Casapound a Parma si nasconde dietro una finta manifestazione civica. Usb ai cittadini: non partecipate
Apprendiamo dai giornali la notizia che mercoledì 13 settembre alle ore 21 in stazione, ci sarà una manifestazione dal titolo “Riprendiamoci la nostra città”, descritta come “una fiaccolata apolitica e apartitica per dire Basta feccia!”
USB – Unione Sindacale di Base Confederazione di Parma - respinge e denuncia questa manifestazione che viene camuffata di civismo dai promotori stessi (Casapound), quando la vera e unica matrice di questa sfilata sono il fascismo, il razzismo e la xenofobia.
-Spaccio di droga, episodi di violenza, furti, sono da noi respinti e condannati qualsiasi sia l’etnia, religione e ideologia dei responsabili.
-Il “giochetto” dei promotori, però, è chiaro e non nuovo, infiammare gli animi sugli episodi di degrado sociale e criminalità, identificando gli immigrati come unico problema e capro espiatorio della sempre più difficile situazione sociale che si vive a Parma, come in tutta Italia.
Ma il problema sono gli immigrati che fuggono da guerre, miseria e malattia per dare un futuro a sé stessi e ai propri figli? Sicuramente no!
- Le situazioni di criminalità esistono e rendono ancora più teso il clima di difficile convivenza tra italiani e stranieri nei nostri quartieri, ma il problema è che il degrado sociale non è affrontato da questo governo, a tutti i livelli, che accoglie senza alcun programma di inserimento sociale e lavorativo, abbandonando gli immigrati a sé stessi e moltiplicando così il degrado sociale stesso.
-Dove c’è degrado c’è droga, facile via per tirare a campare. Ma ancora una volta il Governo non si pone il problema che se gli stupefacenti si vendono, è perché c’è qualcuno che li compra. La droga è comprata quasi esclusivamente da italiani. Il problema è duplice, venditori e consumatori. Ma soprattutto il problema è la criminalità organizzata di stampo mafioso e camorristico che dilaga nella nostra regione, che si è radicata nel tessuto economico e che nessuno denuncia!
-Il problema sono le politiche di questo Governo, dell’Unione Europea e del sistema di potere ad essi connesso, che distruggono i diritti del lavoro, che precarizzano le nostre vite, che ci tolgono la pensione, che distruggono lo stato sociale, i servizi pubblici (sanità, scuola, ecc.), in nome della concorrenza di mercato e del profitto. In questo contesto, dove volutamente non si mettono in campo soluzioni sociali inclusive che sappiano rispondere alle domande di disagio, è inevitabile che il degrado sociale aumenti; così come l’impoverimento generalizzato che porta gli ultimi a non avere niente e i penultimi a lottare con questi per non finire nelle stesse fila.
-Invitiamo invece i lavoratori, studenti, pensionati, insomma tutta la cittadinanza di Parma, a non cadere in questo tranello, a non trasformarsi in “utili idioti” per coloro che in tutto questo sguazzano, facendo profitti e diventando sempre più ricchi.
Questo significa negare che esistono i problemi? No al contrario, è identificare la vera causa degli stessi per risolverli. Per questo motivo dobbiamo pretendere spazi nella nostra città, nei nostri quartieri, per sviluppare momenti di confronto tra italiani e immigrati. Solo così potremmo capire che non siamo diversi, che abbiamo gli stessi problemi, identificare assieme i responsabili e lottare perché le cose cambino.
Solo così metteremo zitti coloro che soffiano sul fuoco del razzismo e della xenofobia. Coloro che soffiano è perché hanno da guadagnarci!
Unione Sindacale di Base Federazione di Parma