Bologna S.Lazzaro. FERMATO UN DELEGATO DI ASIA Usb

Bologna -

Questa mattina alle ore 8, il rappresentate di ASIA (ASSOCIAZIONE INQUILINI ASSEGNATARI) Federico Orlandini,  appena giunto in Via Minarini 8, dove la nostra associazione sindacale aveva indetto un presidio antisfratto, è stato letteralmente portato via dai Carabinieri del Comando Locale.

Ad ora si sa solo che è trattenuto in caserma e ogni tentativo di conoscere i motivi di tale fermo e le condizioni in cui si trova il nostro delegato, sono naufragate.

E’ incredibile ciò che sta avvenendo, con il complice silenzio dell’amministrazione comunale di S. Lazzaro più volte interpellata sull’emergenza sfratti.

Evidentemente il Sindaco Macciantelli  crede che l’emergenza abitativa si risolva con la repressione di chi si oppone agli sfratti; complimenti!

 

Aggiornamento - ore 10.30

Il presidio antisfratto si sposta in Piazza Bracci sotto la sede del Comune di San Lazzaro.

Ancora nessuna notizia del rappresentante di ASIA portato al Comando dei Carabinieri.

 

Aggiornamento - ore 14

 

 

La democrazia a san lazzaro???


 Il presidio antisfratto indetto stamattina dall’AS.I.A.e Bologna Prende  Casa in via Minarini 8 a San Lazzaro di Savena, che ha visto il fermo di  un delegato sindacale da parte dei carabinieri che lo hanno trattenuto  in caserma per oltre tre ore, foto-segnalato e poi denunciato si è  trasformato in un presidio in piazza Bracci, sotto la sede del Comune. 

Una delegazione è stata poi ricevuta dall’amministrazione comunale. In  questo primo incontro l’amministrazione ha dimostrato delle  disponibilità di relazione e confronto per trovare soluzioni credibili  all’emergenza abitativa, che potranno avere un primo piano di verifica  sul nucleo familiare che oggi ha subito lo sfratto esecutivo. Ad oggi  questo nucleo composto da madre con figlio minore è stato collocato in  una struttura nel Comune di Bologna.


 In un mese tre presidi antisfratto nel solo Comune di San Lazzaro hanno  portato a quattordici denuncie, questa situazione è da imputare in  primis alle miopi e antidemocratiche scelte effettuate del governo  provinciale e dal suo vice presidente, Giacomo Venturi, che ha escluso e  continua a escludere i soggetti sociali e sindacali che non vogliono  essere complici, come ha ampiamente dimostrato la gestione dei tavoli  che hanno portato agli aumenti degli affitti in casa popolare per  Bologna e provincia.


 I movimenti di lotta per la casa proseguiranno nella mobilitazione a  Bologna e nella sua provincia per il diritto all’abitare per tutte e  tutti.

ASIA-USB
Bologna Prende Casa