Blitz al Ministero del Lavoro

Roma -

Nel primo pomeriggio l’Unione Sindacale di Base ha dato vita a un sit-in in via Veneto davanti al portone del Ministero del Lavoro, dove erano transitati i segretari generali di CGIL, Cisl e Uil per sedersi al tavolo con il ministro Poletti ed il sottosegretario Nannicini su pensioni ed occupazione.

 

Con USB erano presenti numeri giovani che protestavano contro la truffa di “GARANZIA GIOVANI” che ha dilapidato qualche miliarduccio senza produrre alcun posto di lavoro ma solo occupazioni precarissime ed estremamente temporanee.

 

La rivendicazione di una soluzione al problema delle ricongiunzioni onerose è stata espressa dalle lavoratrici delle fabbriche metalmeccaniche chiuse agli inizi degli anni ottanta e poi transitate alla pubblica amministrazione a cui l’INPS arriva a chiedere anche centinaia di migliaia di euro per riunificare i contributi.

 

Erano presenti i lavoratori della sanità, dei trasporti, della scuola e di altri servizi pubblici costretti dalla riforma Fornero a lavorare fino a quasi a settant’anni.

A fronte della nuova truffa sulla flessibilità, per chi volesse andare in pensione prima, USB chiede la cancellazione della riforma Fornero e di ritorno ai quarant’anni di contributi e sessant’anni di età, al retributivo per tutti, lo sblocco del turn over per dare occupazione ai giovani, l’aumento delle pensioni minime a  800,00 euro al mese, il riconoscimento dei contributi per chi ha svolto lavori socialmente utili.

 

Anche queste sono le parole d’ordine alla base dello sciopero generale del 23 settembre prossimo.