CHE FINE HANNO FATTO I CONTRATTI DI IGIENE AMBIENTALE?
In allegato il volantino
Le trattative per il rinnovo dei contratti procedono male e a rilento: in ballo ci sono questioni importanti come la classificazione del personale, le normative da applicare nelle esternalizzazioni che vedono il passaggio del personale da aziende pubbliche a private, la riformulazione degli orari, l’unificazione dei contratti FISE e FEDERAMBIENTE, gli aumenti salariali.
Le imprese continuano a lamentare difficoltà economiche, mentre è sotto gli occhi di tutti che, grazie alle privatizzazioni, alla diminuzione del personale, con conseguente aumento dei carichi di lavoro per chi è rimasto, al peggioramento del servizio e all’aumento delle tariffe di oltre il 43% negli ultimi anni (dati Eusispes), hanno realizzato enormi profitti, senza dimenticare i regali del Governo Prodi in termini di diminuzione delle tasse sul costo del lavoro, 5 punti in meno di cuneo fiscale, e di decontribuzione degli straordinari (oggi un’ora di straordinario costa meno dell’ora ordinaria). Ma entriamo nel merito delle trattative:
- Federambiente vuole chiudere il contratto a condizione che si annullino le differenze del costo del lavoro con il contratto delle imprese private, FISE, e chiede nuove esternalizzazioni, maggiore flessibilità e precarietà, allungamento dell’orario di lavoro.
- FISE propone un orario massimo settimanale di 50 ore (sic!) senza indicare l’orario massimo giornaliero, e 210 ore di straordinario annuale: di fatto mano libera nell’aumento del tempo di lavoro
- Per l’unificazione dei due contratti: FEDERAMBIENTE chiede anche l’annullamento di molti istituti contrattuali come i giorni di riposo in più per gli ‘anziani’, mentre FISE, a fronte di una riduzione di ½ ora settimanale, vuole eliminare le indennità professionali ed il rimborso per raggiungere il posto di lavoro, la 14^ mensilità dal TFR, l’eliminazione di un’ora di indennità notturna (dalle 5.00 alle 6.00) di un giorno di permesso retribuito ex art 20 comma 1 del vecchio contratto e della festività del 4 Novembre.
Nient’altro?
- Sulla parte economica FISE propone 95 euro medie lorde per il biennio 2007/2008, che sarebbero naturalmente scaglionate senza recupero degli arretrati ma con una ‘una tantum’ di poco più di 400 euro. Una vera e propria miseria se si considera il pesante e continuo aumento del costo della vita ed il fatto che in termini di valore reale i nostri stipendi, come ha documentato la Banca d’Italia, sono fermi al 2000.
CGIL CISL UIL FIADEL? Sono favorevoli all’unificazione dei due contratti, scontando il fatto che per i nuovi assunti questo avverrà al livello peggiore: per questi si dicono pronti a eliminare 5 giorni di ex festività (e a trasformarle in compensi retributivi per i vecchi assunti) e le notevoli differenze di calcolo del TFR tra i due contratti; inoltre propongono 110 euro di aumento salariale che come abbiamo visto non recuperano minimamente l’inflazione reale; hanno, inoltre, già accordato l’ampliamento dell’utilizzo delle forme di lavoro precario con un precedente protocollo d’intesa, che sarà recepito nella stesura definitiva del contratto.
La RdBCUB dà un giudizio estremamente negativo di quanto si sta preparando per i lavoratori dell’Igiene Ambientale ed invita tutti i lavoratori non solo a respingere tali proposte ma anche ad abbandonare i sindacati che non fanno più i loro interessi.
Roma, 13.02.08 RdBCUB Igiene Ambientale