2018: ANNO NUOVO, PRASSI VECCHIE!

Terni -

Il nuovo anno in ASM non è cominciato nella maniera migliore ed i buoni propositi manifestati all’insediamento del nuovo CdA, non più tardi del mese di dicembre 2017, sono già evaporati.

Si continua a voler tutelare nicchie di privilegio e si oppone il muro della sordità rispetto alle esigenze della generalità dei lavoratori, sempre più spesso costretti a “barcamenarsi” tra ordini di servizio fantasma ed ulteriori incrementi di orario di lavoro non retribuito.


Si è svolto il 23 gennaio, il primo incontro dell’anno tra la RSU del Servizio Igiene Ambientale e l’Azienda: sul tavolo la questione del nuovo orario di lavoro, in base al quale gli addetti dei Centri Comunali di Raccolta e lo “spazzamento”, sono a disposizione dell’azienda di fatto per 39 ore, cioè un'ora di lavoro in più ogni settimana, con l’impossibilità di fatto di effettuare la pausa. Un’ora in più NON retribuita, che si somma alle 2 ore di incremento settimanale, senza corrispettivo salariale, già previste dall’ultimo ed ennesimo rinnovo contrattuale “a perdere”. Di questo nuovo orario di lavoro si “mormora” da novembre e di fatto ne è stata “imposta” l’applicazione, con una comunicazione solo verbale, dal 1° gennaio 2018 agli addetti ai due settori citati, nonostante USB ne avesse richiesto il 3 gennaio u.s. la sospensione. Oltretutto la nuova articolazione oraria dei turni lavorativi, non è MAI stata sottoposta alla RSU per la necessaria discussione né è stata supportata da una pre-intesa, che sarebbe doveroso illustrare ai lavoratori in assemblea, chiedendo loro di esprimersi in merito, con buona pace degli elementi basilari della democrazia.


Ci si aspettava di avviare la discussione nel corso dell’incontro, posto proprio sul nuovo orario di lavoro, questione per la quale la RSU ha il diritto/dovere di avere un confronto con l’Azienda, la quale si è limitata a fornire la disponibilità a rivedere l’orario, già unilateralmente stabilito, solo a fonte della rinuncia del dipendente alla pausa dei dieci minuti.

Le criticità non si fermano qui: è stato recentemente espletato un concorso per addetti al Servizio Igiene Ambientale, il cui bando è stato evidentemente approntato senza criterio e senza conoscere realmente il lavoro che avrebbero dovuto svolgere coloro che sarebbero stati assunti. Nel bando infatti è stato richiesto il possesso della patente di guida “B” ed ora l’Azienda, a proprie spese e quindi con soldi pubblici, sta facendo conseguire ai neo-dipendenti la patente “C”.


Dunque la RSU viene delegittimata, di fatto dall’Azienda, ma con l’assenso di alcune OO.SS., visto il silenzio assordante che accompagna questi gravi comportamenti. Una RSU declassata dal ruolo di interlocutore principale a semplice “messo notificatore” delle scelte assunte a danno dei lavoratori.

Non si affrontano i veri problemi e si continuano ad elargire “contentini”, mentre la generalità dei lavoratori ci rimettono tempo e salario.

La cosa non ci sorprende, alla luce delle comunicazioni relative a progressioni di livello e cambi di profilo fatte dall’Azienda nel corso dell’incontro, a fronte di numerosi lavoratori che svolgono da tempo mansioni superiori al proprio inquadramento e che invece restano ancora una volta fermi al palo, nonostante i carichi di responsabilità e di lavoro.

Per USB tutto questo è inaccettabile!

Non è certamente questa la strada giusta per giungere ad un confronto costruttivo con l’organismo di rappresentanza dei lavoratori e le OO.SS., utile a cogliere quelli che apparivano come obiettivi comuni e condivisi e che l’USB ha da subito evidenziato.

Valorizzare il lavoro e la qualità dei servizi erogati, conciliando la qualità organizzativa con il livello della sicurezza degli operatori, sembravano obiettivi comuni e condivisi che al momento risultano invece sconfessati dalle scelte operate.

L’USB rivendica il giusto riconoscimento del lavoro prestato dagli operatori, anche con forme di recupero salariale e ricorda all’Azienda che i lavoratori hanno già dovuto soffrire perdite importanti ad opera dell’ultimo rinnovo contrattuale. Ricordiamo, infine, quanto sia fondamentale l’apporto concreto dei lavoratori all’incremento dei servizi erogati alla cittadinanza ed al territorio, sia sul versante qualitativo che quantitativo, elemento necessario al raggiungimento degli obiettivi strategici della stessa Azienda.


La Federazione USB Lavoro Privato – Terni