Contratti Pubblici: E' SCIOPERO GENERALE
Le dichiarazioni di ieri del ministro Nicolais sull’avvio delle "consultazioni con i sindacati al più presto e non oltre la metà di novembre" sul rinnovo dei contratti pubblici sono inopportune, inutili e fuori tempo massimo.
Inopportune per il semplice fatto che il governo e la Funzione Pubblica hanno già definito lo stanziamento per il rinnovo dei contratti; inutili rispetto alle aspettative dei lavoratori pubblici che hanno perso il 20% del potere d’acquisto delle buste paga negli ultimi due rinnovi biennali; fuori tempo massimo perché, come il precedente governo Berlusconi, siamo ormai arrivati ad un anno dalla scadenza e in presenza di una Finanziaria che, oltre a non stanziare risorse sufficienti, già delinea il non rispetto delle decorrenze.
La "consultazione" sui contratti che si farà alla Funzione Pubblica, e non all’Aran come dovrebbe essere per il rinnovo dei contratti, avrà la caratteristica di allungare i tempi per il rinnovo e non certo per definire i contenuti dei contratti visto che ancora non sono stati definiti i comparti di contrattazione né i comitati di settore hanno predisposto le direttive.
La RdB/CUB P.I., partecipando al prossimo sciopero generale del 17 novembre promosso dalla CUB e dal sindacalismo di base, si opporrà a qualsiasi tentativo di svendita dei lavoratori pubblici sia che passi per un contratto burla (come quello che ci stanno proponendo) sia che passi attraverso il tentativo di smantellamento della Pubblica Amministrazione con la Finanziaria.
27 ottobre 2006 - Agi
STATALI: RDB/CUB, SCIOPERO GENERALE CONTRO CONTRATTO BURLA
Roma - La RdB/CUB Pubblico Impiego partecipa allo sciopero generale del 17 novembre promosso dalla CUB e dal sindacalismo di base, per opporsi "a qualsiasi tentativo di svendita dei lavoratori pubblici, sia che passi per un contratto burla (come quello che ci stanno proponendo) sia che passi attraverso il tentativo di smantellamento della Pubblica Amministrazione con la Finanziaria". In un comunicato RdB/CUB sostiene che "le dichiarazioni di ieri del ministro Nicolais sull'avvio delle consultazioni con i sindacati al piu' presto e non oltre la meta' di novembre, sul rinnovo dei contratti pubblici sono inopportune, inutili e fuori tempo massimo". "Inopportune - spiega l'organizzazione sindacale - per il semplice fatto che il governo e la Funzione Pubblica hanno gia' definito lo stanziamento per il rinnovo dei contratti; inutili rispetto alle aspettative dei lavoratori pubblici che hanno perso il 20% del potere d'acquisto delle buste paga negli ultimi due rinnovi biennali; fuori tempo massimo perche', come il precedente governo Berlusconi, siamo ormai arrivati ad un anno dalla scadenza e in presenza di una Finanziaria che, oltre a non stanziare risorse sufficienti, gia' delinea il non rispetto delle decorrenze". Secondo la RdB "la 'consultazione' sui contratti che si fara' alla Funzione Pubblica, e non all'Aran come dovrebbe essere per il rinnovo dei contratti, avra' la caratteristica di allungare i tempi per il rinnovo e non certo per definire i contenuti dei contratti visto che ancora non sono stati definiti i comparti di contrattazione ne' i comitati di settore hanno predisposto le direttive".