20 NOVEMBRE, UNO SCIOPERO INDISPENSABILE!

Giovedì 19 novembre la Legge di Stabilità 2016 lascerà la Commissione Bilancio e approderà in aula al Senato dove il Presidente Grasso auspica venga approvata entro sabato 21 novembre.


Evidentemente il Presidente del Senato non si aspetta un ampio dibattito su una delle peggiori leggi finanziarie degli ultimi anni, tra i cui contenuti brillano i non-stanziamenti per i rinnovi contrattuali (16 centesimi al giorno non si possono certo chiamare stanziamenti!), in cui c’è un ulteriore pesante e mortale taglio alle spese per la sanità pubblica, in cui c’è la previsione di drastici tagli (chiusure) di migliaia di aziende partecipate senza nulla prevedere come salvaguardia per i dipendenti….e molto, molto altro.


Insomma una legge di bilancio che si mantiene nella scia delle manovre “di crisi”, scritta prima della decisone europea di rispondere al terrorismo con la guerra, cosa che necessita di ulteriori stanziamenti per le spese militari, ovviamente da detrarre dalla spesa pubblica “improduttiva” (sic!).


Evidentemente la tanto decantata ripresa economica, di cui Renzi e Padoan si vantano in televisione, o non esiste o non riguarda il lavoro pubblico e il welfare.


Ma se questa ripresa c’è perché a beneficiarne devono essere solo i padroni e le banche? Proprio oggi è uscita una notizia, nelle pieghe dei giornali economici - sia mai qualcuno la leggesse! - che dice che nel 2014 gli aiuti alle imprese sono ammontati a ben 5 miliardi di euro e che negli anni 2009/2014 tali aiuti hanno raggiunto l'iperbolica cifra di 21 miliardi. Sempre sui giornali economici di oggi si legge che la Grecia, che prima di  noi sta pagando gli effetti della crisi, per ottenere lo sblocco di una trance di prestito da 12 miliardi da parte dell’Eurogruppo, ha negoziato un pacchetto di ulteriori 48 misure di austerity comprendenti altri tagli alle pensioni, aumenti delle imposte dirette e pignoramenti delle case. Tutto ciò sarebbe ormai, visti i tempi, da ritenere quasi nella norma, il bello è che 10 dei 12 miliardi di prestito serviranno per ricapitalizzare le banche!!!


Intanto sempre l’Unione Europea ha rimandato a primavera il giudizio definitivo sulla Legge di Stabilità italiana, con il serio rischio che le misure in essa previste vengano considerate insufficienti e quindi si debba poi fare una manovra di bilancio aggiuntiva. Come dire che al peggio non c’è mai fine!


USB ritiene che sia indispensabile, anche in un momento politico così complicato e difficile, non rinunciare ad esprimere tutta la nostra rabbia e tutto il nostro profondo dissenso alle politiche economiche del governo italiano che, in piena sintonia con l’Unione Europea, vara finanziarie di fame e di sostegno ai padroni.


Per questo riteniamo che lo sciopero del lavoro pubblico di venerdì 20 sia sacrosanto e che le piazze delle manifestazioni di Milano, Roma e Napoli vadano riempito di lavoratrici e lavoratori che non si fanno intimidire e coinvolgere dal clima da unità nazionale che serve solo a garantire pace sociale al governo e ai padroni.