ACQUA, RIFIUTI, TRASPORTI. "RIPUBBLICIZZIAMO" I SERVIZI! Convegno a Roma il 10 marzo
In allegato la locandina e il comunicato
• Contro la speculazione finanziaria
• Per un reale servizio pubblico
Intervengono:
Andrea Alzetta - Consigliere comunale Action Roma
Andrea Cavola - Segretaria nazionale SdL trasporti
Paolo Di Vetta - Blocco proletario metropolitano
Severo Lutrario - ATTAC
Vincenzo Miliucci - Confederazione Cobas
Luigi Nieri - Assessore al Bilancio Regione Lazio
Fabio Nobile - Rete romana contro la crisi
Corrado Oddi - Forum italiano dei movimenti dell’acqua
Ivano Peduzzi - Capogruppo PRC Regione Lazio
Giancarlo Ricci - Coordinatore Regionale RdB Energia
Michela Mannozzi – ricercatrice ISPRA, coord. Usi/RdB
ROMA - MERCOLEDI’ 10 MARZO 2010
ORE 16.00 VIA GALILEI, 57
(Metro A - Manzoni)
Con l’approvazione del decreto Ronchi si sancisce definitivamente il concetto di privatizzazione delle società erogatrici di servizi pubblici come l’acqua i trasporti e i rifiuti gestiti dai comuni e attualmente in affidamento diretto, a società di proprietà o partecipate dagli enti locali.
E’ a conoscenza di tutti ormai che i futuri ambiti su cui fare “business” sono l’oro blu (acqua) e i rifiuti.
La spinta alle privatizzazione viene da lontano: dalla metà degli anni ’90 il nostro paese è stato all’avanguardia di questi processi a partire dalla privatizzazione della telefonia, delle ferrovie, delle banche, dell’industria pubblica, aziende che erano riconosciute in tutto il mondo sono state regalate ad imprenditori privati i quali hanno scaricato sullo stato i costi delle ristrutturazioni e hanno incamerato i profitti.
Gli unici a rimetterci sono stati gli utenti-cittadini con l’aumento delle tariffe e il peggioramento della qualità del servizio e i lavoratori su cui si sono riversati tutti i contenimenti dei costi effettuati dalle aziende.
Di fatto poi si è instaurato un vero e proprio monopolio privato fatto di accordi di cartello come avvenuto per telefonia, banche ed energia e i lavoratori hanno dovuto sopportare processi di ristrutturazione, riduzione del personale, prepensionamenti, licenziamenti pagati con il denaro della collettività, tutto per garantire i profitti alle imprese.
A fronte di tutto questo è necessario costruire un ampio movimento che ponga le basi per invertire la rotta, riaffermando il carattere pubblico delle aziende e dei servizi.
E’ necessario che le Aziende riconquistino una gestione di carattere pubblico dove lavoratori, cittadini e tutela dell’ambiente sono le vere e uniche ragioni da tutelare.