ACI: GRANDE SUCCESSO DELLA LOTTA DEI LAVORATORI CHE OTTIENE LO STRALCIO DELLA ABOLIZIONE DEL PRA DAL DDL BERSANI

Nazionale -

Stralciati dal Ddl 2272 sulle liberalizzazioni gli articoli dal 50 al 56 riguardanti l’abolizione del P.R.A., che diverranno ora materia per la Commissione Trasporti della Camera.

 


Le RdB-CUB considerano questo stralcio un grande successo ottenuto dalla lotta ferma e determinata di tutti i lavoratori dell’ACI, che per giorni hanno protestato in piazza Montecitorio, facendo pressione presso il Governo e trovando sensibili alle loro rivendicazioni esponenti di PdCI, PRC, SD, UDEUR e Verdi.

 


Per le RdB-CUB si tratta comunque dell’inizio della battaglia. Si intende proseguire con la richiesta di dimissioni del Presidente dell’ACI Lucchesi, che negli ultimi tre anni ha costantemente rifiutato il dialogo con i lavoratori, e la messa in discussione di tutti i vertici dell’ACI, che hanno dimostrato incapacità e propensione alla privatizzazione, mettendo a rischio 6.000 posti di lavoro (3.500 pubblici, 2.500 delle Società strumentali).

 


Il confronto andrà dunque avanti in Commissione Trasporti, il cui presidente Michele Meta ha mostrato verso le istanze del lavoratori una disponibilità che verrà verificata sul campo.

Se così non fosse, i lavoratori di ACI Italia e delle collegate sono pronti a riprendere la battaglia.

 

 

 


12 giugno 2007 - Omniroma

ACI, RDB-CUB: «OTTENUTO STRALCIO ABOLIZIONE DEL PRA»

(OMNIROMA) Roma, 12 giu - «Stralciati dal Ddl 2272 sulle liberalizzazioni gli articoli dal 50 al 56 riguardanti l'abolizione del Pra, che diverranno ora materia per la commissione Trasporti della Camera. Le Rdb-Cub considerano questo stralcio un grande successo ottenuto dalla lotta ferma e determinata di tutti i lavoratori dell'Aci, che per giorni hanno protestato in piazza Montecitorio, facendo pressione presso il Governo e trovando sensibili alle loro rivendicazioni esponenti di Pdci, Prc, Sd, Udeur e Verdi». Lo comunicano, in una nota, le Rdb-Cub. «Per le Rdb-Cub - prosegue la nota - si tratta comunque dell'inizio della battaglia. Si intende proseguire con la richiesta di dimissioni del presidente dell'Aci Lucchesi, che negli ultimi tre anni ha costantemente rifiutato il dialogo con i lavoratori, e la messa in discussione di tutti i vertici dell'Aci, che hanno dimostrato incapacità e propensione alla privatizzazione, mettendo a rischio 6.000 posti di lavoro (3.500 pubblici, 2.500 delle società strumentali). Il confronto andrà dunque avanti in commissione Trasporti, il cui presidente Michele Meta ha mostrato verso le istanze del lavoratori una disponibilità che verrà verificata sul campo. Se così non fosse, i lavoratori di Aci Italia e delle collegate sono pronti a riprendere la battaglia».


12 giugno 2007 - Ansa

LIBERALIZZAZIONI: STRALCIO PRA; SINDACATI, SVENTATO PERICOLO

(ANSA) - ROMA, 12 GIU - «Solo l'impegno e la mobilitazione dei lavoratori dell'Aci e di Aci Informatica hanno portato al raggiungimento di questo risultato che ha sventato il pericolo della messa in mobilità e del licenziamento di migliaia di lavoratori e dello smantellamento, spacciato per liberalizzazione, di un importante settore della Pubblica Amministrazione di questo Paese, che avrebbe provocato solo contraccolpi negativi per i cittadini senza nessun reale risparmio». Lo affermano, in una nota congiunta Fp Cgil, Fps Cisl, Uil Pa, Cisal Fialp, RdB, e A.S.D.ACI. «La lotta di tutti i lavoratori comunque non si fermerà a questo primo risultato ma proseguirà fino al raggiungimento di una effettiva riforma del settore della mobilità che consenta di ottenere una reale ed efficace semplificazione dei servizi per l'utenza senza però disperdere e mortificare le professionalità e le competenze esistenti dei lavoratori tutti», spiegano i sindacati, precisando che «lo stralcio ottenuto dimostra in modo inequivocabile che la mobilitazione dei lavoratori e l'unità sindacale insieme ad una capillare attività di informazione e sensibilizzazione sostenuta da argomenti concreti e lontani da pregiudizi ideologici, sono la condizione indispensabile per il successo». «Come più volte ribadito i lavoratori non sono contrari alle riforme ma anzi le auspicano e le promuovono; crediamo che - concludono i sindacati - adesso sia chiaro a tutti che le riforme non si possono fare senza il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali e la condivisione dei lavoratori».