protocollo ammazzacortei siglato nei giorni scorsi, allora è evidente che deve essere stracciato”, Pierpaolo Leonardi, Coordinatore nazionale CUB, interviene in solidarietà con gli studenti dell’università romana caricati dalla polizia.
“Da giorni la Questura di Roma sta cercando, in ossequio alla nuova normativa scaturita dal Protocollo, di farci spostare il percorso del corteo nazionale di sabato 28 marzo promosso dal Patto di Base in occasione della riunione dei Ministri del Welfare del G14. E’ evidente – prosegue Leonardi - il tentativo di ridurre al silenzio il conflitto proprio in concomitanza con la fase acuta della crisi economica. Noi non accetteremo di subordinare il nostro diritto a manifestare contro il tentativo di scaricare i costi della crisi sui lavoratori, alla sbandierata esigenza di mobilità dei cittadini o alle richieste di ordine dei commercianti del centro di Roma, e ci auguriamo che la Prefettura e la Questura non intendano trasformare anche quella giornata in un problema di ordine pubblico”, conclude il Coordinatore CUB.