COLLEGATO LAVORO: Sacconi vuole ripristinare la NORMA AMMAZZAPRECARI

In allegato il comunicato

Nazionale -

Il Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, insieme a tutto il Governo, vuole presentare un maxiemendamento per ripristinare la sanatoria truffa del 23 gennaio.

 

A neanche due giorni dall’approvazione, da parte delle  Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato, dell’ emendamento al cosiddetto Milleproroghe, con il quale si sposta al 31 dicembre 2011 l’ entrata in vigore dei nuovi termini per l'impugnazione dei licenziamenti e dei contratti precari, il Governo, per bocca del Ministro Sacconi, dichiara di voler ripristinare forzatamente questa odiosa norma a tutela delle aziende e dei padroni e ai danni di precari e disoccupati.



Come tutti ricordiamo il Collegato Lavoro contiene una norma particolarmente odiosa (Legge 183/2010, art. 32) relativa all’impugnazione dei licenziamenti e dei contratti precari. Si trattava di una vera e propria sanatoria retroattiva a favore dei datori di lavoro: tutti i contratti già scaduti prima dell’entrata in vigore della legge dovevano essere impugnati entro il 23 Gennaio 2011, pena la perdita dei diritti per il lavoratore.



Contro questo infame ricatto la USB aveva lanciato una campagna di mobilitazione ed informazione, presentando migliaia di impugnazioni in tutta Italia.



Riteniamo necessaria un’ immediata reazione a questo provvedimento, rilanciarndo la campagna per contrastare il precariato e vedere abrogate tutte le norme antiprecari, come il pacchetto Treu, la Legge 30 e come quest’ ultimo famigerato Collegato lavoro.



E’ necessario che i precari tornino in piazza per chiedere la fine della precarietà, la stabilizzazione con contratti a tempo indeterminato e la dignità di un futuro lavorativo certo, che si impedisca l’approvazione di questo maxiemendamento e che si estenda e si generalizzi la preparazione e la riuscita della

 

MANIFESTAZIONE NAZIONALE e
SCIOPERO GENERALE DEL PROSSIMO 11 MARZO

 

 

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