Alessandria. Licenziato delegato USB in ATM per soffocare la libertà sindacale e reprimere le lotte degli autisti
In allegato il comunicato e la lettera al Prefetto
In maniera “scientifica” è stato consegnato nel pomeriggio di oggi la lettera di licenziamento ad un conducente del deposito ATM di Valenza, Alessandro Criniti, rappresentante sindacale USB che si è impegnato finora per la soluzione di varie problematiche aziendali.
Il licenziamento ha l’unico obiettivo di soffocare in azienda il sindacato di base che, dopo avere tentato inutilmente di aprire una trattativa sulle problematiche aziendali, con più richieste di incontro, si è rivolta alle istituzioni ed ai giornali per obbligare l'azienda al confronto.
Guarda caso proprio in mattinata, in prefettura, si era svolto l’ennesimo tentativo di conciliazione in presenza e con un ruolo attivo del prefetto Castaldo che ha invitato i rappresentanti dell'azienda ad avere un consulto in consiglio di amministrazione finalizzato alla valutazione dell'avvio di corrette e costruttive relazioni sindacali con USB sulle problematiche ATM e si era pure calendarizzata la data del 20 dicembre per l'avvio di corrette relazioni sindacali con USB. (questi atteggiamenti a nostro avviso hanno fatto anche venir meno se non ridicolizzato il ruolo istituzionale che il prefetto ricopre).
Ma cosa si contesta al collega licenziato?
Si contesta di effettuare la partenza all'orario indicato alla palina del capolinea;
di procedere sul percorso di linea rispettando la velocità limite prevista dalla segnaletica stradale;
di verificare il corretto funzionamento del mezzo a inizio turno e sostituirlo in caso di anomalie;
di rispettare le indicazioni di attesa istruzioni dal superiore gerarchico in seguito a segnalazione di anomalia del mezzo.
In poche parole DI SVOLGERE E ADEMPIERE AL PROPRIO DOVERE
In pratica vengono contestate come negligenze comportamenti che qualsiasi conducente responsabile della sicurezza del servizio che eroga metterebbe in atto. La ripetitività e l'ossessione delle contestazioni risibili mosse al collega dimostrano la strumentalità del licenziamento il cui vero fine è quello di “BASTONARNE UNO PER EDUCARNE CENTO”. Con il licenziamento l'azienda intende colpire la libertà sindacale e mettere la museruola a chi volesse garantire una vera sicurezza di esercizio con mezzi a norma ed efficienti, nel rispetto del codice della strada, e a chi volesse erogare una qualità del servizio nel rispetto della “CARTA DEI SERVIZI”.
Mentre l'azienda ritiene che le presunte e risibili contestazioni mosse al collega siano sufficienti per infliggere la sanzione massima, lascia invece al suo posto l'addetto di Valenza che si è permesso di alzare le mani su un proprio sottoposto che ha dovuto ricorrere alle cure mediche.
A fronte di questa vergognosa gestione aziendale, lesiva della dignità e libertà sindacale di tutti i lavoratori, USB si attiverà a tutti i livelli e in tutte le forme di lotta incisive.
GLI ATTEGGIAMENTI DITTATORIALI E ANTISINDACALI DEVONO CESSARE
IL COLLEGA LICENZIATO DEVE TORNARE AL SUO POSTO DI LAVORO
IL DIRITTO ALLA DIGNITÀ E ALLA LIBERTÀ SINDACALE LO DIFENDEREMO CON LA LOTTA DURA, ANCHE CON FORME ESTREME
NON CI LASCEREMO IMBAVAGLIARE, E PRESTO PRESENTEREMO IL CONTO
Federazione USB Alessandria - Federazione USB Trasporti Piemonte
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28 novembre 2010 - La Stampa Polemica «Licenziato perchè è un sindacalista» Alessandria - E' polemica sul licenziamento di A. C., conducente Atm Valenza e sindacalista Usb, avvenuto l'altro giorno. Dice Giovanni Maccarino, della Federazione RdbUsb: «E' un provvedimento pretestuoso e inaccettabile. Al lavoratore vengono contestate negligenze inesistenti e di aver creato fantomatici disservizi a danno di utenti e azienda, ma l'intento dell'Atm è di colpire la libertà sindacale. Difenderemo il collega anche con for.me estreme di lotta. Gli atteggiamenti antisindacali devono cessare». Interpellato, il presidente Atm, Paolo Lumi, dice: «La decisione del licenziamento è stata presa dal consiglio di amministrazione;. il lavoratore aveva già ricevuto ripetute sospensioni, ma ha continuato a creare problemi. In settimana ci sarà un incontro, dove ascolteremo le parti e valuteremo. Sarà poi il Cda dell'Atm ha decidere il da farsi».(G.LO.)
28 novembre 2010 - Giornal.it
L'ATM licenzia un lavoratore per colpire la libertà sindacale
I sindacati si appellano al Prefetto Castaldo
di rembo
Alessandria - In maniera "scientifica" è stato consegnato la lettera di licenziamento ad un conducente del deposito ATM di Valenza, Alessandro Criniti, rappresentante sindacale USB, impegnato per la soluzione di varie problematiche aziendali. In prefettura, si era svolto l’ennesimo tentativo di conciliazione in presenza e con un ruolo attivo del Prefetto Castaldo che ha invitato i rappresentanti dell'azienda ad avere un consulto in consiglio di amministrazione finalizzato alla valutazione dell'avvio di corrette e costruttive relazioni sindacali con USB sulle problematiche ATM e si era pure calendarizzata la data del 20 dicembre per un tavolo di lavoro. Ma inaspettatamente il Criniti, venerdì pomeriggio riceve la lettera di licenziamento. I sindacati informano quindii subito i mezzi di comunicazione sociale e il prefetto con la leguente: "Eccellenza dott. Francesco Paolo Castaldo il licenziamento di Criniti, che ha responsabilmente e costruttivamente tentato di dialogare e confrontarsi con l'azienda per superare le diverse criticità del servizio erogato, in cui era quotidianamente coinvolto suo malgrado, rappresenta un irrigidimento aziendale ed uno svuotamento di significato della scadenza del 20 dicembre prossimo, intesa come scadenza entro la quale valutare, da parte del Consiglio di Amministrazione ATM, l'opportunità di attivare corrette relazioni sindacali con la scrivente O.S.. Alla luce di quanto su esposto la scrivente O.S. Le chiede di esercitare la Sua autorità al fine di attuare quanto ritiene opportuno e necessario per ricondurre i vertici ATM su un percorso di ricomposizione del conflitto sindacale in azienda e di un sincero e corretto rapporto di confronto e dialogo sindacale. Confidando nelle Sua sensibilità ed in un Suo cortese cenno di riscontro la scrivente O.S. Le porge distinti saluti. "
Abbiamo raggiunto telefonicamente Leonardo Locci, autoferrotranviere dipendente della GTT di Torino, che fa parte della segreteria federazione R.d.B. USB TRASPORTI PIEMONTE: "Purtroppo i probemi rimangono, non è che licenziando Criniti si risolvono le questioni. La carta Servizi non serve a nulla se non sono neanche stabiliti gli orari delle corriere. Il Parco veicoli è vecchio e necessita di manutenzione. Pensi che da Valenza ad Alessandria non ci sono orari definitivi sono lasciati alla libera interpretazione, cioè la gente va alle fermate sulla base di una consuetudine, di un'abitudine. Non lasceremo solo Criniti, intanto impugneremo il licenziamento e poi chiediamo pronunciamenti politici e istituzionali. La proprietà cioè il Comune di Alessandria che ha il 94% dell'azienda deve fare rimettere al suo posto il lavoratore e iniziare a sistemare il parco veicoli cioè indurre la dirigenza ad affrontare i problemi e non a sanzionare i lavoratori che li mettono in evidenza con responsabilità e preoccupazione per la sicurezza stradale."
27 novembre 2010 - Agenfax
GRAVISSIMO E VERGOGNOSO ATTO PROVOCATORIO IN ATM:
LICENZIATO UN LAVORATORE RAPPRESENTANTE USB
Alessandria - In maniera "scientifica" è stato consegnato nel pomeriggio di oggi la lettera di licenziamento ad un conducente del deposito ATM di Valenza, Alessandro Criniti, rappresentante sindacale USB che si è impegnato finora per la soluzione di varie problematiche aziendali. Il licenziamento ha l’unico obiettivo di soffocare in azienda il sindacato di base che, dopo avere tentato inutilmente di aprire una trattativa sulle problematiche aziendali, con più richieste di incontro, si è rivolta alle istituzioni ed ai giornali per obbligare l’azienda al confronto. Guarda caso proprio in mattinata, in prefettura, si era svolto l’ennesimo tentativo di conciliazione in presenza e con un ruolo attivo del prefetto Castaldo che ha invitato i rappresentanti dell’azienda ad avere un consulto in consiglio di amministrazione finalizzato alla valutazione dell’avvio di corrette e costruttive relazioni sindacali con USB sulle problematiche ATM e si era pure calendarizzata la data del 20 dicembre per l’avvio di corrette relazioni sindacali con USB. (questi atteggiamenti a nostro avviso hanno fatto anche venir meno se non ridicolizzato il ruolo istituzionale che il prefetto ricopre).
Ma cosa si contesta al collega licenziato? Si contesta di effettuare la partenza all’orario indicato alla palina del capolinea; di procedere sul percorso di linea rispettando la velocità limite prevista dalla segnaletica stradale; di verificare il corretto funzionamento del mezzo a inizio turno e sostituirlo in caso di anomalie; di rispettare le indicazioni di attesa istruzioni dal superiore gerarchico in seguito a segnalazione di anomalia del mezzo. In poche parole DI SVOLGERE E ADEMPIERE AL PROPRIO DOVERE. In pratica vengono contestate come negligenze comportamenti che qualsiasi conducente responsabile della sicurezza del servizio che eroga metterebbe in atto. La ripetitività e l’ossessione delle contestazioni risibili mosse al collega dimostrano la strumentalità del licenziamento il cui vero fine è quello di "BASTONARNE UNO PER EDUCARNE CENTO". Con il licenziamento l’azienda intende colpire la libertà sindacale e mettere la museruola a chi volesse garantire una vera sicurezza di esercizio con mezzi a norma ed efficienti, nel rispetto del codice della strada, e a chi volesse erogare una qualità del servizio nel rispetto della "CARTA DEI SERVIZI". Mentre l’azienda ritiene che le presunte e risibili contestazioni mosse al collega siano sufficienti per infliggere la sanzione massima, lascia invece al suo posto l’addetto di Valenza che si è permesso di alzare le mani su un proprio sottoposto che ha dovuto ricorrere alle cure mediche. A fronte di questa vergognosa gestione aziendale, lesiva della dignità e libertà sindacale di tutti i lavoratori, USB si attiverà a tutti i livelli e in tutte le forme di lotta incisive
GLI ATTEGGIAMENTI DITTATORIALI E ANTISINDACALI DEVONO CESSARE. IL COLLEGA LICENZIATO DEVE TORNARE AL SUO POSTO DI LAVORO. IL DIRITTO ALLA DIGNITÀ E ALLA LIBERTÀ SINDACALE. LO DIFENDEREMO CON LA LOTTA DURA, ANCHE CON FORME ESTREME. NON CI LASCEREMO IMBAVAGLIARE E PRESTO PRESENTEREMO IL CONTO
Per la Federazione RdB/USB - Maccarino Giovanni