Bonomi, che faccia tosta!

Nazionale -

Il presidente della Confindustria invoca cgilcisluil affinché rimettano mano, assieme ai padroni, al protocollo siglato nel 2020 sull'emergenza Covid nei luoghi di lavoro per ottenere l'obbligo per tutti i lavoratori del green pass.

Bonomi è l'esponente della peggior razza padrona che, a marzo dello scorso anno, mentre il Covid infestava soprattutto il nord industriale del paese, si rifiutava di chiudere le aziende, contribuendo così grandemente al diffondersi della pandemia e a velocizzarne la circolazione. Il profitto prima di tutto era il suo programma e tale è rimasto oggi che la discussione sul green pass infuoca le relazioni sindacali nelle aziende a partire dalla questione mense.

Non un parola sulla necessità di procedere velocemente alla vaccinazione di tutti per eliminare alla radice la possibilità della contaminazione, non una parola su quella che era e ancora oggi è una necessità strategica che è quella di liberare i vaccini dalla proprietà intellettuale per consentire davvero che a livello planetario la vaccinazione sia possibile per tutti e non solo per quelli arroccati nelle cittadelle dei Paesi ricchi assediati da moltitudini di uomini e donne, i lavoratori che mancano ai loro profitti.

Non una parola sulle enormi responsabilità di un sistema sanitario che non è più pubblico ma che ha ceduto quote consistenti a quel privato di mercato che Bonomi rappresenta e che è stato del tutto marginale nell'intervenire contro il Covid ma che è stato invece protagonista nella distruzione del servizio sanitario pubblico.

È il vecchio trucco di scaricare sui singoli responsabilità che non sono loro, sui lavoratori responsabilità che sono delle scelte economiche che sono state fatte nella gestione della pandemia e che in larga parte sono state dettate proprio dalle associazioni imprenditoriali. Ci hanno mandato a lavorare per non fermare la produzione su autobus e treni che, ieri come oggi, sono assolutamente inadeguati a garantire il distanziamento; ci hanno fornito mascherine chirurgiche spesso assolutamente inutili a proteggere dal virus come quelle prodotte da Stellantis e distribuite, a milioni, non solo ai propri operai ma anche agli studenti italiani; hanno sfruttato fino all'ultimo centesimo le casse integrazioni speciali messe in cantiere anche quando non ne avevano alcun bisogno; non alzano un dito per assicurare il pagamento delle giornate di quarantena ai lavoratori che così andranno al lavoro anche se in sospetto di Covid, altro che green pass! Ma soprattutto hanno scritto gran parte del PNRR per orientare, riuscendoci, l'allocazione delle risorse alle imprese e ai loro affari invece che a restituire una sanità pubblica ai lavoratori e ai cittadini.

Insomma gli squali non hanno perso il vizio di addentare tutto ciò che è possibile addentare e ora si buttano sul green pass da utilizzare per mettere in sicurezza la produzione senza che ci mettano nulla del loro e senza che paghino mai a sufficienza per la strage di omicidi nelle loro aziende che sta crescendo ogni giorni per numeri e atrocità.

Scommettiamo che cgilcisluil non saranno insensibili al richiamo all'ordine di Confindustria e che ancora una volta acconsentiranno a qualche pasticcio che a tutto servirà tranne che ad aiutare a sconfiggere la pandemia. Scommettiamo anche però che lo Sciopero Generale promosso per l'11 ottobre da una larghissima coalizione di scopo tra tutte le maggiori organizzazioni sindacali e chi vi aderirà avrà ben presente chi sono i responsabili di questo disastro sociale e saprà indicare con chiarezza una strada di lotta e conflitto per sconfiggerli e scacciarli.

Unione Sindacale di Base

22/8/21