Ascoli. La Manuli licenzia, per ritorsione contro la sua strenua attività sindacale, Andrea Quaglietti

Ascoli Piceno -

La Manuli, multinazionale del settore gomma e plastica, ha licenziato con un pretesto Andrea Quaglietti, responsabile regionale delle Marche e componente l’Esecutivo nazionale dell’Unione Sindacale di Base per il settore Privato.  

Dopo aver richiesto e ottenuto 3 giorni di permesso sindacale, Quaglietti, al suo rientro nell’impianto di Ascoli, si è visto contestare dall’azienda l’assenza ingiustificata  ed è stato mandato a casa.

L’Unione Sindacale di Base, dal 1998 principale sindacato nello stabilimento piceno, ritiene che tale licenziamento sia una ritorsione contro l’attività sindacale svolta da un operaio il quale da 3 anni denunciava il comportamento della Manuli. La multinazionale sta infatti delocalizzando e svuotando senza tregua la fabbrica di Ascoli, licenziando centinaia di lavoratori e mettendo in ginocchio l’economia di un’intera città.

Con il licenziamento di Andrea Quaglietti si vuole colpire una figura sindacale e sociale di grande coraggio e tenacia, che si è battuta a lungo, senza risparmi e senza compromessi, per difendere il lavoro e i diritti di migliaia di persone in tutta la provincia di Ascoli e non solo, sia nel campo dell’industria privata che nei servizi pubblici.  Si mira dunque a “liberare” la Manuli e il territorio ascolano da una figura scomoda, proprio mentre il gruppo si appresta a licenziare altri addetti e chiudere altri reparti entro la fine dell’anno.



La “dottrina Marchionne” fa scuola dappertutto: la cancellazione dei diritti, l’emarginazione di chi porta avanti gli interessi dei lavoratori, sono la base di una politica padronale che sullo sfruttamento più brutale, sull’asservimento totale alle esigenze della competizione e dei profitti fonda la sua via per uscire da una crisi che sta devastando il mondo intero.



Andrea Quaglietti ha ricevuto la solidarietà dell’intera fabbrica con un’ora di sciopero, proclamato anche da CGIL CISL UIL.  Ed in questi giorni sta ricevendo solidarietà da tutta Italia.

L’USB, nel sostenere in tutte le forme possibili la lotta per il ritiro di questo licenziamento ed il rientro di Andrea in fabbrica, invita tutti i lavoratori, le forze sociali e politiche democratiche alla mobilitazione unitaria per evitare da una parte che le politiche aziendali della Manuli portino alla desertificazione industriale e occupazionale di tutto il comprensorio, dall’altra per garantire il pluralismo e la democrazia sindacale.