CAMUSSO TORNA SOTTO LA GONNA DI BONANNI
USB, CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO LA MANOVRA. OGGI ALLE 15.00 SOTTO LA CAMERA
“Mentre il governo approfitta della manovra per annullare gran parte del diritto del lavoro, a partire dal Contratto nazionale, dallo Statuto dei lavoratori e dall'art. 18, la Camusso riapre a Bonanni, Angeletti e Marcegaglia e chiede che parte dell'art. 8, già approvato dal Senato, non venga applicato”, afferma Fabrizio Tomaselli, dell’Esecutivo Nazionale USB.
“Una richiesta assurda, debole e schizofrenica - prosegue Tomaselli - che non ha comunque alcun valore formale e paradossalmente viene proprio dopo lo sciopero generale del 6 settembre indetto da USB e dalla stessa Cgil, che ha visto centinaia di migliaia di lavoratori nelle piazze italiane. Evidentemente per la Camusso questo è stato uno ‘sciopero sfogatoio’ – sottolinea Tomaselli - che conteneva già in sé la necessità di tornare sotto le gonne di Bonanni e riannodare i legami così dolorosamente sospesi con Cisl, Uil e Confindustria, con le quali il 28 giugno aveva firmato un accordo pesantissimo per i lavoratori, che aveva però temporaneamente sdoganato la Cgil”.
“Siamo convinti – aggiunge il dirigente USB - che i lavoratori stiano rapidamente prendendo atto di come Cisl e Uil siano ormai i notai di decisioni prese da altri in Italia ed in Europa, e la Cgil della Camusso abbia come suo unico obiettivo quello di ritornare a gestire le cose sindacali insieme a Bonanni, Angeletti e Marcegaglia, che la stanno aspettando con la bacchetta in mano ma sicuramente a braccia aperte”.
Conclude Tomaselli: “USB continuerà la lotta contro la manovra e contro chi ha prodotto crisi e debito ed ora intende farli pagare ai lavoratori e alle fasce più deboli della popolazione. Prosegue quindi oggi la mobilitazione dalle ore 15.00, con un presidio sotto Montecitorio, dove si sta consumando l'ennesima spallata contro i diritti dei lavoratori, dei disoccupati, dei precari, degli studenti, dei migranti e dei pensionati”.