Approfittano della guerra per dare il via alla repressione. Solidarietà con gli attivisti NoTav e il centro sociale Askatasuna
L’USB si stringe attorno ai compagni e alle compagne del movimento ambientalista della Val di Susa che stamattina sono stati raggiunti da nuove misure repressive. Il movimento NoTav ha avuto il merito in questi anni di condurre una lotta, radicale e popolare allo stesso tempo, contro un’opera insensata, che danneggia il territorio, colpisce il diritto degli abitanti a decidere del destino del proprio ambiente ed è destinata a non portare alcun vantaggio reale per la popolazione.
L’ennesima azione repressiva contro il movimento NoTav questa volta si inserisce in un contesto di guerra, nel nuovo stato d’emergenza appena decretato dal governo, ed è un segnale che viene lanciato a tutto il mondo dell’opposizione sociale e politica. La scelta di trascinarci in guerra, oltre a tutti gli effetti drammatici che produce, ha anche la conseguenza di favorire un’ulteriore restrizione delle libertà e degli spazi di agibilità democratica.
Con la decisione di calarsi l’elmetto il governo Draghi sta destinando importanti risorse al riarmo, sottraendole alle necessità vitali per la popolazione, dai salari al contenimento dei prezzi. Una scelta che la maggioranza del paese non vuole e che per passare deve reprimere l’attivismo sociale e politico e tappare la bocca a chi si oppone.
Sventare questa manovra e difendere il diritto alla resistenza sono una necessità. Per questo è importante che i compagni e le compagne della Val di Susa non si sentano soli/e.
Tocca uno, tocca tutti
Unione Sindacale di Base